<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Auto elettriche? Andiamoci piano | Il Forum di Quattroruote

Auto elettriche? Andiamoci piano

Sono molto perplesso sullo sviluppo delle auto elettriche pure. L’ultimo modello provato da 4R dispone di 7 quintali di batterie. Una zavorra imponente, sia per la massa che per lo spazio occupato, specie se paragonato al poco più di mezzo quintale di peso per un serbatoio di tipo tradizionale pieno di carburante. E non è finita: sorvolando, per amore di carità, sulle modeste autonomie e sui problemi di smaltimento delle batterie esaurite, il rifornimento, anziché 5 minuti, può durare anche più di 10 ore, a patto di trovare la postazione libera; se c’è la coda allora occorrono dei giorni di attesa. Un po’ meglio, ma non troppo, sta quel 10% che in Italia ha il garage personale; però pensare di attrezzare il garage condominiale (se esiste) con svariate prese di ricarica è un’impresa assai costosa; occorrerebbero tra l’altro dei cavi elettrici del diametro dei tubi di scarico dell’acqua piovana a meno di non impiantare una centrale elettrica di trasformazione per ogni condominio. No, l’auto elettrica pura non potrà mai sostituire in toto l’alimentazione attuale; quei quattro gatti dei norvegesi sono l’eccezione che conferma la regola. Mentre invece dell’auto a celle a combustibile, malgrado sia da qualche tempo già in vendita al pubblico e che potrebbe risolvere tutti i problemi delle elettriche, non ne parla mai nessuno. Perché?
 
Mentre invece dell’auto a celle a combustibile, malgrado sia da qualche tempo già in vendita al pubblico e che potrebbe risolvere tutti i problemi delle elettriche, non ne parla mai nessuno. Perché

A parte che se ne parla eccome, in realtà le FCEV sono in vendita al pubblico solo in teoria, perchè di fatto, essendoci pochissime strutture di distribuzione dell'idrogeno,quelle poche auto che circolano sono sperimentali o a noleggio; poi, è la seconda parte in grassetto quella critica: attualmente potrebbero risolvere i problemi delle elettriche "lato client", ma "lato server" siamo lontani anni luce.....
 
Concordo con Agricolo.
Se non erro in Italia c'è solo un distributore di idrogeno a Bolzano.
Al momento mi viene in mente solo la Honda Clarity come modello a idrogeno e non saprei dire se in Italia ne circola qualcuna.
In ogni caso finchè non ci saranno auto a idrogeno non apriranno nuovi distributori.
E finchè non ci saranno molti più distributori nessuno acquisterà,anche se fosse possibile e a un costo non esagerato,auto a idrogeno.
Il famoso cane che si morde la coda.
 
Toyota Mirai, Hyundai iX35 FC

La Mirai la conoscevo ma non mi è venuta in mente.
Mentre ero completamente all'oscuro del fatto che esistesse una versione fuelcell della iX35.
E' una tecnologia talmente lontana dalla diffusione,più lontana dell'auto elettrica pura nonostante i suoi limiti,che i pochi modelli che esistono sono anche poco conosciuti.
 
(...) Mentre invece dell’auto a celle a combustibile, malgrado sia da qualche tempo già in vendita al pubblico e che potrebbe risolvere tutti i problemi delle elettriche, non ne parla mai nessuno. Perché?
Non è vero che non ne parla mai nessuno... ma il fatto è che, se le auto elettriche danno problemi, quelle ad idrogeno sono ancora peggio.

Primo, perché l'idrogeno va ricavato, non è che sia già disponibile in natura né solo da distillare : e questo già richiede un sacco di energia.

Secondo, perché distribuire ed utilizzare l'idrogeno, che deve stare allo stato liquido per potersi portar dietro una buona quantità d'energia, vuol dire usare un liquido che deve restare al di sotto di - 240° C circa : se sale oltre questa temperatura va scaricato, per evitare che la pressione salga a valori estremi e molto pericolosi.

Immaginiamoci quanto sia facile ed economico costruire in massa auto con serbatoi così, magari usate ogni tanto ma lasciate giorni sotto il sole ed in cui però il serbatoio dell'idrogeno non debba superare quella "tenera" temperatura, non lontanissima dallo zero assoluto ed a cui anche l'aria diventa liquida : è evidente che i problemi di sicurezza sarebbero paurosi, specialmente quando gli impianti iniziano ad invecchiare, e come minimo ci sarebbe da aspettarsi che buona parte dei serbatoi finirebbero per auto-scaricarsi per evitare di esplodere.

Anche le stazioni di servizio devono essere super controllate e mantenute, se si vuole evitare che rischino di esplodere.

Un quadro, insomma, complesso (e poco adatto secondo me all'uso da parte di chiunque) e molto costoso, sicuramente più complesso anche di quello della conversione all'elettrico.
.
 
Non è vero che non ne parla mai nessuno... ma il fatto è che, se le auto elettriche danno problemi, quelle ad idrogeno sono ancora peggio.

Primo, perché l'idrogeno va ricavato, non è che sia già disponibile in natura né solo da distillare : e questo già richiede un sacco di energia.

Secondo, perché distribuire ed utilizzare l'idrogeno, che deve stare allo stato liquido per potersi portar dietro una buona quantità d'energia, vuol dire usare un liquido che deve restare al di sotto di - 240° C circa : se sale oltre questa temperatura va scaricato, per evitare che la pressione salga a valori estremi e molto pericolosi.

Immaginiamoci quanto sia facile ed economico costruire in massa auto con serbatoi così, magari usate ogni tanto ma lasciate giorni sotto il sole ed in cui però il serbatoio dell'idrogeno non debba superare quella "tenera" temperatura, non lontanissima dallo zero assoluto ed a cui anche l'aria diventa liquida : è evidente che i problemi di sicurezza sarebbero paurosi, specialmente quando gli impianti iniziano ad invecchiare, e come minimo ci sarebbe da aspettarsi che buona parte dei serbatoi finirebbero per auto-scaricarsi per evitare di esplodere.

Anche le stazioni di servizio devono essere super controllate e mantenute, se si vuole evitare che rischino di esplodere.

Un quadro, insomma, complesso (e poco adatto secondo me all'uso da parte di chiunque) e molto costoso, sicuramente più complesso anche di quello della conversione all'elettrico.
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Diciamo che - allo stato tecnologico attuale - se ne parla fin troppo....
 
(..) No, l’auto elettrica pura non potrà mai sostituire in toto l’alimentazione attuale...
Ma infatti solo qualche estremista-utopista (Greenpeace e simili...) pensa già a questo : mentre invece sarebbe già un ottimo risultato sostituire con elettriche quelle auto, spesso seconde auto, che girano soprattutto nelle città e fanno precorsi quasi sempre brevi.

Ma siamo in Italia, e chiedere ai pubblici amministratori di avviare politiche che daranno i loro frutti solo tra vari anni, quando loro facilmente non saranno più in carica, è utopistico.

Del resto noi italiani siamo così, non ci preoccupiamo fin quando non sbattiamo il naso a sangue sui problemi.... allora poi ci scandalizziamo e piangiamo lacrime di coccodrillo, ma prima facevamo allegramente come le cicale... io 20/30 anni fa dicevo, ad es. di fronte all'allegro andazzo dello spendere soldi che non c'erano accumulando debiti (vedasi il disavanzo di bilancio dello Stato, oggi si litiga a morte per il 2,4 % piuttosto che il 2%, ma anni fa è rimasto per anni di fila oltre il 10% e fino al 12%....!!) che avremmo poi pagato duramente questa follia : e infatti è esattamente la situazione in cui siamo adesso, non ci sono soldi neppure per investimenti produttivi - come sarebbero quelli per diffondere le elettriche per uso urbano - e siamo solo strangolati dagli interessi sulla montagna di debiti su cui siamo seduti.

Ed anche se lo dicevo a gente più anziana di me ed in teoria saggia, anche se interessata alla politica ed ai fatti sociali, spesso mi sentivo rispondere "ma pensa alle donne, che è meglio alla tua età..."

Ed ora vediamo i brillanti risultati del ns. fare "illuminato"....
.
 
Tempo al tempo, la tecnologia delle batterie sta muovendo i primi passi solo ora.
Lo stesso per l'idrogeno.
Dovremo aspettare una ventina d'anni almeno prima di vedere qualcosa di "comodamente utilizzabile" come le auto attuali.
Per come la vedo io penso che vedremo auto a fuel cell dove l'idrogeno è "trasportato" da un vettore liquido.
 
Non è proprio cosi', la locomozione elettrica è precedente a quella a combustione, sono già due secoli che ci si arrovella con le batterie, il problema è sempre quello, la propulsione elettrica e più efficiente di quella a scoppio, ma l'elettricità è difficilmente immagazzinabile.
 
infatti

e le batterie sono in uso nei cellulari (grazie a loro c'e' stato un po' di miglioramento), da almeno 20 anni.
ma, nonostante il miglioramento, sono ben lontane dall'essere competitive con un litro di benzina
e comunque, io, dopo 2 anni, vedo gia' il calo di prestazioni rispetto a quando erano nuove anche nell'ultimo cellulare che ho.
se in un telefono e' ancora accettabile, in un auto, dall'autonomia gia' scarsa, una riduzione anche solo del 20% puo' diventare un problema.
 
Toyota Mirai, Hyundai iX35 FC
La Mirai la conoscevo ma non mi è venuta in mente.
Mentre ero completamente all'oscuro del fatto che esistesse una versione fuelcell della iX35.
E' una tecnologia talmente lontana dalla diffusione,più lontana dell'auto elettrica pura nonostante i suoi limiti,che i pochi modelli che esistono sono anche poco conosciuti.
Vi siete dimenticati della Hyundai Nexo.
 
Ma infatti solo qualche estremista-utopista (Greenpeace e simili...) pensa già a questo : mentre invece sarebbe già un ottimo risultato sostituire con elettriche quelle auto, spesso seconde auto, che girano soprattutto nelle città e fanno precorsi quasi sempre brevi.

Ma siamo in Italia, e chiedere ai pubblici amministratori di avviare politiche che daranno i loro frutti solo tra vari anni, quando loro facilmente non saranno più in carica, è utopistico.

Del resto noi italiani siamo così, non ci preoccupiamo fin quando non sbattiamo il naso a sangue sui problemi.... allora poi ci scandalizziamo e piangiamo lacrime di coccodrillo, ma prima facevamo allegramente come le cicale... io 20/30 anni fa dicevo, ad es. di fronte all'allegro andazzo dello spendere soldi che non c'erano accumulando debiti (vedasi il disavanzo di bilancio dello Stato, oggi si litiga a morte per il 2,4 % piuttosto che il 2%, ma anni fa è rimasto per anni di fila oltre il 10% e fino al 12%....!!) che avremmo poi pagato duramente questa follia : e infatti è esattamente la situazione in cui siamo adesso, non ci sono soldi neppure per investimenti produttivi - come sarebbero quelli per diffondere le elettriche per uso urbano - e siamo solo strangolati dagli interessi sulla montagna di debiti su cui siamo seduti.

Ed anche se lo dicevo a gente più anziana di me ed in teoria saggia, anche se interessata alla politica ed ai fatti sociali, spesso mi sentivo rispondere "ma pensa alle donne, che è meglio alla tua età..."

Ed ora vediamo i brillanti risultati del ns. fare "illuminato"....
.
Però aggiungici che per certe persone, tra cui i menzionati Greenpeace e simili, il non sviluppo dell'auto elettrica dello scorso secolo è colpa delle lobby del petrolio.
 
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