francocifatte ha scritto:
Io avrei qualche domanda per meipso. Non ho mai usato in vita mia alcun additivo per carburante; né gasolio, né benzina. Ora ho la Civic 1.8 benzina, con poco meno di 20mila Km. Sta andando benissimo. E' utile/consigliabile un additivo? Il motore funziona meglio? Se sì, in cosa: accelerazione, ripresa, consumi, ecc.? Non c'è rischio di inconvenienti? Decade la garanzia? Quale, eventualmente suggeriresti? Insomma, caro meipso, riusciresti a chiarirmi un po' le idee con la tua competenza?
E' un discorso complesso, tale da non poter addivenire ad una risposta univoca ed omnicomprensiva. Dipende dalla situazione di uso e dal tipo di prodotto adoperato, il tutto relazionato con il particolare tipo di impianto di alimentazione. Si capisce facilmente, quindi, che si ha a che fare con una vera e propria selva di parametri di difficile interpretazione e valutazione.
In linea di massima, posso dire che l'uso di additivi non è pressoché mai consigliato dalle case costruttrici che, anzi, evidenziano che il motore non necessita di questi accorgimenti, sia esso ciclo Otto o Diesel. In realtà, si possono ravvisare situazioni che rendono l'uso di determinati prodotti come positivo, soprattutto in ambito preventivo. E questo, per esperienza, è più percepibile con i motori a gasolio che non con quelli a benzina. Utilizzando additivi - ma occorrerebbe specificare quali, la composizione, il dosaggio, la concentrazione e così via, ma presumendo, in generale, che siano adatti al caso di specie, quale che sia di volta in volta - si dovrebbe preservare la pulizia degli iniettori e delle pompe. Ciò accade, essenzialmente, a valle di una variazione della composizione del carburante/combustibile a seguito dell'aggiunta del composto; ciò, oltre all'azione che si esplica al passaggio del carburante negli organi di alimentazione, ha anche qualche riverbero sulla combustione; talvolta è positivo, altre volte no o meno. Ad esempio, ho adoperato un pulitore di iniettori della winns e della stp nelle mie precedenti vetture a benzina, Honda o di altra marca. Non ho praticamente mai rilevato un miglioramento nelle prestazioni, intese in termini di erogazione complessiva, se non, forse, una migliore propensione a girare agli alti regimi, con una caduta di potenza, oltre il regime in cui la medesima raggiunge il picco massimo, un poco più sfumata, meno repentina. Contestualmente, dopo qualche centinaio di km, si poteva apprezzare una minima, ma veramente minima, migliore stabilità al minimo, con un filo in più di rotondità e precisione. Ma al termine del pieno o dei pieni trattati con additivo, notavo un lieve ma percepibile infiacchimento delle prestazioni, soprattutto in ambito di risposta ai richiami dell'acceleratore. La prima volta rimasi un po' perplesso; poi controllai lo stato delle candele e notai che gli elettrodi erano cambiati di colore, talvolta risultando leggermente virati nientemeno che sul verde (il fatto non deve stupire, perché da noi il colorante viene usato non tanto per indicare il tipo di carburante, ma anche e soprattutto per "allungare il brodo"; succedeva già, e copiosamente, anche con la vecchia benzina super, di color amaranto) e sugli elettrodi si era depositato uno strato, tenace e di difficile rimozione, di un qualcosa che potrei definire come ossido ma che non lo è di certo, è tanto per rendere l'idea. Quindi, stante l'imparentamento pernicioso di queste sostanze e la colorazione, ritengo che si trattasse dello spurgo proveniente dagli iniettori ed altri comparti di alimentazione di sostanze di scarto, tra le quali primeggiava in quantità e visibilità il colorante, oltre al fatto che la temperatura di combustione si fosse alzata, senza evidenti riverberi sull'indicatore della temperatura, forse solo nella zona del sottocandela o giù di lì. Nonostante il massimo zelo profuso nella pulitura, la situazione si riduceva in pristino solo e soltanto sostituendo le candele, nella maniera corretta. E questo, dopo alcune esperienze, divenne via via più chiaro notando che, a parte lo stato degli elettrodi, si formavano "scariche" tra la ceramica dell'isolante ed il dado di avvitatura più marcate e numerose (situazione tipica del raggiungimento di valori di temperatura più "arditi" e ricorrenti del solito). Infatti, come ho detto più e più volte, lo stato di usura delle candele, ormai, non si può più valutare mediante una stima sull'assottigliamento dell'anodo e del catodo, che riescono a rimanere quasi intatti per molte decine di migliaia di km, bensì proprio dalla condizione della ceramica: scura, bruciata, proprio nei dintorni del dado, evidenziando come piccole "baffature" di color marrone scuro, inequivocabile indice che la scintilla si crea non solo dentro il motore, in corrispondenza degli elettrodi, ma anche in quest'altro punto, arrecando una ovvia e drastica diminuzione di efficacia nell'accensione. Da qui, la mia abitudine di cambiare le candele con cadenza mai superiore (sottolineo il mai) a 20mila km, assai più spesso a 13-15 mila. E, in tutta sincerità, a tutt'oggi non riesco a capire, ma proprio non ci arrivo, come mai i costruttori, tutti, quale più, quale meno, dichiarino durate delle candele assolutamente improponibili e improbabili. Forse, anche se non nel pieno della loro officiosità, riescono a garantire un avvio decente, ma la resa del motore non può essere in alcun modo la stessa; dipende da quel che cerca l'utente e da quanto sono ampie le tolleranze, sia in termini di percezione che di valutazione, a monte, dell'efficacia di un qualsiasi dispositivo. Ma tant'è...
Nei motori diesel, invece, ho potuto ravvisare, e non solo su i-ctdi che è il
Motore che, fortunatamente ed impagabilmente, equipaggia la mia vettura, benefici a mio avviso assai più apprezzabili. Il gasolio, forse per tradizione, forse per trascuratezza, forse per quel che si vuole, è mediamente più foriero di impurità rispetto alla benzina e poi, di per sé, ha caratteristiche solventi, e quindi pulenti, assai inferiori a quelle proprie della benzina, anche se fortemente edulcorata come si usa vendere da noi (insisto su questo aspetto non per polemica ma perché ne ho ben donde.... ve lo assicuro). Ecco che l'azione di un prodotto pulente può davvero arrecare beneficio, oltre al fatto che non ho mai ravvisato la necessità di aggiungere alcuna operazione complementare come nel caso dell'uso sui motori a benzina. Il miglioramento delle caratteristiche di combustione provoca, a cascata, minor accumulo di residui sia in camera di accensione che nell'egr, e così via, passando dalla detersione degli iniettori, la cui perfetta conformazione degli ugelli di mandata, che può essere drasticamente alterata anche da depositi di minimale entità, è fondamentale per la corretta gestione e nebulizzazione del combustibile e, in definitiva, per il corretto funzionamento del motore nel suo complesso. Anche in termini meramente quantitativi, se si vuole.