Ragazzi, incollo un articolo trovato sul sito del Corriere, secondo me, vale la pena di leggerlo, riflettere e poi, forse molte scelte e decisioni recenti prese anche dal gruppo FIAT, diventano più chiare, anche se, mi fanno paura per il nostro paese.
Fiat: Marchionne, in vista consolidamento settore auto globale
New York, 09 set - Il settore automobilistico globale va verso un consolidamento, dal momento che la domanda nei Paesi sviluppati e' calata e i produttori cinesi rappresentano una nuova minaccia ai giocatori piu' forti. "Il futuro dell'industria va verso l'eliminazione di giocatori marginali", ha detto l'amministratore delegato di Chrysler e Fiat Sergio Marchionne. "A meno che non ci ridimensioniamo e organizziamo in modo gestire le alte ambizioni del settore, in modo da competere con i cinesi, l'industria non ha un grande futuro", ha detto parlando da Calgary, in Canada, come riporta l'agenzia Dow Jones. Secondo il manager, le case automobilistiche dei paesi sviluppati "sono totalmente male equipaggiate per avere a che fare con la Cina e con i cambiamenti che arrivano da Pechino". Escludendo la Cina, secondo Marchionne, ci saranno solo cinque case automobilistiche nei paesi sviluppati, ognuna in grado di produrre 5 o 6 milioni di auto. Fiat e Chrysler, insieme, saranno quest'anno il quinto produttore mondiale, ha detto Marchionne.
Fiat: Marchionne, in vista consolidamento settore auto globale
New York, 09 set - Il settore automobilistico globale va verso un consolidamento, dal momento che la domanda nei Paesi sviluppati e' calata e i produttori cinesi rappresentano una nuova minaccia ai giocatori piu' forti. "Il futuro dell'industria va verso l'eliminazione di giocatori marginali", ha detto l'amministratore delegato di Chrysler e Fiat Sergio Marchionne. "A meno che non ci ridimensioniamo e organizziamo in modo gestire le alte ambizioni del settore, in modo da competere con i cinesi, l'industria non ha un grande futuro", ha detto parlando da Calgary, in Canada, come riporta l'agenzia Dow Jones. Secondo il manager, le case automobilistiche dei paesi sviluppati "sono totalmente male equipaggiate per avere a che fare con la Cina e con i cambiamenti che arrivano da Pechino". Escludendo la Cina, secondo Marchionne, ci saranno solo cinque case automobilistiche nei paesi sviluppati, ognuna in grado di produrre 5 o 6 milioni di auto. Fiat e Chrysler, insieme, saranno quest'anno il quinto produttore mondiale, ha detto Marchionne.