Questo weekend ho avuto modo di provare la Canon G10 di un'amica, in una serie di foto che richiedevano frequente cambio delle impostazioni, prontezza di reazione, velocita' di scatto e possibilita' di valutare immediatamente almeno in modo sommario la qualita' del risultato.
Premetto che personalmente possiedo una Canon Eos 400D e una Canon Powershot SX200 IS.
Quest'ultima, da che mi e' stata regalata,e' quella che vede l'utilizzo piu' intenso. E' infatti dotata di tutte le regolazioni manuali di cui dispone la reflex e di uno zoom ottico + zoom digitale che garantiscono una grandissima flessibilita', paragonabile a quella della reflex in quasi tutte le circostanze, in un package che e' forse 1/5 dell' ingombro della reflex.
Questa risulta migliore esclusivamente in termini di luminosita' degli obiettivi e protezza del sistema autofocus (di tipo a rilevamento di fase, mentre quello della compatta e' di tipo a rilevamento di contrasto, leggermente piu' lento, almeno con la potenza di calcolo disponibile oggi).
Sulla carta, la G10 offre tutte le caratteristiche disponibili sulla SX200 IS e, almeno a leggere la brochure non si capisce bene cosa giustifichi la differenza di prezzo... finche' non provate a usarla per davvero.
Mentre la SX200 IS e' una macchina di tipo amatoriale (per l'amatore avanzato, certo, ma amatoriale) la G10 e' intesa per un pubblico professionale. La G10, tanto per cominciare, e' dotata di mirino galileiano, che consente di utilizzare la macchina senza fare ricorso allo schermo LCD, con una durata della batteria davvero enorme. La batteria stessa e' molto grande e concepita per durare a lungo.
Inoltre, e' dotata di slitta per il montaggio di un flash esterno, cosa fondamentale nelle foto di ritratto dove il flash incorporato nelle compatte serve semplicemente a produrre luce, senza offrire alcun controllo su come questa venga poi direzionata e diffusa.
Gia' di per se', sono due bei vantaggi, ma la differenza sostanziale e' data dalla presenza di due ghiere, una per la correzione manuale d'esposizione, l'altra per la regolazione della sensibilita', che permettono di variare questi due parametri con assoluta immediatezza senza perdere un istante e, soprattutto, avendo sempre sott'occhio come questi siano impostati.
Sulla SX 200 IS occorre addentrarsi in menu' e sottomenu' per selezionare queste funzioni ed e' facile dimeticarsele impostate anche quando non si vorrebbe.
Utilizzando la SX200IS e la G10 una dopo l'altra, non ho potuto che constatare la relativa "goffaggine" delle impostazioni della SX200 rispetto all'immediatezza della G10.
Anche gli altri menu' sono disposti in modo lievemente diverso, tutto per favorire la maggior prontezza operativa possibile.
Il risultato netto e' che mentre con la SX 200 si rischia di perdere "l'attimo", con la G10 questo non succede, e l'utilizzo in condizioni di frequenti variazioni risulta molto piu' immediato, fluido e privo di "inciampi".
La G10 e' poi leggermente migliore da impugnare e offre una base piu' stabile da cui scattare.
Aggiungiamoci infine che offre la possibilita' di immagazzinamento RAW dell'immagine e lo scatto via cavetto di comando, oltre alla possibilita' di creare due set di impostazioni personalizzate.
Dunque, la G10 e' totalmente superiore alla SX200IS? No.
Se operativamente la G10 e' eccezionale, e si capisce al volo la differenza di punto di vista di progettazione appena si comincia a usarla, questi vantaggi non sono senza un prezzo da pagare, e il prezzo e' l'ingombro. La G10 occupa piu' o meno il doppio dello spazio della SX 200 IS. Non e' comunque molto, e la G10 offre tutte le funzioni di una reflex professionale in meno di meta' dell'ingombro. Ma fa comunque la differenza tra una macchina fotografica sufficientemente piccola da poterla avere sempre con se', e una macchina che non ha tale caratteristica di portabilita' universale e che si porta in giro quando si porterebbe normalmente una macchina fotografica.
Inoltre, interessasse, la SX 200 IS e' in grado di fare filmati con risoluzione fino a 1280 x 720, laddove la G10 si limita a 640 x 480.
Ho scelto la SX 200 IS per la sua grande flessibilita' unita a un'ingombro minimo, e dato il tipo di foto che devo fare, resto fedele a questo modello. Laddove la portabilita' sia l'esigenza prevalente e non sussistano oggettive esigenze di prontezza d'uso in un contesto professionale o semi-professionale dove il tempo e' un fattore rilevante, e ci si possa invece permettere di regolare la macchina con relativa calma tra una foto e l'altra, ossia in quasi ogni contesto amatoriale, la SX 200 IS con le sue dimensioni compatte resta la scelta migliore.
L'interfaccia utente e' comunque molto semplice e int
Se invece si vuole un secondo corpo macchina per uso professionale, senza l'ingombro di una seconda reflex, o si voglia un'unica macchina fotografica non cosi' ingombrante come una reflex, ma che permetta di mantenere la stessa flessibilita' e prontezza d'uso, la G10 e' certamente la scelta d'elezione.
Non preoccupatevi se non la trovate sui listini: la G10 oggi non e' piu' prodotta, ma e' stata sostituita dalla G11, che offre alcune caratteristiche di ulteriore miglioramento.
Il sensore passa da 14 a 10 megapixel, sacrificando un po' di risoluzione assoluta, ma guadagna notevolmente in termini di resa e di pulizia del risultato finale, specie con gli iso alti. Il display inoltre e' ora movibile di 180°
I limiti pratici restano il sistema di messa a fuoco a rilevazione di contrasto, veloce ma non come un buon sistema a rilevamento di fase, e la luminosita' piu' ridotta dell'obiettivo.
Premetto che personalmente possiedo una Canon Eos 400D e una Canon Powershot SX200 IS.
Quest'ultima, da che mi e' stata regalata,e' quella che vede l'utilizzo piu' intenso. E' infatti dotata di tutte le regolazioni manuali di cui dispone la reflex e di uno zoom ottico + zoom digitale che garantiscono una grandissima flessibilita', paragonabile a quella della reflex in quasi tutte le circostanze, in un package che e' forse 1/5 dell' ingombro della reflex.
Questa risulta migliore esclusivamente in termini di luminosita' degli obiettivi e protezza del sistema autofocus (di tipo a rilevamento di fase, mentre quello della compatta e' di tipo a rilevamento di contrasto, leggermente piu' lento, almeno con la potenza di calcolo disponibile oggi).
Sulla carta, la G10 offre tutte le caratteristiche disponibili sulla SX200 IS e, almeno a leggere la brochure non si capisce bene cosa giustifichi la differenza di prezzo... finche' non provate a usarla per davvero.
Mentre la SX200 IS e' una macchina di tipo amatoriale (per l'amatore avanzato, certo, ma amatoriale) la G10 e' intesa per un pubblico professionale. La G10, tanto per cominciare, e' dotata di mirino galileiano, che consente di utilizzare la macchina senza fare ricorso allo schermo LCD, con una durata della batteria davvero enorme. La batteria stessa e' molto grande e concepita per durare a lungo.
Inoltre, e' dotata di slitta per il montaggio di un flash esterno, cosa fondamentale nelle foto di ritratto dove il flash incorporato nelle compatte serve semplicemente a produrre luce, senza offrire alcun controllo su come questa venga poi direzionata e diffusa.
Gia' di per se', sono due bei vantaggi, ma la differenza sostanziale e' data dalla presenza di due ghiere, una per la correzione manuale d'esposizione, l'altra per la regolazione della sensibilita', che permettono di variare questi due parametri con assoluta immediatezza senza perdere un istante e, soprattutto, avendo sempre sott'occhio come questi siano impostati.
Sulla SX 200 IS occorre addentrarsi in menu' e sottomenu' per selezionare queste funzioni ed e' facile dimeticarsele impostate anche quando non si vorrebbe.
Utilizzando la SX200IS e la G10 una dopo l'altra, non ho potuto che constatare la relativa "goffaggine" delle impostazioni della SX200 rispetto all'immediatezza della G10.
Anche gli altri menu' sono disposti in modo lievemente diverso, tutto per favorire la maggior prontezza operativa possibile.
Il risultato netto e' che mentre con la SX 200 si rischia di perdere "l'attimo", con la G10 questo non succede, e l'utilizzo in condizioni di frequenti variazioni risulta molto piu' immediato, fluido e privo di "inciampi".
La G10 e' poi leggermente migliore da impugnare e offre una base piu' stabile da cui scattare.
Aggiungiamoci infine che offre la possibilita' di immagazzinamento RAW dell'immagine e lo scatto via cavetto di comando, oltre alla possibilita' di creare due set di impostazioni personalizzate.
Dunque, la G10 e' totalmente superiore alla SX200IS? No.
Se operativamente la G10 e' eccezionale, e si capisce al volo la differenza di punto di vista di progettazione appena si comincia a usarla, questi vantaggi non sono senza un prezzo da pagare, e il prezzo e' l'ingombro. La G10 occupa piu' o meno il doppio dello spazio della SX 200 IS. Non e' comunque molto, e la G10 offre tutte le funzioni di una reflex professionale in meno di meta' dell'ingombro. Ma fa comunque la differenza tra una macchina fotografica sufficientemente piccola da poterla avere sempre con se', e una macchina che non ha tale caratteristica di portabilita' universale e che si porta in giro quando si porterebbe normalmente una macchina fotografica.
Inoltre, interessasse, la SX 200 IS e' in grado di fare filmati con risoluzione fino a 1280 x 720, laddove la G10 si limita a 640 x 480.
Ho scelto la SX 200 IS per la sua grande flessibilita' unita a un'ingombro minimo, e dato il tipo di foto che devo fare, resto fedele a questo modello. Laddove la portabilita' sia l'esigenza prevalente e non sussistano oggettive esigenze di prontezza d'uso in un contesto professionale o semi-professionale dove il tempo e' un fattore rilevante, e ci si possa invece permettere di regolare la macchina con relativa calma tra una foto e l'altra, ossia in quasi ogni contesto amatoriale, la SX 200 IS con le sue dimensioni compatte resta la scelta migliore.
L'interfaccia utente e' comunque molto semplice e int
Se invece si vuole un secondo corpo macchina per uso professionale, senza l'ingombro di una seconda reflex, o si voglia un'unica macchina fotografica non cosi' ingombrante come una reflex, ma che permetta di mantenere la stessa flessibilita' e prontezza d'uso, la G10 e' certamente la scelta d'elezione.
Non preoccupatevi se non la trovate sui listini: la G10 oggi non e' piu' prodotta, ma e' stata sostituita dalla G11, che offre alcune caratteristiche di ulteriore miglioramento.
Il sensore passa da 14 a 10 megapixel, sacrificando un po' di risoluzione assoluta, ma guadagna notevolmente in termini di resa e di pulizia del risultato finale, specie con gli iso alti. Il display inoltre e' ora movibile di 180°
I limiti pratici restano il sistema di messa a fuoco a rilevazione di contrasto, veloce ma non come un buon sistema a rilevamento di fase, e la luminosita' piu' ridotta dell'obiettivo.