<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> VW si allontana?? | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

VW si allontana??

automoto3 ha scritto:
angelo0 ha scritto:
automoto3 ha scritto:
Vi leggo e penso ad una cosa, anzi due: VW si allontana? Può anche essere, per me invece se ne stà lì buona buona ad aspettare l'implosione di Fiat-Italia. Poi si farà avanti.

Ai tedeschi non riesce di mandar giù di doversi accollare eventuali stabilimenti o maestranze (tra l'altro molto incazzose ..) con tutti gli annessi e connessi.
Quindi "lascia fare a Marchionne" le sue mosse strampalate, avendo - forse - già intuito come andrà a finire.

:shock: :shock:
Alla VW interessa dar fastidio in modo che Fiat vendicchia ma essa si ingrassa a piacimento.Io vado oltre,che per VW non é un grande piacere se Fiat va via dalI'Italia,sarebbero costretti per vendere in Italia a costruire nuovi stabilimenti che costano molto,se cio non farebbero, francesi, Jap e coreani si stabilirebbero in Italia con il rischio di vendere pochissimo.,ma che gli Italiani dopo l esperienza Fiat ne sarebbero grati di vedere qualcuno che gli dá il lavoro con molta riconoscenza.

VW potrebbe anche non costruire nulla in Italia: ha davvero poi bisogno di un suo stabilimento proprio quì? Non può riconvertire quelli di Seat?
Poi le auto vengono vendute lo stesso, così come succede adesso nei vari Conce.
per far cosa vendere soltanto meno di 80 mila macchine,ma noi italiani cosa ne avremmo alla fine?
se per caso arriverebbe una jap o creana che da lavoro si passerebbe a queste ,se no, con quali soldi se la gente non cé li ha, senza lavoro...
 
angelo0 ha scritto:
automoto3 ha scritto:
angelo0 ha scritto:
automoto3 ha scritto:
Vi leggo e penso ad una cosa, anzi due: VW si allontana? Può anche essere, per me invece se ne stà lì buona buona ad aspettare l'implosione di Fiat-Italia. Poi si farà avanti.

Ai tedeschi non riesce di mandar giù di doversi accollare eventuali stabilimenti o maestranze (tra l'altro molto incazzose ..) con tutti gli annessi e connessi.
Quindi "lascia fare a Marchionne" le sue mosse strampalate, avendo - forse - già intuito come andrà a finire.

:shock: :shock:
Alla VW interessa dar fastidio in modo che Fiat vendicchia ma essa si ingrassa a piacimento.Io vado oltre,che per VW non é un grande piacere se Fiat va via dalI'Italia,sarebbero costretti per vendere in Italia a costruire nuovi stabilimenti che costano molto,se cio non farebbero, francesi, Jap e coreani si stabilirebbero in Italia con il rischio di vendere pochissimo.,ma che gli Italiani dopo l esperienza Fiat ne sarebbero grati di vedere qualcuno che gli dá il lavoro con molta riconoscenza.

VW potrebbe anche non costruire nulla in Italia: ha davvero poi bisogno di un suo stabilimento proprio quì? Non può riconvertire quelli di Seat?
Poi le auto vengono vendute lo stesso, così come succede adesso nei vari Conce.
per far cosa vendere soltanto meno di 80 mila macchine,ma noi italiani cosa ne avremmo alla fine?
se per caso arriverebbe una jap o creana che da lavoro si passerebbe a queste ,se no, con quali soldi se la gente non cé li ha, senza lavoro...
eppure mi chiedo...ma una Toyota o Nissano o Mitsubishi che in jap stanno avendo questi grossi problemi,perchè non investono su Arese e spostano la produzione in europa? Sarebbe un colpaccio soprattutto nell'immagine visto che adesso nasce la psicosi della radioattività.
 
SediciValvole ha scritto:
angelo0 ha scritto:
automoto3 ha scritto:
angelo0 ha scritto:
automoto3 ha scritto:
Vi leggo e penso ad una cosa, anzi due: VW si allontana? Può anche essere, per me invece se ne stà lì buona buona ad aspettare l'implosione di Fiat-Italia. Poi si farà avanti.

Ai tedeschi non riesce di mandar giù di doversi accollare eventuali stabilimenti o maestranze (tra l'altro molto incazzose ..) con tutti gli annessi e connessi.
Quindi "lascia fare a Marchionne" le sue mosse strampalate, avendo - forse - già intuito come andrà a finire.

:shock: :shock:
Alla VW interessa dar fastidio in modo che Fiat vendicchia ma essa si ingrassa a piacimento.Io vado oltre,che per VW non é un grande piacere se Fiat va via dalI'Italia,sarebbero costretti per vendere in Italia a costruire nuovi stabilimenti che costano molto,se cio non farebbero, francesi, Jap e coreani si stabilirebbero in Italia con il rischio di vendere pochissimo.,ma che gli Italiani dopo l esperienza Fiat ne sarebbero grati di vedere qualcuno che gli dá il lavoro con molta riconoscenza.

VW potrebbe anche non costruire nulla in Italia: ha davvero poi bisogno di un suo stabilimento proprio quì? Non può riconvertire quelli di Seat?
Poi le auto vengono vendute lo stesso, così come succede adesso nei vari Conce.
per far cosa vendere soltanto meno di 80 mila macchine,ma noi italiani cosa ne avremmo alla fine?
se per caso arriverebbe una jap o creana che da lavoro si passerebbe a queste ,se no, con quali soldi se la gente non cé li ha, senza lavoro...
eppure mi chiedo...ma una Toyota o Nissano o Mitsubishi che in jap stanno avendo questi grossi problemi,perchè non investono su Arese e spostano la produzione in europa? Sarebbe un colpaccio soprattutto nell'immagine visto che adesso nasce la psicosi della radioattività.
..credo addirittura che questi avrebbero piu possibilitá che Fiat glie la potrebbe vendere ,la concorenza é solo commerciale! :?

Il problema si conosce di gia da tempo,hanno tutti lo stesso problema che é il nostro Governo che non fa niente.....

Poi per loro sarebbe un tradimento.
 
dovrebbero aprire i cancelli prima di tutto agli italiani che vogliono restare in italia e poi anche agli stranieri che vogliono far lavorare gli italiani...sarebbe una cosa buona par tutti,più lavoro,meno tasse,meno disoccupazione e soprattutto meno lavoro nero,più pil e chiù pilu pi tutti! :D
 
SediciValvole ha scritto:
dovrebbero aprire i cancelli prima di tutto agli italiani che vogliono restare in italia e poi anche agli stranieri che vogliono far lavorare gli italiani...sarebbe una cosa buona par tutti,più lavoro,meno tasse,meno disoccupazione e soprattutto meno lavoro nero,più pil e chiù pilu pi tutti! :D
5 stiddi ppi ttia :lol:

hai ragione piu lavoro meno tasse per gli italiani ma piu introiti per le casse statali......
 
SediciValvole ha scritto:
eppure mi chiedo...ma una Toyota o Nissano o Mitsubishi che in jap stanno avendo questi grossi problemi,perchè non investono su Arese e spostano la produzione in europa? Sarebbe un colpaccio soprattutto nell'immagine visto che adesso nasce la psicosi della radioattività.

Grande idea .. quotone a te !
Vediamo se anche dal Jap hanno questa lungimiranza e capacità di cogliere la palla al balzo.
:rolleyes: :rolleyes:

Ricordiamo però che Nissan con Fiat non ha mai smesso di "rapportarsi" ancora di tempi ('75) dell'Ar-Na .. Alfaromeo -Nissan automobili ...
 
automoto3 ha scritto:
SediciValvole ha scritto:
eppure mi chiedo...ma una Toyota o Nissano o Mitsubishi che in jap stanno avendo questi grossi problemi,perchè non investono su Arese e spostano la produzione in europa? Sarebbe un colpaccio soprattutto nell'immagine visto che adesso nasce la psicosi della radioattività.

Grande idea .. quotone a te !
Vediamo se anche dal Jap hanno questa lungimiranza e capacità di cogliere la palla al balzo.
:rolleyes: :rolleyes:

Ricordiamo però che Nissan con Fiat non ha mai smesso di "rapportarsi" ancora di tempi ('75) dell'Ar-Na .. Alfaromeo -Nissan automobili ...
no io intendo di spostare la produzione delle macchine giapponesi in Italia all'infuori di eventuali accordi con la Fiat,cioè la Fiat continua la sua strada e Toyota o Nissan o Mitsubishi producono le loro vetture qui ma questo non dipende da Marchionne ma dal governo che deve fare in modo da rendere appetibile la politica industriale italiana. Non devono aprire le porte ma spalancare i portoni per far rientrare prima tutte le aziende italiane scappate via e poi quelle straniere che vogliono investire qui,si dice che l'appetito vien mangiando e qui è+ la stessa cosa,più cresce l'induistria più diminuisce la disoccupazione più diminuisce il lavoro nero e di conseguenza aumenta il potere d'acquisto degli italiani che possono comprare qualcosa,è un circolo vizioso. E poi coi soldi che lo stato guadagna in più dalle tasse si sistemano tutte le varie infrastrutture,gira più moneta insomma. L'inghilterra è una nazione senza più aziende automobilistiche nazionali però producono automobili per tantissime marche estere (Nissan Toyota Opel ecc ecc) e il lavoro continua ad esserci,in Italia c'abbiamo la Honda che produce moto e scooter oltre le industrie nazionali.
 
SediciValvole ha scritto:
automoto3 ha scritto:
SediciValvole ha scritto:
eppure mi chiedo...ma una Toyota o Nissano o Mitsubishi che in jap stanno avendo questi grossi problemi,perchè non investono su Arese e spostano la produzione in europa? Sarebbe un colpaccio soprattutto nell'immagine visto che adesso nasce la psicosi della radioattività.

Grande idea .. quotone a te !
Vediamo se anche dal Jap hanno questa lungimiranza e capacità di cogliere la palla al balzo.
:rolleyes: :rolleyes:

Ricordiamo però che Nissan con Fiat non ha mai smesso di "rapportarsi" ancora di tempi ('75) dell'Ar-Na .. Alfaromeo -Nissan automobili ...
no io intendo di spostare la produzione delle macchine giapponesi in Italia all'infuori di eventuali accordi con la Fiat,cioè la Fiat continua la sua strada e Toyota o Nissan o Mitsubishi producono le loro vetture qui ma questo non dipende da Marchionne ma dal governo che deve fare in modo da rendere appetibile la politica industriale italiana. Non devono aprire le porte ma spalancare i portoni per far rientrare prima tutte le aziende italiane scappate via e poi quelle straniere che vogliono investire qui,si dice che l'appetito vien mangiando e qui è+ la stessa cosa,più cresce l'induistria più diminuisce la disoccupazione più diminuisce il lavoro nero e di conseguenza aumenta il potere d'acquisto degli italiani che possono comprare qualcosa,è un circolo vizioso. E poi coi soldi che lo stato guadagna in più dalle tasse si sistemano tutte le varie infrastrutture,gira più moneta insomma. L'inghilterra è una nazione senza più aziende automobilistiche nazionali però producono automobili per tantissime marche estere (Nissan Toyota Opel ecc ecc) e il lavoro continua ad esserci,in Italia c'abbiamo la Honda che produce moto e scooter oltre le industrie nazionali.

Sì, però si deve sempre considerare come la vedono loro, dall'interno del Giappone: dove li metteresti i migliaia di lavoratori? E' forse colpa loro se hanno fatto scelte sciagurate a livello di sicurezza degli impianti TEPCO?
Il loro Governo certamente farà di tutto per mantenere loro il posto di lavoro, radiazioni nonostante.
E poi avrebbero altri posti - credo - più vicini a loro dove spostare gli impianti.

Per quanto riguarda il far tornare le Ditte in Italia e rendere il territorio più appetibile, ecco .. visto quello che è stato fatto fin'ora, credo si dovrà sostituire il Governo!
Spalancare le porte .. ma se vogliono uscire dalla UE !
Mi dici tu chi sarà mai così "folle" da venire da noi ad investire i suoi capitali, con questa "genia politica" che ci ritroviamo?!!
Non siamo credibili: un giorno si dice una cosa e il successivo la si smentisce .. e questo vale per tutti e due gli schieramenti ..

Oooohee .. rragasssi! Siam mica quì a pettinare gli Opossum col ViaCard !?!!

:shock: :shock: :shock:
 
automoto3 ha scritto:
Mi dici tu chi sarà mai così "folle" da venire da noi ad investire i suoi capitali, con questa "genia politica" che ci ritroviamo?!!

Tra mafia e politica che abbiamo chi viene? Nessuno! ... chi può se ne và.
 
alexmed ha scritto:
automoto3 ha scritto:
Mi dici tu chi sarà mai così "folle" da venire da noi ad investire i suoi capitali, con questa "genia politica" che ci ritroviamo?!!

Tra mafia e politica che abbiamo chi viene? Nessuno! ... chi può se ne và.
esattamente qualunquemente :D è la triste realtà ahimè e Marchionne non è ne il primo ne l'ultimo che vuole scappare fuori,ma confindustria e sindacati oltre a parlare e fare conferenze che stanno facendo? io vedo tutto fermo....non dovrebbero essere loro a dare una smossa al governo?
 
SediciValvole ha scritto:
alexmed ha scritto:
automoto3 ha scritto:
Mi dici tu chi sarà mai così "folle" da venire da noi ad investire i suoi capitali, con questa "genia politica" che ci ritroviamo?!!

Tra mafia e politica che abbiamo chi viene? Nessuno! ... chi può se ne và.
esattamente qualunquemente :D è la triste realtà ahimè e Marchionne non è ne il primo ne l'ultimo che vuole scappare fuori,ma confindustria e sindacati oltre a parlare e fare conferenze che stanno facendo? io vedo tutto fermo....non dovrebbero essere loro a dare una smossa al governo?

E' una provocazione .. ?

O parli proprio sul serio ..
 
FIAT VOLUNTAS MOODY?S - L?AGENZIA È
PRONTA A TAGLIARE IL RATING PERCHÉ NON
SI FIDA DELLA STRATEGIA MARPIONNE:
PESANO L?ESBORSO PER ARRIVARE AL 46%
DI CHRYSLER, I DEBITI CON LE BANCHE,
L?ASSENZA DI NUOVI MODELLI E LA PERDITA
DI MERCATO IN EUROPA - MENTRE FORD
REGISTRA UN +22%, E VOLKSWAGEN
DOMINA IL VECCHIO CONTINENTE, IL
TRIBUNALE DI TORINO BOCCIA IL
CONTRATTO DEL 2009 CHE LA FIOM NON HA
FIRMATO - IL GIUDICE È LO STESSO CHE
DECIDERÀ PER POMIGLIANO E MIRAFIORI?
1 - VOLKSWAGEN: UTILE I TRIMESTRE
TRIPLICATO A 2,2 MILIARDI PREVEDE
AUMENTO FATTURATO, CONSEGNE E UTILE
OPERATIVO 2011...
Radiocor - Nel primo trimestre Volkswagen ha
triplicato l'utile ante imposte verso lo stesso
periodo del 2010 a 2,2 miliardi di euro (da 700
milioni) su un fatturato salito del 30,8% a 37,5
miliardi. Le consegne sono cresciute del 14% a
circa 2 milioni di unita' con una quota di
mercato globale pari al 12% (da 11,5%). La
liquidita' netta della divisione Automotive resta
elevata a 19,6 miliardi.
Per il
2011 la
casa di
Wolfsburg
stimaun
aumento
del
fatturato,
delle
consegne
e
dell'utile
operativo,
anche se
'la
continua
volatilita'
dei tassi
di interesse, dei tassi di cambio e dei costi delle
materie prime indeboliranno il positivo effetto
derivato dai volumi'. Tuttavia, 'una disciplina sui
costi, sulla gestione degli investimenti e la
continua ottimizzazione dei nostri processi
restano un fattore chiave della 'Strategia 2018'',
rileva il gruppo, che entro quel periodo intende
diventare leader mondiale del settore.
MOODY'S MINACCIA DI TAGLIARE IL RATING
FIAT
Paolo Griseri per "la Repubblica"
Moody´s minaccia di ridurre il rating a lungo
termine della Fiat «a causa della limitata
diversificazione geografica del gruppo di Torino»
che oggi basa essenzialmente le sue vendite
«sulle posizioni di leadership in Italia e in
Brasile». Per questo motivo la società di rating
ha deciso di mettere il Lingotto sotto
osservazione per un possibile downgrade.
Paradossalmente dunque la scelta di
Marchionne di bruciare le tappe verso l
´acquisizione della Chrysler è diventata un
elemento di debolezza agli occhi delle società di
valutazione.
Sempre
ieri
Standard
and
Poor´s
ha
invece
scelto di
non
modificare,
peril
momento,
il rating
e l
´outlook
di Fiat
anche
se, ha
aggiunto,
«ci si sarebbe aspettati una crescita più lenta in
Chrysler». La società di revisione ammette che
comunque «la Fiat ha il cash necessario per
effettuare l´operazione».
A giustificazione del suo pessimismo, Moody´s
non porta solo l´esborso che dovranno
sopportare le casse del Lingotto per raggiungere
entro giugno il 46 per cento di Detroit. Rende
perplessi gli analisti anche il fatto che, a
differenza dei concorrenti, Fiat non ha in
calendario nei prossimi mesi il lancio di nuovi
modelli in grado di farle recuperare le quote di
mercato europeo perdute tra il 2010 e oggi. E
che quei modelli arriveranno probabilmente
solo nel 2012, quando sarà completa la gamma
integrata tra Torino e Detroit. Ma per
raggiungere l´integrazione, fanno notare gli
analisti di Moody´s, il Lingotto dovrà effettuare
importanti investimenti.
In sostanza le
società di
valutazione
dubitano che la
Fiat sia in grado
di «digerire» la
fusione con
Chrysler senza
perdere slancio
e senza dover
ridurre il lancio
dei prodotti per
far fronte agli
oneri finanziari
contratti con le
banche.
In attesa che le
società di rating sciolgano le loro riserve sulle
scelte di Torino, Ford mette a segno la miglior
performance dal 1998, dimostrando quanto può
essere sostenuta la ripresa del mercato auto
americano. I risultati del primo trimestre del
2011 registrano un utile netto in crescita del 22
per cento soprattutto grazie alle vendite in
Nordamerica e al successo sui mercati mondiali
della Fiesta. «E´ stato un grande inizio d
´anno», ha commentato il capo della finanza,
Lewis Booth.
La società di Detroit ha fatto sapere che su
questi risultati «l´impatto della crisi legata al
terremoto in Giappone è stato minimo». Se le
notizie che arrivano dalla concorrenza non sono
molto incoraggianti, quelle che riguardano il
braccio di ferro con i sindacati sono anche più
preoccupanti per Fiat. Ieri infatti il tribunale di
Torino ha nuovamente bocciato il contratto dei
metalmeccanici del 2009, non firmato dalla
Fiom, dichiarando valido esclusivamente quello
unitario del 2008.
Finora su 9
sentenze, tutte
hanno accolto le
tesi della Fiom.
Quella di ieri
aggiunge che
sarebbe
«antisindacale»
se le aziende
bloccassero gli
aumenti previsti
dal contratto
separato
tornando alle
buste paga del
2008. La
sentenza è
importante
perché smentisce le interpretazioni di
Federmeccanica ed è stata emessa dallo stesso
giudice che, dal 18 giugno, si dovrà esprimere
sugli accordi separati di Pomigliano e Mirafiori.
Verso un accordo separato si andrà
probabilmente anche alla ex Bertone che la
prossima settimana farà il referendum. «Mi
auguro - ha detto ieri la leader della Cgil,
Susanna Camusso - che alla ex Bertone si voglia
cambiare pagina».

http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-25051.htm
 
Tagli cuci incolla .. và meglio così BC ?

FIAT VOLUNTAS MOODY?S - L?AGENZIA È PRONTA A TAGLIARE IL RATING PERCHÉ NON SI FIDA DELLA STRATEGIA MARPIONNE: PESANO L?ESBORSO PER ARRIVARE AL 46% DI CHRYSLER, I DEBITI CON LE BANCHE, L?ASSENZA DI NUOVI MODELLI E LA PERDITA DI MERCATO IN EUROPA - MENTRE FORD
REGISTRA UN +22%, E VOLKSWAGEN DOMINA IL VECCHIO CONTINENTE, IL TRIBUNALE DI TORINO BOCCIA IL CONTRATTO DEL 2009 CHE LA FIOM NON HA FIRMATO - IL GIUDICE È LO STESSO CHE DECIDERÀ PER POMIGLIANO E MIRAFIORI?
1 - VOLKSWAGEN: UTILE I TRIMESTRE TRIPLICATO A 2,2 MILIARDI PREVEDE AUMENTO FATTURATO,
CONSEGNE E UTILE OPERATIVO 2011...
Radiocor - Nel primo trimestre Volkswagen ha triplicato l'utile ante imposte verso lo stesso periodo del 2010 a 2,2 miliardi di euro (da 700 milioni) su un fatturato salito del 30,8% a 37,5 miliardi. Le consegne sono cresciute del 14% a circa 2 milioni di unita' con una quota di mercato globale pari al 12% (da 11,5%). La
liquidita' netta della divisione Automotive resta elevata a 19,6 miliardi. Per il 2011 la casa di Wolfsburg stima un aumento del fatturato, delle consegne e dell'utile operativo, anche se la continua volatilita'
dei tassi di interesse, dei tassi di cambio e dei costi delle materie prime indeboliranno il positivo effetto
derivato dai volumi'. Tuttavia, 'una disciplina sui costi, sulla gestione degli investimenti e la continua ottimizzazione dei nostri processi restano un fattore chiave della 'Strategia 2018'', rileva il gruppo, che entro quel periodo intende diventare leader mondiale del settore.

MOODY'S MINACCIA DI TAGLIARE IL RATING
FIAT
Paolo Griseri per "la Repubblica" Moody´s minaccia di ridurre il rating a lungo termine della Fiat «a causa della limitata diversificazione geografica del gruppo di Torino» che oggi basa essenzialmente le sue vendite
«sulle posizioni di leadership in Italia e in Brasile». Per questo motivo la società di rating ha deciso di
mettere il Lingotto sotto osservazione per un possibile downgrade.
Paradossalmente dunque la scelta di Marchionne di bruciare le tappe verso l ´acquisizione della Chrysler è diventata un elemento di debolezza agli occhi delle società di valutazione.
Sempre ieri Standard and Poor´s ha invece scelto di non modificare, per il momento, il rating e l ´outlook
di Fiat anche se, ha aggiunto, «ci si sarebbe aspettati una crescita più lenta in Chrysler». La società di revisione ammette che comunque «la Fiat ha il cash necessario per effettuare l´operazione».
A giustificazione del suo pessimismo, Moody´s non porta solo l´esborso che dovranno sopportare le casse del Lingotto per raggiungere entro giugno il 46 per cento di Detroit. Rende perplessi gli analisti anche il fatto che, a differenza dei concorrenti, Fiat non ha in calendario nei prossimi mesi il lancio di nuovi
modelli in grado di farle recuperare le quote di mercato europeo perdute tra il 2010 e oggi. E che quei modelli arriveranno probabilmente solo nel 2012, quando sarà completa la gamma integrata tra Torino e Detroit. Ma per raggiungere l´integrazione, fanno notare gli analisti di Moody´s, il Lingotto dovrà effettuare
importanti investimenti.
In sostanza le società di valutazione dubitano che la Fiat sia in grado di «digerire» la fusione con Chrysler senza perdere slancio e senza dover ridurre il lancio dei prodotti per far fronte agli oneri finanziari contratti con le banche.
In attesa che le società di rating sciolgano le loro riserve sulle scelte di Torino, Ford mette a segno la miglior
performance dal 1998, dimostrando quanto può essere sostenuta la ripresa del mercato auto americano.
I risultati del primo trimestre del 2011 registrano un utile netto in crescita del 22 per cento soprattutto grazie alle vendite in Nordamerica e al successo sui mercati mondiali della Fiesta. «E´ stato un grande inizio d ´anno», ha commentato il capo della finanza, Lewis Booth.
La società di Detroit ha fatto sapere che su questi risultati «l´impatto della crisi legata al terremoto in Giappone è stato minimo». Se le notizie che arrivano dalla concorrenza non sono molto incoraggianti, quelle che riguardano il braccio di ferro con i sindacati sono anche più preoccupanti per Fiat. Ieri infatti il tribunale di Torino ha nuovamente bocciato il contratto dei metalmeccanici del 2009, non firmato dalla
Fiom, dichiarando valido esclusivamente quello unitario del 2008.
Finora su 9 sentenze, tutte hanno accolto le tesi della Fiom. Quella di ieri aggiunge che sarebbe «antisindacale» se le aziende bloccassero gli aumenti previsti dal contratto separato tornando alle
buste paga del 2008. La sentenza è importante perché smentisce le interpretazioni di Federmeccanica ed è stata emessa dallo stesso giudice che, dal 18 giugno, si dovrà esprimere sugli accordi separati di Pomigliano e Mirafiori.
Verso un accordo separato si andrà probabilmente anche alla ex Bertone che la prossima settimana farà il referendum. «Mi auguro - ha detto ieri la leader della Cgil,
Susanna Camusso - che alla ex Bertone si voglia
cambiare pagina».

http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-25051.htm
 
automoto3 ha scritto:
Tagli cuci incolla .. và meglio così BC ?

FIAT VOLUNTAS MOODY?S - L?AGENZIA È PRONTA A TAGLIARE IL RATING PERCHÉ NON SI FIDA DELLA STRATEGIA MARPIONNE: PESANO L?ESBORSO PER ARRIVARE AL 46% DI CHRYSLER, I DEBITI CON LE BANCHE, L?ASSENZA DI NUOVI MODELLI E LA PERDITA DI MERCATO IN EUROPA - MENTRE FORD
REGISTRA UN +22%, E VOLKSWAGEN DOMINA IL VECCHIO CONTINENTE, IL TRIBUNALE DI TORINO BOCCIA IL CONTRATTO DEL 2009 CHE LA FIOM NON HA FIRMATO - IL GIUDICE È LO STESSO CHE DECIDERÀ PER POMIGLIANO E MIRAFIORI?
1 - VOLKSWAGEN: UTILE I TRIMESTRE TRIPLICATO A 2,2 MILIARDI PREVEDE AUMENTO FATTURATO,
CONSEGNE E UTILE OPERATIVO 2011...
Radiocor - Nel primo trimestre Volkswagen ha triplicato l'utile ante imposte verso lo stesso periodo del 2010 a 2,2 miliardi di euro (da 700 milioni) su un fatturato salito del 30,8% a 37,5 miliardi. Le consegne sono cresciute del 14% a circa 2 milioni di unita' con una quota di mercato globale pari al 12% (da 11,5%). La
liquidita' netta della divisione Automotive resta elevata a 19,6 miliardi. Per il 2011 la casa di Wolfsburg stima un aumento del fatturato, delle consegne e dell'utile operativo, anche se la continua volatilita'
dei tassi di interesse, dei tassi di cambio e dei costi delle materie prime indeboliranno il positivo effetto
derivato dai volumi'. Tuttavia, 'una disciplina sui costi, sulla gestione degli investimenti e la continua ottimizzazione dei nostri processi restano un fattore chiave della 'Strategia 2018'', rileva il gruppo, che entro quel periodo intende diventare leader mondiale del settore.

MOODY'S MINACCIA DI TAGLIARE IL RATING
FIAT
Paolo Griseri per "la Repubblica" Moody´s minaccia di ridurre il rating a lungo termine della Fiat «a causa della limitata diversificazione geografica del gruppo di Torino» che oggi basa essenzialmente le sue vendite
«sulle posizioni di leadership in Italia e in Brasile». Per questo motivo la società di rating ha deciso di
mettere il Lingotto sotto osservazione per un possibile downgrade.
Paradossalmente dunque la scelta di Marchionne di bruciare le tappe verso l ´acquisizione della Chrysler è diventata un elemento di debolezza agli occhi delle società di valutazione.
Sempre ieri Standard and Poor´s ha invece scelto di non modificare, per il momento, il rating e l ´outlook
di Fiat anche se, ha aggiunto, «ci si sarebbe aspettati una crescita più lenta in Chrysler». La società di revisione ammette che comunque «la Fiat ha il cash necessario per effettuare l´operazione».
A giustificazione del suo pessimismo, Moody´s non porta solo l´esborso che dovranno sopportare le casse del Lingotto per raggiungere entro giugno il 46 per cento di Detroit. Rende perplessi gli analisti anche il fatto che, a differenza dei concorrenti, Fiat non ha in calendario nei prossimi mesi il lancio di nuovi
modelli in grado di farle recuperare le quote di mercato europeo perdute tra il 2010 e oggi. E che quei modelli arriveranno probabilmente solo nel 2012, quando sarà completa la gamma integrata tra Torino e Detroit. Ma per raggiungere l´integrazione, fanno notare gli analisti di Moody´s, il Lingotto dovrà effettuare
importanti investimenti.
In sostanza le società di valutazione dubitano che la Fiat sia in grado di «digerire» la fusione con Chrysler senza perdere slancio e senza dover ridurre il lancio dei prodotti per far fronte agli oneri finanziari contratti con le banche.
In attesa che le società di rating sciolgano le loro riserve sulle scelte di Torino, Ford mette a segno la miglior
performance dal 1998, dimostrando quanto può essere sostenuta la ripresa del mercato auto americano.
I risultati del primo trimestre del 2011 registrano un utile netto in crescita del 22 per cento soprattutto grazie alle vendite in Nordamerica e al successo sui mercati mondiali della Fiesta. «E´ stato un grande inizio d ´anno», ha commentato il capo della finanza, Lewis Booth.
La società di Detroit ha fatto sapere che su questi risultati «l´impatto della crisi legata al terremoto in Giappone è stato minimo». Se le notizie che arrivano dalla concorrenza non sono molto incoraggianti, quelle che riguardano il braccio di ferro con i sindacati sono anche più preoccupanti per Fiat. Ieri infatti il tribunale di Torino ha nuovamente bocciato il contratto dei metalmeccanici del 2009, non firmato dalla
Fiom, dichiarando valido esclusivamente quello unitario del 2008.
Finora su 9 sentenze, tutte hanno accolto le tesi della Fiom. Quella di ieri aggiunge che sarebbe «antisindacale» se le aziende bloccassero gli aumenti previsti dal contratto separato tornando alle
buste paga del 2008. La sentenza è importante perché smentisce le interpretazioni di Federmeccanica ed è stata emessa dallo stesso giudice che, dal 18 giugno, si dovrà esprimere sugli accordi separati di Pomigliano e Mirafiori.
Verso un accordo separato si andrà probabilmente anche alla ex Bertone che la prossima settimana farà il referendum. «Mi auguro - ha detto ieri la leader della Cgil,
Susanna Camusso - che alla ex Bertone si voglia
cambiare pagina».

http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-25051.htm
Ci scommettete che gli accordi di Pomigliano e Mirafiori saranno spazzati via dai Tribunali?
 
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