Ovvio non avendo ormai più gamma e modelli da numero storici è più facile e naturale la conversione bev.Il mio modesto parere riguardava, non già l'ineluttabilita' del cambio di paradigma dell 'intero settore automotive dall' endotermico all elettrico, cosa ormai risaputa, bensì la necessità per Alfa Romeo di operare subito in funzione del cambiamento. In questo modo la casa del Biscione potrebbe sfruttare a suo vantaggio l'esigua gamma della sua produzione per convertirla al più ptesto all'elettrico. In ciò avrebbe la possibilità di guadagnate punti sulla triade tefesca, ancorata ad una vastissima e articolatissima, sin nelle nicchie più dimenticate, gamma di modelli e (soprattutto) di motori diesel e benzina, tutti da smaltire. Alfa potrebbe puntare invece sulla sportività concessa dall elettrico, accelerazione, coppia, efficienza di esp e traction control, per mettere sul mercato in tempi relativamente brevi una gamma electric ben caratterizzata : Mito, (da 208) ;suv B (da 2008) ; giulietta (da308, visto ahimè che Giorgio accorciato pare non fattibile) ;Tonale ; Giulia (da Giorgio) , Stelvio (sempre splendidamente da Giorgio) ;Suv segmento E, tutte dotate di assetti e prestazioni da "piacere di guida assoluto", ché i tecnici Alfa sanno sicuramente come "sportivizzare" gli elettroni...
Appunto perché hai una gamma risicata è ormai anacronistica una B non crossover premiumm che continui a proporre... Dicono che addirittura audi sia intenzionata al prossimo giro a non fare più a1.
Per le future D alfa vedremo che deciderà psa alcuni dicono nuovo pianale c/d psa adatto anche per il bev... Altri qualcosa di sviluppato in fca di lontana derivazione giorgio