Dopo 16 anni mia moglie ha vinto una causa sull' acquisto di un appartamento nella quale erano stati dati dei soldi come caparra e che sono spariti nelle mani del mediatore per poi riapparire nelle mani del venditore/proprietario che dice di averli ricevuti dal mediatore stesso per altri motivi......Appurato l' illecito arricchimento del venditore/proprietario, visto gli assegni circolari da lui incasati e risultati emessi da mia moglie, il giudice, anche di appello, ha imposto la restituzione dell' anticipo versato. Per incassare noi ed altri creditori si e' proceduto a vendita all' asta di alcune proprieta' del venditore/proprietario, mentre il mediatore e' uscito di scena.
La questione.....Dopo l' asta si ha una PRIMA sede di ripartizione e qui ci viene confermata la cifra richiesta dal nostro avvocato formata dalla sua parcella, dal capitale e dagli interessi dei 16 anni...dopo due settimane una banca chiede una modifica alla ripartizione che viene accordata e poi comunicata agli avvocati dei vari creditori.....Dopo altre due settimane, SECONDA sede di ripartizione in cui viene RATIFICATA LA MODIFICA della prima e che nello specifico nostro ammonta a circa 10.000 Euri in meno....evidentemente non ci sonosoldi a coprire il maggior credito della banca. Faccio presente che i soldi di mia moglie sono inglobati in un solo blocco con il nostro avvocato.
Dopo altre due settimane, arriva una lettera del nostro avvocato che ci informa che alla seconda ripartizione viene CONFERMATO, AVETE LETTO BENE, quanto stabilito nella prima e che sta andando in tribunale per fare richiesta di pagamento del primo importo. Dopo due mesi in un' altra lettera ci conferma, assieme al conto, di essere in trepida attesa dei soldi, quelli della prima ripartizione sempre secondo lui.
Quando si e' per cosi' dire svegliato da un torpore durato quasi sei mesi in cui non si e' assolutamente accorto che tutto era cambiato, nonostante due comunicazioni inviategli dal giudice sovrintendente la ripartizione, ci ha chiesto lo stesso la parcella come se si fosse comportato con la dilienza del famoso buon padre di famiglia. Tengo a sottolineare che la cosa e' ben piu' grave di quanto appare in una prima valutazione. Ovvero, oltre ad essesersi perso 2 comunicazioni del giudice e a non essere andato alla seconda ripartizione ci ha fatto una falsa dichiarazione nella prima lettera che ci invia dove ci fa capire di essere andato alla seconda ripartizione e che alla stessa ci vengono riconfermati i soldi della prima e che sta andando in tribunale a richiederli. Come ripeto avendo i soldi in comune con l' avvocato diventa difficile come spartire la perdita dei 10.000. L' avvocato, i suoi li vuole tutti e quindi i 10.000 li deve rimettere tutti mia moglie, per quanto mi riguarda io gli farei causa, mia moglie piu' salomonicamente gli ha saldato la parcella con 5.000 Euri in meno. Ora pero' l' avvocato promette sfracelli se non gli diamo anche gli altri 5.000.
AIUTO!!!!!!CONSIGLI!!!!!! CIao Grazie
La questione.....Dopo l' asta si ha una PRIMA sede di ripartizione e qui ci viene confermata la cifra richiesta dal nostro avvocato formata dalla sua parcella, dal capitale e dagli interessi dei 16 anni...dopo due settimane una banca chiede una modifica alla ripartizione che viene accordata e poi comunicata agli avvocati dei vari creditori.....Dopo altre due settimane, SECONDA sede di ripartizione in cui viene RATIFICATA LA MODIFICA della prima e che nello specifico nostro ammonta a circa 10.000 Euri in meno....evidentemente non ci sonosoldi a coprire il maggior credito della banca. Faccio presente che i soldi di mia moglie sono inglobati in un solo blocco con il nostro avvocato.
Dopo altre due settimane, arriva una lettera del nostro avvocato che ci informa che alla seconda ripartizione viene CONFERMATO, AVETE LETTO BENE, quanto stabilito nella prima e che sta andando in tribunale per fare richiesta di pagamento del primo importo. Dopo due mesi in un' altra lettera ci conferma, assieme al conto, di essere in trepida attesa dei soldi, quelli della prima ripartizione sempre secondo lui.
Quando si e' per cosi' dire svegliato da un torpore durato quasi sei mesi in cui non si e' assolutamente accorto che tutto era cambiato, nonostante due comunicazioni inviategli dal giudice sovrintendente la ripartizione, ci ha chiesto lo stesso la parcella come se si fosse comportato con la dilienza del famoso buon padre di famiglia. Tengo a sottolineare che la cosa e' ben piu' grave di quanto appare in una prima valutazione. Ovvero, oltre ad essesersi perso 2 comunicazioni del giudice e a non essere andato alla seconda ripartizione ci ha fatto una falsa dichiarazione nella prima lettera che ci invia dove ci fa capire di essere andato alla seconda ripartizione e che alla stessa ci vengono riconfermati i soldi della prima e che sta andando in tribunale a richiederli. Come ripeto avendo i soldi in comune con l' avvocato diventa difficile come spartire la perdita dei 10.000. L' avvocato, i suoi li vuole tutti e quindi i 10.000 li deve rimettere tutti mia moglie, per quanto mi riguarda io gli farei causa, mia moglie piu' salomonicamente gli ha saldato la parcella con 5.000 Euri in meno. Ora pero' l' avvocato promette sfracelli se non gli diamo anche gli altri 5.000.
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