ufficiale: Ducati

[Rick65]

Dunque, anche la Ducati è morta. Da domani si chiamerà ducaudi.
Come la defunta Lamborghini che oggi è solo una lamborgaudi.
Un'altra vergogna per questo povero paese e per la povera piccola gente che apprezzerà il passaggio sotto la "prestigiosa ala tedesca"; affari loro; da parte mia, il più assoluto disprezzo per chi ha permesso che ciò avvenisse e l'augurio che marchio e fabbrica (ora cacciavite) spariscano al più presto, con felice ricollocazione per le maestranze, ovviamente.
Due cose mi consolano:
1°: Ero in trattativa con un collega per la sua Monster. Appena letta la ferale notizia su RaiNews gli ho mandato un sms per dirgli che l'affare non mi interessava più...mi tengo il mio Aprilia. Fosse uscita più avanti avrei avuto anche il disagio di doverla rivendere subito.
2°: Fino a ieri soffrivo le sonore batoste che Valentino Rossi subiva nella MotoGP; da domani sarà divertente gioire delle figuracce del catorcione di Borgo Panigale, sperando che Valentino ritrovi una modo degna; magari una Yamaha sponsorizzata Fiat.

Rick, senza polemica, secondo me stai pessimizzando un pò troppo.

Non è che la Lamborghini da quando è proprietà Vw fa catorci eh?!? anzi.

Idem la Ducati, non credo (e spero) non stravolgeranno un marchio, semplicemente hanno le risorse economiche per mandarla avanti (e svilupparla) in maniera più che dignitosa

Smettetela di fare della sterile polemica di campanile solo perche'
vedete esclusivamente i motori,
passando per la chimica, e l' acciaio,
l' alimentare Italiano e' dimezzato, la GD quasi sparita....
e voi guardate 850 milioni.....mah :?: :!: :cry:

Non è che non sappia che, in nome della globalizzazione, dall'estero ci stanno mangiando un pezzo alla volta e stiamo tristemente diventando un paese del secondo mondo, quando non terzo, da potenza industriale che eravamo. Qui si parla di motori e su quello stiamo argomentando.
Rispondendo all'amico kanarino, nessuno mette in dubbio la competenza tecnica dei tedeschi, come dei coreani o dei giapponesi; ma l'auto che tanto ci appassiona non è fatta solo di questo: entrano in gioco altri termini quali passione, orgoglio, cuore e storia, di cui i nostri marchi sono pieni e duole molto vederli fagocitati uno dopo l'altro, per quanto gran parte della responsabilità vada attribuita a manager incapaci e a una politica assente.
E fa male vedere come in tanti connazionali sia ancora oggi perfettamente in voga il tipico motto italico seicentesco: "Franza o Spagna, basta che se magna".

 

[Maxetto]

Dunque, anche la Ducati è morta. Da domani si chiamerà ducaudi.
Come la defunta Lamborghini che oggi è solo una lamborgaudi.
Un'altra vergogna per questo povero paese e per la povera piccola gente che apprezzerà il passaggio sotto la "prestigiosa ala tedesca"; affari loro; da parte mia, il più assoluto disprezzo per chi ha permesso che ciò avvenisse e l'augurio che marchio e fabbrica (ora cacciavite) spariscano al più presto, con felice ricollocazione per le maestranze, ovviamente.
Due cose mi consolano:
1°: Ero in trattativa con un collega per la sua Monster. Appena letta la ferale notizia su RaiNews gli ho mandato un sms per dirgli che l'affare non mi interessava più...mi tengo il mio Aprilia. Fosse uscita più avanti avrei avuto anche il disagio di doverla rivendere subito.
2°: Fino a ieri soffrivo le sonore batoste che Valentino Rossi subiva nella MotoGP; da domani sarà divertente gioire delle figuracce del catorcione di Borgo Panigale, sperando che Valentino ritrovi una modo degna; magari una Yamaha sponsorizzata Fiat.

O perchè no una Aprilia o MV Agusta.