jaccos ha scritto:...distrae molto...di più cambiare un cd... vietiamo quello allora! O magari dopo aver prestato l'auto mi accorgo che lo specchietto va regolato... son bei secondi di attenzione persi, io li vieterei! ...
Capisco e condivido la amareggiata ironia che sta dietro queste "proposte".keko01 ha scritto:...proporrei anche il divieto di starnutire, di soffiarsi il naso, di tossire, di parlare con i passeggeri, di parlare da soli, di usare l'autoradio con o senza i comandi al volante, di accendere e/o spegnere il clima durante la guida per non parlare poi di quei pazzi che si distraggono abbassando o alzando i finestrini!
Nello stesso tempo, però, rimango convinto che prima o poi salterà fuori qualcuno che farà qualcuna di tali proposte non come ironica e paradossale provocazione, ma proprio sul serio (si fa per dire), chiedendo l'introduzione di apposite leggi e sanzioni (soprattutto sanzioni) ed esibendo dati e statistiche a dimostrazione della nobiltà della proposta.
D'altra parte, chi potrebbe giurare che il cambio del cd, la regolazione dello specchietto, la discussione con i passeggeri (ma anche una grave preoccupazione amorosa o familiare o lavorativa) non rappresenti una potenzialmente pericolosa distrazione dalla guida? Chi potrebbe garantire che nessun incidente mortale sia stato provocato da tali distrazioni? É un pozzo senza fondo.
Come dicevo, è solo questione di tempo, a meno che (fantascienza, direi) non si verifichi un massiccio rientro in scena della razionalità e del buon senso.
Oggi sorridiamo di fronte all'idea di una multa per chi guida chiacchierando con i passeggeri o ascoltando una musica che lo commuove, perché consideriamo queste ipotesi come delle battute surreali. Non molto tempo fa, però, facevamo la stessa cosa di fronte all'idea della multa per chi guida a fari spenti sotto il sole o per chi fuma una sigaretta mentre è alla guida la propria auto da solo. Con ogni probabilità a quel tempo ci saremmo addirittura indignati, anziché ridere, di fronte all'idea di danni meccanici alla vettura come castigo per chi non si ferma di fronte alle strisce pedonali totalmente deserte.
L'isteria, in questo senso, è proprio come la tossicodipendenza: non ha punti fermi, se non quello di rincorrere senza sosta un traguardo irraggiungibile spingendosi sempre più in là, proprio perché la dose che ieri produceva un certo effetto oggi non lo produce più e per ottenere lo stesso effetto bisogna aumentarla.