<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Venditore Audi | Il Forum di Quattroruote

Venditore Audi

Un saluto a tutti gli amanti dell'auto!

Vi scrivo perchè mi piacerebbe diventare venditore audi, per vedere se può essere il lavoro della mia vita o in alternativa un esperienza.

Ho 24 anni, ho un esperienza lavorativa nell amministrativo di 1 anno e una esperienza di 1 anno e mezzo nel commerciale in cui commerciavo soluzioni abitative nell agenzia migliore della città, in ultimo mi mancano pochi esami per la mia laurea in economia aziendale in cui ho preso ottimi voti, ma avendo perso gli stimoli cerco un esperienza lavorativa stimolante e che mi permetta di crescere dal lato professionale.

L'ultimo lavoro mi ha dato soddisfazioni ed ho capito di essere portato per il commerciale e la vendita per questo vorrei vendere un bene diverso ma cmq importante per mettermi alla prova.

Sono un giovane e non ho competenze nel campo dell'automotive, quindi non ho pretese dal punto di vista economico, sarei disposto anche a lavorare gratis per più mesi, nei quali magari imparo il lavoro. In aziende come l'audi fanno corsi di formazione per avviare venditori junior?

Come ho sempre fatto nei miei precedenti lavori ho intenzione di presentarmi in azienda con il curriculum e chiedere di parlare con il titolare, non consulto mai gli annunci di lavoro.

Secondo voi è ridicolo che mi presenti in un azienda del genere non avendo già esperienza nel settore? Ho visitato la sezione team nel sito dell'audi zentrum a cui mi riferisco ed ho visto solo venditori in là con l'età e non giovani..

Sò che il mercato è in crisi e le auto si vendono poco..

Vi ringrazio in aticipo per le vostre opinioni!
 
Benvenuto....beh,se organizzano corsi di formazione mirati,perché non andare? Se entri poi ti formano loro e diventerai col tempo un venditore..non vedo preclusioni..se mai le poche possibilità nascono dal mandare un curriculum cosi dal niente a un azienda...che poi magari non e' detto ma di sicuro e' meno probabile che qualcuno ti possa cercare ;)
 
Anche io studio Economia ma a Siena, ho 25 anni, però come studente-lavoratore (vado a dare gli esami 2 volte l'anno) dato che lavoro come dipendente a tempo indeterminato in un'azienda privata.
Una volta ricordo di essere andato in Audi a fare un preventivo e per curiosità chiesi cosa bisognava fare per diventare venditore Audi, la risposta è stata: "devi fare prima esperienza di vendita presso altre case automobilistiche tipo Renault, Ford...ecc."
Non so quanto sia vero, però presentandoti con una laurea con buoni voti ed un concorso potresti avere una via preferenziale....questo non lo so.
Comunque sul sito Audi Italia c'è la sezione "lavora con noi", con tutti i concorsi disponibili, dai un'occhiata e magari mandi una candidatura appena ha finito gli studi!
 
Sono un profano e mi rivolgo perciò ai venditori presenti sul forum per chiedere: ma è così diverso essere venditori di un marchio premium rispetto ad un generalista?
Io mi immagino solo che siano maggiori i margini di trattativa, ma che sia tutto sommato più facile vendere ad una clientela più disposta a spendere visto il marchio cui sono interessati e quindi pensavo, nella mia ignoranza, più alla portata di un neo venditore.
Pensavo inoltre che marchi come BMW e Mercedes, più ancora che Audi, avessero bisogno di venditori appassionati di tecnica automobilistica per illustrare al meglio i vantaggi di determinate soluzioni tecniche quali sospensioni attive o cambi automatici spiegandone le peculiarità ecc.
Mi piacerebbe sentire un venditore al riguardo.
 
ch4 ha scritto:
Sono un profano e mi rivolgo perciò ai venditori presenti sul forum per chiedere: ma è così diverso essere venditori di un marchio premium rispetto ad un generalista?
Io mi immagino solo che siano maggiori i margini di trattativa, ma che sia tutto sommato più facile vendere ad una clientela più disposta a spendere visto il marchio cui sono interessati e quindi pensavo, nella mia ignoranza, più alla portata di un neo venditore.
Pensavo inoltre che marchi come BMW e Mercedes, più ancora che Audi, avessero bisogno di venditori appassionati di tecnica automobilistica per illustrare al meglio i vantaggi di determinate soluzioni tecniche quali sospensioni attive o cambi automatici spiegandone le peculiarità ecc.
Mi piacerebbe sentire un venditore al riguardo.

Di solito, alle concessionarie, serve gente scafata, pronta a dire tutto e il contrario di tutto per vendere un'auto o un servizio,
se vai la e sei più preparato di loro (non ci vuole molto) si ritirano nel guscio e diventano indisponenti,
il cliente ideale, dev'essere ignorante in materia, fare poche domande ed essere contento perchè gli hanno ritirato un'auto di 5 anni del valore di 8.000? e invece gli hanno fatto lo sconto totale di 5000? (inclusa l'auto data in permuta ovviamente)
 
ch4 ha scritto:
Sono un profano e mi rivolgo perciò ai venditori presenti sul forum per chiedere: ma è così diverso essere venditori di un marchio premium rispetto ad un generalista?
Io mi immagino solo che siano maggiori i margini di trattativa, ma che sia tutto sommato più facile vendere ad una clientela più disposta a spendere visto il marchio cui sono interessati e quindi pensavo, nella mia ignoranza, più alla portata di un neo venditore.
Pensavo inoltre che marchi come BMW e Mercedes, più ancora che Audi, avessero bisogno di venditori appassionati di tecnica automobilistica per illustrare al meglio i vantaggi di determinate soluzioni tecniche quali sospensioni attive o cambi automatici spiegandone le peculiarità ecc.
Mi piacerebbe sentire un venditore al riguardo.

Con le "Premium" i margini di trattativa sono stretti all'osso.
I guadagni saranno maggiori si sulla singola vendita, perché vendi auto costose, ma un concessionario Audi vende molto meno di un concessionario Fiat (per fare un esempio), quindi non so se un venditore Audi guadagna tanto di più di uno Fiat....
 
ch4 ha scritto:
Sono un profano e mi rivolgo perciò ai venditori presenti sul forum per chiedere: ma è così diverso essere venditori di un marchio premium rispetto ad un generalista?
Io mi immagino solo che siano maggiori i margini di trattativa, ma che sia tutto sommato più facile vendere ad una clientela più disposta a spendere visto il marchio cui sono interessati e quindi pensavo, nella mia ignoranza, più alla portata di un neo venditore.
Pensavo inoltre che marchi come BMW e Mercedes, più ancora che Audi, avessero bisogno di venditori appassionati di tecnica automobilistica per illustrare al meglio i vantaggi di determinate soluzioni tecniche quali sospensioni attive o cambi automatici spiegandone le peculiarità ecc.
Mi piacerebbe sentire un venditore al riguardo.

La differenza sostanziale tra vendere auto generaliste e auto premium sta, come hai detto tu, nella clientela. Detto questo, un buon venditore dovrebbe saper lavorare bene con entrambe le tipologie...
Però, se proprio mi devo sbilanciare, direi che è più facile il cliente premium in quanto più disposto alla spesa ...
 
Baron89 ha scritto:
ch4 ha scritto:
Sono un profano e mi rivolgo perciò ai venditori presenti sul forum per chiedere: ma è così diverso essere venditori di un marchio premium rispetto ad un generalista?
Io mi immagino solo che siano maggiori i margini di trattativa, ma che sia tutto sommato più facile vendere ad una clientela più disposta a spendere visto il marchio cui sono interessati e quindi pensavo, nella mia ignoranza, più alla portata di un neo venditore.
Pensavo inoltre che marchi come BMW e Mercedes, più ancora che Audi, avessero bisogno di venditori appassionati di tecnica automobilistica per illustrare al meglio i vantaggi di determinate soluzioni tecniche quali sospensioni attive o cambi automatici spiegandone le peculiarità ecc.
Mi piacerebbe sentire un venditore al riguardo.

Con le "Premium" i margini di trattativa sono stretti all'osso.
I guadagni saranno maggiori si sulla singola vendita, perché vendi auto costose, ma un concessionario Audi vende molto meno di un concessionario Fiat (per fare un esempio), quindi non so se un venditore Audi guadagna tanto di più di uno Fiat....

Questo non dipende dal marchio, ma dal singolo concessionario.
 
hewie ha scritto:
ch4 ha scritto:
Sono un profano e mi rivolgo perciò ai venditori presenti sul forum per chiedere: ma è così diverso essere venditori di un marchio premium rispetto ad un generalista?
Io mi immagino solo che siano maggiori i margini di trattativa, ma che sia tutto sommato più facile vendere ad una clientela più disposta a spendere visto il marchio cui sono interessati e quindi pensavo, nella mia ignoranza, più alla portata di un neo venditore.
Pensavo inoltre che marchi come BMW e Mercedes, più ancora che Audi, avessero bisogno di venditori appassionati di tecnica automobilistica per illustrare al meglio i vantaggi di determinate soluzioni tecniche quali sospensioni attive o cambi automatici spiegandone le peculiarità ecc.
Mi piacerebbe sentire un venditore al riguardo.

La differenza sostanziale tra vendere auto generaliste e auto premium sta, come hai detto tu, nella clientela. Detto questo, un buon venditore dovrebbe saper lavorare bene con entrambe le tipologie...
Però, se proprio mi devo sbilanciare, direi che è più facile il cliente premium in quanto più disposto alla spesa ...

Magari dal conce premium ci lavori:
in giacca e cravatta
ben rasato
educato al limite del servile
senza battute sul governo, specie se di destra.... ;)
 
Se ti può essere utile, ti racconto della mia esperienza come venditore, non di Audi, ma comunque di età vicino alla tua, dato che l'ho fatto dai 21 ai 26 anni, prima di decidere di cambiare lavoro.

Premetto che da quando l'ho fatto io, o comunque da quando ho cercato io lavoro come venditore, di anni ne sono passati (15, fai un po' te...), e che nel frattempo di cose, all'interno del lavoro, ne sono cambiate tantissime, per cui ci sta che quello che ti dico non sia necessariamente vero o corretto, però è sempre un consiglio del quale tenere conto.

Anzitutto, da 15 anni ad oggi, di concessionarie ce ne sono tantissime meno, per cui hai meno "chance" di una volta; nella mia città, ai miei tempi, Fiat aveva tre concessionarie, una quarta aveva chiuso da pochissimo, Lancia mi pare non ne avesse (la vendevano le tre Fiat), Alfa Romeo ne aveva una esclusiva, BMW, Renault e Citroen facevano addirittura doppietta, come doppietta facevano Audi e VW, altri marchi avevano una concessionaria sola con più sedi. Oggi, di Fiat ne sono rimaste due, una delle due ha dovuto prendere pure Alfa per la sparizione dell'Alfa originale (che per un periodo ha dovuto addirittura essere aperta da Fiat stessa come Motor Village, dato che, si vede, non trovavano accordo con nessuno), ed è l'unica marca ad avere più di un concessionario; la Renault aveva sede propria ed oggi è gestita da una concessionaria originaria di fuori, stessa cosa accaduta alla Mercedes, il gruppo VW gestisce tutto in prima persona con un unico marchio e, recentemente, ha chiuso la seconda sede di Seat e Skoda (mantenendola solo per VW) mentre invece, molti concessionari, chiamiamoli così, esclusivisti, hanno ridotto il numero di saloni. Questo significa che, anche le ditte grosse, cercheranno di ridurre personale.

Personalmente, io per cercare lavoro ho fatto come te, girando concessionarie e lasciando curriculum specificando che cercavo lavoro come venditore, chiedendo di poterlo consegnare al responsabile; magari 15 anni fa era più semplice metterlo direttamente nelle mani del titolare, oggi, invece, penso che con gruppi che gestiscono una mezza dozzina di marchi (penso per esempio alle concessionarie Fiat della mia città rimaste in piedi...il primo, fedele nei secoli alle sole Fiat e Lancia, oggi ha pure Alfa, ovviamente Abarth e Jeep, ma anche Opel e Nissan, e fino a poco fa aveva Chevrolet, che ora credo non ci sia più; il secondo, che oltre a Fiat e Lancia ha sempre avuto Peugeot e, in passato, Mitsubishi ed il gruppo Chrysler quando stava per conto proprio, oggi ha anche Citroen), il titolare sia quasi un'entità metafisica astratta, per cui....

Detto questo, oltre al giro dei curriculum, guarda pure su internet, magari qualche concessionario recluta anche così, e soprattutto, credo ti abbia detto been Baron89, non focalizzarti su Audi o un marchio in particolare ma gira tutto, anche perché, ricorda, il venditore bravo vende pure le Great Wall, dove ti porto questo marchio ad esempio per dirtene uno non molto "di grido", e soprattutto, il venditore bravo, vederebbe bene qualsiasi cosa, non solo auto, ma pure aspirapolveri o, magari, frigoriferi agli esquimesi.

In particolare, riguardo ai marchi premium, ci sta benissimo che sia fortemente difficile trovare da lavorarci: un venditore giovane deve "farsi le ossa", e perché ciò accada, si deve anche "sbagliare"; il problema nasce dove, dovendo vendere una Q7, ti si presenta il cliente che restituisce la sua X5 M50d usata di due/tre anni: se sbagli a valutarla, sono dolori, e dolori grossi...ora, vero è che i contratti, solitamente sono "salvo approvazione", per cui magari non è un danno irreparabile, ma magari perdi la vendita, dove la persona in questione, compra la Q7 nella città vicina, magari anche spendendo 100 Euro in più, ma per la soddisfazione di non prenderla dove prima gli hanno fatto un prezzo, e poi sono tornati indietro. Ovvio che questo può capitare anche quando vendi la 500L ritirando una Punto 1.2 di 5 anni, ma le cifre in gioco sono ben diverse, e soprattutto, ci sta che l'acquirente della 500L, che compra l'auto ogni 10 anni e ti rende indietro la Punto di 5 anni solo perché gli è nato il secondo figlio e la Punto gli va stretta, sia meno "volpone" del manager che cambia il SUV ogni due anni, trattando l'acquisto come un affare dal quale ricavare il meglio. E, fidati, una persona del genere un venditore alle prime armi se lo mangia come vuole, un titolare lo sa bene e quindi sceglie gente più navigata.

Detto questo, parliamo del lavoro in sé, che è un altro argomento che vorrei affrontare con te, visto che sei a fare questa scelta, e che è un argomento non banale. Da quanto leggo, sei una persona con esperienza nella vendita (anche se di case), quindi presumo che saprai come funziona in questi casi, ma meglio andare a specificare. Le cose sono due, di solito: i venditori o vengono assunti dalle concessionarie, con regolare busta paga, con uno stipendio fisso ed una parte variabile in base alle vendite, oppure vengono invitati a prendersi una partita IVA, come nel caso in cui mi trovavo io, e fare gli "agenti di commercio", dove tu comunque stai in genere in concessionaria ad aspettare il cliente, ma non hai un fisso, non hai malattia, ferie, tredicesima e quattordicesima (che nel commercio c'è), hai una percentuale sulle vendite, decisamente più alta che nel caso precedente, e poi ti devi pagare per conto tuo IVA, IRPEF ed ENASARCO nel caso dell'agenzia di commercio (che, per avere, devi essere in possesso di alcuni requisiti, o, alternativamente, come nel mio caso, farti un corso alla Camera di Commercio e sostenere un esame abilitante). Oltre a questo, il secondo caso ha anche un altro lato: vero è che ti permette qualche, chiamiamola così, "libertà fiscale", ma proprio per questo, è anche molto più nell'occhio del ciclone. Ad un mio collega, anni fa, capitò appunto che fu sorteggiato per i cosiddetti "studi di settore": in pratica lo Stato fa i suoi calcoli e decide che tu, agente di commercio nel ramo della vendita autoveicoli, secondo le proprie medie dovresti aver guadagnato, mettiamo, 10 Euro in un anno. Controllano il tuo modello unico (che presumo dovrai far compilare ad un commercialista, il quale ti costa altri soldi...) e vedono che ne hai dichiarati 6. Vengono da te e ti chiedono perché hai guadagnato 6 Euro invece di 10, ed in quel caso dovrai essere convincentissimo, molto di più che per vendere un'auto, cosa di per sé piuttosto difficile, perché se loro dicono che devi guadagnare 10, quello dev'essere. Se non li convinci, paghi la differenza, pur se tu hai effettivamente guadagnato 6, o almeno questo successe al collega.

Ovviamente, poi, una volta che sei in ballo, devi ballare, in altre parole, devi vendere, vendere, vendere. Questo, sia nel caso tu sia a partita IVA, quindi la cosa è ovvia, poiché se non vendi non guadagni, e quanto più vendi, quanto più guadagni,, sia nel caso in cui tu sia assunto a busta paga, perché un titolare non ti paga uno stipendio, per quanto basso possa essere, se non produci, e visto che oggi licenziare è estremamente più facile che qualche tempo fa, magari il titolare ti perdona un mese "no", ti perdona un secondo mese "no", al terzo, ti mette alla porta con tanti ringraziamenti ed avanti il prossimo. Questo stato di cose, fa anche sì che spesso i rapporti coi colleghi siano, per così dire "non ottimali", guerre a chi "scrive di più", clienti fregati, contratti tirati per i capelli e magari approvati inspiegabilmente dal capovendite/dal titolare, ed anche questa è una cosa che devi valutare. Personalmente, avevo imparato a non stare, per così dire, "ingastrito" più di una serata, anche perché sennò non ci vivi, e tutto questo in un ambiente, dove lavoravo io, nel quale il titolare era un pezzo di pane, col Capovendite avevo un rapporto ottimo e coi colleghi, generalmente, anche. Alcuni titolari, invece, dicono tranquillamente "la guerra è guerra" e si fregano le mani.

Infine, e meno male visto quanto ho scritto, considera altri tre aspetti fondamentali:

1) le competenze: per quanto su Quattroruote spesso si legga il contrario, se sai spiegare ad un cliente come funziona l'ESP è un bene, ma se non lo sai e vendi più macchine di quello che lo sa, è meglio, quindi non credere necessariamente di essere più bravo di un altro solo perché "ne capisci";

2) i soldi: è un lavoro che vive di alti e bassi. Gli alti, alle volte, fanno girare la testa, i bassi, specie in momenti di crisi, fanno piangere. È vero che stipendio e lavoro sicuro oggi sono una chimera, ma è anche vero che se le cose vanno male, la macchina non è il primo dei problemi;

3) IL TEMPO, motivo principale per il quale a suo tempo smisi. Nel primo anno da venditore, la mia marca fece DUE porte-aperte in un anno, per la presentazione di due modelli nuovi, e già lavoravamo regolarmente tutti i sabati, salvo i mesi estivi nei quali si lavorava solo il sabato mattina. L'ultimo anno si facevano DUE porte aperte ogni mese, per la presentazione ora dell'aria fritta, ora dell'uovo di colombo, salvandosi solo per luglio ed agosto (e considera che a giugno, ai porte aperte, entravano gli unici due str.... che non erano andati al mare il fine settimana...). Questo significa farsi anche 21 giorni di lavoro consecutivi, perché nessun titolare ti negherà mai di usufruire del giorno libero, anzi, se sei a partita IVA, ti dirà anche di prendertene un paio. Se però il tal giorno che sei a casa si presenta quello con cui avevi parlato per un affare grosso, col libretto degli assegni in mano, vuol dire che la provvigione la prende il tuo collega che "scrive", e proprio se va bene, forse, fate "a mezzo". Se invece dovessi essere a stipendio, visto che più di tot ore non puoi farle, ovviamente ti proporranno di recuperare le ore, mai e poi mai di pagarti straordinario...peccato però che quelle ore non te le faranno recuperare mai, perché servi in concessionaria! Detto questo, quindi, considera che è un lavoro che ti prende veramente tantissimo, e devi essere disposto ad accettarlo, altrimenti non è il tuo lavoro ideale.

Che dire...penso di essere stato abbastanza esauriente, e soprattutto di averti sottolineato tutte le problematiche, visto che, solitamente, facendo una scelta del genere di solito si pensa solo guidati dalla passione per le auto, cosa che anche io avevo ed ho, ma che spesso ti offusca le caratteristiche meno positive...però se hai bisogno chiedi pure!
 
hewie ha scritto:
Però, se proprio mi devo sbilanciare, direi che è più facile il cliente premium in quanto più disposto alla spesa ...

Fidati, no davvero. Il cliente premium è disposto alla spesa quanto l'altro cliente, con la sola differenza che ti porta un usato molto più "pesante", se non altro come valore, che quindi va saputo ritirare, e siccome ha grosse disponibilità, è facile che non sia, si dice dalle mie parti, "il primo riportato dalla piena", ma che sappia trattare come e più del venditore, e che quindi vada "rigirato", ma col triplo del riguardo che usi per quello che ti compra una Dacia, col dovuto rispetto, sia ben chiaro.
 
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