99octane ha scritto:http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Belgio-dossier-mostro-Marcinelle-su-Wikileaks-da-2009-stampa-lo-scopre-ora_871479604.html
Rettifico... E' solo un figlio di buona donna e uno sciacallo che si fa bello sulla pelle degli altri.
Quando lo piglieranno, lo arresteranno e gli daranno quel che si merita non sara' mai troppo tardi.
99octane ha scritto:Basterebbe il carcere che si deve fare, con lavoro non retribuito a ripagare il danno sociale causato. E ha da lavorarne, per ripagare.
juantorena ha scritto:Giusto, è una vergogna, impariamo dagli USA che, quando ti buttano giù un aereo di linea o una funivia, tutti zitti che la gente non deve sapere.
99octane ha scritto:Prova a chiedere ai parenti delle vittime di Dutroux cosa ne pensano....
juantorena ha scritto:Giusto, è una vergogna, impariamo dagli USA che, quando ti buttano giù un aereo di linea o una funivia, tutti zitti che la gente non deve sapere.
Gunsite ha scritto:juantorena ha scritto:Giusto, è una vergogna, impariamo dagli USA che, quando ti buttano giù un aereo di linea o una funivia, tutti zitti che la gente non deve sapere.
aerei di linea? itavi? guarda che l'hanno buttato giù i francesi con gli italiani a guardare....
funivia? non è stato "l'america" ma un americano....un po' diverso....
vogliamo parlare dei segerii aliani? delle varie stragi?
qualcuno ha detto (e non era un simpatizzante Usa) : quando ci sono di mezzo gli americani se ci vai sotto prima o poi la verità esce, ma se ci sono di mezzo i francesi....scordatelo....
BelliCapelli3 ha scritto:99octane ha scritto:Prova a chiedere ai parenti delle vittime di Dutroux cosa ne pensano....
Guarda che temo che il problema sia un po' più peloso di come lo metti tu, altrimenti la soluzione sarebbe facile.
Siamo d'accordo che la secretazione di certi documenti sia necessaria al funzionamento di uno stato, forse. Ma diciamo pure che in tutto il mondo è così, e quindi ci sta bene.
Ma il rigore del segreto può valere legittimamente solo per quegli organismi statali - ed all'interno di essi, fra il personale che vi ha giurato lealtà - che quel segreto lo conoscono, lo hanno imposto, ed hanno quindi anche la reponsabilità di tutelarlo, non per un passante che si imbatte in un documento, magari lasciato sulla panchina in un parco, e non è nemmeno tenuto ad essere a conoscenza di quella segretezza, nè del suo livello.
Non parlavo della falla di sicurezza (certamente grave), ma dell'uso che alcuni individui assolutamente spregiudicati ne han fatto.Qui il caso è pure particolarmente grave, perchè non escono le intercettazioni di Vallettopoli, ma documenti del Pentagono davvero parecchio segreti assai , che coprono l'identità di appartenenti ai servizi, che ora sono bruciati e rischiano la pelle.
Ma se questi documenti - a migliaia di pagine alla volta, pare - vengono messi in mano non solo a degli 007 professionisti ma, a quanto leggo, a soldati semplici ventenni con i brufoli sul naso, perchè sono bravi al computer... talchè questi poi fanno trapelare segreti per ripicche infantili, questa segretezza non mi pare tanto tutelata: c'è una bella falla.
E quando passa di lì l'australiano di Wikileaks e raccoglie quei documenti...beh, mi sa che lui è "la stampa". Peraltro straniera, tant'è che anche il governo USA sta molto attento a come muoversi.
La stampa è libera. Se certe notizie arrivano al suo orecchio, e sono pure per definizione vere e documentate, le pubblicherà, punto: è la sua funzione. Se quelle notizie erano segrete, ci andavano tenute meglio.
Altrimenti, come dicevo, se il segreto di certi documenti è opponibile "erga omnes", e non solo un dovere di chi quel segreto lo impone, allora la soluzione è semplice: si opera un bel cortocircuito, e la stampa risponderà al potere governativo. Per cominciare NON pubblicherà quello che le viene ordinato di NON pubblicare. Il secondo passo sarà che - sempre per ragion di stato - comincerà a pubblicare ciò che il governo le dice di pubblicare. E si finisce di filata in una simil Corea del Nord.
Pensa al Watergate. Erano cazzi del presidente che finivano sui giornali. Il Pentagono secretava il tutto per motivi di "sicurezza nazionale", il presidente era sistemato. Ma non è così che funziona, nei paesi realmente civili.
I parenti delle vittime di Dutroux, e quelli degli 007 americani bruciati, dovranno chieder conto al Pentagono, ed ovviamente ci rimbalzeranno. Magari potrebbe fare un'inchiesta il presidente, ma qualcosa mi dice che rischia di rimbalzarci un po'anche lui.
Ciao.
99octane ha scritto:Per favore, non nascondiamoci dietro cavilli capziosi che coprono meno delle mutande di Viviane Castro...
Non serve essere il presidente del CSM per sapere che gli atti giudiziari possono essere (e tipicamente sono) secretati, ne' per capire che pubblicando i dettagli di una simile vicenda fai del male a decine di persone, prime tra tutti le eventuali vittime sopravvissute e i loro parenti.
"L'uso che alcuni spregiudicati ne hanno fatto" è...pubblicarlo. Vedi alla voce stampa ( libera ).Non parlavo della falla di sicurezza (certamente grave), ma dell'uso che alcuni individui assolutamente spregiudicati ne han fatto.
La stampa è un "potere" tutelato dalla costituzione di quasi tutte le nazioni civili. Ed ha una responsabilità verso la collettività, oltre che verso i singoli. Spesso entrano in conflitto, e quasi sempre la spunta la prima: il dovere di informare. Se si dovesse fermare davanti alla privacy dei singoli, lo farebbe davanti a chiunque, e si bloccherebbe ogni 5 minuti. Specie davanti a taluni, più "uguali" o più "singoli" di altri.Ovviamente la liberta' di stampa e' essenziale per la democrazia, ma liberta' corrisponde a responsabilita'.
FAUST50 - 6 giorni fa
AKA_Zinzanbr - 15 ore fa
quicktake - 1 anno fa
omniae - 10 mesi fa