<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Toyota Mirai | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

Toyota Mirai

bah, se scoppiano le bombole del metano a 200 atmosfere, i brandelli di macchina e passeggeri sono confrontabili con quelli a 700 atm; è come sbattere contro un muro di cemento a 100 orari o a 250 orari...
 
Non penserei neanche allo scoppio. Se sono come quelle del metano hanno delle valvole di sfogo per far fuoriuscire il gas, solo che l'idrogeno ha una incendiabilità 100 volte superiore ai combustibili che utliziamo normalmente. Penso che in caso di incidente il pericolo maggiore sia l'incendio più che lo scoppio. Amenochè abbiano fatto delle bombole indistruttibili a prova di "bomba "
 
Le bombole della Mirai sono esterne l'abitacolo e resistono al fuoco vivo per 3 ore ma prima che possano esplodere l'idrogeno viene rilasciato da apposite valvole. Sfruttando l'alta volatilità il gas uscendo ed eventualmente incendiandosi non esplode ma provoca una fiammata verticale ( 11 metri circa a bombola piena, 8 metri il metano ) che dura pochissimo. Inoltre possono resistere a una calibro 9 sparata da un metro senza subire forature.
Durante un incidente le bombole vengono istantaneamente chiuse, l'impatto viene rilevato da sensori anteriori posteriori e laterali, da valvole specifiche. Inoltre vengono chiuse anche se per una perdita viene rilevato idrogeno nell'abitacolo da sensori speciali visto che è in odore e incolore.
Qui sotto potete vedere le fasi di un crash test da un tamponamento disassato (caso peggiore). Si possono vedere le bombole che non subiscono nessun tipo di danno nonostante una perda i tubi di raccordo.
Inoltre tali test sono stati supervisionati dalla NHTSA e scusate se è poco.

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Ecco una simulazione, per sfatare tutti i miti "Hinderuburgniani"

T_1 n.2 auto identiche : quella di sinistra ad idrogeno quella di destra a benzina

T_2 innesco dei serbatoi : quella di sinistra ad idrogeno viene by passata la valvola di sicurezza per simulare un perdita, mentre una fessurazione del tubo del carburante per quella di destra.

T_3 sviluppo dell'incendio dopo poco più di un minuto : l'idrogeno per l'alta volatilità si sviluppa verso l'alto e non si propaga nell'abitacolo, notare rispetto alla foto T_2 che comincia a ridursi. Mentre quella a benzina il fuoco comincia a propagarsi nell'abitacolo distruggendolo.

T_4 sviluppo dell'incendio dopo poco più di 2 minuti : quella a idrogeno è praticamente scemato, mentre quella a benzina è devastata.

T_5 quella a benzina è praticamente distrutta.

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stai tranquillo che quelle bombole ad alta pressione torneranno continuamente nei discorsi, proprio come altri argomenti che provocano flames. Per giustificare l'arretratezza tecnologica "todo modo"
 
Eneagatto ha scritto:
stai tranquillo che quelle bombole ad alta pressione torneranno continuamente nei discorsi, proprio come altri argomenti che provocano flames. Per giustificare l'arretratezza tecnologica "todo modo"

Beh allora ho anche pane per i denti di chi è dubbioso sul futuro di una società all'idrogeno.
Questa è lo schema delle Hybrid Power Plant dei parchi eolici tedeschi.

Attached files /attachments/2022816=47771-Hybrid Power Plant.png
 
su strada:

PRIMO CONTATTO
Toyota Mirai: l'elettrica a idrogeno è svelta e confortevole
Con i suoi 154 CV è scattante e silenziosa come un?elettrica classica, ma il rifornimento richiede solo tre minuti. Da noi, però, non è ancora in vendita e il pieno si può fare solo a Bolzano.

*Più tasse locali, diverse a seconda del paese d'immatricolazione

Futuro su strada:
Con l?avvio, negli scorsi mesi, della commercializzazione della Toyota Mirai in Giappone e negli Stati Uniti, attraverso la tecnologia delle fuel cell (le celle a combustibile, che forniscono energia a un motore elettrico) in questi due paesi l?alimentazione a idrogeno è passata dai laboratori di ricerca alle strade di tutti i giorni. Ora, le vendite della Mirai (tradotto dal giapponese, il suo nome significa Futuro) iniziano anche in Europa: per il momento, però, non ancora in Italia, a causa di una serie di problemi legislativi relativi alla realizzazione delle stazioni di rifornimento di idrogeno.

Linee ispirate a gocce d?acqua:
Che la Toyota Mirai nasconda qualcosa di diverso lo si nota al primo sguardo: il frontale, con le due grandi bocche laterali, sembra sottolineare il fatto che, per ?vivere?, la Mirai abbia bisogno di ?mangiare? aria. E così è, visto che l?ossigeno catturato dall?atmosfera si combina nelle pile chimiche di bordo con l?idrogeno stivato in due bombole, per produrre l?energia elettrica che alimenta il motore producendo come unico scarto semplice acqua (circa 12 litri ogni 100 km). E proprio il tema dell?acqua è riproposto in motivi ?a goccia? che segnano le fiancate della fuel cell nipponica. Il posteriore, dalle forme più particolari, è invece studiato per ottimizzare l?aerodinamica del veicolo. Il sottoscocca è completamente piatto e presenta solo un piccolo ugello posteriore da cui scaricare l?acqua prodotta e ancora immagazzinata a bordo (l?operazione può essere comandata anche premendo semplicemente un tasto nella plancia): il liquido che esce è puro, ma passa attraverso tubazioni non appositamente realizzate per usi alimentari.

Abitacolo senza guizzi:
L?interno della Toyota Mirai un po? delude, al primo impatto: da una vettura tecnologicamente così avanzata ci si aspetterebbero effetti speciali? Invece, niente maxischermi, ma una plancia che presenta un ?semplice? display a sfioramento; la strumentazione digitale, nella parte superiore centrale, è chiara e ben leggibile, ma non certo sfiziosa. I tasti e i pulsanti sono comuni ad altre Toyota. Le onde nella plancia, che a loro volta ricordano l?acqua, poi, sono caotiche nel loro incrociarsi, e i vani nella consolle centrale sono piccoli. Bocciata, quindi? Tutt?altro: è guidando la Mirai che si apprezzano la razionalità del suo abitacolo e la disposizione semplice ma intuitiva dei comandi. Le poltrone sono comode e riscaldabili, anche quelle posteriori; sotto il grande bracciolo centrale si nasconde un pratico sistema di ricarica a induzione per il cellulare. Il sistema di regolazione a sfioramento della climatizzazione permette, poi, di impostare la temperatura della zona di destra o di sinistra facendo scivolare il dito lungo uno dei due piccoli canali longitudinali che si trovano ai lati del cambio. I rivestimenti di parte della plancia sono soffici e i materiali, in generale, di qualità. Le tasche delle portiere sono ampie e profonde. Per quel che riguarda lo spazio, davanti è abbondante. Dietro, invece, solo chi è alto un metro e 90 centimetri o più non si troverà bene: per salire a bordo dovrà piegare la testa e, poi, rischierà di toccare contro il soffitto della vettura. Inoltre, il fatto di non potere infilare i piedi sotto le poltrone anteriori non piacerà a chi ha le gambe più lunghe della media. In larghezza, invece, i due posti separati offrono tanto spazio. Nota negativa, piuttosto, per il bagagliaio: per una vettura lunga 489 cm, 361 litri non sono molti (se si viaggia in quattro c?è spazio solo per le borse per un weekend, o poco più).

Bombole a prova di proiettile:
La principale fonte energetica che alimenta il motore elettrico della Toyota Mirai è rappresentata dalle pile chimiche, rifornite costantemente dall?ossigeno preso dall?atmosfera e dall?idrogeno contenuto nei serbatoi: si tratta di 370 celle da 1 Volt l?una, collegate in serie. L?elettricità che producono viene in parte utilizzata dall?unità motrice, e in parte assorbita dai sistemi di bordo, ma può essere sfruttata anche per ricaricare una seconda batteria (al nichel-metallidruro) che fornisce energia nelle partenze da fermo del veicolo e supporta le fuel cell nelle accelerazioni più forti. Come nelle ibride tradizionali, questo secondo accumulatore immagazzina l?energia recuperata in fase di decelerazione e nelle frenate. Per motivi di sicurezza e per abbassare il baricentro dell?auto, i due compatti serbatoi di idrogeno sono sistemati sotto le due poltrone posteriori e tra le ruote dietro: le bombole, della capacità complessiva di circa 5 kg, garantiscono 500 km di autonomia e sono realizzate dalla stessa Toyota con un materiale speciale a base di fibra di carbonio (la loro sicurezza è stata testata, oltre che con prove di urto e di incendio, anche bersagliandole di proiettili). Rifornire la Mirai è semplicissimo: si utilizza un bocchettone simile a quello dei distributori di metano e, per il pieno, bastano 3 minuti.

Briosa e confortevole:
Su strada, questa Toyota Mirai è piacevole da guidare quanto una vettura elettrica. Silenziosissima alle basse e medie andature, anche ai 130 km/h autostradali mantiene un elevato comfort acustico, paragonabile a quello di una berline premium a benzina: si avvertono un certo rumore dovuto al rotolamento dei pneumatici e qualche fruscìo aerodinamico, ma per chiacchierare non occorre alzare la voce. Non disturba neppure il leggero ronzio di sottofondo prodotto dal compressore d?aria che rifornisce le fuel cell, più evidente quando si chiede massima potenza. Agile in città, con uno scatto che all?occorrenza si fa brillante, l?auto svicola bene nel traffico nonostante la lunghezza. La visibilità è abbastanza buona anche se, in determinate condizioni di luce, alcuni riflessi sul parabrezza possono dare fastidio. Stabile nei lunghi curvoni autostradali, anche se con uno sterzo migliorabile per servoassistenza, la Mirai arriva abbastanza presto alle velocità prossime ai 178 km/h massimi, possibili sulle autostrade tedesche dove abbiamo testato l?auto in anteprima. I 154 CV spingono con fluidità e progressione costante; premendo il tasto ?power?, poi la vettura acquista ulteriore brillantezza e risulta persino divertente. I consumi? Al termine dei 162 km del test, percorsi fra scatti nervosi nel traffico cittadino e sprint autostradali, il computer di bordo ha segnato un valore di 1,2 kg/100 km, distante ma non troppo da quello medio (0,76 kg/100 km) omologato.

Leasing ?furbo?:
La Toyota Mirai ha un prezzo europeo di 66.000 euro più tasse locali; la Toyota preferisce però proporla con una formula di leasing tutto compreso, con un costo della rata che oscilla, a seconda del paese, intorno ai 1.000 euro al mese. Il contratto prevede 4 anni di utilizzo e la successiva restituzione del mezzo, con garanzia Toyota, pneumatici e spese di manutenzione ordinaria inclusi. Da aggiungere solo il costo del carburante, che in Germania è venduto a 9,5 euro al kg. Per ora, in Italia la Toyota non propone la Mirai alla sua clientela: se la si vuole, è possibile acquistarla in Germania. Per usarla senza problemi di rifornimento e di autonomia, però, meglio non allontanarsi dal Trentino Alto Adige: la Mirai, infatti, immagazzina nelle sue bombole l?idrogeno a 700 bar, mentre l?attuale legge nazionale limita a 350 bar la pressione di erogazione di questo combustibile dalla colonnina di rifornimento, il che comporterebbe un incompleto riempimento delle bombole e una riduzione dell?autonomia della vettura. Fa eccezione, però, il distributore attivo nella città di Bolzano: che, grazie a una deroga varata dalla provincia, permette appunto il pieno a 700 bar, la pressione necessaria per assicurare il completo riempimento dei serbatoi.

Secondo noi

Pregi
&gt Comfort - Come molte elettriche è silenziosa e confortevole alle basse andature, ma le orecchie di chi è a bordo ringraziano anche alle medie e alte velocità.
&gt Immagine - Guidare il futuro è uno sfizio appagante, e se l?auto è intestata all?azienda ci guadagna pure la percezione presso il pubblico.
&gt Rispetto ambientale - Non inquina: emette vapore acqueo.

Difetti
&gt Bagagliaio - Il vano è piccolo: serbatoi e ?power unit? portano via tanto spazio.
&gt Interni - Dall?auto più tecnologica in commercio ci si aspetterebbero soluzioni per l?abitacolo da lasciare a bocca aperta, ma qui trionfa l?understatement.
&gt Rifornimento - Tranne che in Alto Adige, fare il pieno d'idrogeno in Italia al momento è praticamente impossibile.
SCHEDA TECNICA
Potenza massima kW (CV)/giri 113(154)
Coppia max Nm/giri 335/-
Pacco celle elettrolita polimerico
Batteria Ni-Metallo idruro da 6,5 Ah
Trazione anteriore
Freni anteriori dischi autoventilanti
Freni posteriori dischi

Le prestazioni dichiarate
Velocità massima (km/h) 178
Accelerazione 0-100 km/h (s) 9,6
Consumo medio (km/kg) ** 131,6

Quanto è grande
Lunghezza/larghezza/altezza cm 489/181,5/153,5
Passo cm 278
Peso in ordine di marcia kg 1850
Capacità bagagliaio litri 361
Pneumatici (di serie) 215/55 R17

http://tinyurl.com/o84vu8w
 
hpx ha scritto:
T_2 innesco dei serbatoi : quella di sinistra ad idrogeno viene by passata la valvola di sicurezza per simulare un perdita, mentre una fessurazione del tubo del carburante per quella di destra.

Avevo già visto qualcosa del genere, ma mi è rimasto solo un dubbio: se la fessurazione che provoca quella fiammata lunga circa 5 metri invece che verso l'esterno fosse rivolta verso l'abitacolo? E' una domanda, non una polemica.
 
a_gricolo ha scritto:
hpx ha scritto:
T_2 innesco dei serbatoi : quella di sinistra ad idrogeno viene by passata la valvola di sicurezza per simulare un perdita, mentre una fessurazione del tubo del carburante per quella di destra.

Avevo già visto qualcosa del genere, ma mi è rimasto solo un dubbio: se la fessurazione che provoca quella fiammata lunga circa 5 metri invece che verso l'esterno fosse rivolta verso l'abitacolo? E' una domanda, non una polemica.

In teoria, come in pratica spero visti i crash test e le simulazioni reali, sarebbe impossibile perché le valvole sono posizionate orizzontalmente ai lati delle bombole anch'esse orizzontali, quindi buttano in fuori. Anche in caso di tamponamento (vedi foto che ho postato più in su) le bombole e valvole rimangono tali, sempre orizzontali. Per essere rivolte verso l'alto durante lo scontro la bombola dovrebbe ruotare lungo il suo asse verso l'alto e rimanere attaccata alla scocca. Sarebbe impossibile ma se accedesse il fatto che la fiamma sia rivolta verso l'altro sarebbe l'ultimo dei tuoi problemi. Sempre se sei ancora vivo.
Inoltre tutto il rivestimento sotto scocca e ignifugo e dato che la fiamma a serbatoio pieno dura si e no 2 minuti e mezzo non farebbe in tempo a surriscaldare e prendere fuoco i rivestimenti interni.
 
Eventi:

Toyota Mirai si potrà provare per la prima volta ad Ecomondo.

Al salone della mobilità sostenibile H2R ci saranno anche Nuova Prius, Auris Hybrid e Lexus NX Hybrid.

Negli Stati Uniti è andata sold out in meno di due mesi, in Giappone le vendite proseguono a gonfie vele ed in Europa le vendite sono iniziate da poco, ma non c'è da sperare di vederla presto in Italia, quantomeno in strada. Nel Bel Paese mancano le infrastrutture necessarie, ma la Toyota Mirai, la prima auto di serie a muoversi grazie alle celle a combustibile ad idrogeno, si potrà provare per la prima volta anche in territorio italiano (noi l'abbiamo testata a Bruxelles) alla Fiera di Rimini dal 3 al 6 novembre durante Ecomondo 2015. Un'occasione unica, soprattutto visto che non è ancora dato sapere se e quando l'Italia riuscirà ad adeguare normativa e rete di vendita per permetterne la commercializzazione.
Ad ospitare il test-drive sarà il salone della mobilità sostenibile, H2R - Mobility for sustainability, punto d'incontro tra la ricerca indipendente e il mondo dell'auto. Un forum che ospiterà non solo la futuristica Mirai, ma anche le ormai più "convenzionali" ibride di casa Toyota. All'appello ci sarà l'ultima nata, la Nuova Prius, che sarà possibile ammirare in attesa della commercializzazione, ed altri due portabandiera della filosofia full hybrid del Gruppo giapponese: la Toyota Auris Hybrid Touring Sports (che abbiamo provato nell'OmniAuto Garage) e la Lexus NX Hybrid, il pioniere dei SUV ibridi in Italia, che sarà possibile provare nella zona esterna all'entrata della Fiera di Rimini.

http://tinyurl.com/pwp5xf3

EDIT
 
Test:

Toyota Mirai: rivoluzione silenziosa, parte seconda [VIDEO].

483 km di autonomia e tempi di rifornimento rapidissimi: idrogeno batte elettrico? Scopritelo nella prova di Andrea.

Elettrico o idrogeno? Questo è l?interrogativo che a breve si avrà entrando in un concessionario Toyota in cerca di un?auto ecologica, oltre che tecnologica. Si perché se l?ibrido in circa 20 anni ha fatto passi da gigante diventando alla portata di tutti, l?era dell?idrogeno, parte seconda, inizia oggi con un?auto che non è un prototipo ma è già in commercio, e si chiama Toyota Mirai. In attesa di averla anche in Italia, si spera entro il 2017, il nostro Andrea è volato a Bruxelles in Toyota Europe per capire come si guida, quanto è sicura e quali vantaggi pratici porta in dote questa rivoluzionaria giapponese.
L?idrogeno che piace all?elettrico
In passato ci sono stati altri esempi di auto alimentate a idrogeno ma mosse da un motore endotermico, ma Toyota ? come Honda con la FCX Clarity e Hyundai con la ix35 FCEV - è fra quei Costruttori che ha preferito investire per migliorare la tecnologia Fuel Cell per produrre idrogeno utile ad alimentare un motore elettrico. Ed è esattamente quello che succede su di una Mirai che, grazie ai suoi serbatoi in materiale composito da 122,4 litri di capacità, riesce a contenere 5 kg di idrogeno compressi a 700 atmosfere (alla pompa sono 875) che sono sufficienti a garantire un?autonomia di circa 483 km. La ?magia? però la fa l?ultima evoluzione di una tecnologia che in Toyota studiano dai primi anni 2000, ovvero il Fuel Cell System. Sulla Mirai la corrente elettrica necessaria ad alimentare il motore da 114 Kw (equivalenti a 155 CV) e 355 Nm di coppia proviene dalla circolazione di elettroni che formano gli atomi di idrogeno, elettricità derivante dal sistema di celle a combustibile che impiega idrogeno e ossigeno, producendo energia ed emettendo acqua. Più ?eco? di così?
Come si guida
Nella breve prova avvenuta a Brussels al centro di ricerca e sviluppo di Toyota Europe, la Mirai ha messo in luce un comportamento di guida da berlina premium. Silenziosissima, grazie alla sia propulsione elettrica, questa nipponica primeggia per il confort. La taratura soft dell?assetto, che è chiamato a gestire un peso non indifferente di circa 1.850 kg, piacerà agli americani e agli amanti della guida morbida, meno a chi pensa che quei 155 CV siano di matrice ?sportiveggiante?, nonostante la velocità massima sia di 178 km/h e l?accelerazione da 0 a 100 km/h avvenga in 9,6 secondi. Si perché anche se l?erogazione è eccezionale e perfettamente paragonabile a quella di una Prius di ultima generazione, la mole dell?auto si fa sentire se si esagera in curva mediante un accentuato rollio.
Quanto è sicura?
In Toyota però hanno dimostrato che, volendo, la Mirai può anche essere guidata in maniera aggressiva; come? ?vestendola? da rally e facendole fare da apripista al Rally di Germania. In questo caso, più che di prestazioni, la Casa giapponese intendeva evidenziare la sicurezza dell?idrogeno e dei suoi componenti. Partendo dai serbatoi, questi sono stati progettati per resistere fino al 225% della loro pressione operativa. In caso di perdita di gas, la Mirai è dotata di sensori ad alta sensibilità che rilevano alche il più piccolo quantitativo di idrogeno mentre, qualora ci fosse una falla nel sistema di alimentazione, i sensori chiudono immediatamente le valvole di sicurezza e spengono il veicolo. Infine, l'abitacolo è completamente separato dal compartimento dell'idrogeno che, in caso di fuoriuscita, si disperderà nell?atmosfera.
Quanto costa, dove e? perché?
In Italia ancora non c?è. E si spera che arriverà entro il 2017. Questo perché da noi l?idrogeno viene erogato a 350 atmosfere e manca la legislazione che adegui la distribuzione ai requisiti della Mirai, come di tutte le auto a idrogeno esistenti. In attesa che avvenga il miracolo anche in Italia, la Mirai è già acquistabile in California dove costa 57.500 dollari (oppure, anticipo di 3.600 dollari e 500 dollari al mese per un noleggio a lungo termine), in Danimarca, Gran Bretagna e in Germania, dove sono necessari 66.000 euro (+IVA). Sui consumi e sui vantaggi economici di una vettura alimentata a idrogeno rispetto a gasolio e benzina vi rimandiamo al nostro approfondimento, mentre per vederla in azione e capire perché di questo prezzo? guardatevi il nostro VIDEO!

http://tinyurl.com/p75c4lf
 
Toyota Mirai
California, la fuel cell accelera dopo le prime consegne.

La Toyota Mirai inizia a prendere piede in California: durante il primo mese di commercializzazione la Casa ha consegnato 22 esemplari, già in circolazione sulle strade del Golden State.
Futuro a idrogeno. La vettura, per cui ci sono già duemila richieste, è una parte integrale della strategia della Casa per abbandonare le motorizzazioni inquinanti entro il 2050. Nel giro di cinque anni, la Mirai dovrebbe infatti raggiungere quota 30 mila consegne a livello globale: "Ci troviamo al piano terra di qualcosa che potrebbe essere enorme", ha spiegato il general manager Usa del brand, Bill Fay, riportato dalla Reuters.

Il network rifornimento. La Mirai (proposta in California a 57.500 dollari incentivi esclusi) non è acquistabile da tutti, ma solo da chi abita sufficientemente vicino a una stazione di idrogeno. Nel 2016, le aree di rifornimento nello Stato saranno più di 40 e l'ipotesi è di arrivare a 100 entro la fine del decennio. La stessa Toyota ha siglato partnership con FirstElement e Air Liquide, ma non mancano gli investimenti di Honda, intenzionata a porre le basi per la Clarity Fuel Cell, in arrivo alla fine del 2016. Già disponibile in Germania, Danimarca e Regno Unito, la Mirai sarà presto commercializzata anche in New Jersey, Connecticut, Rhode Island, Massachusetts e a New York.

http://tinyurl.com/q78kubj
 
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