Nel 2008 il Pentagono finì sotto cyber-attacco. Con una chiavetta
Roma, 27 ago. (Apcom) - Il vicesegretario alla difesa statunitense William J. Lynn ha rivelato che nel 2008 il Pentagono, ha subito un "cyber-attacco", portato a termine nel più banale dei modi, ovvero una chiavetta Usb portatrice di un "malware", un codice maligno che ha agito come "testa di ponte" digitale, aprendo un varco per mettere le mani su documenti, strategie e archivi della Difesa. Il malware sarebbe stato introdotto da un non meglio specificato agente di servizi segreti nemici, in una zona di guerra in Medio Oriente. A detta di Lynn si è trattato della "violazione più significativa dei computer militari Usa mai avvenuta".
Dopo quell'episodio il Pentagono ha preso molto più sul serio i cyber-attacchi, vietando l'uso di pennette Usb non autorizzate e varando un massiccio progetto di cybersicurezza, che prevede una struttura apposita, lo US Cyber Command.
Da tempo, Lynn fa pressione perché il Pentagono possa ottenere il controllo totale dell'infrastruttura digitale, e per questo è inviso alla comunità della rete, che vedono nei suoi appelli una minaccia alla libertà del web.
Roma, 27 ago. (Apcom) - Il vicesegretario alla difesa statunitense William J. Lynn ha rivelato che nel 2008 il Pentagono, ha subito un "cyber-attacco", portato a termine nel più banale dei modi, ovvero una chiavetta Usb portatrice di un "malware", un codice maligno che ha agito come "testa di ponte" digitale, aprendo un varco per mettere le mani su documenti, strategie e archivi della Difesa. Il malware sarebbe stato introdotto da un non meglio specificato agente di servizi segreti nemici, in una zona di guerra in Medio Oriente. A detta di Lynn si è trattato della "violazione più significativa dei computer militari Usa mai avvenuta".
Dopo quell'episodio il Pentagono ha preso molto più sul serio i cyber-attacchi, vietando l'uso di pennette Usb non autorizzate e varando un massiccio progetto di cybersicurezza, che prevede una struttura apposita, lo US Cyber Command.
Da tempo, Lynn fa pressione perché il Pentagono possa ottenere il controllo totale dell'infrastruttura digitale, e per questo è inviso alla comunità della rete, che vedono nei suoi appelli una minaccia alla libertà del web.