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Testimonial e pubblicità

anche io sai?!?!?! Ma siamo un'esigua minoranza...
Io aderisco anche al boicottaggio di alcune multinazionali antietiche, ho nel portafogli l'elengo ed in caso di dimenticanza, lo consulto. A queste aziende ho pure comunicato la mia scelta di escluderle dagli acquisti, motivandole con i loro comportamenti che non condivido o con campagne pubblicitarie che ritengo scorrette. Dopo aver mandato la e-mail al loro servizio clienti, non hanno risposto, taluni mi mandano sconto promozionali. Che finiscono nello spam...
 
Diciamo che per articoli di piccolo calibro , dove ballano pochi euro, uno può anche lasciarsi convincere, ma tornando alle auto, davvero c'è gente che comprerà quella determinata auto perché la sponsorizza un famoso attore? Secondo me L.d.C. va in giro con auto dai 100 k in su e, a parte questo, non vedo come un attore possa testimoniare la bontà di un'auto. Senza contare che se io svolgo un lavoro umile e sono bruttino, non divento ricco, alto, biondo e con gli occhi cerulei perché guiderò quell'auto.


Ma non hai specificato all' inizio se volevi riferirti solo alle auto
o agli sponsor in genere.
Perche' sono 2 ambiti commerciali completamente diversi.
Non a caso, con la fissa da parte del grande pubblico, dei cuochi e dei mille progranmmi che ruotano loro intorno....
...Tante pubblicita' concernenti " il mangiare " in genere,
sono promosse da chef e da presentatrici tipo Parodi & C
 
Ultima modifica:
Non funziona così, come auspichi.
Quando sei in un supermercato e ti "cade" l'occhio sul prodotto reclamizzato dal testimonial famoso il tuo cervello fa, automaticamente, una associazione di idee che ti spinge ad acquistarlo.
Naturalmente non vale per tutti.
Se sapessi quanto "studio" c'è dietro alla disposizione "casuale" dei prodotti sugli scaffali ti meraviglieresti.
quella disposizione "casuale" la comprano, cioè il posto altezza occhi vengono comprate dalle grandi aziende, tutto scritto sui contratti.
 
quella disposizione "casuale" la comprano, cioè il posto altezza occhi vengono comprate dalle grandi aziende, tutto scritto sui contratti.
però dipende dall'altezza dei clienti....:emoji_grin:
qui in Lombardia siamo tutti alti, se vai in Puglia - mia regione d'origine - sono piuttosto bassini. Inoltre gli anziani che acquistano certi prodotti sono bassini e i giovani mediamente più alti, ne comprano altri
 
Io aderisco anche al boicottaggio di alcune multinazionali antietiche, ho nel portafogli l'elengo ed in caso di dimenticanza, lo consulto. A queste aziende ho pure comunicato la mia scelta di escluderle dagli acquisti, motivandole con i loro comportamenti che non condivido o con campagne pubblicitarie che ritengo scorrette. Dopo aver mandato la e-mail al loro servizio clienti, non hanno risposto, taluni mi mandano sconto promozionali. Che finiscono nello spam...
Graaande!! Anche io. No unilever (soprattutto dopo che l'Olanda si è scagliata contro gli aiuti per l'Italia), Nesthlè, Procter and Gamble e Mondelez
 
Beh, un conto è comprare un po' di prosciutto (che se poi non ti piace non lo ricompri più), un conto un'automobile!
beh le dinamiche di acquisto sono spesso le medesime.
SI pensi all'Y10 e all'auto che piace alla gente che piace, o al figo che guidava la 106, a Indiana JOnes sulla Lybra, Cathrine Zeta Jones con la 156,
 
Diciamo che per articoli di piccolo calibro , dove ballano pochi euro, uno può anche lasciarsi convincere, ma tornando alle auto, davvero c'è gente che comprerà quella determinata auto perché la sponsorizza un famoso attore?

Io faccio il ragionamento opposto.
Più il prodotto è caro più il testimonial è importante perchè si tratta di un acquisto una tantum e non si torna più indietro.
Mi spiego.
Se prendiamo un prodotto di ampio consumo e poco costoso,tipo le caramelle,quanto conta il testimonial?
Imho poco perchè il consumatore magari si fa attirare dal ricordo dello spot e le compra ma se poi non gli piacciono la settimana successiva comprerà altro,quindi il testimonial al massimo attira l'acquirente una volta poi è il prodotto che fa il resto.
Se invece prendiamo un prodotto che si compra una volta ogni 10 anni come l'auto,spesso senza nemmeno provarla prima,il testimonial conta moltissimo e può dare la spinta al cliente.
Teniamo anche conto che ormai i prezzi delle auto sono abbastanza livellati e anche le caratteristiche tecniche.
L'utilitaria di tale marchio avrà più o meno la stessa cilindrata,gli stessi consumi e lo stesso prezzo delle sue concorrenti.
Parlo di marchi generalisti.
Di fronte a una miriade di prodotti che più o meno,soprattutto all'occhio del cliente non appassionato,si equivalgono per me l'estetica (il fattore moda) può incidere parecchio.
Imho il testimonial giusto può fare la fortuna di un determinato modello (ovviamente se si tratta di un prodotto valido) per qualche anno.

Sono rimasto anche io sorpreso della scelta del testimonial per la 500 elettrica,ma più che altro per il fatto che avrà voluto un compenso della madonna.
Il personaggio è giusto,attore americano (mercato in cui Fca sta ancora cercando di affermarsi),spirito ecologista o apparentemente ecologista,molto popolare.
La scelta è azzeccata.

Se poi cadiamo nel tranello di pensare che il testimonial sia li a far credere alla gente che usa quel prodotto allora il problema è nostro.
I testimonial per definizione sono famosi e famosi quasi sempre vuol dire molto ricchi.
Quindi se l'attore o lo sportivo fa lo spot del caffè che costa 3 euro mezzo chilo o della nutella ci sta benissimo che in realtà quel testimonial consumi un prodotto 10 volte più costoso.
Nessuno è li a far credere che una persona che guadagna 1 milione di euro all'anno vada a fare la spesa e guardi i prezzi dei singoli prodotti.
Il testimonial non recita il ruolo dell'acquirente tipo,semplicemente offre la propria popolarità a un brand in cambio di un compenso e può far leva sugli acquirenti indecisi.
 
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