<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ugo Gobbato | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Ugo Gobbato

Eccolo.....

Come si può leggere nella storia della carriera di Nuvolari (sezione "la vita "), nel 1935 le auto tedesche iniziano a dominare incontrastate le competizioni internazionali. Non sembra esserci nessuna possibilità per le altre marche, prima tra tutte la gloriosa Alfa Romeo. La Scuderia Ferrari, dopo numerose sconfitte, si presenta al GP di Germania al Nurburgring (28/7/35), in casa del "nemico", con le P3 modificate che, sulla carta, partono nettamente battute. La macchina italiana, a parità di peso, e' una otto cilindri di 3800 cc e sviluppa 330 cavalli contro 3990 cc e circa 400 cv della Mercedes W25 M 25 B otto cilindri e 375 cv dell'Auto Union tipo B 16 cilindri, 4950 cc. Inoltre le auto di casa sono numerose ed hanno eccellenti piloti (Caracciola, Fagioli, Lang, Von Brauchitsch e Geyer per la Mercedes e Rosemeyer, Varzi, Stuck e Pietsch per l'Auto Union) contro le Alfa di Nuvolari, Chiron, Brivio e Balestrero. Il mantovano e' anchereduce da un incidente e non vince da parecchio tempo. Ha 43 anni e sembra alla fine della carriera. Pare quindi scontato il risultato. Sotto gli occhi del regime nazista e di 200.000 spettatori, è gia' pronta la parata trionfale dei bolidi tedeschi, che "devono" stravincere e ribadire il prestigio Germanico.
Il mantovano è l'unico convinto di disputare una buona corsa: il tracciato tecnico gli è favorevole. Vi sono numerose e difficili curve e pochi tratti molto veloci. Un tracciato assai impegnativo (28 chilometri di lunghezza e 174 curve!) dove "Nivola" conta di poter recuperare l'enorme svantaggio tecnico, confidando nella propria capacità di guida e nella superiore maneggevolezza dell'Alfa.
Il giorno del GP è uggioso e grigio. Al via, sotto una leggera pioggia, Caracciola scatta in testa mentre l'auto di Stuck non parte e viene urtata da Varzi che percorre qualche giro, poi si ritira. Dopo sei giri le Mercedes sono in testa, tutte le Alfa si sono ritirate, tranne quella del mantovano, e tutte le Auto Union, tranne Rosemeyer: il ritmo imposto è infernale. Quando smette di piovere Nuvolari passa all'attacco e, guidando al massimo delle possibilità, recupera terreno nelle curve del circuito e all'undicesimo giro, tra lo stupore generale, passa al comando della corsa superando von Brauchitsch, Fagioli ed infine Caracciola. Poi Fagioli si ritira per aver chiesto troppo alla macchina nel tentativo di superare Caracciola. Al rifornimento, Tazio è ancora primo ma un guasto alla manovella di comando della pompa della benzina costringe i meccanici ad effettuare l'operazione manualmente (con bidoni e imbuto!). La corsa sembra perduta poichè il ritardo dall'Alfa dai primi tre (von Brauchitsch, Rosemeyer e Caracciola) sale ad oltre un minuto.
Nuvolari rientra e si scatena nel tentativo di recuperare. Il Nurburgring è un tracciato terribile, specialmente per le auto, che sono sottoposte a grandi sollecitazioni: le auto tedesche sono più potenti ma sono anche più sollecitate. Dopo il 13° giro Rosemeyer ha un guasto e si deve fermare, Caracciola accusa problemi meccanici e deve rallentare, venendo cosi' superato dall'Alfa. Il "mantovano volante".... vola al secondo posto e spinge sempre di più per agguantare anche von Brauchitsch che inizia ad essere in crisi con le gomme. Il suo avversario lo sa e non gli concede tregua. Il tedesco vuole stravincere e non rallenta l'andatura per conservare i pneumatici. Non si ferma per il cambio, ma seguita a viaggiare al limite sollecitando le gomme oltre le loro possibilità. Spera che resistano anche se sono ormai arrivate alle tele. Von Brauchitsch passa per primo all'ultimo giro, mancano solo pochi chilometri!
Per tutti la corsa è ormai conclusa e scontata! Al traguardo le autorità tedesche preparano la cerimonia della premiazione: iniziano ad issare la bandiera del Reich, il disco con l'inno è pronto a suonare e i generali sono lì per complimetarsi con il vincitore (tedesco). Ad un tratto si ode in lontananza un rombo, dapprima confuso, poi man mano sempre piu' possente; dal fondo del rettilineo, tra la nebbia, emerge un'auto. La folla e' tutta in piedi: non e' l'argento che si staglia contro il cielo, ma il rosso fuoco dell'Alfa di Nuvolari! Dopo un attimo di stupore e incredulita' si scatena dal pubblico un lungo applauso, giusto tributo all'impossibile vittoria! L'inno Italiano viene scovato in fretta tra i dischi in disuso e le sue note pervadono il Nurburgring. E' la vittoria più bella di Nuvolari, capolavoro di guida e di tattica, una delle imprese più straordinarie di tutti i tempi, rimasta scolpita per sempre nella storia delle competizioni motoristiche.
Scrive Montanelli: "Mentre Nuvolari naufragava fra le fronde di lauro della corona, qualche migliaio di occhi azzurri fissavano sbarrati e increduli i resti del bolide rosso sui quali l'italiano aveva tagliato in testa il traguardo. Essi cercavano invano il perchè 'tecnico' di questa assurda vittoria e, non trovandolo, si sfogavano ad invocare 'der Teufel', cioè il diavolo."
 
x maxetto. Nella raccolta di articoli di ruoteclassiche uscita qualche mese fa c'era anche il famoso racconto di questa gara. Se lo trovi ti conviene acquistarlo. E' veramente emozionante.
 
75TURBO-TP ha scritto:
Eccolo.....

Come si può leggere nella storia della carriera di Nuvolari (sezione "la vita "), nel 1935 le auto tedesche iniziano a dominare incontrastate le competizioni internazionali. Non sembra esserci nessuna possibilità per le altre marche, prima tra tutte la gloriosa Alfa Romeo. La Scuderia Ferrari, dopo numerose sconfitte, si presenta al GP di Germania al Nurburgring (28/7/35), in casa del "nemico", con le P3 modificate che, sulla carta, partono nettamente battute. La macchina italiana, a parità di peso, e' una otto cilindri di 3800 cc e sviluppa 330 cavalli contro 3990 cc e circa 400 cv della Mercedes W25 M 25 B otto cilindri e 375 cv dell'Auto Union tipo B 16 cilindri, 4950 cc. Inoltre le auto di casa sono numerose ed hanno eccellenti piloti (Caracciola, Fagioli, Lang, Von Brauchitsch e Geyer per la Mercedes e Rosemeyer, Varzi, Stuck e Pietsch per l'Auto Union) contro le Alfa di Nuvolari, Chiron, Brivio e Balestrero. Il mantovano e' anchereduce da un incidente e non vince da parecchio tempo. Ha 43 anni e sembra alla fine della carriera. Pare quindi scontato il risultato. Sotto gli occhi del regime nazista e di 200.000 spettatori, è gia' pronta la parata trionfale dei bolidi tedeschi, che "devono" stravincere e ribadire il prestigio Germanico.
Il mantovano è l'unico convinto di disputare una buona corsa: il tracciato tecnico gli è favorevole. Vi sono numerose e difficili curve e pochi tratti molto veloci. Un tracciato assai impegnativo (28 chilometri di lunghezza e 174 curve!) dove "Nivola" conta di poter recuperare l'enorme svantaggio tecnico, confidando nella propria capacità di guida e nella superiore maneggevolezza dell'Alfa.
Il giorno del GP è uggioso e grigio. Al via, sotto una leggera pioggia, Caracciola scatta in testa mentre l'auto di Stuck non parte e viene urtata da Varzi che percorre qualche giro, poi si ritira. Dopo sei giri le Mercedes sono in testa, tutte le Alfa si sono ritirate, tranne quella del mantovano, e tutte le Auto Union, tranne Rosemeyer: il ritmo imposto è infernale. Quando smette di piovere Nuvolari passa all'attacco e, guidando al massimo delle possibilità, recupera terreno nelle curve del circuito e all'undicesimo giro, tra lo stupore generale, passa al comando della corsa superando von Brauchitsch, Fagioli ed infine Caracciola. Poi Fagioli si ritira per aver chiesto troppo alla macchina nel tentativo di superare Caracciola. Al rifornimento, Tazio è ancora primo ma un guasto alla manovella di comando della pompa della benzina costringe i meccanici ad effettuare l'operazione manualmente (con bidoni e imbuto!). La corsa sembra perduta poichè il ritardo dall'Alfa dai primi tre (von Brauchitsch, Rosemeyer e Caracciola) sale ad oltre un minuto.
Nuvolari rientra e si scatena nel tentativo di recuperare. Il Nurburgring è un tracciato terribile, specialmente per le auto, che sono sottoposte a grandi sollecitazioni: le auto tedesche sono più potenti ma sono anche più sollecitate. Dopo il 13° giro Rosemeyer ha un guasto e si deve fermare, Caracciola accusa problemi meccanici e deve rallentare, venendo cosi' superato dall'Alfa. Il "mantovano volante".... vola al secondo posto e spinge sempre di più per agguantare anche von Brauchitsch che inizia ad essere in crisi con le gomme. Il suo avversario lo sa e non gli concede tregua. Il tedesco vuole stravincere e non rallenta l'andatura per conservare i pneumatici. Non si ferma per il cambio, ma seguita a viaggiare al limite sollecitando le gomme oltre le loro possibilità. Spera che resistano anche se sono ormai arrivate alle tele. Von Brauchitsch passa per primo all'ultimo giro, mancano solo pochi chilometri!
Per tutti la corsa è ormai conclusa e scontata! Al traguardo le autorità tedesche preparano la cerimonia della premiazione: iniziano ad issare la bandiera del Reich, il disco con l'inno è pronto a suonare e i generali sono lì per complimetarsi con il vincitore (tedesco). Ad un tratto si ode in lontananza un rombo, dapprima confuso, poi man mano sempre piu' possente; dal fondo del rettilineo, tra la nebbia, emerge un'auto. La folla e' tutta in piedi: non e' l'argento che si staglia contro il cielo, ma il rosso fuoco dell'Alfa di Nuvolari! Dopo un attimo di stupore e incredulita' si scatena dal pubblico un lungo applauso, giusto tributo all'impossibile vittoria! L'inno Italiano viene scovato in fretta tra i dischi in disuso e le sue note pervadono il Nurburgring. E' la vittoria più bella di Nuvolari, capolavoro di guida e di tattica, una delle imprese più straordinarie di tutti i tempi, rimasta scolpita per sempre nella storia delle competizioni motoristiche.
Scrive Montanelli: "Mentre Nuvolari naufragava fra le fronde di lauro della corona, qualche migliaio di occhi azzurri fissavano sbarrati e increduli i resti del bolide rosso sui quali l'italiano aveva tagliato in testa il traguardo. Essi cercavano invano il perchè 'tecnico' di questa assurda vittoria e, non trovandolo, si sfogavano ad invocare 'der Teufel', cioè il diavolo."
Esattamente, avevi postato la mitica vittoria ma non trovavo più il post.
Quindi erano Alfa P3 della scuderia Ferrari.
Ma esiste ancora qualche modello in qualche museo?
 
Merosi1910 ha scritto:
x maxetto. Nella raccolta di articoli di ruoteclassiche uscita qualche mese fa c'era anche il famoso racconto di questa gara. Se lo trovi ti conviene acquistarlo. E' veramente emozionante.
Ok, proverò a trovarlo. Grazie :thumbup:
 
Maxetto ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
Eccolo.....

Come si può leggere nella storia della carriera di Nuvolari (sezione "la vita "), nel 1935 le auto tedesche iniziano a dominare incontrastate le competizioni internazionali. Non sembra esserci nessuna possibilità per le altre marche, prima tra tutte la gloriosa Alfa Romeo. La Scuderia Ferrari, dopo numerose sconfitte, si presenta al GP di Germania al Nurburgring (28/7/35), in casa del "nemico", con le P3 modificate che, sulla carta, partono nettamente battute. La macchina italiana, a parità di peso, e' una otto cilindri di 3800 cc e sviluppa 330 cavalli contro 3990 cc e circa 400 cv della Mercedes W25 M 25 B otto cilindri e 375 cv dell'Auto Union tipo B 16 cilindri, 4950 cc. Inoltre le auto di casa sono numerose ed hanno eccellenti piloti (Caracciola, Fagioli, Lang, Von Brauchitsch e Geyer per la Mercedes e Rosemeyer, Varzi, Stuck e Pietsch per l'Auto Union) contro le Alfa di Nuvolari, Chiron, Brivio e Balestrero. Il mantovano e' anchereduce da un incidente e non vince da parecchio tempo. Ha 43 anni e sembra alla fine della carriera. Pare quindi scontato il risultato. Sotto gli occhi del regime nazista e di 200.000 spettatori, è gia' pronta la parata trionfale dei bolidi tedeschi, che "devono" stravincere e ribadire il prestigio Germanico.
Il mantovano è l'unico convinto di disputare una buona corsa: il tracciato tecnico gli è favorevole. Vi sono numerose e difficili curve e pochi tratti molto veloci. Un tracciato assai impegnativo (28 chilometri di lunghezza e 174 curve!) dove "Nivola" conta di poter recuperare l'enorme svantaggio tecnico, confidando nella propria capacità di guida e nella superiore maneggevolezza dell'Alfa.
Il giorno del GP è uggioso e grigio. Al via, sotto una leggera pioggia, Caracciola scatta in testa mentre l'auto di Stuck non parte e viene urtata da Varzi che percorre qualche giro, poi si ritira. Dopo sei giri le Mercedes sono in testa, tutte le Alfa si sono ritirate, tranne quella del mantovano, e tutte le Auto Union, tranne Rosemeyer: il ritmo imposto è infernale. Quando smette di piovere Nuvolari passa all'attacco e, guidando al massimo delle possibilità, recupera terreno nelle curve del circuito e all'undicesimo giro, tra lo stupore generale, passa al comando della corsa superando von Brauchitsch, Fagioli ed infine Caracciola. Poi Fagioli si ritira per aver chiesto troppo alla macchina nel tentativo di superare Caracciola. Al rifornimento, Tazio è ancora primo ma un guasto alla manovella di comando della pompa della benzina costringe i meccanici ad effettuare l'operazione manualmente (con bidoni e imbuto!). La corsa sembra perduta poichè il ritardo dall'Alfa dai primi tre (von Brauchitsch, Rosemeyer e Caracciola) sale ad oltre un minuto.
Nuvolari rientra e si scatena nel tentativo di recuperare. Il Nurburgring è un tracciato terribile, specialmente per le auto, che sono sottoposte a grandi sollecitazioni: le auto tedesche sono più potenti ma sono anche più sollecitate. Dopo il 13° giro Rosemeyer ha un guasto e si deve fermare, Caracciola accusa problemi meccanici e deve rallentare, venendo cosi' superato dall'Alfa. Il "mantovano volante".... vola al secondo posto e spinge sempre di più per agguantare anche von Brauchitsch che inizia ad essere in crisi con le gomme. Il suo avversario lo sa e non gli concede tregua. Il tedesco vuole stravincere e non rallenta l'andatura per conservare i pneumatici. Non si ferma per il cambio, ma seguita a viaggiare al limite sollecitando le gomme oltre le loro possibilità. Spera che resistano anche se sono ormai arrivate alle tele. Von Brauchitsch passa per primo all'ultimo giro, mancano solo pochi chilometri!
Per tutti la corsa è ormai conclusa e scontata! Al traguardo le autorità tedesche preparano la cerimonia della premiazione: iniziano ad issare la bandiera del Reich, il disco con l'inno è pronto a suonare e i generali sono lì per complimetarsi con il vincitore (tedesco). Ad un tratto si ode in lontananza un rombo, dapprima confuso, poi man mano sempre piu' possente; dal fondo del rettilineo, tra la nebbia, emerge un'auto. La folla e' tutta in piedi: non e' l'argento che si staglia contro il cielo, ma il rosso fuoco dell'Alfa di Nuvolari! Dopo un attimo di stupore e incredulita' si scatena dal pubblico un lungo applauso, giusto tributo all'impossibile vittoria! L'inno Italiano viene scovato in fretta tra i dischi in disuso e le sue note pervadono il Nurburgring. E' la vittoria più bella di Nuvolari, capolavoro di guida e di tattica, una delle imprese più straordinarie di tutti i tempi, rimasta scolpita per sempre nella storia delle competizioni motoristiche.
Scrive Montanelli: "Mentre Nuvolari naufragava fra le fronde di lauro della corona, qualche migliaio di occhi azzurri fissavano sbarrati e increduli i resti del bolide rosso sui quali l'italiano aveva tagliato in testa il traguardo. Essi cercavano invano il perchè 'tecnico' di questa assurda vittoria e, non trovandolo, si sfogavano ad invocare 'der Teufel', cioè il diavolo."
Esattamente, avevi postato la mitica vittoria ma non trovavo più il post.
Quindi erano Alfa P3 della scuderia Ferrari.
Ma esiste ancora qualche modello in qualche museo?

fino a quando fiat non lo chiude o lo svende, è al museo Alfa di Arese.
 
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