Cari amici,
stamattina ho avuto una riunione con un persona di fiat, su dei progetti che stiamo portando avanti.
ora per ovvi motivi non posso entrare in dettagli, ma volevo condividere con voi delle amare considerazioni emerse a margine dell'incontro.
Posto che siamo in un momento di mercato non favorevole, Fiat e i suoi marchi stanno facendo peggio. Con la quota di mercato mai stata così bassa in tutta la storia.
Gamma mozzata con dei buchi, strategie rivelatasi fallimentari, auto su cui erano state riposte grandi aspettative che sono un flop totale...tutto questo rende l'aria che si respira nei corridoio decisamente pesante.
Assunzioni bloccate, costi ridotti al minimo, ferie forzate e cassa integrazione. Sono rientrati ieri, a casa da Pasquetta. Tutti i venerdì di maggio saranno a casa.
La situazione è drammatica. Anche nel 2003 quando si diceva che il gruppo fosse sull'orlo del fallimento si vendevano più macchine, la gamma era più completa, sulla rampa di lancio c'erano auto che facevano ben sperare. Ma oggi? Per tutto il 2019 non c'è nulla all'orizzonte. E il 2020 è nebbioso.
Lo stato d'animo è di preoccupazione, tensione.
Molte riflessioni si potrebbero fare, responsabilità manageriali, strategie, modelli più o meno azzeccati. Ma anche noi italiani che ci affrettiamo spesso a dire "prima gli italiani" salvo poi comprare prodotti e auto straniere. Il mondo corre veloce, l'offerta di prodotto fa perdere la testa. Ma avere un'idea degli impatti socioeconomici dei nostri acquisti sarebbe auspicabile.
Non intendo aver ragione, solo condividere con voi qualche spunto.
Vado a preparare la valigia.
A presto!
Giulio
stamattina ho avuto una riunione con un persona di fiat, su dei progetti che stiamo portando avanti.
ora per ovvi motivi non posso entrare in dettagli, ma volevo condividere con voi delle amare considerazioni emerse a margine dell'incontro.
Posto che siamo in un momento di mercato non favorevole, Fiat e i suoi marchi stanno facendo peggio. Con la quota di mercato mai stata così bassa in tutta la storia.
Gamma mozzata con dei buchi, strategie rivelatasi fallimentari, auto su cui erano state riposte grandi aspettative che sono un flop totale...tutto questo rende l'aria che si respira nei corridoio decisamente pesante.
Assunzioni bloccate, costi ridotti al minimo, ferie forzate e cassa integrazione. Sono rientrati ieri, a casa da Pasquetta. Tutti i venerdì di maggio saranno a casa.
La situazione è drammatica. Anche nel 2003 quando si diceva che il gruppo fosse sull'orlo del fallimento si vendevano più macchine, la gamma era più completa, sulla rampa di lancio c'erano auto che facevano ben sperare. Ma oggi? Per tutto il 2019 non c'è nulla all'orizzonte. E il 2020 è nebbioso.
Lo stato d'animo è di preoccupazione, tensione.
Molte riflessioni si potrebbero fare, responsabilità manageriali, strategie, modelli più o meno azzeccati. Ma anche noi italiani che ci affrettiamo spesso a dire "prima gli italiani" salvo poi comprare prodotti e auto straniere. Il mondo corre veloce, l'offerta di prodotto fa perdere la testa. Ma avere un'idea degli impatti socioeconomici dei nostri acquisti sarebbe auspicabile.
Non intendo aver ragione, solo condividere con voi qualche spunto.
Vado a preparare la valigia.
A presto!
Giulio