<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> "Tizio si sta rigirando nella tomba" | Il Forum di Quattroruote

"Tizio si sta rigirando nella tomba"

è uno dei soliti commenti che si leggono sui forum e sui social ogni qual volta si presenti un prodotto innovativo, moderno, diverso, ma io non sono d'accordo. L'ultimo l'ho letto sotto la notizia che la futura 500 Abarth sarà elettrica, "Karl Abarth si starà rigirando nella tomba!" ha subito commentato qualcuno, no secondo me Karl Abarth OGGI starebbe studiando come aumentare le prestazioni della 500E. E' già successo con Marcello Gandini alla presentazione della pseudo nuova Lamborghini Countach presentata a sorpresa in sua presenza e poi ne ha tenuto le distanze, perchè? Perchè Marcello Gandini è sempre stato un designer innovativo, ha avuto sempre un tratto distintivo ma ha sempre cercato di diversificare ogni nuovo modello. La sua Countach era una macchina innovativa, prima di lei la Miura, la Stratos, la Stratos Zero, la Sibilo, lui una nuova Countach non l'avrebbe chiamata Countach, non l'avrebbe fatta sulla base della Aventador, probabilmente avrebbe disegnato una supersportiva dalle linee innovative e magari l'avrebbe immaginata con un motore elettrico. Un Vincenzo Lancia era un innovatore, le sue auto erano 10 anni avanti e probabilmente oggi avrebbe preceduto sia Toyota che Tesla riguardo l'ibrido e l'elettrico, probabilmente oggi produrrebbe una delle berline più tecnologiche sul mercato, più belle, più innovative....tutti quelli che hanno lasciato una traccia del loro passaggio terreno lo hanno fatto perchè guardavano avanti, non indietro. Oggi invece si guarda troppo il passato, è bello il passato, è bella la storia ma non deve servire a vivere di ricordi e rimpianti ma a proiettarci verso il futuro. Il futuro che non è detto sia per forza elettrico, può esserci anche una rivalutazione del termico, ma deve portare comunque innovazione sia tecnica che tecnologica che stilistica. Dobbiamo essere noi consumatori ad essere affamati di futuro, le aziende si regoleranno di conseguenza e cominceranno a fare le auto del futuro, ma davvero del futuro!!! Si deve ritornare a "progettare" ma nel vero senso della parola, oggi ci sono 4 ingegneri che progettano pezzi standard da usare su quante più vetture possibili, una volta ogni casa progettava tutti i componenti di ogni singola auto (non esistevano i gruppi eppure ci si campava uguale se non meglio di oggi). Un Alec Issigonis OGGI come avrebbe fatto la Mini? Come la sua o come la pseudo BMW? O avrebbe immaginato qualcosa di piccolo ma innovativo? Magari con materiali leggeri ma resistenti? Magari una macchina studiata per le città di oggi e per essere guidata dai giovani di oggi? Un Dante Giacosa come immaginerebbe la 500 o la 600? Un Francesco DeVirgilio che motore immaginerebbe per il futuro? Che sospensioni? Un Pio Manzù come vedrebbe una nuova 127? Una nuova Lancia Aprilia oggi come la immaginerebbe Vincenzo Lancia? Tutti prodotti innovativi per l'epoca in cui venivano presentate, le innovazioni che oggi non accettiamo più perchè guardiamo sempre e solo dallo specchietto. Quando nacque l'automobile non c'era la benzina, non c'era il gasolio, costava uno sproposito, andava più lenta di un cavallo, faceva fumo e puzza e ci si fermava dopo qualche metro, all'epoca un mulo era 100 volte meglio eppure hanno innovato continuamente per oltre 100 anni fin quando si è trovata la quadra, poi qualcuno ha cominciato a pensare ai motori elettrici, abbiamo altri 100 anni di futuro per innovare e trovare la quadra anche con le lavatrici, ma dobbiamo immaginarlo sto futuro, dobbiamo tirarlo verso di noi, dobbiamo prenderlo a morsi!!!
 
Interessante e ricco di spunti il tuo topic.
Anche secondo me negli ultimi anni come hai scritto tu gli automobilisti hanno guardato più con lo specchieto retrovisore al passato che invece rivolgersi verso il futuro , e anche secondo me il futuro può sempre essere ricco di sorprese e soprattutto da sfruttare.
Poi è anche comprensibile che i cambiamenti che ci sono oggi nel settore automobilistico possano mettere un poco di apprensione ma non devono diventare un motivo per vivere solo nel passato.
 
è uno dei soliti commenti che si leggono sui forum e sui social ogni qual volta si presenti un prodotto innovativo, moderno, diverso, ma io non sono d'accordo. L'ultimo l'ho letto sotto la notizia che la futura 500 Abarth sarà elettrica, "Karl Abarth si starà rigirando nella tomba!" ha subito commentato qualcuno, no secondo me Karl Abarth OGGI starebbe studiando come aumentare le prestazioni della 500E. E' già successo con Marcello Gandini alla presentazione della pseudo nuova Lamborghini Countach presentata a sorpresa in sua presenza e poi ne ha tenuto le distanze, perchè? Perchè Marcello Gandini è sempre stato un designer innovativo, ha avuto sempre un tratto distintivo ma ha sempre cercato di diversificare ogni nuovo modello. La sua Countach era una macchina innovativa, prima di lei la Miura, la Stratos, la Stratos Zero, la Sibilo, lui una nuova Countach non l'avrebbe chiamata Countach, non l'avrebbe fatta sulla base della Aventador, probabilmente avrebbe disegnato una supersportiva dalle linee innovative e magari l'avrebbe immaginata con un motore elettrico. Un Vincenzo Lancia era un innovatore, le sue auto erano 10 anni avanti e probabilmente oggi avrebbe preceduto sia Toyota che Tesla riguardo l'ibrido e l'elettrico, probabilmente oggi produrrebbe una delle berline più tecnologiche sul mercato, più belle, più innovative....tutti quelli che hanno lasciato una traccia del loro passaggio terreno lo hanno fatto perchè guardavano avanti, non indietro. Oggi invece si guarda troppo il passato, è bello il passato, è bella la storia ma non deve servire a vivere di ricordi e rimpianti ma a proiettarci verso il futuro. Il futuro che non è detto sia per forza elettrico, può esserci anche una rivalutazione del termico, ma deve portare comunque innovazione sia tecnica che tecnologica che stilistica. Dobbiamo essere noi consumatori ad essere affamati di futuro, le aziende si regoleranno di conseguenza e cominceranno a fare le auto del futuro, ma davvero del futuro!!! Si deve ritornare a "progettare" ma nel vero senso della parola, oggi ci sono 4 ingegneri che progettano pezzi standard da usare su quante più vetture possibili, una volta ogni casa progettava tutti i componenti di ogni singola auto (non esistevano i gruppi eppure ci si campava uguale se non meglio di oggi). Un Alec Issigonis OGGI come avrebbe fatto la Mini? Come la sua o come la pseudo BMW? O avrebbe immaginato qualcosa di piccolo ma innovativo? Magari con materiali leggeri ma resistenti? Magari una macchina studiata per le città di oggi e per essere guidata dai giovani di oggi? Un Dante Giacosa come immaginerebbe la 500 o la 600? Un Francesco DeVirgilio che motore immaginerebbe per il futuro? Che sospensioni? Un Pio Manzù come vedrebbe una nuova 127? Una nuova Lancia Aprilia oggi come la immaginerebbe Vincenzo Lancia? Tutti prodotti innovativi per l'epoca in cui venivano presentate, le innovazioni che oggi non accettiamo più perchè guardiamo sempre e solo dallo specchietto. Quando nacque l'automobile non c'era la benzina, non c'era il gasolio, costava uno sproposito, andava più lenta di un cavallo, faceva fumo e puzza e ci si fermava dopo qualche metro, all'epoca un mulo era 100 volte meglio eppure hanno innovato continuamente per oltre 100 anni fin quando si è trovata la quadra, poi qualcuno ha cominciato a pensare ai motori elettrici, abbiamo altri 100 anni di futuro per innovare e trovare la quadra anche con le lavatrici, ma dobbiamo immaginarlo sto futuro, dobbiamo tirarlo verso di noi, dobbiamo prenderlo a morsi!!!
Bellissimo post in buona parte condivisibile.
Ma quando parli di altri 100 anni di futuro per innovare, resto perplesso.
Il nostro futuro è il 2035 (anzi, molto prima visto l'andazzo dell'industria automobilistica)
 
Un Alec Issigonis OGGI come avrebbe fatto la Mini? Come la sua o come la pseudo BMW? O avrebbe immaginato qualcosa di piccolo ma innovativo? Magari con materiali leggeri ma resistenti?
Prendo spunto da questa frase, ma la risposta è in generale a tutto il tuo interessante messaggio.
Negli ultimi 25 anni, le uniche auto che mi hanno fatto pensare "questa è una cosa nuova" sono state:
- la Smart F2
- la prima Classe A
- la BMW i3

Ci aggiungo un mezzo a due ruote (magari i biker mi seppellirano di insulti :) )
- Bmw C1
 
Bellissimo post in buona parte condivisibile.
Ma quando parli di altri 100 anni di futuro per innovare, resto perplesso.
Il nostro futuro è il 2035 (anzi, molto prima visto l'andazzo dell'industria automobilistica)
il 2035 è l'anno zero, poi ci vuole il tempo per migliorare quello che si è fatto fin'ora ma comunque io non do peso a queste normative, da qui al 2035 può succedere di tutto e l'attualità ce lo conferma.
 
aggiungo un'altro pensiero, fino agli anni 80 si guardava al futuro, tutte le case innovavano, tutte cercavano di andare oltre a quello che si era già visto e fatto e nessuna guardava il passato, poi dagli anni 90 in poi soprattutto le case europee (italiane comprese) cominciarono a fare rivisitazioni, revival, citazioni stilistiche, qualcuno riprese anche i nomi, forse lì è stato l'inizio della fine e oggi ci ritroviamo a inseguire chi invece s'impegna a innovare, a chi guarda il futuro, chi lo sogna, chi lo mangia, oggi le case europee e americane fossilizzate si sono ridotte a guardare il futuro dei cinesi e a copiarlo, la situazione si è ribaltata, Prima i coreani e adesso i cinesi, piaccia o meno oggi l'innovazione parte da lì i grandi colossi del passato non riescono a tenere il passo.
 
Bel discorso, ci vedo molto Jobs in quanto scrivi.
Il problema, per me, è che tutti quelli che hai citato sono stati "inventori" di soluzioni tecnologiche o stili, e chi è seguito, ha affinato e evoluto quanto da loro sognato e creato...
oggi siamo ad un livello di sviluppo tale che tutto si è plafonato, vuoi anche per leggi che tarpano le ali a designer e tecnici..... esempio frontali affilati con fari a scomparsa.....e non si inventa più nulla se non il tablet di un pollice in più per cercare di vendere praticamente la stessa vettura con 5 brand diversi facendo leva su campanilismi o passioni per il marchio.
La nuova sfida è l'elettrrico, dove però l'evoluzione non è più nel "motore" ma nella batteria..... non ci saranno più soluzioni a 4 6 8 e più cilindri dove ci si possa sbizzarrire con ricerche per avere tiro ai medi, alti o bassi, più o meno sportivi o commerciali... questo se da un lato è una sfida alla ricerca di autonomia, leggerezza e tempi di ricarica, dall'altro affossa completamente la meccanica, vero fulcro dell'automobile intesa come massima espressione della meccanica....acciaio che prende vita grazie a una scintilla.....
Altra sfida sarà la guida autonoma, ma anche qua ci vedo poco spazio per gli "inventori" perchè il fine sarà, come per la vettura elettrica, unico per tutti.
E' ben questa convergenza di "vedute" della società contemporanea mondiale che mi spinge a pensare che il passato, forse in errore, va guardato con nostalgia, ma non con rimpianto.

In pratica, vedo più un futuro da "fast food" che da osteria, sarà un bene o un male non posso saperlo finchè non lo assaggio.
 
Ultima modifica:
Prendo spunto da questa frase, ma la risposta è in generale a tutto il tuo interessante messaggio.
Negli ultimi 25 anni, le uniche auto che mi hanno fatto pensare "questa è una cosa nuova" sono state:
- la Smart F2
- la prima Classe A
- la BMW i3

Ci aggiungo un mezzo a due ruote (magari i biker mi seppellirano di
insulti :) )
- Bmw C1

-La Smart concordo
le Altre 2....Proprio non ce la faccio....
Saranno " intelligenti " novita'....ma c'e' un limite a tutto

-Sara' mica quell' offesa al buon gusto di " 2 ruote col tetto "
??

Ovviamente IMO

:emoji_stuck_out_tongue_winking_eye::emoji_stuck_out_tongue::emoji_stuck_out_tongue_winking_eye:
 
I progettisti ed i designer innovavano quando era lasciata loro la massima libertà. Ora ci sono troppi vincoli: costi, normative, leggi varie. Quasi tutti ostacoli, più che incentivi alla costruzione di automobili innovative...
 
Il problema - sempre IMHO - è che la base su cui costruire l'innovazione non ha i presupposti per farlo.
Da un lato, la tecnologia in sè presenta limiti insormontabili, tant'è che esiste da oltre un secolo e non si è mai - sottolineo: MAI - affermata, e ancora adesso se non fosse per una serie di incentivazioni dirette o indirette (che IMHO gridano vendetta al cospetto di qualsiasi economista) per strada di BEV non se ne vedrebbe una che fosse una.
Dall'altro lato, se quanto sopra non fosse già sufficiente per scoraggiare i più entusiasti (Elon è semplicemente l'eccezione che conferma la regola, come la Norvegia...), ci pensa l'esigenza di standardizzare tutto lo standardizzabile per limitare i danni; resterebbe il campo del design di linee e interni per introdurre qualcosa di nuovo, ma se i risultati sono quelli che si vedono nei concept, e soprattutto in strada... non serve che nomini il primo esempio che mi viene in mente, vero? :D
 
...e con l'approccio delle "nozze coi fichi secchi", ecco l'«innovazione» nel settore delle BEV "di massa...........

https://www.lautomobile.aci.it/articoli/2022/10/20/ewave-x-mini-crossover-a-batteria.html

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...che non sarebbe neanche tale da rendere consigliabile l'Imodium prima della visione come certe altre realizzazioni che non serve nominare, ma parliamo anche qui di «soli» 24.990 aquilotti, per la strabiliante autonomia di nientepopodimenoche 250 km WLTP scontati del 40% come i prodotti di Bottega Verde, il tutto con l'abitabilità di una 126 del 1972.....
 
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