nafnlaus
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Apro questa discussione per spezzare una lancia a favore dell'usato e delle auto vissute.
Sono nato e cresciuto nel mondo del "si cambia auto ogni 3 anni" o "a 100 mila meglio liberarsene" adducendo tutte le motivazioni possibili e immaginabili per sostenere quelle decisioni.
Ho pure vissuto il periodo in cui l'avvicendamento dei modelli si aveva a 8-9 anni dal lancio per giungere ai 4-5 anni o anche agli Mk x.5 pur di vantare una novità.
Al tempo pensavo che si trattasse di un mercato dinamico dovuto ai piccoli ma costanti aggiornamenti mentre invece si è dimostrata più che altro una necessità per sostenere un mercato asfittico.
Ci si divideva tra quelli che lamentavano l'obsolescenza programmata e quelli che sostenevano non esistesse nel mondo auto.
Poi, recentemente, la stessa UE si è interessata a questo fenomeno e si sta adoperando per porre un freno a riprova che la questione esisteva sul serio.
Come europei sappiamo che stiamo andando verso norme in cui l'elettrificazione dovrebbe recitare una parte importante e sappiamo della lotta alle auto vecchie.
Ragione vorrebbe che un auto già prodotta si possa considerare meno inquinante di una da produrre o comunque ad impatto ridotto (cioè non cambia granché).
Ragione vorrebbe che si producessero meno rifiuti, ergo si salvassero quante più auto possibili mantenendole in efficienza. Ragione vorrebbe che qualunque auto dovrebbe poter adottare sistemi che ne migliorino i vari parametri anche nel corso della vita e qui si giunge alla domanda. Quando cambiare un auto?
Dal mio punto di vista un auto andrebbe cambiata quando cambiano le esigenze o quando non più funzionante o incapace di rispondere a criteri minimi di sicurezza. In tutti gli altri casi penso che qualunque auto vissuta possa trovare un suo spazio nel mondo.
A voi.
Sono nato e cresciuto nel mondo del "si cambia auto ogni 3 anni" o "a 100 mila meglio liberarsene" adducendo tutte le motivazioni possibili e immaginabili per sostenere quelle decisioni.
Ho pure vissuto il periodo in cui l'avvicendamento dei modelli si aveva a 8-9 anni dal lancio per giungere ai 4-5 anni o anche agli Mk x.5 pur di vantare una novità.
Al tempo pensavo che si trattasse di un mercato dinamico dovuto ai piccoli ma costanti aggiornamenti mentre invece si è dimostrata più che altro una necessità per sostenere un mercato asfittico.
Ci si divideva tra quelli che lamentavano l'obsolescenza programmata e quelli che sostenevano non esistesse nel mondo auto.
Poi, recentemente, la stessa UE si è interessata a questo fenomeno e si sta adoperando per porre un freno a riprova che la questione esisteva sul serio.
Come europei sappiamo che stiamo andando verso norme in cui l'elettrificazione dovrebbe recitare una parte importante e sappiamo della lotta alle auto vecchie.
Ragione vorrebbe che un auto già prodotta si possa considerare meno inquinante di una da produrre o comunque ad impatto ridotto (cioè non cambia granché).
Ragione vorrebbe che si producessero meno rifiuti, ergo si salvassero quante più auto possibili mantenendole in efficienza. Ragione vorrebbe che qualunque auto dovrebbe poter adottare sistemi che ne migliorino i vari parametri anche nel corso della vita e qui si giunge alla domanda. Quando cambiare un auto?
Dal mio punto di vista un auto andrebbe cambiata quando cambiano le esigenze o quando non più funzionante o incapace di rispondere a criteri minimi di sicurezza. In tutti gli altri casi penso che qualunque auto vissuta possa trovare un suo spazio nel mondo.
A voi.