<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> immagini e didascalie dello stabilmento di Arese (molto interessante) guardatelo | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

immagini e didascalie dello stabilmento di Arese (molto interessante) guardatelo

ciao ragazzi, io sono molto più giovane rispetto a tutti gli eventi di cui parlate, ma volevo farvi sapere che i vostri racconti mi affascinano molto ed è sempre un piacere poterli leggere!!!
purtroppo non ho grande esperienza di vere alfa, ma da quel poco che ho visto, toccato e provato mi sento perfettamente in sintonia con quel marchio e con la sua storia e quindi mi associo al vostro rammarico nel vedere quelle foto.
 
SZ. ha scritto:
Ciao Giampi, il link fornitoci dal nostro amico mi ha subito incuriosito.
Quando ho visto la foto con i "reperti" della concorrenza appesi al muro, mi sei tornato in mente, con quel tuo aneddoto circa le rover p6 ....
Non so come commentare quelle immagini: fanno proprio male....
Due cose, a parte le solite considerazioni sulle scelte dell'attuale proprietà del marchio: 1) un marchio del genere proprio non se la merita una fine così 2) mi viene da pensare che la città di Milano, intesa sia come cittadinanza che come amministrazione, non si sia mai fondamentalmente preoccupata per tutto questo. Le tre Case automobilistiche di Monaco o Stoccarda, sono una gloria per le loro città, magari come la birra Guinness per Dublino (qualcuno ha avuto occasione di visitare la fabbrica cittadina convertita in museo??) , e questo lo si capisce banalmente già visitando il sito ufficiale delle due città. Il disinteresse invece è la premessa per l'oblio e la scomparsa delle cose. Evidentemente qui, a Milano, non c'e' mai stato un reale interesse verso quello che poteva essere un "tesoro" della città, e secondo me questo c'entra in parte con quello che ci troviamo ad osservare....

SZ

avendo avuto alfa ed avendo un caro amico che ha lavorato ad arese in qualità di ingegnere alle linee produttive ,conosco quel posto e conosco anche i piccoli segreti di esso, segreti che poi tanto non erano.
Dici di Milano ? onestamente a me sembra che tutto il paese abbai accettato troppo passivamente una continua de-industrializzazione in nome del meglio un uovo oggi che la gallina domani , cosa di cui se ne son ben guardati dal fare francesi e tedeschi, mentre gli inglesi hanno commesso il tragico errore di buttarsi sulla finanza, arese cmq come stabilimento aveva dei problemi, pensa solo al fatto che dovette ridurre la produzione causa emissioni inquinanti.
Il caso alfa però è + complesso e porta sul banco degli imputati la politica ed un sindacato che si era messo a fare politica pure lui sull'onda dell'ubriacatura ideologica del tempo che era contro l'impresa.
Alla fine abbiamo quasi perso l'alfa, molti lavoratori hanno perso il posto, non abbiamo il prodotto dei tedeschi, non abbiamo i loro introiti dall'auto , il sindacato non è riuscito nemmeno ad assicurare gli stipendi degli operai tedeschi e fiat è rimasta sempre sottocapitalizzata ed un poco claudicante.
Idem in altri settori industriali andati persi, sarebbe ora che la casta facesse un poco di autodafe, ma figuriamoci...
 
Le vere Alfa sono state quelle degli anni 60, belle e uniche. Tempi che ormai non tornano più, auto che vincevano le gare e non avevano rivali. Allora non esisteva la Bmw che sino agli anni 80 costruiva saponette che non stavano su strada, oggi l'elettronica fà miracoli. Da allora le cose sono cambiate ma è cambiato tutto, le auto sono più sicure, più confortevoli, più silenziose e meno inquinanti. Certo c'è amarezza nel vedere i luoghi storici dell'Alfa ma come già detto da altri questo è il frutto della globalizzazione. Saluti
 
giampi47 ha scritto:
Grazie per Vs/ gentilezza cari "loopo" - " v-tec " - "SZ" e tutti gli altri amici per l'Ok. Grazie in anticipo ancora a " v-tec " per quanto segnalera' prossimamente. Per favore, valutate che cio' che scrivero' e' cio' che Vi riporta un cliente Alfa. In primis tutta la mia famiglia a far parte dal 1952 in poi e quindi anch'io dal 1966. Di tutte le foto, ho scelto di commentarne 5.
Dalla foto "aerea", risalta (verso il centro-destra) un fabbricato curvilineo. Di fronte c'e' un bel terreno ampio. Questo fabbricato era posto in Via Grosotto. Al termine, si incrociava (sia a dx che a sx) con Via Marco Ulpio Traiano , ma seguitando a dx, proseguiva per 200-300 mt. sino a lambire la sopraelevata.
Ma torniamo in Via Grosotto. A mia memoria, questo fabbricato fu eretto credo verso meta' o verso la fine anni '50 perche' quando nell'anno 1952 accompagnai mio nonno ad acquistare la II° Alfa 1900 che entrava in famiglia, ricordo passammo dal cancello che in altra foto piu' ingrandita si vede meglio e ci si ritrovava in un grandissimo spiazzo ove , ai tempi, venivano posteggiati i camion Alfa 900 e 950 (quelli che l'amico "SZ" chiama "le Guanciotte" ) e successivamente negli anni , i camion Alfa MILLE ed i furgoni Romeo. Sempre dentro questo cancello, ma con spazio oramai piu' limitato a causa di questa nuova costruzione, vidi quella famosa Rover 2000 TC che Alfa acquisto' per comparare il suo ponte DeDion con il futuro DeDion della Alfetta che sarebbe uscita dopo 2 / 3 anni. Dalla foto ingrandita= contiamo 6 finestroni; il 7° (ove vediamo anche auto posteggiate) e' un grosso e largo portone che era l'entrata all'Assistenza. Ivi c'era una portineria posta al centro che divideva le auto in entrata ed in uscita. Si entrava in un vastissimo salone
tutto elegante,ben rivestito e ben piastrellato e di ottima fattura. Parcheggiavi l'auto e ti venivano incontro, a turno ovviamente, uno degli 8 (o forse 10) Collaudatori (i piu' bravi e-permettetemelo - i piu' "estrosi" ) Alfa. Tutta gente che si era fatto "un mazzo tanto..." - tutta gente che deliberava anche i prototipi delle future Alfa, tutta gente che conosceva come nessun altro i segreti delle Alfa. E qualcuno di loro, partecipava anche a competizioni. Il destino ha voluto che con le mie Alfa e di tutta la mia famiglia, mi appoggiassi a 2 di questi "grandi" personaggi. I Sigg. S.R. e M.L. coi quali ho condiviso tanta amicizia per tanti anni. Curiosita'= Le Montreal, in Alfa preferivano (compatibilmente con la possibilita' del cliente a recarsi a Milano) consegnarle direttamente al cliente in quel salone. Per l'amicizia che mi legava con queste 2 persone, immaginate cosa provai (al di la' di ricevere quel po' po' di vettura) quando tutti e 2 insieme me la consegnarono scendendo dall'auto e dicendomi : Eccola qua'. E' tua !! La signorilita' , l'educazione e la vera amicizia era veramente di casa in Alfa.
Andando ancora piu' in su' coi finestroni, il primo dopo il grosso portone era di una sala con all'interno una scala che portava al primo piano sede di uffici.
Una volta ci posizionarono (ci parcheggiarono) quella Montreal Bianca che poi ebbe l'incidente di cui avevo parlato in altro forum (scoppio di pneumatico sulla tratta di ritorno Balocco-Milano con a bordo un dirigente).
Gli altri finestroni a venire(in su) erano gli uffici dei Collaudatori. Gli altri ancora erano i finestroni del grande Uffico Cassa. Esso comprendeva tanto personale sempre gentile e tante belle figliole ! Tornando indietro dall'Uff.Cassa, c'era uno scalone che anch'esso portava agli uffici del piano superiore, sede di Dirigenti vari. Salivi, svoltavi a sx e dopo pochi metri trovavi ............(sorpresa.....) .....l'ufficio ove lavorava la Sig.na G.... !!! Mamma mia quanto era bella !!! A detta di molti, forse la piu' bella di tutte le figliole della grande famiglia Alfa. Aveva ragione l'amico "GenLee" quando in un messaggio di risposta mi scrisse che a quei tempi in Alfa erano in Paradiso!!
Tornando nel salone-ricevimento auto, sulla dx c'erano le grosse porte automatiche che ti permettevano di recarti in Officina presso quel "grandissimo" personaggio (scusate ma non finiro' mai di lodarlo) del Cav. Ferrario che ne era il direttore assoluto. Si saliva al II° piano tramite uno "scivolo" a chiocciola a senso unico alternato e pertanto vi era un semaforo. Sulla sx del Salone, c'era una porta che immetteva al Magazzino Ricambi riservato solo agli operatori dell'Officina.
Immettendoci su Via Traiano (andando a dx - alla fine del fabbricato su Via Grosotto), dopo 100 mt. c'era l'entrata del Magazzino Ricambi per tutti (Conce-Privati ecc.). Era una cosa enorme.
Le altre foto che ho preso in considerazione sono: quella dell' Alfona 2500.
Come noterete, nel 1947-1950 e fino al 1951 non c'era catena di montaggio. Io pero' ho ancora presente quel suo bel musone ma tanto tanto imponente che ( io piccolo bambino) mi fece spaventare quando, scendendo dall'auto, mi trovai di fronte alle ultimissime di codeste auto, in attesa della consegna ai clienti. Altra foto la catena di montaggio della 1900 che, come ho gia' avuto modo di scrivere, ho avuto il privilegio di visitare. Ultima foto la catena di montaggio della Giulietta che, stante la larghezza del cofano baule, mi sembra della I° e/o della II° serie (la III° serie l'aveva piu' largo.
Ragazzi mi sono dilungato troppo,come sempre. Vi ringrazio per l'attenzione ed....a presto. Ciao.

complimenti vivissimi, questo racconto è commovente ma forse sarà anche per la nostalgia dei bei tempi (che solo ora possiamo capire) che furono e che sono irrimediabilmente andati
 
Il progetto dell'Alfa 164 è forse uno dei più complicati, come gestazione, tra quelli che abbiamo avuto nella storia recente dell'auto italiana.
In casa Alfa c'è un precedente con la 6, e ai tempi veniva quasi da dire che ogni alto di gamma che nasceva alla casa del Portello, fosse un parto che sconquassava tutto.
Per la 6, il ?casino? era tutto interno, per la 164, come sappiamo ci fu lo zampino Fiat.
Partiamo dall'inizio, e subito voglio citare come fonte lo splendido libro di Domenico Chirico ?L'Alfa e le sue auto?, che si sofferma molto su questa particolare vicenda. Penso che molti di voi l'avranno letto e quindi le cose che scriverò non saranno una novità, ma scrivo il tutto per fare una storia completa. (e poi io ho qualche foto in più)
La storia della prima berlina alto di gamma Alfa a trazione anteriore, affonda le sue radici nella seconda metà degli anni 70, quando in realtà, l'idea era... tutta diversa.
Si era sotto la direzione Surace, e Chirico racconta della prima, breve nota del 1980, diventata poi un fascicolo nel 1981, dal titolo ?Scelte di impostazione delle vetture 154 e 156?.
Queste due vetture avrebbero dovuto sostituire la Giulietta e l'Alfetta, rispettivamente.
La considerazione principale era che le due vetture avrebbero dovuto rimpiazzare la meccanica 116 (Alfetta) condividendo fra loro parecchie componenti al fine di abbassare i costi.
Era prevista una revisione del motore a quattro cilindri, considerato obsoleto, e pure le attrezzature produttive avrebbero dovuto essere il più possibile condivise fra i due segmenti.
Di conseguenza, la decisione di progettare insieme le due famiglie di modelli, con la previsione di utilizzare poi tale pianale anche per i derivati sportivi delle due auto.
Riguardo ai motori si prevedeva di:
-revisionare il progetto del motore a quattro cilindri, avendo già sotto collaudo le nuove teste che davano buoni risultati e che sarebbero arrivate solo parecchi anni più tardi, denominate Twin Spark
-utilizzare il neonato 6 cilindri a V
-fare affidamento sui 4 e 5 cilindri VM per quanto riguarda i Diesel, visto che VM come Alfa era sotto il controllo Finmeccanica e quindi IRI.
Gli studi stabilirono la necessità di poter disporre di un cambio a sei marce, per ottenere buone riduzioni di consumi nella marcia autostradale, e ravvicinare gli altri cinque rapporti per mantenere una brillantezza consona al marchio.
Si prevedevano auto più larghe di Giulietta e Alfetta, per accogliere meglio il terzo passeggero posteriore.
Anche la lunghezza era in aumento, per consentire una superiore abitabilità longitudinale.
Questo capitolato, in sintesi, parlava di lunghezze di 4,25 metri per la 154 e 4,5 metri per la 156.
Riguardo al coefficiente Cx si pensava di stare sullo 0,36... ma la visione della nuova Audi 100 che dichiarava uno 0,30 fece pensare di rimettersi al lavoro su questo frangente.
Si era così al 1980, e le cose sembravano marciare nel verso giusto, visto che addirittura il settore autotelaio era arrivato ad ordinare la costruzione dei pezzi per il cambio a sei marce, in vista dei collaudi.
Purtroppo della 154 non resta nulla da vedere, mentre la 156 venne costruita, in principio a livello di maquette per la galleria del vento, ed in seguito anche in alcuni esemplari marcianti, che vennero fotografati da 4R.
Il fatto degli esemplari marcianti vale anche per questo periodo, anche se Chirico la cita come marciante solo in seguito, quando ne vennero costruite alcune per cominciare i collaudi 164. A sentir lui, ai tempi era solo una maquette, ma 4R la fotografò mostrando una persona alla guida e l'auto visibilmente in movimento, quindi almeno una funzionante c'era.
 
anzi faccio prima vi do il link così potete leggere e vedere direttamente le immagini (dovete leggere i commenti di paolo gtc ringrazio lui per tutte le informazioni preziose e soprattutto attendibili)

http://www.autopareri.com/forum/auto-depoca/33301-alfa-164-lo-zampino-tipo-4-una-gestazione-estenuante.html
 
moogpsycho ha scritto:
ciao ragazzi, io sono molto più giovane rispetto a tutti gli eventi di cui parlate, ma volevo farvi sapere che i vostri racconti mi affascinano molto ed è sempre un piacere poterli leggere!!!
purtroppo non ho grande esperienza di vere alfa, ma da quel poco che ho visto, toccato e provato mi sento perfettamente in sintonia con quel marchio e con la sua storia e quindi mi associo al vostro rammarico nel vedere quelle foto.

Caro "moogpsycho", per parte mia, un caro benvenuto fra gli appassionati e gli estimatori della Casa. Ciao.
 
gitizetadue ha scritto:
giampi47 ha scritto:
Grazie per Vs/ gentilezza cari "loopo" - " v-tec " - "SZ" e tutti gli altri amici per l'Ok. Grazie in anticipo ancora a " v-tec " per quanto segnalera' prossimamente. Per favore, valutate che cio' che scrivero' e' cio' che Vi riporta un cliente Alfa. In primis tutta la mia famiglia a far parte dal 1952 in poi e quindi anch'io dal 1966. Di tutte le foto, ho scelto di commentarne 5.
Dalla foto "aerea", risalta (verso il centro-destra) un fabbricato curvilineo. Di fronte c'e' un bel terreno ampio. Questo fabbricato era posto in Via Grosotto. Al termine, si incrociava (sia a dx che a sx) con Via Marco Ulpio Traiano , ma seguitando a dx, proseguiva per 200-300 mt. sino a lambire la sopraelevata.
Ma torniamo in Via Grosotto. A mia memoria, questo fabbricato fu eretto credo verso meta' o verso la fine anni '50 perche' quando nell'anno 1952 accompagnai mio nonno ad acquistare la II° Alfa 1900 che entrava in famiglia, ricordo passammo dal cancello che in altra foto piu' ingrandita si vede meglio e ci si ritrovava in un grandissimo spiazzo ove , ai tempi, venivano posteggiati i camion Alfa 900 e 950 (quelli che l'amico "SZ" chiama "le Guanciotte" ) e successivamente negli anni , i camion Alfa MILLE ed i furgoni Romeo. Sempre dentro questo cancello, ma con spazio oramai piu' limitato a causa di questa nuova costruzione, vidi quella famosa Rover 2000 TC che Alfa acquisto' per comparare il suo ponte DeDion con il futuro DeDion della Alfetta che sarebbe uscita dopo 2 / 3 anni. Dalla foto ingrandita= contiamo 6 finestroni; il 7° (ove vediamo anche auto posteggiate) e' un grosso e largo portone che era l'entrata all'Assistenza. Ivi c'era una portineria posta al centro che divideva le auto in entrata ed in uscita. Si entrava in un vastissimo salone
tutto elegante,ben rivestito e ben piastrellato e di ottima fattura. Parcheggiavi l'auto e ti venivano incontro, a turno ovviamente, uno degli 8 (o forse 10) Collaudatori (i piu' bravi e-permettetemelo - i piu' "estrosi" ) Alfa. Tutta gente che si era fatto "un mazzo tanto..." - tutta gente che deliberava anche i prototipi delle future Alfa, tutta gente che conosceva come nessun altro i segreti delle Alfa. E qualcuno di loro, partecipava anche a competizioni. Il destino ha voluto che con le mie Alfa e di tutta la mia famiglia, mi appoggiassi a 2 di questi "grandi" personaggi. I Sigg. S.R. e M.L. coi quali ho condiviso tanta amicizia per tanti anni. Curiosita'= Le Montreal, in Alfa preferivano (compatibilmente con la possibilita' del cliente a recarsi a Milano) consegnarle direttamente al cliente in quel salone. Per l'amicizia che mi legava con queste 2 persone, immaginate cosa provai (al di la' di ricevere quel po' po' di vettura) quando tutti e 2 insieme me la consegnarono scendendo dall'auto e dicendomi : Eccola qua'. E' tua !! La signorilita' , l'educazione e la vera amicizia era veramente di casa in Alfa.
Andando ancora piu' in su' coi finestroni, il primo dopo il grosso portone era di una sala con all'interno una scala che portava al primo piano sede di uffici.
Una volta ci posizionarono (ci parcheggiarono) quella Montreal Bianca che poi ebbe l'incidente di cui avevo parlato in altro forum (scoppio di pneumatico sulla tratta di ritorno Balocco-Milano con a bordo un dirigente).
Gli altri finestroni a venire(in su) erano gli uffici dei Collaudatori. Gli altri ancora erano i finestroni del grande Uffico Cassa. Esso comprendeva tanto personale sempre gentile e tante belle figliole ! Tornando indietro dall'Uff.Cassa, c'era uno scalone che anch'esso portava agli uffici del piano superiore, sede di Dirigenti vari. Salivi, svoltavi a sx e dopo pochi metri trovavi ............(sorpresa.....) .....l'ufficio ove lavorava la Sig.na G.... !!! Mamma mia quanto era bella !!! A detta di molti, forse la piu' bella di tutte le figliole della grande famiglia Alfa. Aveva ragione l'amico "GenLee" quando in un messaggio di risposta mi scrisse che a quei tempi in Alfa erano in Paradiso!!
Tornando nel salone-ricevimento auto, sulla dx c'erano le grosse porte automatiche che ti permettevano di recarti in Officina presso quel "grandissimo" personaggio (scusate ma non finiro' mai di lodarlo) del Cav. Ferrario che ne era il direttore assoluto. Si saliva al II° piano tramite uno "scivolo" a chiocciola a senso unico alternato e pertanto vi era un semaforo. Sulla sx del Salone, c'era una porta che immetteva al Magazzino Ricambi riservato solo agli operatori dell'Officina.
Immettendoci su Via Traiano (andando a dx - alla fine del fabbricato su Via Grosotto), dopo 100 mt. c'era l'entrata del Magazzino Ricambi per tutti (Conce-Privati ecc.). Era una cosa enorme.
Le altre foto che ho preso in considerazione sono: quella dell' Alfona 2500.
Come noterete, nel 1947-1950 e fino al 1951 non c'era catena di montaggio. Io pero' ho ancora presente quel suo bel musone ma tanto tanto imponente che ( io piccolo bambino) mi fece spaventare quando, scendendo dall'auto, mi trovai di fronte alle ultimissime di codeste auto, in attesa della consegna ai clienti. Altra foto la catena di montaggio della 1900 che, come ho gia' avuto modo di scrivere, ho avuto il privilegio di visitare. Ultima foto la catena di montaggio della Giulietta che, stante la larghezza del cofano baule, mi sembra della I° e/o della II° serie (la III° serie l'aveva piu' largo.
Ragazzi mi sono dilungato troppo,come sempre. Vi ringrazio per l'attenzione ed....a presto. Ciao.

complimenti vivissimi, questo racconto è commovente ma forse sarà anche per la nostalgia dei bei tempi (che solo ora possiamo capire) che furono e che sono irrimediabilmente andati

Caro "gitizetadue", circa quanto scrivi sono concorde con te. Le belle, le migliori sensazioni, beh, quelle ti rimangono per tutta la vita. Ciao.
 
v-tec ha scritto:
anzi faccio prima vi do il link così potete leggere e vedere direttamente le immagini (dovete leggere i commenti di paolo gtc ringrazio lui per tutte le informazioni preziose e soprattutto attendibili)

http://www.autopareri.com/forum/auto-depoca/33301-alfa-164-lo-zampino-tipo-4-una-gestazione-estenuante.html

Caro " v-tec " , ancora grazie. Anche per il sito consigliato. Ciao.
 
giampi47 ha scritto:
Grazie per Vs/ gentilezza cari "loopo" - " v-tec " - "SZ" e tutti gli altri amici per l'Ok. Grazie in anticipo ancora a " v-tec " per quanto segnalera' prossimamente. Per favore, valutate che cio' che scrivero' e' cio' che Vi riporta un cliente Alfa. In primis tutta la mia famiglia a far parte dal 1952 in poi e quindi anch'io dal 1966. Di tutte le foto, ho scelto di commentarne 5.
Dalla foto "aerea", risalta (verso il centro-destra) un fabbricato curvilineo. Di fronte c'e' un bel terreno ampio. Questo fabbricato era posto in Via Grosotto. Al termine, si incrociava (sia a dx che a sx) con Via Marco Ulpio Traiano , ma seguitando a dx, proseguiva per 200-300 mt. sino a lambire la sopraelevata.
Ma torniamo in Via Grosotto. A mia memoria, questo fabbricato fu eretto credo verso meta' o verso la fine anni '50 perche' quando nell'anno 1952 accompagnai mio nonno ad acquistare la II° Alfa 1900 che entrava in famiglia, ricordo passammo dal cancello che in altra foto piu' ingrandita si vede meglio e ci si ritrovava in un grandissimo spiazzo ove , ai tempi, venivano posteggiati i camion Alfa 900 e 950 (quelli che l'amico "SZ" chiama "le Guanciotte" ) e successivamente negli anni , i camion Alfa MILLE ed i furgoni Romeo. Sempre dentro questo cancello, ma con spazio oramai piu' limitato a causa di questa nuova costruzione, vidi quella famosa Rover 2000 TC che Alfa acquisto' per comparare il suo ponte DeDion con il futuro DeDion della Alfetta che sarebbe uscita dopo 2 / 3 anni. Dalla foto ingrandita= contiamo 6 finestroni; il 7° (ove vediamo anche auto posteggiate) e' un grosso e largo portone che era l'entrata all'Assistenza. Ivi c'era una portineria posta al centro che divideva le auto in entrata ed in uscita. Si entrava in un vastissimo salone
tutto elegante,ben rivestito e ben piastrellato e di ottima fattura. Parcheggiavi l'auto e ti venivano incontro, a turno ovviamente, uno degli 8 (o forse 10) Collaudatori (i piu' bravi e-permettetemelo - i piu' "estrosi" ) Alfa. Tutta gente che si era fatto "un mazzo tanto..." - tutta gente che deliberava anche i prototipi delle future Alfa, tutta gente che conosceva come nessun altro i segreti delle Alfa. E qualcuno di loro, partecipava anche a competizioni. Il destino ha voluto che con le mie Alfa e di tutta la mia famiglia, mi appoggiassi a 2 di questi "grandi" personaggi. I Sigg. S.R. e M.L. coi quali ho condiviso tanta amicizia per tanti anni. Curiosita'= Le Montreal, in Alfa preferivano (compatibilmente con la possibilita' del cliente a recarsi a Milano) consegnarle direttamente al cliente in quel salone. Per l'amicizia che mi legava con queste 2 persone, immaginate cosa provai (al di la' di ricevere quel po' po' di vettura) quando tutti e 2 insieme me la consegnarono scendendo dall'auto e dicendomi : Eccola qua'. E' tua !! La signorilita' , l'educazione e la vera amicizia era veramente di casa in Alfa.
Andando ancora piu' in su' coi finestroni, il primo dopo il grosso portone era di una sala con all'interno una scala che portava al primo piano sede di uffici.
Una volta ci posizionarono (ci parcheggiarono) quella Montreal Bianca che poi ebbe l'incidente di cui avevo parlato in altro forum (scoppio di pneumatico sulla tratta di ritorno Balocco-Milano con a bordo un dirigente).
Gli altri finestroni a venire(in su) erano gli uffici dei Collaudatori. Gli altri ancora erano i finestroni del grande Uffico Cassa. Esso comprendeva tanto personale sempre gentile e tante belle figliole ! Tornando indietro dall'Uff.Cassa, c'era uno scalone che anch'esso portava agli uffici del piano superiore, sede di Dirigenti vari. Salivi, svoltavi a sx e dopo pochi metri trovavi ............(sorpresa.....) .....l'ufficio ove lavorava la Sig.na G.... !!! Mamma mia quanto era bella !!! A detta di molti, forse la piu' bella di tutte le figliole della grande famiglia Alfa. Aveva ragione l'amico "GenLee" quando in un messaggio di risposta mi scrisse che a quei tempi in Alfa erano in Paradiso!!
Tornando nel salone-ricevimento auto, sulla dx c'erano le grosse porte automatiche che ti permettevano di recarti in Officina presso quel "grandissimo" personaggio (scusate ma non finiro' mai di lodarlo) del Cav. Ferrario che ne era il direttore assoluto. Si saliva al II° piano tramite uno "scivolo" a chiocciola a senso unico alternato e pertanto vi era un semaforo. Sulla sx del Salone, c'era una porta che immetteva al Magazzino Ricambi riservato solo agli operatori dell'Officina.
Immettendoci su Via Traiano (andando a dx - alla fine del fabbricato su Via Grosotto), dopo 100 mt. c'era l'entrata del Magazzino Ricambi per tutti (Conce-Privati ecc.). Era una cosa enorme.
Le altre foto che ho preso in considerazione sono: quella dell' Alfona 2500.
Come noterete, nel 1947-1950 e fino al 1951 non c'era catena di montaggio. Io pero' ho ancora presente quel suo bel musone ma tanto tanto imponente che ( io piccolo bambino) mi fece spaventare quando, scendendo dall'auto, mi trovai di fronte alle ultimissime di codeste auto, in attesa della consegna ai clienti. Altra foto la catena di montaggio della 1900 che, come ho gia' avuto modo di scrivere, ho avuto il privilegio di visitare. Ultima foto la catena di montaggio della Giulietta che, stante la larghezza del cofano baule, mi sembra della I° e/o della II° serie (la III° serie l'aveva piu' largo.
Ragazzi mi sono dilungato troppo,come sempre. Vi ringrazio per l'attenzione ed....a presto. Ciao.

Grazie e complimenti, x fortuna c´é gente come Te!
 
loopo ha scritto:
giampi47 ha scritto:
Grazie per Vs/ gentilezza cari "loopo" - " v-tec " - "SZ" e tutti gli altri amici per l'Ok. Grazie in anticipo ancora a " v-tec " per quanto segnalera' prossimamente. Per favore, valutate che cio' che scrivero' e' cio' che Vi riporta un cliente Alfa. In primis tutta la mia famiglia a far parte dal 1952 in poi e quindi anch'io dal 1966. Di tutte le foto, ho scelto di commentarne 5.
Dalla foto "aerea", risalta (verso il centro-destra) un fabbricato curvilineo. Di fronte c'e' un bel terreno ampio. Questo fabbricato era posto in Via Grosotto. Al termine, si incrociava (sia a dx che a sx) con Via Marco Ulpio Traiano , ma seguitando a dx, proseguiva per 200-300 mt. sino a lambire la sopraelevata.
Ma torniamo in Via Grosotto. A mia memoria, questo fabbricato fu eretto credo verso meta' o verso la fine anni '50 perche' quando nell'anno 1952 accompagnai mio nonno ad acquistare la II° Alfa 1900 che entrava in famiglia, ricordo passammo dal cancello che in altra foto piu' ingrandita si vede meglio e ci si ritrovava in un grandissimo spiazzo ove , ai tempi, venivano posteggiati i camion Alfa 900 e 950 (quelli che l'amico "SZ" chiama "le Guanciotte" ) e successivamente negli anni , i camion Alfa MILLE ed i furgoni Romeo. Sempre dentro questo cancello, ma con spazio oramai piu' limitato a causa di questa nuova costruzione, vidi quella famosa Rover 2000 TC che Alfa acquisto' per comparare il suo ponte DeDion con il futuro DeDion della Alfetta che sarebbe uscita dopo 2 / 3 anni. Dalla foto ingrandita= contiamo 6 finestroni; il 7° (ove vediamo anche auto posteggiate) e' un grosso e largo portone che era l'entrata all'Assistenza. Ivi c'era una portineria posta al centro che divideva le auto in entrata ed in uscita. Si entrava in un vastissimo salone
tutto elegante,ben rivestito e ben piastrellato e di ottima fattura. Parcheggiavi l'auto e ti venivano incontro, a turno ovviamente, uno degli 8 (o forse 10) Collaudatori (i piu' bravi e-permettetemelo - i piu' "estrosi" ) Alfa. Tutta gente che si era fatto "un mazzo tanto..." - tutta gente che deliberava anche i prototipi delle future Alfa, tutta gente che conosceva come nessun altro i segreti delle Alfa. E qualcuno di loro, partecipava anche a competizioni. Il destino ha voluto che con le mie Alfa e di tutta la mia famiglia, mi appoggiassi a 2 di questi "grandi" personaggi. I Sigg. S.R. e M.L. coi quali ho condiviso tanta amicizia per tanti anni. Curiosita'= Le Montreal, in Alfa preferivano (compatibilmente con la possibilita' del cliente a recarsi a Milano) consegnarle direttamente al cliente in quel salone. Per l'amicizia che mi legava con queste 2 persone, immaginate cosa provai (al di la' di ricevere quel po' po' di vettura) quando tutti e 2 insieme me la consegnarono scendendo dall'auto e dicendomi : Eccola qua'. E' tua !! La signorilita' , l'educazione e la vera amicizia era veramente di casa in Alfa.
Andando ancora piu' in su' coi finestroni, il primo dopo il grosso portone era di una sala con all'interno una scala che portava al primo piano sede di uffici.
Una volta ci posizionarono (ci parcheggiarono) quella Montreal Bianca che poi ebbe l'incidente di cui avevo parlato in altro forum (scoppio di pneumatico sulla tratta di ritorno Balocco-Milano con a bordo un dirigente).
Gli altri finestroni a venire(in su) erano gli uffici dei Collaudatori. Gli altri ancora erano i finestroni del grande Uffico Cassa. Esso comprendeva tanto personale sempre gentile e tante belle figliole ! Tornando indietro dall'Uff.Cassa, c'era uno scalone che anch'esso portava agli uffici del piano superiore, sede di Dirigenti vari. Salivi, svoltavi a sx e dopo pochi metri trovavi ............(sorpresa.....) .....l'ufficio ove lavorava la Sig.na G.... !!! Mamma mia quanto era bella !!! A detta di molti, forse la piu' bella di tutte le figliole della grande famiglia Alfa. Aveva ragione l'amico "GenLee" quando in un messaggio di risposta mi scrisse che a quei tempi in Alfa erano in Paradiso!!
Tornando nel salone-ricevimento auto, sulla dx c'erano le grosse porte automatiche che ti permettevano di recarti in Officina presso quel "grandissimo" personaggio (scusate ma non finiro' mai di lodarlo) del Cav. Ferrario che ne era il direttore assoluto. Si saliva al II° piano tramite uno "scivolo" a chiocciola a senso unico alternato e pertanto vi era un semaforo. Sulla sx del Salone, c'era una porta che immetteva al Magazzino Ricambi riservato solo agli operatori dell'Officina.
Immettendoci su Via Traiano (andando a dx - alla fine del fabbricato su Via Grosotto), dopo 100 mt. c'era l'entrata del Magazzino Ricambi per tutti (Conce-Privati ecc.). Era una cosa enorme.
Le altre foto che ho preso in considerazione sono: quella dell' Alfona 2500.
Come noterete, nel 1947-1950 e fino al 1951 non c'era catena di montaggio. Io pero' ho ancora presente quel suo bel musone ma tanto tanto imponente che ( io piccolo bambino) mi fece spaventare quando, scendendo dall'auto, mi trovai di fronte alle ultimissime di codeste auto, in attesa della consegna ai clienti. Altra foto la catena di montaggio della 1900 che, come ho gia' avuto modo di scrivere, ho avuto il privilegio di visitare. Ultima foto la catena di montaggio della Giulietta che, stante la larghezza del cofano baule, mi sembra della I° e/o della II° serie (la III° serie l'aveva piu' largo.
Ragazzi mi sono dilungato troppo,come sempre. Vi ringrazio per l'attenzione ed....a presto. Ciao.

Grazie e complimenti, x fortuna c´é gente come Te!

Mille grazie caro "loopo". Gentilissimo. Ciao.
 
caro giampy dalla tua spettacolare esposizione di ricordi (che ha appassionato tutti i lettori di questo argomento) emerge la grande passione che hai verso il marchio del biscione e la sua storia vissuta in parte in prima persona, grazie e speriamo tu ci possa raccontare altri ricordi :D p.s spero tu abbia gradito il link che ho postato riguardo la storia della 164, è davvero lunga e affascinante tra l'altro ho scoperto su youtube dei video riguardanti i test dei prototipi guardali perchè sono davvero belli, già negli anni 80 l'alfa faceva i test compiuterizzati del confort acustico e durata del cambio!!!! questi video vengono menzionati anche nel link comunque cercali su youtube: "164 preserie"
 
v-tec ha scritto:
caro giampy dalla tua spettacolare esposizione di ricordi (che ha appassionato tutti i lettori di questo argomento) emerge la grande passione che hai verso il marchio del biscione e la sua storia vissuta in parte in prima persona, grazie e speriamo tu ci possa raccontare altri ricordi :D p.s spero tu abbia gradito il link che ho postato riguardo la storia della 164, è davvero lunga e affascinante tra l'altro ho scoperto su youtube dei video riguardanti i test dei prototipi guardali perchè sono davvero belli, già negli anni 80 l'alfa faceva i test compiuterizzati del confort acustico e durata del cambio!!!! questi video vengono menzionati anche nel link comunque cercali su youtube: "164 preserie"

Caro " v-tec " ho gradito e ti ringrazio tanto. Quella di questa auto fu comunque una gestazione un po' sofferta. Per fortuna che l'Ing. V.Ghidella, da quanto si poteva leggere ai tempi ed in tempi piu' recenti anche su alcuni libri, si prese la responsabilita' in prima persona affinche' fosse commercializzata una vettura un po' piu' prestazionale (anche come assetto ecc.) rispetto le sue dirette concorrenti. Come ho avuto modo di scrivere (e mi pare rispondendo all'amico "transaxle", qualche rivista 4R della fine anni '80 riportava intervista con l'Ingegnere.
Grazie, cerchero' su youtube come consigli tu.
Circa vari test di durata ecc. devo avere da qualche parte articoli ma soprattutto le foto dei tests che in Alfa gia' nella meta' anni '60 effettuavano sulle Giulia. In particolare su sospensioni, apertura e chiusura portiere, cambio di velocita' e accensione motore dopo una permanenza in una cella frigorifera che se non erro arrivava a - 40° e forse di piu'. Tutto cio' in buona parte ad Arese ma qualche cosa (poco) al Portello. Pero' chissa' dove ho messo tutto questo materiale. Ma come sempre, poi , qualche giorno andro' alla ricerca di detto materiale. Ora che ricordo, guardero' sui vari " il Quadrifoglio" di quegli anni. Se trovo novita' o curiosita' te le posto. Ciao.
 
v-tec ha scritto:
http://motori.virgilio.it/auto/gallery/2785.html,zoom=94232.html

mi ha fatto venire molta malinconia...questo è solo per veri alfisti

bellissima carrellata, sia nelle foto che nelle "descrizioni" poste a lato.

Probabilmente il più bel topic del forum :)

Un saluto a tutti gli Alfisti di ieri ed ai Alfiatisti di oggi
 
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