<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Un'Alfa conciliando economie di scala e prodotto | Il Forum di Quattroruote

Un'Alfa conciliando economie di scala e prodotto

Ecco il sunto del mio pensiero per un'erede della 156 e un'ammiraglia Alfa (sfruttando quanto fatto sino ad ora con la "BiTurbo"), ma, contemporaneamente un nuovo pianale che possa essere da base per tutti i prossimi modelli Maserati, Alfa "speciality" (Duetto e Brera) e successivamente Alfa. In seguito diventare lo standard per tutti i modelli (berline, station ma anche Suv) dei segmenti D ed E di tutto il gruppo:
http://www.automotivespace.it/fiat/unalfa-conciliando-economie-di-scala-e-prodotto/
 
_enzo ha scritto:
Ecco il sunto del mio pensiero per un'erede della 156 e un'ammiraglia Alfa (sfruttando quanto fatto sino ad ora con la "BiTurbo"), ma, contemporaneamente un nuovo pianale che possa essere da base per tutti i prossimi modelli Maserati, Alfa "speciality" (Duetto e Brera) e successivamente Alfa. In seguito diventare lo standard per tutti i modelli (berline, station ma anche Suv) dei segmenti D ed E di tutto il gruppo:
http://www.automotivespace.it/fiat/unalfa-conciliando-economie-di-scala-e-prodotto/

Articolo davvero interessante: mettendolo insieme ad altri tuoi articoli, mi pare di potere sintetizzare le tue ipotesi in:
I fase ? realizzazione di una Giulia derivata da Giulietta (quindi a trazione anteriore, se ho ben capito, magari con qualche versione più potente a trazione integrale?), e di un?ammiraglia Alfa in sinergia con il progetto della nuova Maserati di segmento E
II fase ? realizzazione di un nuovo pianale (a trazione posteriore e integrale, a seconda dei modelli e delle versioni) modulare, per segmenti D, E, H e SUV dei marchi Alfa Romeo, Chrysler, Dodge, Jeep, Maserati (fino a sportive ?Entry level?) e Viper.

Sono perfettamente d?accordo sulla fase I. La fase 2 è ancora più ?intrigante?, ma è da verificare con grande attenzione quale sia il perimetro più opportuno fra tutti questi modelli e segmenti. Fra l?altro, resterebbe fuori il top di gamma Maserati (cioè l?equivalente dei modelli già in produzione): e se lo si facesse su un altro nuovo pianale, comune a Viper (che quindi si sfilerebbe da quello più ?popolare?) e a modelli Ferrari con motore anteriore e trazione posteriore, rigorosamente in alluminio?
Che sogno: roba da fare luccicare gli occhi degli appassionati?
;)
 
La fase I è obbligata visto che bisogna sfruttare quello che si ha ed è pure recente (il pianale Giulietta)
Per il prossimo futuro, la fase II sarebbe l'optimum. Un bel pianale modulareper seg. D ed E.
L'unica cosa non strettamente necessaria sarebbe il transaxle, che ormai vedo in secondo piano anche in Maserati.
 
stratoszero ha scritto:
Articolo davvero interessante: mettendolo insieme ad altri tuoi articoli, mi pare di potere sintetizzare le tue ipotesi in:
I fase ? realizzazione di una Giulia derivata da Giulietta (quindi a trazione anteriore, se ho ben capito, magari con qualche versione più potente a trazione integrale?), e di un?ammiraglia Alfa in sinergia con il progetto della nuova Maserati di segmento E
L'idea è proprio quella di arrivare sul mercato velocemente con un prodotto pensato per l'Europa che possa sostituire 159. La trazione integrale sarebbe anche la conseguenza della condivisione della piattaforma con i Suv realizzati sulla medesima piattaforma C-US-Wide di segmento C, quindi erede di Compass/Patriot ma anche il Suv Alfa e quest'ultima sarebbe decisamente più indicata per il mercato americano.
A fianco a questo progetto si può sfruttare il progetto Maserati "BiTurbo" e farla diventare Alfa. La Maserati "BiTurbo" arriverebbe in seguito con la fase II.

stratoszero ha scritto:
II fase ? realizzazione di un nuovo pianale (a trazione posteriore e integrale, a seconda dei modelli e delle versioni) modulare, per segmenti D, E, H e SUV dei marchi Alfa Romeo, Chrysler, Dodge, Jeep, Maserati (fino a sportive ?Entry level?) e Viper.

Sono perfettamente d?accordo sulla fase I. La fase 2 è ancora più ?intrigante?, ma è da verificare con grande attenzione quale sia il perimetro più opportuno fra tutti questi modelli e segmenti. Fra l?altro, resterebbe fuori il top di gamma Maserati (cioè l?equivalente dei modelli già in produzione): e se lo si facesse su un altro nuovo pianale, comune a Viper (che quindi si sfilerebbe da quello più ?popolare?) e a modelli Ferrari con motore anteriore e trazione posteriore, rigorosamente in alluminio?
Che sogno: roba da fare luccicare gli occhi degli appassionati?
;)

Per i modelli top Maserati penso si possa condividere il pianale in alluminio con le Ferrari (FF e California) che prevede la disposizione transaxle, disposizione che ritengo valida solo per auto di nicchia e sulle quali il doppiafrizione riesce a convincere sia coloro che vogliono un cambio estremamente morbido che quelli più sportivi.
Per la Viper si può vedere cosa sia meglio, se la si vuole posizionare il alto si può condividere con Ferrari oppure svilupparla sul pianale nuovo di cui ho delineato le caratteristiche.
 
Da notare come la prossima Quattroporte dovrebbe essere basata sul pianale in alluminio di FF che credo sia addirittura condiviso con California (ovviamente con passo di maggiori dimensioni).
 
Maxetto ha scritto:
La fase I è obbligata visto che bisogna sfruttare quello che si ha ed è pure recente (il pianale Giulietta)
Per il prossimo futuro, la fase II sarebbe l'optimum. Un bel pianale modulareper seg. D ed E.
L'unica cosa non strettamente necessaria sarebbe il transaxle, che ormai vedo in secondo piano anche in Maserati.

Anche per me il transaxle è eccessivo sui segmenti D ed E e infatti la mia idea di pianale prevede il cambio in blocco così da poter realizzare facilmente anche la trazione integrale.
 
_enzo ha scritto:
L'idea è proprio quella di arrivare sul mercato velocemente con un prodotto pensato per l'Europa che possa sostituire 159. La trazione integrale sarebbe anche la conseguenza della condivisione della piattaforma con i Suv realizzati sulla medesima piattaforma C-US-Wide di segmento C, quindi erede di Compass/Patriot ma anche il Suv Alfa e quest'ultima sarebbe decisamente più indicata per il mercato americano.
A fianco a questo progetto si può sfruttare il progetto Maserati "BiTurbo" e farla diventare Alfa. La Maserati "BiTurbo" arriverebbe in seguito con la fase II.

Per i modelli top Maserati penso si possa condividere il pianale in alluminio con le Ferrari (FF e California) che prevede la disposizione transaxle, disposizione che ritengo valida solo per auto di nicchia e sulle quali il doppiafrizione riesce a convincere sia coloro che vogliono un cambio estremamente morbido che quelli più sportivi.
Per la Viper si può vedere cosa sia meglio, se la si vuole posizionare il alto si può condividere con Ferrari oppure svilupparla sul pianale nuovo di cui ho delineato le caratteristiche.

Sulle segmento E Alfa e Maserati, come ho scritto in altri post, non le vedo in contrasto fra loro, ma potrebbero benissimo stare entrambe sul mercato.

Per il top di gamma Maserati, anch?io avevo pensato agli attuali (e recenti) telai in alluminio Ferrari, ma non è detto che possano automaticamente prestarsi a vetture con caratteristiche diverse, come le 4P.
 
stratoszero ha scritto:
_enzo ha scritto:
L'idea è proprio quella di arrivare sul mercato velocemente con un prodotto pensato per l'Europa che possa sostituire 159. La trazione integrale sarebbe anche la conseguenza della condivisione della piattaforma con i Suv realizzati sulla medesima piattaforma C-US-Wide di segmento C, quindi erede di Compass/Patriot ma anche il Suv Alfa e quest'ultima sarebbe decisamente più indicata per il mercato americano.
A fianco a questo progetto si può sfruttare il progetto Maserati "BiTurbo" e farla diventare Alfa. La Maserati "BiTurbo" arriverebbe in seguito con la fase II.

Per i modelli top Maserati penso si possa condividere il pianale in alluminio con le Ferrari (FF e California) che prevede la disposizione transaxle, disposizione che ritengo valida solo per auto di nicchia e sulle quali il doppiafrizione riesce a convincere sia coloro che vogliono un cambio estremamente morbido che quelli più sportivi.
Per la Viper si può vedere cosa sia meglio, se la si vuole posizionare il alto si può condividere con Ferrari oppure svilupparla sul pianale nuovo di cui ho delineato le caratteristiche.

Sulle segmento E Alfa e Maserati, come ho scritto in altri post, non le vedo in contrasto fra loro, ma potrebbero benissimo stare entrambe sul mercato.

Per il top di gamma Maserati, anch?io avevo pensato agli attuali (e recenti) telai in alluminio Ferrari, ma non è detto che possano automaticamente prestarsi a vetture con caratteristiche diverse, come le 4P.
Per la Quattroporte meglio fare un pianale in alluminio dedicato e adatto ad una berlina di grandi dimensioni.
 
Maxetto ha scritto:
Per la Quattroporte meglio fare un pianale in alluminio dedicato e adatto ad una berlina di grandi dimensioni.

Sola soletta? Un pianale specifico per poche migliaia di vetture l'anno? Idea affascinante dal punto di vista tecnico, ma in contrasto con il concetto di economie di scala: per me non sta in piedi dal punto di vista del business. :?
 
stratoszero ha scritto:
Sulle segmento E Alfa e Maserati, come ho scritto in altri post, non le vedo in contrasto fra loro, ma potrebbero benissimo stare entrambe sul mercato.
Stiamo dicendo la stessa cosa. Per me il segmento E Alfa dovrebbe essere fatta subito sia berlina che station sfruttando il progetto in sviluppo da Maserati per la BiTurbo. Oltre a questa sul nuovo pianale modulare la prima berlina ad essere realizzata dovrebbe essere la Maserati BiTurbo offrendo, quindi, un comportamento di guida superiore per Maserati e una distanza di circa 2/3 anni dall'Alfa.
Se si fosse iniziato a progettare questo pianale appena dopo l'acquisizione di Chrysler si sarebbe potuto avere:
- ora (2011) Alfa su base LY evoluto;
- 2012 Suv Alfa su pianale GranCherokee da fare in America.
Dopo questa data tutte le nuove auto, Suv e speciality dal segmento D "grande" sul nuovo pianale modulare:
- 2013 Duetto Alfa e Maserati coupè-cabriolet;
- fine 2013/ inzio 2014 Maserati BiTurbo e Suv/Crossover sportivo Maserati;
- 2014 Alfa berlina segmento D TP;
- 2016 berlina segmento E Alfa;
- 2017 Suv Alfa segmento E su pianale modulare;
- 2017 nuova berlina e hatchback Alfa segmento C/D con TA su evoluzione pianale C-US-Wide.
Noti che tra berlina Alfa del segmento C (l'erede di 156) e la berlina a trazione posteriore sul pianale modulare intercorrono circa 3 anni così da avere sempre l'effetto novità sul pubblico e sulle aziende (della serie: non prendo ancora la serie 3 come auto aziendale perché non è cambiata).
 
_enzo ha scritto:
stratoszero ha scritto:
Sulle segmento E Alfa e Maserati, come ho scritto in altri post, non le vedo in contrasto fra loro, ma potrebbero benissimo stare entrambe sul mercato.
Stiamo dicendo la stessa cosa. Per me il segmento E Alfa dovrebbe essere fatta subito sia berlina che station sfruttando il progetto in sviluppo da Maserati per la BiTurbo. Oltre a questa sul nuovo pianale modulare la prima berlina ad essere realizzata dovrebbe essere la Maserati BiTurbo offrendo, quindi, un comportamento di guida superiore per Maserati e una distanza di circa 2/3 anni dall'Alfa.
Se si fosse iniziato a progettare questo pianale appena dopo l'acquisizione di Chrysler si sarebbe potuto avere:
- ora (2011) Alfa su base LY evoluto;
- 2012 Suv Alfa su pianale GranCherokee da fare in America.
Dopo questa data tutte le nuove auto, Suv e speciality dal segmento D "grande" sul nuovo pianale modulare:
- 2013 Duetto Alfa e Maserati coupè-cabriolet;
- fine 2013/ inzio 2014 Maserati BiTurbo e Suv/Crossover sportivo Maserati;
- 2014 Alfa berlina segmento D TP;
- 2016 berlina segmento E Alfa;
- 2017 Suv Alfa segmento E su pianale modulare;
- 2017 nuova berlina e hatchback Alfa segmento C/D con TA su evoluzione pianale C-US-Wide.
Noti che tra berlina Alfa del segmento C (l'erede di 156) e la berlina a trazione posteriore sul pianale modulare intercorrono circa 3 anni così da avere sempre l'effetto novità sul pubblico e sulle aziende (della serie: non prendo ancora la serie 3 come auto aziendale perché non è cambiata).

Di fatto, come stanno le cose, tuttavia, si prospetta:
- una berlina "ibrida" D_E (per le dimensioni), che non accontenterà gli Alfisti nè interesserà gli yankee;
- un'ammiraglia (solo) Maserati che non potrà avere lo stesso "impatto" che avrebbe una berlina Alfa, sia in termini di immagine, sia di vendite proprie, sia di riflesso sulla restante gamma;
- una 4c che, per quanto fantastica, non potrà fare i miracoli per risollevare le sorti del Marchio, per ovvi motivi, ma che viene colpevolmente ritardata;
- un Suv, di cui non ho capito bene la collocazione; forse come il Grand Cherokee: preferirei qualcosa di più piccolo tipo Rav 4;
- un Duetto, pare su base Viper: bene, speriamo non sia collocato troppo in alto come gamma e motori.
Un pianale modulare, eccellente realizzazione, sarebbe, a questo punto, un obiettivo di lunghissimo termine....
 
GenLee ha scritto:
Di fatto, come stanno le cose, tuttavia, si prospetta:
1- una berlina "ibrida" D_E (per le dimensioni), che non accontenterà gli Alfisti nè interesserà gli yankee;
2- un'ammiraglia (solo) Maserati che non potrà avere lo stesso "impatto" che avrebbe una berlina Alfa, sia in termini di immagine, sia di vendite proprie, sia di riflesso sulla restante gamma;
3- una 4c che, per quanto fantastica, non potrà fare i miracoli per risollevare le sorti del Marchio, per ovvi motivi, ma che viene colpevolmente ritardata;
4- un Suv, di cui non ho capito bene la collocazione; forse come il Grand Cherokee: preferirei qualcosa di più piccolo tipo Rav 4;
5- un Duetto, pare su base Viper: bene, speriamo non sia collocato troppo in alto come gamma e motori.
Un pianale modulare, eccellente realizzazione, sarebbe, a questo punto, un obiettivo di lunghissimo termine....
In realità si può agganciare il mio piano con quello previsto da Marchionne in quanto, come detto, la Maserati BiTurbo la si farebbe uscire come Alfa così come il Suv su base GranCherokee. La berlina Alfa sui 4,8 metri la si potrebbe vendere come Lancia e Chrysler. Il Suv di derivazione Giulietta continuerebbe la sua progettazione su pianale C-US-Wide.
 
stratoszero ha scritto:
_enzo ha scritto:
Ecco il sunto del mio pensiero per un'erede della 156 e un'ammiraglia Alfa (sfruttando quanto fatto sino ad ora con la "BiTurbo"), ma, contemporaneamente un nuovo pianale che possa essere da base per tutti i prossimi modelli Maserati, Alfa "speciality" (Duetto e Brera) e successivamente Alfa. In seguito diventare lo standard per tutti i modelli (berline, station ma anche Suv) dei segmenti D ed E di tutto il gruppo:
http://www.automotivespace.it/fiat/unalfa-conciliando-economie-di-scala-e-prodotto/
...
II fase ? realizzazione di un nuovo pianale (a trazione posteriore e integrale, a seconda dei modelli e delle versioni) modulare, per segmenti D, E, H e SUV dei marchi Alfa Romeo, Chrysler, Dodge, Jeep, Maserati (fino a sportive ?Entry level?) e Viper.
...

Credo che il futuro del gruppo Fiat riservi anche di più all'Alfa... e non solo.
Ad esempio, in futuro potremo vedere trazioni di ogni tipo sullo stesso pianale, con motorizzazioni e carrozzerie di ogni tipo per quello stesso pianale.

Guardando al futuro, il Centro Ricerche Fiat ha avviato lo studio di soluzioni per pianali modulari adattabili sia alle diverse trazioni, convenzionali e alternative, sia alle personalizzazioni richieste dalle varie tipologie d?uso (trasporto persone, consegna merci, ecc.). In quest?area di ricerca si inserisce, tra gli altri, il progetto MIMOSA (MIcrovettura con propulsione ecologica MOdulare e Sicura a elevata versAtilità di impiego) realizzato in collaborazione con l?Università italiana di Catania e l?azienda GGG Elettromeccanica, esperta nella produzione di veicoli speciali. Il progetto prevede la realizzazione di prototipi di microvetture compatte e sicure che, grazie al pianale modulare, offrono una soluzione ecologica e versatile per il trasporto di beni e persone in ambito urbano. La modularità è garantita dall?adozione di una soluzione ?split-frame?, che prevede la separazione netta del telaio dalla carrozzeria. Il telaio portante carrozzato (rolling chassis) garantisce maggiori prestazioni di sicurezza, comfort e guidabilità; mentre la carrozzeria, collegata rigidamente al pianale, è realizzata con pannelli polimerici ed è scomponibile in parti mobili per favorire la massima flessibilità d?uso.

Il telaio multi-materiale dimostra come l?architettura di tipo ?split frame? può essere impiegata anche su vetture super sportive con conseguenti benefici in termini di rapporto peso/potenza
In un veicolo ?split frame? la scocca è fisicamente separata in due parti distinte: una inferiore ed una superiore. La prima parte è un vero e proprio telaio autoportante che sorregge il motore, le sospensioni, tutti gli impianti del veicolo e sopporta inoltre i carichi strada e gli urti. La parte superiore dello split frame ospita invece i passeggeri e genera la forma esterna del veicolo. Le due parti sono tra loro collegate tramite tasselli elastici che assicurano, in abitacolo, un elevato livello di filtraggio delle vibrazioni.
Questa architettura non veniva storicamente ritenuta idonea all?impiego su vetture sportive in quanto non particolarmente efficiente dal punto di vista del peso se paragonata alla soluzione a scocca portante. L?attività? ?telaio multi-materiale? ha dimostrato invece che la precedente affermazione può essere messa in discussione con una progettazione del telaio inferiore che selezioni il materiale, la forma e la tecnologia appropriata per ciascun elemento che compone il telaio stesso. Come risultato, la struttura inferiore dello split frame fa uso di leghe di titanio, alluminio (sia fusioni che estrusioni) e fibre di carbonio. Questo telaio ha un peso al di sotto dei 100 kg e le sue prestazioni (crash e rigidezza torsionale) sono conformi ai target di una vettura super sportiva.


Purtroppo, questo futuro non sarà cosi prossimo... ma neanche troppo in là, a questo punto, e credo che sarà certo. Il pianale della Giulietta, infatti, è il primo esempio che prova come il gruppo abbia ormai imboccato questa via. ;)
 
Chrom&gt ha scritto:
Credo che il futuro del gruppo Fiat riservi anche di più all'Alfa... e non solo.
Ad esempio, in futuro potremo vedere trazioni di ogni tipo sullo stesso pianale, con motorizzazioni e carrozzerie di ogni tipo per quello stesso pianale.

Guardando al futuro, il Centro Ricerche Fiat ha avviato lo studio di soluzioni per pianali modulari adattabili sia alle diverse trazioni, convenzionali e alternative, sia alle personalizzazioni richieste dalle varie tipologie d?uso (trasporto persone, consegna merci, ecc.). In quest?area di ricerca si inserisce, tra gli altri, il progetto MIMOSA (MIcrovettura con propulsione ecologica MOdulare e Sicura a elevata versAtilità di impiego) realizzato in collaborazione con l?Università italiana di Catania e l?azienda GGG Elettromeccanica, esperta nella produzione di veicoli speciali. Il progetto prevede la realizzazione di prototipi di microvetture compatte e sicure che, grazie al pianale modulare, offrono una soluzione ecologica e versatile per il trasporto di beni e persone in ambito urbano. La modularità è garantita dall?adozione di una soluzione ?split-frame?, che prevede la separazione netta del telaio dalla carrozzeria. Il telaio portante carrozzato (rolling chassis) garantisce maggiori prestazioni di sicurezza, comfort e guidabilità; mentre la carrozzeria, collegata rigidamente al pianale, è realizzata con pannelli polimerici ed è scomponibile in parti mobili per favorire la massima flessibilità d?uso.

Il telaio multi-materiale dimostra come l?architettura di tipo ?split frame? può essere impiegata anche su vetture super sportive con conseguenti benefici in termini di rapporto peso/potenza
In un veicolo ?split frame? la scocca è fisicamente separata in due parti distinte: una inferiore ed una superiore. La prima parte è un vero e proprio telaio autoportante che sorregge il motore, le sospensioni, tutti gli impianti del veicolo e sopporta inoltre i carichi strada e gli urti. La parte superiore dello split frame ospita invece i passeggeri e genera la forma esterna del veicolo. Le due parti sono tra loro collegate tramite tasselli elastici che assicurano, in abitacolo, un elevato livello di filtraggio delle vibrazioni.
Questa architettura non veniva storicamente ritenuta idonea all?impiego su vetture sportive in quanto non particolarmente efficiente dal punto di vista del peso se paragonata alla soluzione a scocca portante. L?attività? ?telaio multi-materiale? ha dimostrato invece che la precedente affermazione può essere messa in discussione con una progettazione del telaio inferiore che selezioni il materiale, la forma e la tecnologia appropriata per ciascun elemento che compone il telaio stesso. Come risultato, la struttura inferiore dello split frame fa uso di leghe di titanio, alluminio (sia fusioni che estrusioni) e fibre di carbonio. Questo telaio ha un peso al di sotto dei 100 kg e le sue prestazioni (crash e rigidezza torsionale) sono conformi ai target di una vettura super sportiva.


Purtroppo, questo futuro non sarà cosi prossimo... ma neanche troppo in là, a questo punto, e credo che sarà certo. Il pianale della Giulietta, infatti, è il primo esempio che prova come il gruppo abbia ormai imboccato questa via. ;)

Trazioni di ogni tipo sullo stesso pianale?
Può darsi, ma la descrizione del progetto MIMOSA, riportata nell'articolo, riguarda altro... :rolleyes:
 
Aggiungo anche che Marchionne dichiarò che se fosse stato lui l'a.d.Chrysler nel 2007 non avrebbe dato l'ok per lo sviluppo dell'evoluzione del pianale LY per la 300C.
 
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