PanDemonio ha scritto:
...nessun problema ad attraversarli fino a 50 Km/h indicati (talvolta anche 60)...
Evidentemente vivi e circoli in una zona molto diversa dalla mia, per lo meno in quanto a strade. Se io provo ad affrontare perpendicolarmente un dosso artificiale o un attraversamento rialzato alla esatta velocità prescritta dai cartelli (50 o 30 che sia) mi sorbisco il sonoro colpo degli ammortizzatori che vanno dritti a fine corsa, con tutte le conseguenze del caso anche in termini di buona cura del veicolo. Sia con la mia auto (berlina) che con il piccolo ma robusto suv di mia moglie. L'unico modo per superare tali ostacoli senza colpi o vistosi sobbalzi è frenare (o mollare l'acceleratore duecento metri prima) e innestare la terza o la seconda, ovvero quasi fermarsi.
...Bastava continuare a leggere: "inferiore a quanto raccomandato dal cartello che lo preannuncia", ossia MENO di 50...
Ho letto e riletto.
"Meno di 50" non è un dato oggettivo, può essere 45, 40, 20, 10.
...più calzante sarebbe stato raffrontare il dissuasore con i binari di un passaggio a livello non custodito: sono lì indipendentemente dalla presenza del treno e costringono a rallentare (loro sì) in maniera drastica...
A parte qualche passaggio a livello antico o scassato, per me è vero l'esatto
contrario. Nella maggior parte dei casi posso affrontare i binari alla velocità prescritta avvertendo un effetto nemmeno lontanamente paragonabile a quello che otterrei facendo la stessa cosa con i dossi e i marciapiedi in mezzo alla strada.
... lo puoi superare a velocità più o meno costante ... quasi come se esso non ci fosse...
Vorrei proprio vederti a fare ciò sui passaggi rialzati (specie i più recentemente costruiti) che incontro io sulle strade su cui devo muovermi. L'unica ragione logica che posso avere per considerare veritiero ciò che affermi (e non ho motivo di pensare il contrario, perché vorrebbe dire che ti diverti a raccontare frottole) è, come dicevo, che dalle tue parti le cose stiano molto diversamente che dalle mie. Buon per te, però forse non dovresti dare per scontato che chi racconta storie diverse debba essere automaticamente un bugiardo o chissà che.
... uno gli costruisce le infrastrutture per circolare con maggiore sicurezza e loro che fanno? Le usano OCCASIONALMENTE!...
Questa pseudo-ironia, in qualche modo legata a quanto ho scritto appena sopra, mi sembra alquanto fuori luogo.
Mi pare del tutto ovvio che il pedone usi le strisce occasionalmente. Non mi pare ovvio né sensato né giusto pretendere che i veicoli rallentino vistosamente anche in tutte le numerosissime occasioni in cui il pedone non c'è.
...una cosa è contestare una ciofeca di rotonda o un attraversamento rialzato simile ad un plinto anticarro, ben altro è contestare a prescindere l'installazione e l'utilizzo di OGNI rotonda o attraversamento con dissuasore...
Il problema è che, per lo meno dalle mie parti, le rotonde "ciofeca" e gli attravesamenti/plinto non rappresentano casi isolati e rari, ma la stragrande
maggioranza dei casi, specie se si parla delle installazioni degli ultimi due anni. Se leggi bene ciò che ho scritto, non ci trovi alcuna contestazione
"a prescindere"; io non contesto rotonde, semafori, strisce pedonali, cantieri stradali ecc. sempre e comunque, sarei insulso se lo facessi. Io contesto, energicamente, le cose fatte senza senso della misura, con approccio da caccia alle streghe, esagerazione, propaganda, isteria, interessi diversi e molto meno nobili di quelli dichiarati ai quattro venti.
...non sei tu quello che poco fa vociferava di danni al veicolo, distruzione di merci e traumi alla schiena dei poveri trasportati?...
Non mi pare proprio di aver parlato di distruzione di merci e traumi alla schiena. Sbaglierò, ma sono convinto che se ti costringessi a guardarmi mentre con la tua auto vado avanti ed indietro alla velocità prescritta sui dossi e passaggi rialzati di cui parlo io, non resisteresti a lungo prima di farmi smettere. Per quanto riguarda le merci o le attrezzature, stesso identico discorso: basterebbe caricare sulla tua auto, prima dell'esperimento, un computer o qualche altro tuo oggetto di discreto valore e media delicatezza.
In merito alla schiena non ho parlato di traumi o fratture da dosso; anche se ti piace dipingermi come tale, non sono un esaltato. Fatto sta che quando viaggio con mia cugina, che purtroppo a causa di una brutta caduta ha qualche problema di schiena, se non affronto gli aggeggi a passo d'uomo (seconda marcia, 10km/h circa) le provoco dei dolori, nonostante lei faccia una vita normalissima, pur non potendo coltivare ambizioni di atletica o motocross.
... farti riflettere sul fatto che la strada NON è proprietà esclusiva dei conducenti di veicoli, ma risorsa CONDIVISA che impone limiti e rinunce a tutti gli utenti che a vario titolo ne usufruiscono, ed evidentemente non ci è riuscita...
Ringrazio per la premura e anche per il cortese giudizio, ma sono talmente presuntuoso da ritenere di non aver bisogno di riflettere per capire le ovvietà. Nessuno ama limiti e rinunce, così come nessuno ama, ad esempio, essere giudicato e castigato, fin dai banchi della scuola. Si può però provare rispetto nei confronti dei limiti e delle rinunce, così come della severità di maestri e professori, quando si constata che le limitazioni, le rinunce e le severità sono giuste, oggettivamente motivate, sensate, coerenti, razionali. I professori di cui ho i migliori ricordi non sono quelli che mi hanno lasciato fare i miei comodi ma nemmeno quelli che mi hanno imposto obblighi o divieti e castighi isterici, esagerati, sommari, iniqui. Ricordo ancora oggi con gratitudine e rispetto chi è stato esigente, anche molto, senza essere infido, incoerente o irrazionale.
Ben vengano quindi, sulla strada come altrove, limiti e rinunce quando hanno oggettivamente senso. Fermarmi ad un semaforo affinché possa passare qualcuno che altrimenti avrebbe dovuto aspettare chissà quanto mi sta benissimo; pur essendo per me, ovviamente, un intralcio, lo accetto volentieri, anche perché io domani potrei essere al posto suo. Fermarmi ad un semaforo di fronte ad un incrocio totalmente deserto (oppure fare un gimcana attorno ad una rotatoria insulsa oppure scalare seconda di fronte ad un passaggio pedonale in totale assenza di pedoni) non è una limitazione che giovi a qualcuno ma una totale assurdità, dalla quale nessuno trae alcun vantaggio.