<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Terreni agricoli venduti/affittati a multinazionali per conversione a fotovoltaico | Il Forum di Quattroruote

Terreni agricoli venduti/affittati a multinazionali per conversione a fotovoltaico

Leggendo l' articolo sotto riportato su Repubblica mi è venuta ancora più tristezza riguardo il futuro del nostro Paese.
Vasti terreni in Sicilia venduti (a volte affittati) a multinazionali per l'installazione del fotovoltaico, ma sarà cosi anche in altre Regioni.
In parte probabilmente conseguenza della transizione ai veicoli elettrici (enorme aumento di richiesta di energia elettrica nei prossimi anni).
Certo chi lo fa ha un guadagno immediato, ma forse questi terreni non saranno mai più coltivati (compreremo anche quello dalla Cina) e intanto società, troppo spesso Cinesi acquisiscono velocemente il controllo del nostro territorio, dei porti, dell'energia, della produzione, del commercio.
Uno dei pochi casi nei quali lo Stato dovrebbe privilegiare società partecipate con azionariato di maggioranza in Italia e golden share, perché qui veramente si sta creando una sorta di "colonizzazione" economica che non si sa bene a cosa ci porterà.
Non e' che per un "vantaggio" immediato ci siamo già svenduti il futuro?
Per alcuni forse questo e' un sogno, per me un incubo.

https://palermo.repubblica.it/crona...le-305535846/?ref=RHTP-BG-I304110180-P5-S2-T1
 
Ma non era stato vietato il consumo di terreno agricolo per i pannelli fotovoltaici?
Metti che sia terreno "marginale".... come quando c'era da prendere il sussidio per le produzioni agricole distrutte c'erano terreni ufficialmente coltivati a pomodori che in realtà erano in mare, vuoi che sia così difficile far passare seminativi come terreni marginali, se c'è da fare soldi?
 
Nella nostra zona continuano a convertire da terreno agricolo a capannoni per logistica nonostante tante distese di aree industriali dimesse e capannoni sfitti.

I comuni ingolositi accettano sperando l'assunzione di locali ed invece ... chiudono in altra provincia e ti trasferiscono quando va bene i lavoratori (della pseudo cooperativa). A te restano traffico ed agli altri aree dismesse.
 
Che io sappia stanno approvando solo impianti "alternativi" tipo serre fotovoltaiche, e con una copertura de terreno ben al di sotto del 100 %
 
Leggendo l' articolo sotto riportato su Repubblica mi è venuta ancora più tristezza riguardo il futuro del nostro Paese.
Vasti terreni in Sicilia venduti (a volte affittati) a multinazionali per l'installazione del fotovoltaico, ma sarà cosi anche in altre Regioni.
In parte probabilmente conseguenza della transizione ai veicoli elettrici (enorme aumento di richiesta di energia elettrica nei prossimi anni).
Certo chi lo fa ha un guadagno immediato, ma forse questi terreni non saranno mai più coltivati (compreremo anche quello dalla Cina) e intanto società, troppo spesso Cinesi acquisiscono velocemente il controllo del nostro territorio, dei porti, dell'energia, della produzione, del commercio.
Uno dei pochi casi nei quali lo Stato dovrebbe privilegiare società partecipate con azionariato di maggioranza in Italia e golden share, perché qui veramente si sta creando una sorta di "colonizzazione" economica che non si sa bene a cosa ci porterà.
Non e' che per un "vantaggio" immediato ci siamo già svenduti il futuro?
Per alcuni forse questo e' un sogno, per me un incubo.

https://palermo.repubblica.it/crona...le-305535846/?ref=RHTP-BG-I304110180-P5-S2-T1
Non solo per te.


Siamo in un mondo globalizzato....
Chi vuol comprare compra
chi vuol vendere vende.
Tra l' altro han venduto pure a peso d' oro....

Mi spiace ma non vedo la meraviglia....
P.s.:
gia' importiamo
il 35% del grano duro " pe li maccarune "
e
il 60% del tenero....
 
Nella nostra zona continuano a convertire da terreno agricolo a capannoni per logistica nonostante tante distese di aree industriali dimesse e capannoni sfitti.

I comuni ingolositi accettano sperando l'assunzione di locali ed invece ... chiudono in altra provincia e ti trasferiscono quando va bene i lavoratori (della pseudo cooperativa). A te restano traffico ed agli altri aree dismesse.



....E tanto bel cemento in piu'
....Pro inondazioni a venire
 
Per me un problemino e' anche che in tanti casi e' la Cina direttamente a diventare proprietaria di terreni e altre risorse. Non un privato, ma lo stato cinese direttamente. Ovvero pezzi d'Italia passano letteralmente in mano di un altro stato. Quando da altre nazioni investono in Italia lo fanno aziende di tali nazioni, o privati, non direttamente lo stato (a parte certi casi un cui magari fondi sovrani diventano azionisti ma comunque in società di diritto italiano ed e' molto diverso)

Sembra una differenza da poco, ma prova ad aprire un contenzioso in futuro ad esempio per mancato rispetto di norme sul lavoro.... avremo a che fare con una nazione molto più forte e potente di noi.

Nella zona di ReggioEmilia/Modena Faw ha comprato terreni per costruire lo stabilimento, anche qui e' ovviamente la Cina a essere titolare del terreno. Occhio che con la potenza che hanno pian piano si potrebbe creare una sorta di extraterritorialità, che inizia da un investimento e finisce non so come.
 
Hanno iniziato comprando pezzi di Africa, stanno passando all'Europa. Ma bisogna accelerare la svolta green.....

Ogni epoca ha motti e parole d'ordine, usati come potentissimi "cavalli di Troia". La conquista economica del mondo prima passava per il verde dell'USD, adesso per quello dell'ecologia de noaltri, quando si schiavizza la gente in certe nazioni, ove si distruggono territori e terreni affinché persone che vivono altrove si sentano a posto con la "coscienza" in quanto hanno la piletta "green".

Risultato di queste operazioni:
- compreremo energia elettrica prodotta in casa nostra su terreni un tempo "italiani", dalla Cina.
- compreremo prodotti agricoli non più producibili su quei terreni (per sempre?), dalla Cina.
- avremo sul territorio nazionale uno Stato un attimo più potente di noi, ricco, organizzato e non dico altro, che l'Italia se la mangia a colazione. Auguri a far rispettare le nostre leggi.

E cosi' via ma poi giustamente mi censurano e mi fermo.
 
Ultima modifica:
Ogni epoca ha motti e parole d'ordine, usati come potentissimi "cavalli di Troia". La conquista economica del mondo prima passava per il verde dell'USD, adesso per quello dell'ecologia de noaltri, quando si schiavizza la gente in certe nazioni, ove si distruggono territori e terreni affinché persone che vivono altrove si sentano a posto con la "coscienza" in quanto hanno la piletta "green".

Risultato di queste operazioni:
- compreremo energia elettrica prodotta in casa nostra su terreni un tempo "italiani", dalla Cina.
- compreremo prodotti agricoli non più producibili su quei terreni (per sempre?), dalla Cina.
- avremo sul territorio nazionale uno Stato un attimo più potente di noi, ricco, organizzato e non dico altro, che l'Italia se la mangia a colazione. Auguri a far rispettare le nostre leggi.

E cosi' via ma poi giustamente mi censurano e mi fermo.

Cinesi possono essere magari i pannelli, ma l'energia è prodotta in Italia ed è allacciata alla rete locale italiana. Il proprietario dell'impianto potrebbe venire anche un venusiano, ma l'impianto è interlacciato con la rete elettrica italiana, in quella immette l'energia, alle regole e contratti di cessione di quella rete è sottoposto, e soprattutto alimenta localmente la rete elettrica e gli utilizzatori dandogli energia. Se investe è giusto che abbia un tornaconto, come del resto ce l'hanno (amplissimo) i petrolieri, i produttori e gestori di centrali nucleari, etc etc.
Se non piace occupare un campo temporaneamente e reversibilmente, (un impianto fotovoltaico ha una vita stimata di 20 anni, anche se dal punto di vista della funzionalità dura molto di più) si possono fare delle "belle" centrali nucleari, ovviamente con tecnologia straniera ed acquistando uranio all'estero, e con tutti i loro problemi, oppure continuare con le centrali termoelettriche, sempre acquistando carburanti fossili dall'estero come abbiamo fatto fino ad oggi. Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, un campo fotovoltaico è uno degli interventi che alla fine impattano meno, visto che è completamente reversibile e non ha nessuna emissione, Se qualcuno mi obbietta che viene usato il diserbo chimico, basterebbe prescrivere lo sfalcio manuale e sanzioni esemplari in caso di sgarro. Se i topi fanno le tane nei pozzetti, basta farli a prova di topo, ci riesce anche uno studente delle elementari.
Io penso che questi interventi vadano regolamentati bene, con dei piani regionali redatti in modo meticoloso, facendo attenzione soprattutto alla loro collocazione nel paesaggio (anche se non mi disturbano più di tanto, un tempo c'erano i mulini a vento, oggi le pale eoliche e i pannelli fotovoltaici) , ma sono favorevole alla loro installazione, perché sarebbe semplicemente assurdo in un una regione soleggiata come la Sicilia non sfruttare massicciamente il fotovoltaico.
 
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