Continua il giro di Boa e Marchionne sta mantenendo le promesse, a Pomigliano si assume, a Torino oramai i piani sono chiari e alla Bertone arriverà una Maserati.
La Fabbrica Italia procede !
Anche ANSA conferma.
Trovato in rete:
http://www.ansa.it/motori/notizie/rubriche/industriamercato/2011/05/12/visualizza_new.html_870144871.html
TORINO - ''Ho confermato al ministro Romani gli impegni assunti dalla Fiat per l'Italia''. Sono le parole dell'amministratore delegato, Sergio Marchionne, al termine dell'incontro con il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, mentre il Lingotto annuncia l'intenzione di estendere fino al 2019 la collaborazione con Psa Peugeot Citroen in Sevel Sud per la produzione di veicoli commerciali leggeri in Italia.
Romani e' a Torino per la campagna elettorale a sostegno del candidato a sindaco del centrodestra, Michele Coppola e, in agenda, ha anche un appuntamento con gli imprenditori del capoluogo piemontese. Lo accompagnano lo stesso Coppola, il sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto e il coordinatore piemontese del Pdl, Enzo Ghigo. Con Marchionne c'e' il responsabile delle Relazioni Sindacali Fiat, Paolo Rebaudengo.
''Sergio Marchionne - dice il ministro lasciando l'Unione Industriale - mi ha confermato la volonta' dell'azienda, nonostante tutte le complessita' italiane, di mantenere le promesse fatte per l'investimento nel Paese''. Poi aggiunge: ''E' stata anche l'occasione per confrontarsi sulle politiche industriali del governo e per commentare il risultato del referendum di Grugliasco''.
Del referendum all'ex Bertone parla anche Marchionne, da poco rientrato dagli Stati Uniti. ''Sono molto soddisfatto - spiega - per il risultato. So che e' facile dare giudizi dopo, ma speravo davvero che la maggioranza dei lavoratori avessero capito l'importanza dell'investimento''. Quanto all'atteggiamento della Fiom, Marchionne osserva: ''e' un'esperienza unica, tutta italiana''.
Immediata la replica di Giorgio Airaudo, responsabile Auto della Fiom. ''Meglio unici che inutili per i lavoratori'', osserva e aggiunge: ''Mi sembra che continui la spettacolare ipocrisia dei governanti italiani. ''Servirebbero politici piu' coraggiosi, capaci di ottenere impegni garantendo il Paese e i lavoratori su tutti gli altri impianti, Cassino, Melfi e Sevel, su cui la Fiat e' reticente''.
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La Fabbrica Italia procede !
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TORINO - ''Ho confermato al ministro Romani gli impegni assunti dalla Fiat per l'Italia''. Sono le parole dell'amministratore delegato, Sergio Marchionne, al termine dell'incontro con il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, mentre il Lingotto annuncia l'intenzione di estendere fino al 2019 la collaborazione con Psa Peugeot Citroen in Sevel Sud per la produzione di veicoli commerciali leggeri in Italia.
Romani e' a Torino per la campagna elettorale a sostegno del candidato a sindaco del centrodestra, Michele Coppola e, in agenda, ha anche un appuntamento con gli imprenditori del capoluogo piemontese. Lo accompagnano lo stesso Coppola, il sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto e il coordinatore piemontese del Pdl, Enzo Ghigo. Con Marchionne c'e' il responsabile delle Relazioni Sindacali Fiat, Paolo Rebaudengo.
''Sergio Marchionne - dice il ministro lasciando l'Unione Industriale - mi ha confermato la volonta' dell'azienda, nonostante tutte le complessita' italiane, di mantenere le promesse fatte per l'investimento nel Paese''. Poi aggiunge: ''E' stata anche l'occasione per confrontarsi sulle politiche industriali del governo e per commentare il risultato del referendum di Grugliasco''.
Del referendum all'ex Bertone parla anche Marchionne, da poco rientrato dagli Stati Uniti. ''Sono molto soddisfatto - spiega - per il risultato. So che e' facile dare giudizi dopo, ma speravo davvero che la maggioranza dei lavoratori avessero capito l'importanza dell'investimento''. Quanto all'atteggiamento della Fiom, Marchionne osserva: ''e' un'esperienza unica, tutta italiana''.
Immediata la replica di Giorgio Airaudo, responsabile Auto della Fiom. ''Meglio unici che inutili per i lavoratori'', osserva e aggiunge: ''Mi sembra che continui la spettacolare ipocrisia dei governanti italiani. ''Servirebbero politici piu' coraggiosi, capaci di ottenere impegni garantendo il Paese e i lavoratori su tutti gli altri impianti, Cassino, Melfi e Sevel, su cui la Fiat e' reticente''.
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