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Vietato ai minori di 18 anni...

Aggiungo, a mia moglie, e non solo, hanno pure sottratto delle penne, perché le ha prestate per la verifia a chi non le aveva o non funzioanti (i soliti furbi) he poi non le hanno restituite, dicendo di verire a prenderla di mano allo studente... già... prova a toccarlo... un altro ci ha rimesso l'orologio ercando di dividere uno studente bullo che picchiava un altro... potrei andare avanti...
 
In una realtà così ben disposta non mi spiego come gli altri coetanei siano dei delinquenti e come la crema si sia ritrovata in uno stesso posto.


Me lo sono chiesto anche io....*

Finite le elementari la mia classe fu traghettata tutta in
I B ( Inglese ),
escluso me....
Mio padre mi aveva consigliato di fare Francese per poter poi scegliere al Liceo
( con l' Inglese, poi dovevi fare Tedesco )

* E non me lo sono mai spiegato.
Lo vedo troppo raffinato formare le classi sui ragazzi con lo stesso maestro alle elementari.
 
Ma quindi non ho capito.
Presidi e insegnanti hanno pieni poteri tipo il giudice dredd oppure di fatto hanno le mani legate?
Perché mi pare che da una pagina all'altra si affermi tutto e il contrario di tutto.
 
Ma quindi non ho capito.
Presidi e insegnanti hanno pieni poteri tipo il giudice dredd oppure di fatto hanno le mani legate?
Perché mi pare che da una pagina all'altra si affermi tutto e il contrario di tutto.

Per fare un sequestro di cellulare devi avere poteri di polizia giudiziaria, che in linea di massima li hanno le forze del ordine, se li fa uno che non ha quei poteri compie un reato, quindi no non possono farlo perché non sono polizia giudiziaria. E comunque anche la polizia giudiziaria non è che può sequestrare un cellulare a piacimento per come gli gira
 
Ultima modifica:
Allora con buona pace delle opinioni di conoscenti illustri non si può affermare che chi lavora nelle scuole abbia più autorità di quella che in realtà possiede.
E aggiungerei che anche quando presidi e insegnanti agiscono nei limiti delle proprie prerogative si trovano spesso davanti a proteste o se va male addirittura aggressioni da parte di studenti e famiglie.
In un contesto simile credo che si possa fare poco più che degli appelli e non sia realistico immaginare chissà quale cambiamento messo in pratica col pugno di ferro.
 
Allora con buona pace delle opinioni di conoscenti illustri non si può affermare che chi lavora nelle scuole abbia più autorità di quella che in realtà possiede.
E aggiungerei che anche quando presidi e insegnanti agiscono nei limiti delle proprie prerogative si trovano spesso davanti a proteste o se va male addirittura aggressioni da parte di studenti e famiglie.
In un contesto simile credo che si possa fare poco più che degli appelli e non sia realistico immaginare chissà quale cambiamento messo in pratica col pugno di ferro.
Occorre dare copertura e assistenza alle istituzioni scolastiche e parimenti fare in modo che possano applicare le regole in maniera equilibrata e libera da pressioni.

Non è raro che puniscano il coglioncello che fa una bischerata nella vita e lascino libero di scorrazzare quello che ogni 5 minuti ne fa una grave o oltraggiosa.
E richiamerei la responsabilità genitoriale a concorrere nelle sanzioni.
Quando si è dato qualche esempio può darsi che altri mitighino i propri atteggiamenti.
 
Per fare un sequestro di cellulare devi avere poteri di polizia giudiziaria, che in linea di massima li hanno le forze del ordine, se li fa uno che non ha quei poteri compie un reato, quindi no non possono farlo perché non sono polizia giudiziaria. E comunque anche la polizia giudiziaria non è che può sequestrare un cellulare a piacimento per come gli gira
State spaccando i capelli in quattro, come del resto è purtroppo prassi in questo disgraziato Paese.
Un sequestro è una cosa, un temporaneo divieto d'uso è un'altra, ed è sufficiente per quello di cui si parla qui ; e sono convinto che per questo i poteri di un professore o preside, autorizzati da un'apposita norma del Ministero, basterebbero.
 
State spaccando i capelli in quattro, come del resto è purtroppo prassi in questo disgraziato Paese.
Un sequestro è una cosa, un temporaneo divieto d'uso è un'altra, ed è sufficiente per quello di cui si parla qui ; e sono convinto che per questo i poteri di un professore o preside, autorizzati da un'apposita norma del Ministero, basterebbero.

ma guarda che c'è gente che poi al capello spaccato ci si attacca, quindi se hai un ruolo devi stare attento a come lo eserciti . Se c'è un divieto si deve applicare quello, non più di quello , e secondo me quello basta in questa discussione e credo che la circolare va in quella direzione.
 
State spaccando i capelli in quattro, come del resto è purtroppo prassi in questo disgraziato Paese.
Un sequestro è una cosa, un temporaneo divieto d'uso è un'altra, ed è sufficiente per quello di cui si parla qui ; e sono convinto che per questo i poteri di un professore o preside, autorizzati da un'apposita norma del Ministero, basterebbero.

Diciamo che stiamo anticipando lo spaccamento in 4 del capello che verrà sicuramente fatto da qualche genitore o sindacalista che sosterrà che si tratta di un atto che va al di là delle competenze e delle preorogative del personale scolastico.
Io concordo con te sul fatto che sarebbe ora di dare una svolta su certe tematiche ma sono molto scettico sull'effettiva possibilità di farlo.
 
Comunque non si sequestra nulla a nessuno,gli alunni entrando in classe devono spegnere o silenziare il telefonino e porlo al sicuro e ritirarlo a fine delle lezioni.
 
In TV facevano vedere,però non sono certo che le immagini si riferissero a scuola italiane,una specie di portaoggetti a parete munito di tasche numerate e i ragazzi che entrando in classe depositavano il proprio telefono (o uno dei propri telefoni) nel proprio scomparto per poi andarsi a sedere al banco.
Solo che il rischio che ne sparisca qualcuno fa capolino.
 
Il decreto non indica un responsabile della custodia tra consegna e restituzione. E chi lo diventa? Da insegnante mi rifiuterei. Non sono il banco dei pegni.
 
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