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Zucchero Fornaciari (nuovo album)

Certo....
L' uomo Battisti era un po', diciamo cosi', " restio "....
Ma io sono venuto su con le Estati che erano regolarmente monopolizzate dai suoi brani; e lo sono state per anni.

Acqua azzurra....
Emozioni
Fiori rosa....
Pensieri e parole
La collina dei ciliegi
Il mio canto....
Ancora tu
Una donna per amico

Insomma....
Eran sempre " su "....
Ma non se lo comprava nessuno
??

Sigh, sigh

:emoji_cry::emoji_cry:
In Italia Battisti effettivamente aveva monopolizzato il mercato. Caratterialmente....era "un bel tipino".....
 
Lucio Battisti, Riccardo Cocciante, Gianni Bella, Ivan Graziani.

Con Lucio Battisti, come già saprete, per me è un discorso a parte, perché pur non essendo mai stato un suo grande fan (certe sue canzoni mi sembrano un po' troppo "sentimentali"), devo riconoscere che, insieme a Mogol, ha sfornato una lunga serie di capolavori immortali, di quelli senza tempo.
E poi abito a soli 13 km dal suo borgo natio, che conosco bene... e conosco personalmente anche un cugino di Battisti, che ha l'officina a qualche centinaio di casa mia e a 80 anni lavora ancora, e sostiene di essere lui ad avergli ispirato i primi versi di "Sì, viaggiare" ("quel gran genio del mio amico...")
 
venne lanciato da un certo Lucio Battisti tramite la sua casa discografica Numero Uno, così come i Formula 3, Adriano Pappalardo

Adriano Pappalardo era un vero amico di Lucio Battisti. Per il ventennale della sua morte, è venuto a Poggio Bustone e gli ha dedicato un intero concerto, con canzoni sia di Battisti che sue.
Pappalardo l'ho sempre ignorato e sottovalutato, ma si è dimostrato un vero animale da palcoscenico, molto grintoso e trascinante nonostante la non più giovane età.
Ha pure raccontato molto della sua amicizia con Battisti, e ha detto che a P. Bustone ci veniva volentieri per volare con il deltaplano (e una volta si è "sfracellato", rompendosi un po' di ossa). E ha detto che ogni volta, lì al paesello, gli chiedevano perché Battisti non si facesse più vivo. Pare che se la siano legata al dito che il loro illustre compaesano si fosse quasi dimenticato del suo borgo natio.
 
molti italiani hanno imparato l'inglese coi Beatles e con il rock in genere, come il latino con il rituale cattolico romano.

Mia moglie mi ha detto che sa parlare molto bene l'inglese, molto meglio di me che l'ho studiato 3 anni in più al liceo (lei ha fatto il classico), perché da ragazzina ascoltava molto i Beatles e altri gruppi/cantanti inglesi e americani.
 
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