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Un'altro gioiello italiano in mano straniera?

http://www.alvolante.it/news/amg_ducati-367346

:cry: :cry:

AMG-Ducati: prove di matrimonio?
Pubblicato alle 15:21 in: ducatimercedes
Prima un annuncio di collaborazione, poi le voci secondo le quali l'accordo raggiunto dalle due società potrebbe essere il preludio all'acquisizione della Ducati da parte della AMG-Mercedes.

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.Next .ATTIVITÀ COMUNI - L'annuncio è avvenuto al recente Salone di Los Angeles, la scorsa settimana: AMG, il ?preparatore? ufficiale della Mercedes e Ducati, il produttore italiano di moto sportive, hanno firmato un accordo. Nel comunicato ufficiale si parla dello sviluppo di attività congiunte di marketing e sponsorizzazione: in particolare, a partire dal 2011, AMG sarà partner ufficiale della squadra Ducati MotoGP. Inoltre, in occasione degli eventi che la AMG organizza per i propri clienti gli appassionati avranno l?opportunità di provare la gamma Ducati, mentre alle iniziative Ducati si potranno provare le vetture ad elevate prestazioni firmate AMG.

La presentazione dell'accordo avvenuta la settimana scorsa al Los Angeles Auto Show 2010: da sinsitra Gabriele del Torchio, Presidente della Ducati, il pilota della MotoGP Niky Hayden, Ola Källenius, ad della Mercedes-AMG e Ernst Lieb presidente della Mercedes USA. Con loro sono presenti nella foto la nuova Mercedes CLS63 AMG e la Ducati Diavel.

SI DEVONO PRIMA STUDIARE - Fin qui le comunicazioni ufficiali. Ma pare che dietro questo accordo ci sia dell'altro. Stando ai ben informati (l'indiscrezione arriva dal sito inglese Autocar), questo dovrebbe essere solo l'inizio di una collaborazione che potrebbe portare a moto con il marchio AMG o addirittura all'acquisizione della Ducati da parte della società tedesca. Ma questo non subito: secondo le indiscrezioni, le due aziende sarebbero intenzionate a ?studiarsi? per un paio d'anni prima di passare ad un eventuale più alto livello di cooperazione.

PRIMA LA FIAT? - Su questo ?affare? ci sono altre voci provenienti, questa volta, dall'ambiente motociclistico italiano. Sembra che la Ducati, prima di approcciare la AMG abbia proposto alla Fiat, già sponsor della squadra della Yamaha MotoGP, una collaborazione: l'idea era quella di sfruttare l'arrivo di Valentino Rossi in Ducati e, con il supporto della Fiat, creare un team tutto italiano che fosse ambasciatore del ?made in Italy? con vantaggi promozionali per entrambe le aziende. Ma pare che Sergio Marchionne abbia ?risposto picche? e che quindi la Ducati si sia guardata intorno trovando terreno fertile dalle parti di Affalterbach, sede della AMG.

Ecco come potrebbe essere una eventuale moto del gruppo Volkswagen.

DUE E QUATTRO RUOTE - L'interesse delle case automobilistiche tedesche per le due ruote non è certo nuovo, ma negli ultimi tempi sembra essere una priorità nel marketing di tutte le aziende. La BMW produce moto ininterrottamente dal 1921, ma al recente Salone di Milano ha presentato un nuovo maxiscooter sportivo che potrebbe attirare nuovi clienti dal mondo delle quattro ruote. Al Salone di Parigi dello scorso ottobre la Smart e la Mini hanno invece proposto due prototipi di scooter elettrici. Alla fine dello scorso anno si è aggiunta al gruppo anche la Volkswagen che ha acquisito il 19,9% della Suzuki: secondo quanto riportato dalla rivista inSella, ?sorella? di alVolante, sembra che i tedeschi abbiano deciso di entrare davvero nel mercato delle due ruote. Non con il marchio Volkswagen (siglare ?auto del popolo? una moto sarebbe perlomeno strano), ma ripescando tra i marchi del gruppo la NSU, storica casa tedesca produttrice di auto ma soprattutto di moto fino agli anni 60. Nell'immagine In alto, ecco come inSella ha immaginato l?aspetto della prima NSU: una naked realizzata sulla base della Suzuki Gladius. Dovrebbero poi seguire una tourer di cilindrata medio-grande e un maxiscooter derivato dal Burgman 400.
 
itsmyo_pinion ha scritto:
acle1968 ha scritto:
itsmyo_pinion ha scritto:
motoristicamente faremo la fine dell'Inghilterra

Magari, li non hanno cancri, i rami secchi li hanno tagliati, mica li hanno nutriti inutilmente
non c'é da gioire cmq....

Dipende, se dovessero realizzare un azienda davvero concorrente dei nippon che impiegasse tanta gente senza aiuti di pantalone, perché non si potrebbe gioire?
 

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