<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Università: 50mila iscritti in meno | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

Università: 50mila iscritti in meno

Trotto@81 ha scritto:
...Da noi che si paga poco di tasse si comprano gli esami universitari e i genitori pretendono la promozione dei loro piccoli somarelli che spesso ricevono anche dieci come valutazione globale, senza valerne nemmeno la metà. Parlo per esperienza diretta, non per sentito dire.
Immagina cosa potrebbe succedere da noi se dovessimo pagare 30.000 ? di tasse annue per la formazione universitaria. Come minimo il 25 sarà il voto di partenza obbligatorio anche senza presentarsi all'appello. Il sistema americano non va bene per noi, idem il contrario.
Basta semplicemente che i docenti facciano il loro lavoro... In questo paese le cose andrebbero meglio se tutti quanti facessero onestamente il loro lavoro. Ma in quale nazione e' necessario fare una legge per impedire che i condannati ed i fuorilegge entrino in parlamento?
 
bellafobia ha scritto:
carlonervi ha scritto:
bellafobia ha scritto:
...
Il sistema universitario attuale pubblico è un fallimento sia dal punto di vista dei costi che del rendimento, ragion per cui è NATURALE E RAZIONALE che molti giovani non vogliano iscriversi per essere gli ennesimi laureati disoccupati e GRAVARE sulla famiglia (oltre che su tutti i contribuenti). Se ci fosse il numero chiuso andrebbero (in teoria) avanti i più meritevoli e magari si potrebbero garantire delle borse di studio a chi non ha una situazione economica favorevole mentre oggi va avanti anche una capra fuoricorso da 10 anni finchè può pagare le tasse... :rolleyes:
Lo studio DEVE essere un privilegio oltre ad essere un diritto, nel senso che poter accedere agli studi universitari DEVE poter garantire un lavoro attinente e che ripaghi i sacrifici sui libri (cosa che ora non avviene quasi mai).
LAUREA=LAVORO deve tornare ad essere una equazione valida; oggi ci sono tanti laureati inutili alla società e a sè stessi :evil:
L'equazione "laurea=lavoro sicuro" gia' costituisce un'equazione sbagliata in partenza. Non e' cosi' in nessuna parte del mondo, e mi sorprende che si possa anche solo pensare una cose del genere. La laurea da' uno strumento un piu', ma non dimentichiamoci che tutto dipende da chi usa gli strumenti disponibili, e dalla situazione al contorno.
Non mi pare che la fiat, tanto per fare un nome, debba essere costretta ad assumere tutti gli ingegneri che si laureano, senza tener conto che nel frattempo il mercato dell'auto sta calando paurosamente al ritmo del 20% annuo...
niente è dovuto nella vita...nè la laurea nè il lavoro. Certe cose bisogna guadagnarsele. Ma ciò non vuol dire che un laureato, costato una cifra enorme al popolo (lo Stato), debba restare senza lavoro (e quindi non generare introiti per lo Stato che gli ha finanziato gli studi direttamente o indirettamente).
Qui non si ha presente il costo di ogni singolo laureato...se tutti lo avessimo presente si farebbe di tutto per non lasciarli a letto (a meno che non sia un loro volere). Poi chi è valido emerge a prescindere dal titolo ;)

mi piacerebbe tanto saperlo quanto sono costatio io e come me altri studenti lavoratori full time e non assiduamente frequentanti per ovvi motivi di lavoro.
 
mark_nm ha scritto:
bellafobia ha scritto:
carlonervi ha scritto:
bellafobia ha scritto:
...
Il sistema universitario attuale pubblico è un fallimento sia dal punto di vista dei costi che del rendimento, ragion per cui è NATURALE E RAZIONALE che molti giovani non vogliano iscriversi per essere gli ennesimi laureati disoccupati e GRAVARE sulla famiglia (oltre che su tutti i contribuenti). Se ci fosse il numero chiuso andrebbero (in teoria) avanti i più meritevoli e magari si potrebbero garantire delle borse di studio a chi non ha una situazione economica favorevole mentre oggi va avanti anche una capra fuoricorso da 10 anni finchè può pagare le tasse... :rolleyes:
Lo studio DEVE essere un privilegio oltre ad essere un diritto, nel senso che poter accedere agli studi universitari DEVE poter garantire un lavoro attinente e che ripaghi i sacrifici sui libri (cosa che ora non avviene quasi mai).
LAUREA=LAVORO deve tornare ad essere una equazione valida; oggi ci sono tanti laureati inutili alla società e a sè stessi :evil:
L'equazione "laurea=lavoro sicuro" gia' costituisce un'equazione sbagliata in partenza. Non e' cosi' in nessuna parte del mondo, e mi sorprende che si possa anche solo pensare una cose del genere. La laurea da' uno strumento un piu', ma non dimentichiamoci che tutto dipende da chi usa gli strumenti disponibili, e dalla situazione al contorno.
Non mi pare che la fiat, tanto per fare un nome, debba essere costretta ad assumere tutti gli ingegneri che si laureano, senza tener conto che nel frattempo il mercato dell'auto sta calando paurosamente al ritmo del 20% annuo...
niente è dovuto nella vita...nè la laurea nè il lavoro. Certe cose bisogna guadagnarsele. Ma ciò non vuol dire che un laureato, costato una cifra enorme al popolo (lo Stato), debba restare senza lavoro (e quindi non generare introiti per lo Stato che gli ha finanziato gli studi direttamente o indirettamente).
Qui non si ha presente il costo di ogni singolo laureato...se tutti lo avessimo presente si farebbe di tutto per non lasciarli a letto (a meno che non sia un loro volere). Poi chi è valido emerge a prescindere dal titolo ;)

mi piacerebbe tanto saperlo quanto sono costato io e come me altri studenti lavoratori full time e non assiduamente frequentanti per ovvi motivi di lavoro.
se è per questo io ho frequentato solo 2 giorni i corsi per la laurea specialistica perchè lavoravo...Ma ciò non toglie che di un corso di laurea gli studenti (tramite le tasse) non arrivino a pagare nemmeno il 20%
 
carlonervi ha scritto:
Basta semplicemente che i docenti facciano il loro lavoro... In questo paese le cose andrebbero meglio se tutti quanti facessero onestamente il loro lavoro. Ma in quale nazione e' necessario fare una legge per impedire che i condannati ed i fuorilegge entrino in parlamento?
La maggioranza dei docenti svolge regolarmente il proprio lavoro.
Fino alle scuole medie non si può bocciare. Sapevi questo? Il collegio docenti di fine anno porta tutte le insufficienze al sei e tu come professore non puoi dire nulla.
Dalle elementari arrivano somaroni impossibili da recuperare. O si porta avanti l'immenso programma ministeriale o si insegna a leggere e scrivere a certi ragazzi che spesso terminano le elementari con la media di 8 solo per la compiacenza delle maestre verso i genitori facoltosi o "rispettosi".
Si arriva così fino all'università con gente in procinto di laurearsi con la media di 28 che si sente dire dal relatore: per piacere trova qualcuno che ti aiuti a scrivere la tesi perchè così è illeggibile.
Qualche docente boccia anche per un solo "xkè" trovato nello svolgimento degli esami. Per fortuna che gli studenti non sono tutti così, ma una buona parte purtroppo è messa male.
Iscriversi all'università e laurearsi con la media del 30 è meno complicato di quanto si pensi. L'impegno è d'obbligo, ma non si deve studiare la materia per la quale si sosterrà un esame finale, ma studiare direttamente l'appello. Risparmi tempo e fai bella figura a casa e con gli amici. Che poi un ingegnere meccanico non sappia fare il prodotto vettoriale nonostante il 110 e lode questo è un aspetto di poco conto. La laurea conseguita con il massimo dei voti ti legittima a trovare un'ottima sistemazione.
Non ti dico se chiedi a molte "menti" di farti spiegare cos'è una mole. :lol:
Non parliamo poi degli esami di abilitazione. C'è da scrivere enciclopedie di barzellette.
 
bellafobia ha scritto:
mark_nm ha scritto:
bellafobia ha scritto:
carlonervi ha scritto:
bellafobia ha scritto:
...
Il sistema universitario attuale pubblico è un fallimento sia dal punto di vista dei costi che del rendimento, ragion per cui è NATURALE E RAZIONALE che molti giovani non vogliano iscriversi per essere gli ennesimi laureati disoccupati e GRAVARE sulla famiglia (oltre che su tutti i contribuenti). Se ci fosse il numero chiuso andrebbero (in teoria) avanti i più meritevoli e magari si potrebbero garantire delle borse di studio a chi non ha una situazione economica favorevole mentre oggi va avanti anche una capra fuoricorso da 10 anni finchè può pagare le tasse... :rolleyes:
Lo studio DEVE essere un privilegio oltre ad essere un diritto, nel senso che poter accedere agli studi universitari DEVE poter garantire un lavoro attinente e che ripaghi i sacrifici sui libri (cosa che ora non avviene quasi mai).
LAUREA=LAVORO deve tornare ad essere una equazione valida; oggi ci sono tanti laureati inutili alla società e a sè stessi :evil:
L'equazione "laurea=lavoro sicuro" gia' costituisce un'equazione sbagliata in partenza. Non e' cosi' in nessuna parte del mondo, e mi sorprende che si possa anche solo pensare una cose del genere. La laurea da' uno strumento un piu', ma non dimentichiamoci che tutto dipende da chi usa gli strumenti disponibili, e dalla situazione al contorno.
Non mi pare che la fiat, tanto per fare un nome, debba essere costretta ad assumere tutti gli ingegneri che si laureano, senza tener conto che nel frattempo il mercato dell'auto sta calando paurosamente al ritmo del 20% annuo...
niente è dovuto nella vita...nè la laurea nè il lavoro. Certe cose bisogna guadagnarsele. Ma ciò non vuol dire che un laureato, costato una cifra enorme al popolo (lo Stato), debba restare senza lavoro (e quindi non generare introiti per lo Stato che gli ha finanziato gli studi direttamente o indirettamente).
Qui non si ha presente il costo di ogni singolo laureato...se tutti lo avessimo presente si farebbe di tutto per non lasciarli a letto (a meno che non sia un loro volere). Poi chi è valido emerge a prescindere dal titolo ;)

mi piacerebbe tanto saperlo quanto sono costato io e come me altri studenti lavoratori full time e non assiduamente frequentanti per ovvi motivi di lavoro.
se è per questo io ho frequentato solo 2 giorni i corsi per la laurea specialistica perchè lavoravo...Ma ciò non toglie che di un corso di laurea gli studenti (tramite le tasse) non arrivino a pagare nemmeno il 20%

vuol dire allora che io e te non abbiamo inciso sui costi dell'uni e ne hanno beneficiato altri
 
VITA ITALIANA: Un po' ot...ma pertinente :?
Ed io racconto solo questo che è in tema con i costi universitari; oggi il problema sono i soldi quindi è tutto pertinente:
Mio figlio si iscrive (l'anno scorso) ad ingegneria; io se questa facoltà va fatta, ritengo che la si debba fare bene, quindi ho da subito suggerito il Politecnico.
Si qualifica e anche bene in graduatoria, al test di ingegneria, presso il Politecnico di Milano e quindi diventa qui una nuova matricola.
Il POLIMI è davvero una facoltà molto efficiente e ne abbiamo avuto prova in ogni istante.

Passo ai conti economici:
Siamo pugliesi e quindi va cercato un appoggio/alloggio in Lombardia. Lo troviamo presso parenti-paesani che a fronte di una cameretta e di un pranzo accettano 400 euro al mese.
Sono contento; poi mi tocca l'abbonamento trasporti e sono altre 130 euro al mese; devo dargli qualcosa per renderlo autonomo e per potersi pagare il pranzo presso la facoltà e dargli la sua autonomia da giovane e di certo il suo pacchettino di sigarette, allora sono altre 250-300 euro al mese....8 euro al giorno...il buffet alla mensa ne costa 5-7 euro!

Siamo già ad 830 euro al mese; le tasse universitarie per fascia di reddito equivalgono a 2400 euro all'anno diciamo a circa 200 euro al mese e siamo belli che arrivati a 1000 euro al mese.
Vuoi aggiungerci i libri e qualcos'altro, tra cui viaggi da e per Milano, cancelleria e ricariche telefoniche...in un niente eravamo a 1100 euro al mese.
Per un anno significava assumersi una spesa di circa 13000 euro che per 5 o 6 anni eravamo in un niente (senza extra) a 65.000-80.000 euro!

Più di un mutuo,più di un investimento, per me che sono un dipendente definibile impiegato medio.
Per un figlio si fa questo ed altro...e se qualcuno ricorda la pubblicità dell'Enel, io di fronte a questa responsabilità dovetti fare la notte ringraziando la mia azienda per l'opportunità offertami e per la maggiorazione notturna.
Ecco lo spot (mi commuove ancora adesso...):
http://www.youtube.com/watch?v=HT5AgTgqzt8

Avendo io un mutuo, da 680 euro (che oggi ho finito di pagare) non avrei mai e poi mai, potuto togliere dal mio stipendio altri 1.100 euro al mese e come avrei potuto fare?
Io guadagno circa 1700-1800 euro al mese e sono felice di lavorare per la MIA azienda, anzi lo faccio con amore da 25 anni circa.
La notte mi portava altri 600-700 euro al mese, con qualche domenica fatta in anticipo della settimana...una vita dura, difficile.

Però...e qui c'è un però...dissi a mio figlio : ognuno di noi due si è assunto delle responsabilità io quella dei costi, ma non degli sprechi, e tu quella dello studio.
Non sei uno studente lavoratore, sei solo studente, non fai sacrifici ma devi solo studiare...questo ti compete.
Con 1100 euro al mese, c'è gente che ci vive, e che ha famiglia, non tollero esitazioni, sprechi e attese di esami e tante cianfrusaglie e chiacchiere di rinvii e mancati appuntamenti...insomma devo vederti progredire negli studi.

Ognuno di noi deve, per quanto di propria competenza, essere puntuale e devoto al sacrificio...io devo lavorare pur facendo la notte e lasciando da sola mamma, tu devi studiare...nessuno di noi può e deve fallire.
Ma l'epilogo a questo racconto è un'altra storia.... :oops:

Quando sento parlare di università io vedo tante azioni inutili fatte anche da genitori che obtorto collo accettano che i figli vadano fuori...altrove...con gli amici...in facoltà dall'inutle futuro...pur di non contrastare desideri e fantasie di giovani indecisi, arroganti e senza che nessuno si offenda a volte sono pure una massa di coglioni.
Oggi costa troppo laurearsi e farlo solo per farsi mantenere a fare lo splendido di città... non è più il caso!
Troppe illusioni hanno ipnotizzato i nostri desideri...quanti laureati giornalisti possono fare i giornalisti...quanti psicologi e quanti di tutto!
A questo punto è meglio risparmiare...!

Quindi se questo calo delle iscrizioni significa una nuova pagina educativa, meglio così, tanti hanno fatto quello che i figli hanno voluto, come ho fatto io, cambiando la vita e rinunciando a carriere eppure ad altro...come ho fatto io.
Ho rabbia e me la tengo...qui siamo a casa, e quattro parole sincere ce le possiamo pure dire...o no?
 
Trotto@81 ha scritto:
carlonervi ha scritto:
Mah, molti commenti mi lasciano abbastanza perplesso.
Universita' Americane: ma avete un''idea del sistema americano? Esistono universita' di serie A e di serie B (come minimo). Se sono di serie A costano un occhio della testa 30-40000 euro all'anno. Poi, se ci si accontenta, si scende di prezzo scendendo nella serie...
E' questo che vogliamo? Credo ancora che si debbano fornire le occasioni a chi i soldi non ce li ha, ma ha cervello. E' sempre stato uno dei punti di forza della nostra universita', non abbattiamo pure quello.
Le statali americane non sono seconde a nessun college privato. Chi può preferisce quella a pagamento perchè da loro si è sempre usato in quel modo e il blasone conta parecchio, ma solo quello. Da noi invece è inconcepibile come cosa.

Ogni sistema se radicato nella cultura che l'ha prodotto , produce poi gli aggiustamenti necessari per funzionare e dare i risultati . Non mi stupisce , per questo , sentire che le statali americane funzionino altrettanto bene dei college a pagamento.
Quello che non va , secondo me , è volere esportare le istituzioni in contesti diversi da quelli che le hanno generate , per puro pregiudizio ideologico . Un sistema di college privati in Italia sarebbe pertanto disastroso , così come l'università pubblica italiana esportata oltreoceano. Ognuno si tenga la sua scuola e cerchi di migliorarla e non di cambiarla . Il guaio peggiore dell'istruzione italiana è rappresentato dalle continue riforme che , nel tentativo vano di cambiare tutto , finiscono per lasciar tutto com'è e quel che è peggio per inceppare l'intero meccanismo.
 
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