scusate ma non so usare bene il forum. Perdonatemi ma quando io vado consultarmi dal medico o da un'avvocato non mi permetto di dirgli che sta dicendo fesserie perché quello è il loro mestiere e io della loro professione non ne so poco o nulla. Quindi come esperto del mio mestiere ci tengo ad evidenziare che non si può paragonare un pezzo di carne a un macchina, sono due cose diverse. Chi ha inventato la garanzia di 12 mesi sull'usato ha fatto un'errore di questo tipo ne ha fatto dei beni di consumo tutta un' erba un fascio (la macchina come la playstation, la barca come il pezzo di carne). Poi se ci andiamo a vedere bene cosa dice la garanzia copre esclusivamente componenti d'usura del motore e del cambio per 12 mesi e sono elencate tantissime componenti della macchina, il venditore ha il compito prima di consegnare il bene di riportare lo stato d'usura di ogni componente indicata sulla garanzia. Solo così la garanzia sa quando deve o non deve intervenire sulla componente rotta. Facciamo che si dividano in 3 categorie: A) pezzo nuovo B) pezzo discreto C) pezzo non buono. Quindi se il venditore vede che la macchina ha la cinghia distribuzione non buona perché mediamente va sostituita a 100.000 km e la macchina ne segna 110.000 km io venditore andrò a mettere la crocetta su C. Ora il problema è che sulla garanzia vengono riportate componenti che sono nascoste in punti poco visibili dove è permesso vederli solo smontando l'auto, che cosa andrò a segnare?? Se si buca una gomma nessuna garanzia del mondo ripara perché non è componente di usura del motore e del cambio perché sarei tenuto a ripararla? Spesso e volentieri le colpe vengono attribuite al venditore che furbamente ti ha rifilato la fregatura ma sinceramente come professionista di questo campo la vedo in modo diverso. Se la macchina si rompe dopo 5 mesi che te l'ho consegnata, io non posso sapere che uso ne hai fatto in quel periodo di tempo. Probabilmente se una componente si è rotta è perché hai avuto poco cura della tua auto. Quindi per mio parere deve provvedere il consumatore