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Come fare per...

Riprendo la formula del topic che mi ha reso tristemente famoso sul forum,quello in cui chiedevo un parere su come fare per convincere la propria fidanzata a sprecare meno acqua,per chiedere agli amici del forum cosa farebbero al mio posto.

Al momento avrei due questioni che mi disturbano un po' e non sono molto fiducioso sulla possibilità di risolvere in maniera soddisfacente.

La prima.
Un collega di lavoro mi sta esasperando,di giorno in giorno appare sempre più svogliato e la pessima qualità del suo lavoro si riflette su tutti.
Purtroppo siamo interdipendenti quindi se lui sbaglia la sua parte perdiamo tutti del tempo e rischiamo di combinare qualche guaio.
Senza entrare troppo nel dettaglio capita spesso che scriva una cosa per un'altra,oppure che ti dica un numero per un altro.
E tu giri come un cretino a cercare un codice che in realtà non esiste.
Con lui la prima risposta non è mai quella che conta,la prima è sempre un vaccata buttata li sul momento e poi solo al secondo tentativo (se sei fortunato) accende il cervello e riflette sul serio sulla domanda che gli è stata posta cercando di dare una risposta sensata.
Non sono l'unico a pensare che il suo rendimento stia danneggiando tutti.
Il problema è che se qualcuno gli fa notare che lavora meno degli altri e mettendoci pure minore impegno si mette a fare la vittima.
Proprio ieri gli ho fatto notare uno sbaglio piuttosto evidente e lui risentito mi ha risposto "I millimetri (ma penso che intendesse millesimi) lasciamoli agli orologiai".

Ecco io sono consapevole di non essere la persona più paziente del mondo ma in quel momento istintivamente gli avrei rotto una sedia sulla testa,è più forte di me non sopporto le persone che qualsiasi cosa debbano fare si risparmiano sempre perchè "Così è più che mai".

La domanda è come fare per fargli capire che ogni volta che lui tira i remi in barca qualcun altro deve rimediare ai suoi errori oppure lavorare più velocemente per compensare la sua svogliatezza?

Altro quesito,meno importante perchè non riguarda l'ambito lavorativo ma comunque spinoso.
Come fare a dire a una persona che mangia come un varano di Komodo e fa passare la voglia di mangiare a tutti quanti?
Io sono particolarmente sensibile a riguardo,se vedo qualcuno che trangugia come se non toccasse cibo da mesi o se sento quell'orribile rumore di risucchio a tavola perdo immediatamente l'appetito.
La considero una forma di maleducazione veramente fastidiosa,ricordo quando ero piccolo i rimproveri di mamme e maestre verso i bambini che avevano la cattiva abitudine di giocare col cibo.
Penso che se i bambini sono capaci di attenersi a delle semplici regole da seguire a tavola per gli adulti non dovrebbe nemmeno esistere il problema.

Apprezzerò qualsiasi suggerimento da parte degli amici del forum,anche perchè sono sicurissimo che facendo a modo mio l'unico risultato che otterrei è vedere queste due persone comportarsi addirittura peggio.
Onestamente sono dubbioso sul loro livello di consapevolezza,mi sembra impossibile che non si rendano conto di come si comportano però mi è capitato di vederli cadere dalle nuvole quando qualcuno faceva notare loro,il più educatamente possibile,che si stavano comportando in maniera demenziale.
In ogni caso che se ne rendano conto oppure no io trovo molto faticoso interagire con loro.
Nel secondo caso non è grave,semplicemente se quella persona è presente io salto il pasto oppure mangio in un altro momento.
Ma nel primo caso io volente o nolente ci devo convivere perchè si tratta di lavoro,però sono stufo di mettere una pezza alle mancanze di qualcun altro e vederlo pure fare la vittima.
Penso che le vittime siano tutti gli altri che sono costretti a convivere con un collega che incarna perfettamente il detto voglia di lavorare saltami addosso.
Comunque spero di cambiare lavoro il prima possibile in modo da tagliare la testa al toro,spero di riuscire a fare buon viso a cattivo gioco nel frattempo.
 
Basta farglielo sapere con le buone o con le cattive che il suo lavoro oltre a essere inutile é controproducente.
 
Se il comportamento di UNA persona danneggia (in qualsivoglia maniera) il lavoro di più persone, quella persona va rimessa in carreggiata od allontanata, non ci sono molte altre alternative.

Convoca tutti i colleghi coinvolti e dibattete la questione in presenza del soggetto in questione, con delicatezza ma con fermezza.

Se non addiviene a più miti consigli, mi pare lecito chiedere l'allontanamento.
 
riguardo al primo caso, la soluzione è:
- richiamo verbale
- richiami scritti
- raccomandata a mano definitiva (au revoir).
In un'economia sempre più globale, con marginalità sempre minore e tempi di risposta sempre più veloci richiesti dal mercato, non ci si possono permettere zavorre.
Evidentemente non è il lavoro che fa per lui e/o lui non è la persona adatta a quel lavoro.
 
Ultima modifica:
Forse é meglio che cambi lavoro Lui.

E chi glielo fa fare?
Dove sta adesso può tirare i remi in barca e lasciare che siano gli altri a fare i muli.
Di sua spontanea volontà non penso che se ne andrà mai.

D'altro canto il titolare non lo allontanerà mai.
Ha avuto brutte esperienze in passato,un dipendente gli ha fatto vertenza inventando di sana pianta competenze che aveva e uno sfruttamento che non c'è mai stato e ha pure vinto.
D'altra parte penso che gli estremi per un licenziamento non ci siano,andrebbe di corsa da qualche sindacalista che lo farebbe passare per uno stacanovista pur di intentare una causa contro uno sfruttatore.

Secondo me l'unica possibilità è conviverci ma le cose devono cambiare perchè ci sono altre persone che non sono più tanto giovani e anche volendo non riescono più a fare il lavoro di due persone per compensare.

O intendevi che farei prima a cambiare lavoro io?
Su questo sono d'accordo,tanto certe persone non le cambi.
 
La cosa che mi da più fastidio sapete qual è?
Che si crea un circolo vizioso che va sempre a favore di chi lavora in maniera svogliata o imprecisa.
Meno quel collega si impegna e più gli altri cercheranno di fare a meno del suo aiuto.
Effettivamente specie quando c'è bisogno di precisione si fa meno fatica da soli piuttosto che con una persona che invece di aiutarti ti ostacola.
Così magari una persona si mette a fare da sola un lavoro che ne richiederebbe due,facendo più fatica e magari rimanendo indietro rispetto ai propri compiti.
Col rischio di fare anche la figura di quella che non ce la fa a tenere il ritmo,mentre nel frattempo il collega svogliato ha sempre meno da fare.
 
Tenete anche presente che si tratta di una piccola azienda con pochi dipendenti,quindi ci sono anche rapporti personali tra le persone.
Io penso che siamo tutti scontenti ma quasi nessuno lo direbbe in faccia alla persona interessata o al titolare.
D'altro canto il titolare conoscendo da 20 anni questa persona difficilmente la lascerà a casa,anche per i motivi che ho citato prima.
Forse è il brutto delle piccole aziende,alla fine diventano come delle famiglie e risulta difficile dirsi le cose in faccia o interrompere i rapporti.
 
E chi glielo fa fare?
Dove sta adesso può tirare i remi in barca e lasciare che siano gli altri a fare i muli.
Di sua spontanea volontà non penso che se ne andrà mai.

D'altro canto il titolare non lo allontanerà mai.
Ha avuto brutte esperienze in passato,un dipendente gli ha fatto vertenza inventando di sana pianta competenze che aveva e uno sfruttamento che non c'è mai stato e ha pure vinto.
D'altra parte penso che gli estremi per un licenziamento non ci siano,andrebbe di corsa da qualche sindacalista che lo farebbe passare per uno stacanovista pur di intentare una causa contro uno sfruttatore.

Secondo me l'unica possibilità è conviverci ma le cose devono cambiare perchè ci sono altre persone che non sono più tanto giovani e anche volendo non riescono più a fare il lavoro di due persone per compensare.

O intendevi che farei prima a cambiare lavoro io?
Su questo sono d'accordo,tanto certe persone non le cambi.



1) Ammesso che le bazze sindacali son finite da un pezzo....
E che con la clausola:
" il tal dipendente non gode piu' della fiducia del titolare "
si puo' licenziare anche Stakanov....
Si dovra' dare qualcosa: qualche mesata insomma.

2) Lo emarginate ( leggi fotocopie ):
farete qualcosa in piu' ognuno, ma fatta bene
 
Lo emarginate ( leggi fotocopie ):
farete qualcosa in piu' ognuno, ma fatta bene

Si però quello sarebbe mobbing.
E una persona comune il mobbing lo soffre.
Una persona che non ha voglia di fare niente ci sguazza,prende lo stipendio senza dover far niente.
Allo stato attuale di fatto quella persona si è scrollata di dosso un buon 50% del lavoro che svolgeva prima.
Sottilmente,un'incombenza alla volta ha fatto capire agli altri che o ci pensavano loro oppure lui avrebbe lavorato piano e male.
Però a un certo punto gli altri si stufano anche di dover lavorare di più per prendere gli stessi soldi di prima,tutto perchè su 10 persone ce n'è una su cui non puoi mai contare.
 
Bel casino.... Il secondo è un non-problema, il primo invece è difficile. Volendo, il titolare potrebbe fare un modo da ridurre i danni, ma se la faccenda dovete sgrumarvela tra colleghi la vedo molto dura...
 
Si però quello sarebbe mobbing.
E una persona comune il mobbing lo soffre.
Una persona che non ha voglia di fare niente ci sguazza,prende lo stipendio senza dover far niente.
Allo stato attuale di fatto quella persona si è scrollata di dosso un buon 50% del lavoro che svolgeva prima.
Sottilmente,un'incombenza alla volta ha fatto capire agli altri che o ci pensavano loro oppure lui avrebbe lavorato piano e male.
Però a un certo punto gli altri si stufano anche di dover lavorare di più
per prendere gli stessi soldi di prima,tutto perchè su 10 persone ce n'è una su cui non puoi mai contare.


Tu non hai nemmeno idea di cosa e' il mobbing....Vero....
E comunque se siete tutti d' accordo*, il vostro, ha ben poco da dire.
Per inciso, l' articolo 18 non c'e' piu' e pagando si puo' licenziare**, come dicevo,
pure Stakanov....


Poi credi quel che ti pare, come sempre del resto.

* non e' che questo e' conoscente/amico del titolare che per primo purtroppo DEVE tenerselo??

** te lo dico da esperto, non da sentito dire

Saluti
 
Secondo me il secondo caso si può recuperare.
Facendoglielo notare nel modo giusto, cioè in modo non solo educato, ma anche in maniera tale che non si offenda, credo che se ha un po' di testa da lì in avanti ci farà più attenzione.
Il primo caso invece, da come lo descrivi, mi pare un caso disperato.
Sai che c'è? L'importante è che lo sappiano tutti. Se tutti lo sanno, allora non è un vostro problema. Fate finta che non c'è e chiedete al capo una risorsa in più. Sono grattacapi del responsabile.
 
Per fare un esempio pratico la persona in questione è stata circa 10 giorni a casa per malattia.
Abbiamo lavorato tutti qualche ora in più.
Io ad esempio il sabato spesso sono a casa ma in quel particolare frangente abbiamo tutti lavorato 6 giorni su 7.
Ci credete se vi dico che abbiamo lavorato meglio e siamo stati pure più produttivi?
Tanto che il lunedì quando questo collega è rientrato si è meravigliato,ha dato un'occhiata alle ricevute e ha chiesto com'era andata.
Una collega allora gli ha detto in tutta sincerità che nonostante i clienti ci avessero letteralmente presi d'assedio per qualche ora siamo riusciti a ottimizzare il lavoro,senza rimandare (non c'era nessuno che diceva "che fretta c'è?") e soprattutto senza fare polemiche.
Non dico che sia stato facile perchè comunque una persona in meno si sente,in certi momenti correvamo addirittura,però tenendo quel ritmo siamo riusciti a far fronte a tutto quello che c'era da fare.
Io sono certo che se fossimo stati tutti presenti avremmo fatto di meno.
 
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