gabrielyx ha scritto:
albelilly ha scritto:
Sul bagnato è peicolosissimo !!!(da esperienza personale) in caso di acquaplaning il guidatore lascia istintivamente l'acceleratore, il cruise invece continua a tenere accelerato il motore ed ora che disinserisci la funzione manualmente possono passare anche alcuni secondi, giusto il tempo di finire fuori strada !
Molto probabilmente ti sei espresso male, ma dissento con quello che hai detto. In caso di acquaplaning è assolutamente pericoloso effettuare le seguenti azioni:
1) Frenare per scendere di velocità
2) Cercare di uscire dalla situazione di aquaplaning, mutando la traiettoria dell'auto (se si gira il volante non si ha alcun risultato in quanto l'auto in quel momento galleggia e le ruote non trasmettono direzionalità)
3) Togliere il piede dal gas o al contrario accelerare per uscirne al più presto.
Il modo migliore per uscire da una situazione di aquaplaning, è quello di tenere il più possibile gas costante e il volante nella stessa direzione che si aveva quando si è entrati nella pozzanghera. Mai togliere il piede dal gas o frenare altrimenti non appena usciti dalla situazione di acquaplaning sono dolori.
In se il cruise control dovrebbe aiutarti in ciò..ma in una condizione di acquaplaning su un rettilineo e in pianura...
Perchè se la pozzanghera si trova in discesa o in una leggera curva, e hai il cruise attivo..bisogna pregare che non succedi nulla.
Provato più e più volte durante corsi di guida sicura....
La situazione, ad onor del vero, è molto più complessa di quel tanto che già appare. E' vero che la condizione ottimale sarebbe quella di mantenere la trazione costante ma durante l'aquaplaning le ruote, dopo un primo momento di rallentamento dovuto all'intersezione del fronte d'acqua, sviluppano un attrito molto basso con il fondo stradale, quasi nullo, e questo ne provoca un aumento della velocità di rotazione se la trazione rimane costante. C'è poi da evidenziare che l'acquaplaning si genera per diverse cause tra le quali è bene indicarne una particolarmente influente: si tratta, come credo sia ben noto, della pressione unitaria che si sviluppa tra coperture e fondo stradale. Maggiore è questa, migliore, almeno nei presupposti, è la capacità di evacuzione della copertura medesima nei confronti del flusso idrico (da qui il fatto che coperture di larga sezione d'impronta creano con più facilità l'innesco di questo fenomeno, a parità di ogni altra condizione). Decelerando, in maniera sapientemente dosata per allontanare la tendenza al bloccaggio, si aumenta tale pressione per ovvi motivi di trasferimento di carico (sempreché, ma è usuale, il fenomeno si manifesti all'anteriore; le ruote posteriori, di solito, trovano il velo d'acqua già frastagliato dal passaggio delle ruote anteriori).
Se il fondo è ragionevolmente regolare, la strada è diritta e con pendenza trascurabile, oltre al fatto che l'episodio dovrebbe durare molto poco, forse davvero il cruise potrebbe sopperire alla mancata attenzione del guidatore e/o della sua impossibilità a reagire in tempi più brevi che siano possibili.
Tuttavia, si pensi un attimo ad una condizione in cui si verifica l'aquaplaning ma che questo coinvolga solo un lato della vettura (molto frequente, peraltro); in questo caso, l'azione del guidatore sullo sterzo è quantomeno fondamentale in quanto sulla vettura si sviluppano, ed in rilevante entità, forze che ne determinano la deviazione laterale della traiettoria. In sostanza, occorre compensare, per quanto possibile, questo fenomeno per tentare di opporsi alla deviazione. In tale ambito, poter agire sull'acceleratore può rivelarsi assai importante, talvolta ineluttabilmente utile. Lasciar scivolare via la vettura, senza opporsi agli eventi ostativi sommariamente descritti sopra, può essere positivo se e solo se tali eventi durano un intervallo di tempo brevissimo, di difficile stima ma assai esiguo, nel quale la traiettoria della vettura, sebbene sottoposta a sollecitazioni laterali, non si possa scomporre più di tanto. Diversamente, l'azione del pilota, ancorché non sempre ed obbligatoriamente risolutiva, è assolutamente necessaria, purché sia effettuata correttamente ed in condizioni lontane dal "panico". Altrimenti, si rischia di fare peggio e qui si rientra in toto nell'ambito del fatto che chi guida c'è, è necessario e ci deve essere sempre.