Francamente da meipso mi sarei aspettato una risposta un po' più tecnica (vista la consuetudine).
Sicuramente il motivo principale della differenza di comportamento che si cita è dovuto ai seguenti aspetti fondamentali in ordine di influenza:
- rapporto di compressione molto elevato sul vecchio 1.9 TDI che arrivava a 19,5 contro il 16,3 del I-CDTI. Pensate che il 1.9 TD VW precedente da 55KW pur con turbina superava i 22:1. Oggi tutti i diesel, soprattutto per questioni di NOx hanno rapporti di compressione bassi, girano di più e sono meno ruvidi e rumorosi. Per contro hanno perso la caratteristica che cita l'autore del post. Cioè la possibilità di far muovere l'auto al minimo anche in salita
- rapporto C/D bestiale sul 1.9 TDI da 66 KW: 0,83, quindi molto sottoquadro come motore contro i 0,88 dell' I-CDTI quindi un po' più quadro del VW. Più il motore è sottoquadro e più si comporta (scusa il linguaggio agreste) come un mulo da soma (per via del braccio che ha a disposizione la biella), al contrario un motore corsa corta si comporta come un motore da corsa
- peso dell'auto
- iniezione con pompa rotativa Bosch VP37 contro iniezioni multiple (in realtà, qui più che le prestazioni sono i consumi e la rumorosità ad essere influenzate)
Questi sono i tre principali motivi della differenza di comportamento fra due motori di generazione molto diversa. Il fatto che sia ?5 è irrilevante a parità di NM e CV (ovviamente non c'è questa parità) e quindi non lo metto fra i fattori che influenzano le prestazioni.
Ormai la strada è far assomigliare i diesel ad unità a benzina (per essere più divertenti, avere meno NOx, etc...) e far assomigliare i benzina a dei diesel per i consumi (es. i TSI con l'iniezione diretta e il turbo).
Il mondo è cambiato. Non si torna indietro. Il Mistubishi Mivec è già sotto i 16:1 (15,7 mi pare). Certo si perde qualcosa in rendimento termodinamico, ma tanto si recupera con inziezioni sempre più numerose e multiple con un controllo preciso di swirl e tumble in camera di combustione.
Ciao
Sicuramente il motivo principale della differenza di comportamento che si cita è dovuto ai seguenti aspetti fondamentali in ordine di influenza:
- rapporto di compressione molto elevato sul vecchio 1.9 TDI che arrivava a 19,5 contro il 16,3 del I-CDTI. Pensate che il 1.9 TD VW precedente da 55KW pur con turbina superava i 22:1. Oggi tutti i diesel, soprattutto per questioni di NOx hanno rapporti di compressione bassi, girano di più e sono meno ruvidi e rumorosi. Per contro hanno perso la caratteristica che cita l'autore del post. Cioè la possibilità di far muovere l'auto al minimo anche in salita
- rapporto C/D bestiale sul 1.9 TDI da 66 KW: 0,83, quindi molto sottoquadro come motore contro i 0,88 dell' I-CDTI quindi un po' più quadro del VW. Più il motore è sottoquadro e più si comporta (scusa il linguaggio agreste) come un mulo da soma (per via del braccio che ha a disposizione la biella), al contrario un motore corsa corta si comporta come un motore da corsa
- peso dell'auto
- iniezione con pompa rotativa Bosch VP37 contro iniezioni multiple (in realtà, qui più che le prestazioni sono i consumi e la rumorosità ad essere influenzate)
Questi sono i tre principali motivi della differenza di comportamento fra due motori di generazione molto diversa. Il fatto che sia ?5 è irrilevante a parità di NM e CV (ovviamente non c'è questa parità) e quindi non lo metto fra i fattori che influenzano le prestazioni.
Ormai la strada è far assomigliare i diesel ad unità a benzina (per essere più divertenti, avere meno NOx, etc...) e far assomigliare i benzina a dei diesel per i consumi (es. i TSI con l'iniezione diretta e il turbo).
Il mondo è cambiato. Non si torna indietro. Il Mistubishi Mivec è già sotto i 16:1 (15,7 mi pare). Certo si perde qualcosa in rendimento termodinamico, ma tanto si recupera con inziezioni sempre più numerose e multiple con un controllo preciso di swirl e tumble in camera di combustione.
Ciao