rgs1000 ha scritto:
e pazienza...te la prendi con Marchinne come se t'avesse fatto un torto personale,la Fiat è un'azienda privata e lui l'amministra,sbaglia? indovina? fatti suoi,io coi miei soldi compro quello che voglio e nessuno mi prende con la pistola,se mi piace la Delta anche con quella mascherina nessuno mi obbliga a non prenderla o a prenderla anche se non mi piace,e se la Lancia muore bhe....muoiono i papi e non muore la Lancia? Non c'è niente di eterno...nessuno s'è mai lamentato che è morta la Rover o la Oldsmobile o la Blu o la Olivetti,nessuno mi pare che si strappi i capelli se la Wind o la Vodafone non fanno l'offerta che vorremmo,nessuno s'è strappato i capelli se la Pininfarina o la Bialetti o tantissime altre aziende italiane si sono spostare all'estero e non vedo bambini in crisi esistenziale per il fatto che la BBurrago è stata venduta ai cinesi e produce delle emerite schifezze cinesi! Pazienza,la Lancia è morta? l'ALfa è morta? pazienza,compreremo BMW e Mercedes oppure una fiammante berlina cinese a metà prezzo,nessuno ce lo impedisce. .[/quote]
Non concordo con questa visione cinicamente liberista, per una serie di motivi.
Il primo, opinabile finché si vuole, è legato al fatto che l'auto non è una caffettiera o un computer, ma un oggetto di passione per molti che sono pronti a fare sacrifici economici per avere un modello gratificante. E le passioni sono quelle che tengono in vita i Marchi storici, proprio quelli in cui l'Italia dovrebbe essere avvantaggiata rispetto a giapponesi o coreani, vista l'innegabile tradizione che può vantare, e che dovrebbe spingere al massimo. La DUCATI è un'icona nel mondo certamente perchè fà ottimi prodotti e vince le corse, ma credete che senza lo zoccolo di appassionati duri e puri sarebbe riuscita a risorgere?
Se quanto sopra non interessa, passiamo a considerazioni più materiali.
Fiat o LANCIA non sono proprietà privata di Marchionne. Ci sono gli azionisti, le decine di migliaia di persone che ci lavorano, i contribuenti che pagano la cassa integrazione, ed in generale la cosiddetta responsabilità sociale che viene sbandierata nel Codice Etico delle grandi Aziende.
Gli AD passano, le Aziende restano (se i citati AD non le hanno chiuse prima).
Ergo, Marchione non può (o meglio, non sarebbe tenuto a) fare la prima cosa che gli passa per il cervello.
Non è ininfluente per un italiano se un'azienda storica e grande chiude; anche se fosse totalmente insensibile al destino di chi ci lavora, è miope non capire come il conseguente danno economico, riduzione del PIL, perdita di know how, ricerca, ruolo internazionale, si ripercuotano su tutti. E se la cosa non ci toccasse in prima persona, avremo pure amici, sorelle, figli, nipoti?
L'ipocrisia più assurda ci fà (correttamente) protestare per mantenere tutti i ns diritti acquisiti in Italia e pilatescamente comprare orrendi prodotti cinesi fabbricati da bambini privi di qualunque tutela.
Atteggiamenti di totale indifferenza rispetto al proprio patrimonio non sarebbero nemmeno pensabili in francia o in germania (per la Opel la Merkel ha rischiato il posto).
Noi di massima ce ne freghiamo della nostra industria, cosi come distruggiamo il ns patrimonio artistico e naturale, pensando che lo zio d'America verrà a salvarci.
Credo che dovremmo recuperare qualche ideale del ns risorgimento.
E, più prosaicamente, partiamo cambiando la calandra perchè cosi è sbagliata!
Saluti[/quote]
Ti meriti un lungo applauso
bravissimo