<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Salvatela o vendetela | Page 18 | Il Forum di Quattroruote

Salvatela o vendetela

...peccato che la Thema 8.32 facesse schifo come macchina....classica operazione Fiat vecchio stile fatta alla sparagnina...
Invece la Thema di allora ebbe un grande successo. Forse la 8.32 era "autocelebrativa", non aveva un gran senso, ma va vista in relazione ai quei tempi, alla visione dell' AD, l'ing. Ghidella (magari ci fosse uno così con due @@ oggi).
Motore Ferrari, interni alcantara e pelle poltrona Frau, vero che condivideva tanta componentistica con le Thema normali, ma non la definirei nè sparagnina nè tantomeno uno schifo.
Il problema è un altro: la totale incapacità, da parte del management del gruppo Fiat-Lancia di allora, di dare continuità a modelli e versioni del genere, relegandoli a "meteore", magari pure iconiche e tecnicamente valide, ma di cui tutti sapevano che come d' improvviso apparivano, altrettanto rapidamente precipitavano nell'oblio.
Di tale conduzione aziendale se ne vedono purtroppo gli effetti deleteri oggi: guarda Lancia che fine che ha fatto, se trenta anni fa sfornavano una Thema che vendeva come il pane, una casa seria che cura il prodotto e lo affina continuamente oggi avrebbe in listino vetture all'altezza delle tedesche se non meglio. E lo stesso vale per Alfa.
 
Non so se rumors siano veri (pero' c'e' una dichiarazione pubblica di Marchionne poco prima della scomparsa che fa pensare)...se lo dovessero essere, non lo sapevano in fase di progettazione del Giorgio che ci si sarebbero dovute fare anche delle Dodge?? Era stato chiaramente detto che si sarebbero dovuto spalmare i costi su altre vetture del gruppo....
Infatti come tu stesso dici (Fa pensare che...) direi che le uscite di SM piu Volte sono state interpretate a piacimento ma mai capite veramente… La Giulia per natura é e deve proiettarsi verso BMW di oggi,cosi come a suo tempo la BMW si proiettó verso Alfa Romeo. Il pensiero che la Giulia doveva essere pensata ad un carattere Dodge Credo che non sia passato a nessuno per la mente, il carattere naturale dei due marchi non lo permette. Se invece la Dodge deve condividere il pianale Giorgio o cambia carattere e magari dimenticare l'otto cilindri o il pianale deve essere modificato dove é necessario.
 
...peccato che la Thema 8.32 facesse schifo come macchina....classica operazione Fiat vecchio stile fatta alla sparagnina...
Ti sbagli la 8.32 é una macchina precisamente come la tua cadilac Auto da Autobahn , comoda,spaziosa e veloce. Quella Thema insegno / Fece capire alla triade che tutto si poteva fare….
 
Invece la Thema di allora ebbe un grande successo. Forse la 8.32 era "autocelebrativa", non aveva un gran senso, ma va vista in relazione ai quei tempi, alla visione dell' AD, l'ing. Ghidella (magari ci fosse uno così con due @@ oggi).
Motore Ferrari, interni alcantara e pelle poltrona Frau, vero che condivideva tanta componentistica con le Thema normali, ma non la definirei nè sparagnina nè tantomeno uno schifo.
Il problema è un altro: la totale incapacità, da parte del management del gruppo Fiat-Lancia di allora, di dare continuità a modelli e versioni del genere, relegandoli a "meteore", magari pure iconiche e tecnicamente valide, ma di cui tutti sapevano che come d' improvviso apparivano, altrettanto rapidamente precipitavano nell'oblio.
Di tale conduzione aziendale se ne vedono purtroppo gli effetti deleteri oggi: guarda Lancia che fine che ha fatto, se trenta anni fa sfornavano una Thema che vendeva come il pane, una casa seria che cura il prodotto e lo affina continuamente oggi avrebbe in listino vetture all'altezza delle tedesche se non meglio. E lo stesso vale per Alfa.

Gli interni Thema, belli da da vedere, erano cagionevoli, la 8.32 era un'auto dinamicamente sbilanciatissima, sottosterzo micidiale, torque steering anche peggio, violente reazioni del retrotreno in rilascio, non riusciva a mettere a terra tutta la sua potenza e si faceva fregare in accelerazione dalle 4 cilindri turbo, motore Ferrari semplicemente depotenziato ma non sufficientemente addomesticato nell'erogazione per una berlina ad alta velocita' di lusso, ho sentito di supporti motore che saltavano a go-go, se non ricordo male, quantomeno la prima serie, non aveva nemmeno l'autobloccante..insomma uno schifo ed un'offesa al nome Ferrari, povero Drake a vedere una macchina simile col suo nome prima della sua morte...

La Thema era una gran bella berlina 2 litri, particolarmente ritagliata per il mercato Italiano protetto dell'epoca ma oltre non andava...
 
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Ti sbagli la 8.32 é una macchina precisamente come la tua cadilac Auto da Autobahn , comoda,spaziosa e veloce. Quella Thema insegno / Fece capire alla triade che tutto si poteva fare….

Ma manco per niente..non diciamo eresie, la CTS e' stata progettata facendo gran parte dei collaudi al Ring, i progettisti si sono dati il meglio del meglio della concorrenza come benchmark ed e' stata pensata sin dalle fondamenta a versioni impervitaminizzate.
La 8.32 era un cesso dinamicamente, bella da vedere ferma, tutto qui....guidata un paio di volte...mamma mia che robaccia....dovevi essere un culturista per domare le reazioni dello sterzo in accelerazione....esasperava tutti i difetti della duemila turbo che, sulle Thema "piccole" erano quantomeno ampiamente compensati dai pregi.
La triade non aveva certo nulla da imparare anche all'epoca sulle iperberline, Mercedes faceva superberline (vere, progettate come si deve) dal 1968, la mia Audi 200 Turbo Quattro gli dava la paga come berlina iperveloce da autostrada...restando in Italia, era molto meglio la coeva, se pur vecchia, Maserati Quattroporte come vera berlinona di lusso...

Fu la classica operazione Fiat fatta con budget da peracottari e si vedeva....una macchina che faceva letteralmente ridere, una caricatura....se parliamo della turbo 4 cilindri tanto di cappello (con aspettative e concorrenza ben piu' modeste)....era quella la "misura" della Thema e non farle fare quello che non poteva fare...

La seconda serie, con i miglioramenti strutturali generali delle Thema e con ulteriori 15 CV in meno, limo' un po' i difetti ma diventando prestazionalmente ancora piu' indistinguibile dalle altre berline duemila turbo....

L'unica cosa che fece capire a tutti fu come non andavano fatte certe cose....mi immagino la fase di pianificazione del modello..."Ragazzi, prendiamo una Thema mettiamogli di traverso un motore V8 cosi' come e' senza alleggerirlo, spalmiamo una leccata di pelle sulla plancia, attacchiamogli un'etichetta Ferrari e vediamo se vende....." beh, il resto e' storia.

Le superberline sportive vere dell'epoca se la mangiavano a colazione la Thema 8.32 mentre le vere ammiraglie di lusso se la mangiavano lo stesso come comfort....
 
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Quando 20 anni dopo gli Americani fecero un'operazione del genere (misero il motore di una Corvette di traverso su una Pontiac Grand Prix) almeno usarono un po' piu' di giudizio.

L'anteriore venne interamente riprogettato da cima a fondo, il motore venne opportunamente ridotto di cilindrata ed alleggerito quanto piu' possibile per rimanere comunque sotto al 60% all'anteriore, un bel differenziale autobloccante, 20 anni di progresso nell'ambito di controllo della trazione, retrotreno con effetto sterzante passivo, arrivarono all'estremo di mettere gomme piu' larghe davanti e la macchina venne equipaggiata con pneumatici Bridgestone appositamente progettati per essa....

Sorprendentemente neutra considerando la disposizione meccanica.

Era messa assieme con lo sputo e con interni degni dei giocattolini degli ovetti Kinder...ma dinamicamente era un capolavoro a confronto della Thema Ferraglia...


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Fu la classica operazione Fiat fatta con budget da peracottari
.mi immagino la fase di pianificazione del modello..."Ragazzi, prendiamo una Thema mettiamogli di traverso un motore V8 cosi' come e' senza alleggerirlo, spalmiamo una leccata di pelle sulla plancia, attacchiamogli un'etichetta Ferrari e vediamo se vende
La 8.32 era una vettura "politica", un prodotto che metteva assieme "meccanicamente" Fiat e Ferrari, materializzando la partecipazione azionaria della casa torinese col cavallino.
Operazione tipo Fiat Dino anni 70 (venuta meglio della 8.32, secondo me).
Dava un segnale di volontà di emergere, un traino al resto della produzione.
Parliamo ormai di 35 anni fa, un' eternità in termini industriali.
Concordo che la 8.32 fosse "strana", difficile da guidare, ma un amico all'epoca con un 320 evitava di viaggiare quando pioveva... limiti tecnologici ce n'erano per tutti, tedeschi compresi.
E pensa Te che a capo di questi che tu chiami "peracottari" e pianificatori "alla buona" c 'era l'ing. Ghidella, che riorganizzò gli stabilimenti Fiat che erano in crisi (chiamato da Gianni Agnelli), iniziarono a produrre Uno, Croma, le Delta e le Thema, 164, e grazie a lui ci fu un vero e proprio rilancio del gruppo.
Fiat diventò all'epoca il primo costruttore di auto europeo e il quinto nella classifica mondiale. Portò la Lancia, di proprietà Fiat dal 1969, a livelli agonistici assoluti, incontrastata campione di rally, endurance e di altre categorie.
Rivoglio quei peracottari....
 
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(...)
la protezione di stato dalla concorrenza infatti è anche oggi uno dei limiti maggiori del paese. ed è la ragione per cui esistono fenomeni tipo alitalia (e altre mille imprese inefficienti che restano sul mercato a fare danni coi soldi del contribuente). (...)

Prima di incensare la concorrenza e condannare ogni forma di protezionismo consiglierei di leggersi questo (anche solo il primo capitolo: inizia con la storia di un costruttore d'auto...):

https://analepsis.files.wordpress.com/2011/08/ha-joon-chang-bad-samaritans.pdf

Poi, la storia della Fiat degli anni '90 era segnata dall'accordo con GM, e i mancati investimenti avevano una ragione precisa: ristruttureresti casa tua dopo aver firmato il preliminare di vendita?

Sull'argomento suggerirei questo:

https://www.amazon.it/Fiat-una-storia-damore-finita/dp/8890524677#reader_B00OCHIQIA

Poi, il problema di Alfa è che il segmento premium è terribile: recuperare immagine non è facile, è più difficile che costruirsela. E l'immagine non era certo positiva. Serve tempo, ma tempo (e soldi) non ne hanno. Il prodotto c'è, e gli appassionati che possono permetterselo lo comprano anche. Quindi, chi era rimasto deluso da 159 (che pure era bellissima e si guidava benissimo) perché pesante e TA è contento di Giulia. Solo che chi non è appassionato, e non snobbava 159 per il peso o la trazione, ma per gli assemblaggi approssimativi e il generale senso di incompiutezza che trasmetteva salendoci, ora continua a non comprare Giulia perché si sente sicuro e appagato dalla triade. E sono la maggioranza. Aggiungete un mercato europeo che si sta impoverendo e uno USA difficile da espugnare anche per una collocazione non facile (vedi l'altra discussione aperta da saturno_v), e le difficoltà sono spiegate.

Aggiungo che qualche sforzo in più per conquistare la fiducia dei clienti potevano farlo: garanzia estesa, condizioni che assicurassero una buona tenuta dell'usato al momento del rientro. Certo, guadagni meno sul singolo pezzo venduto, ma forse vendi di più e comici a ricostruirti un'immagine. Assolutamente da evitare, invece, far concorrenza sul prezzo: sul premium, se costi poco, vali poco. Il prezzo deve essere in linea con la concorrenza.

Personalmente, comunque, non penso che si aspettassero i risultati dichiarati (fa parte del gioco). Il punto è capire se quello che hanno ottenuto è in linea con quanto si aspettavano realmente. Se non lo è, un prodotto (o un marchio) che non porta profitto si sopprime o si vende.
 
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Poi, il problema di Alfa è che il segmento premium è terribile: recuperare immagine non è facile, è più difficile che costruirsela. E l'immagine non era certo positiva. Serve tempo, ma tempo (e soldi) non ne hanno. Il prodotto c'è, e gli appassionati che possono permetterselo lo comprano anche. Quindi, chi era rimasto deluso da 159 (che pure era bellissima e si guidava benissimo) perché pesante e TA è contento di Giulia. Solo che chi non è appassionato, e non snobbava 159 per il peso o la trazione, ma per gli assemblaggi approssimativi e il generale senso di incompiutezza che trasmetteva salendoci, ora continua a non comprare Giulia perché si sente sicuro e appagato dalla triade. E sono la maggioranza. Aggiungete un mercato europeo che si sta impoverendo e uno USA difficile da espugnare anche per una collocazione non facile (vedi l'altra discussione aperta da saturno_v), e le difficoltà sono spiegate.

E tutto questo evidentemente non era stato messo in preventivo.
Approsimazione e supeficialita'.
E colpa, mai nostra, ma del mondo cattivo
 
E tutto questo evidentemente non era stato messo in preventivo.
Approsimazione e supeficialita'.
E colpa, mai nostra, ma del mondo cattivo

Non credo proprio. E non mi sembra che ci sia stata approssimazione o superficialità. Si fanno scelte, secondo quello che si ha a disposizione in termini di tempo e di risorse.

Il mondo non necessariamente è cattivo, ma non sempre è giusto. E non sempre riconosce subito i meriti (non credo servano esempi). Solo che neanche è sempre possibile avere il tempo di aspettare. E credo che questo sia il caso di Alfa (e forse di FCA in generale come gruppo).

Stavolta non si può dire che manchi il prodotto, a dire di tutti in linea con il suo concorrente diretto. Può essere un punto di partenza, ma non può bastare. Se il punto di partenza è stato in linea con le aspettative reali (non quelle dichiarate...), si continua. Se no si vende o si chiude.
 
Non credo proprio. E non mi sembra che ci sia stata approssimazione o superficialità. Si fanno scelte, secondo quello che si ha a disposizione in termini di tempo e di risorse.
Il mondo non necessariamente è cattivo, ma non sempre è giusto. E non sempre riconosce subito i meriti (non credo servano esempi). Solo che neanche è sempre possibile avere il tempo di aspettare. E credo che questo sia il caso di Alfa (e forse di FCA in generale come gruppo).
Stavolta non si può dire che manchi il prodotto, a dire di tutti in linea con il suo concorrente diretto. Può essere un punto di partenza, ma non può bastare. Se il punto di partenza è stato in linea con le aspettative reali (non quelle dichiarate...), si continua. Se no si vende o si chiude.

Infatti nessuno ha detto che manca il prodotto....
Purtroppo manca tutto il contorno, il che e' ancora peggio.
Perche' spendi 5 mld praticamente al buio....
E i risultati sono questi
 
Non credo proprio. E non mi sembra che ci sia stata approssimazione o superficialità. Si fanno scelte, secondo quello che si ha a disposizione in termini di tempo e di risorse.

Il mondo non necessariamente è cattivo, ma non sempre è giusto. E non sempre riconosce subito i meriti (non credo servano esempi). Solo che neanche è sempre possibile avere il tempo di aspettare. E credo che questo sia il caso di Alfa (e forse di FCA in generale come gruppo).

Stavolta non si può dire che manchi il prodotto, a dire di tutti in linea con il suo concorrente diretto. Può essere un punto di partenza, ma non può bastare. Se il punto di partenza è stato in linea con le aspettative reali (non quelle dichiarate...), si continua. Se no si vende o si chiude.
Le aspettativa erano più o meno quelle folli dichiarate, con sti numeri non avrebbero mosso nemmeno un dito...del resto è quello che stanno facendo da 3 anni nulla o quasi.....modelli già uccisi da "qualcuno" prima del lancio, bloccando tutte o quasi le evoluzioni e i modelli derivati che fanno "gamma".
In ogni caso anche prima del blocco canadese di ottobre 2015 la mitologica giulettaTP 2018 :) Se mai sarebbe arrivata, parlavano addiritura di solo un suv e una 4pt di segmentoC, era ultima della lista quindi 2019-20.
Ripeto i 2 modelli ok.....ma in questi 2-3 anni gli altri hanno fatto molte migliorie....fca giusto 1-2 colori nuovi con questa politica non diventeranno mai premiummm
 
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Infatti nessuno ha detto che manca il prodotto....
Purtroppo manca tutto il contorno, il che e' ancora peggio.
Perche' spendi 5 mld praticamente al buio....
E i risultati sono questi

Quindi, cosa significa? Che era meglio non spendere neanche quei 5 mld e passare la mano? O cosa? Spenderne 50 volte 5 e fare una gamma completa in 12 mesi? Le risorse c'erano? E gli azionisti cosa ne pensavano?

Poi, sono spesi al buio rispetto alla luce che vedi tu (che forse non è esattamente la stessa che illuminava la prospettiva di chi ha deciso).
E ugualmente i risultati sono quelli, ma possono essere valutati solo da chi conosceva gli obiettivi reali.

Dopodiché, si può avere successo o meno. Se si ha successo di solito (ma non sempre) è perché si sono fatte scelte giuste. Se non si ha successo è perché di solito (ma non sempre) le scelte erano sbagliate. Io qui l'unico possibile errore che vedo è nella cura dell'immagine di affidabilità del prodotto e di tenuta dell'investimento.
 
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