<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Tatuaggi: come rovinare | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Tatuaggi: come rovinare

Ragazzi, io lavoro in un supermercato; mi passano davanti 1500 persone al giorno. Quando d'estate le ragazze si svestono, si nota che metà ormai sono carte geografiche da far invidia agli atlanti De Agostini. Poi un giorno mi è passata davanti una settantenne con tatuaggi sparsi. E allora ho capito. O meglio, capiranno col tempo le giovani. Perchè a vent'anni con la pelle tonica son tutte belle e fighe però una di settanta anni con i tatuaggi e la pelle floscia sembra la peggio cartomante galeotta uscita da un luna park di un libro di Sthephen King.

Un bravo comico diceva " Tu donna che a 20 anni ti sei fatta tatuare un'aquila sul seno e a 60 è diventata un cappone! Potevi farti tatuare un ascensore così almeno potevi dire che l'avevano chiamato al piano terra! ".

Effettivamente,senza arrivare a commenti caustici come quelli di Raul Cremona,a volte si sottovaluta l'effetto che avrà il tempo sui tatuaggi.
Anche ammettendo di avere a 60 anni un fisico super tonico i colori sbiadiscono e i contorni perdono nitidezza.
Un tatuaggio è per sempre,o quasi,però non rimane uguale per sempre bensì invecchia.
 
Un bravo comico diceva " Tu donna che a 20 anni ti sei fatta tatuare un'aquila sul seno e a 60 è diventata un cappone! Potevi farti tatuare un ascensore così almeno potevi dire che l'avevano chiamato al piano terra! ".

Effettivamente,senza arrivare a commenti caustici come quelli di Raul Cremona,a volte si sottovaluta l'effetto che avrà il tempo sui tatuaggi.
Anche ammettendo di avere a 60 anni un fisico super tonico i colori sbiadiscono e i contorni perdono nitidezza.
Un tatuaggio è per sempre,o quasi,però non rimane uguale per sempre bensì invecchia.

Difatti, oltre al costo dei tautaggi, andrebbe valutato anche il costo di mantenimento, perchè nel corso degli anni andrebbero ripassati e "restaurati", perchè appunto con gli anni tendono a sbiadire. E se ne hai parecchi diventa una bella spesa. Ma ognuno spende i propri soldi come vuole. Il discorso è proprio sull'effetto che fanno quando la pelle non è più tonica.
 
Però, Paolo...... anche quando ci capita di commentare un episodio qualsiasi citando il noto aforisma di Einstein sulle dimensioni dell'universo, non facciamo nulla di diverso - nella sostanza - che se dicessimo che il protagonista dell'episodio in questione è un cretino.....

Mi sfugge l'aforisma a cui fai riferimento
 
Mi sfugge l'aforisma a cui fai riferimento

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(...) Purtroppo, quando si vedono certi calciatori...... c'è chi emula.
I calciatori, ai miei occhi, rappresentano - non tutti certamente, diciamo la massa di costoro - un fenomeno molto negativo della società : l'assoluta prevalenza dell' "homo zoticus", ignorante e grezzo ma tronfio di se stesso per il solo fatto di essere ricco, sull' uomo civile, dotato di una coscienza civica.

Non sarei per nulla orgoglioso di avere un figlio calciatore professionista, se questo avesse significato - come è, e si vede, per gran parte di loro - aver trascurato gli studi per star dietro soltanto alla carriera di calciatore : un figlio buzzurro, tatuato fino alle orecchie e sposato con qualche miss / velina ecc. a costituire una coppia basata sulle apparenze, sulle mode, sul denaro.... no, grazie.
Soprattutto, è negativo - ma tanto negativo - che questa gente volgare rappresenti, agli occhi di tanti ragazzini, un modello da cercare di imitare.
Fossi un direttore di una squadra di calcio, non tollererei minimamente atteggiamenti come quello inscenato dal noto calciatore dotato di moglie procuratrice...................................
Io non mi sarei limitato a togliergli la fascia di capitano : gli avrei dato un ultimatum del tipo o tu giochi, vai agli allenamenti............................................................
Guerra a oltranza insomma, sissignore, perché un professionista ha dei doveri - o no ???? - ed i capricci da oca................................................chiunque sia anche una primadonna del calcio, è fuori squadra fino a risoluzione del contratto : altro che volere l'aumento...!

Molti sarebbero orgogliosi di avere un figlio così : io no di certo.

MOD (Pilota54). Post editato per troppi riferimenti calcistici e una parola non ammessa (a parte l'OT).
 
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I calciatori, ai miei occhi, rappresentano - non tutti certamente, diciamo la massa di costoro - un fenomeno molto negativo della società : l'assoluta prevalenza dell' "homo zoticus", ignorante e grezzo ma tronfio di se stesso per il solo fatto di essere ricco, sull' uomo civile, dotato di una coscienza civica.

Non sarei per nulla orgoglioso di avere un figlio calciatore professionista, se questo avesse significato - come è, e si vede, per gran parte di loro - aver trascurato gli studi per star dietro soltanto alla carriera di calciatore : un figlio buzzurro, tatuato fino alle orecchie e sposato con qualche miss / velina ecc. a costituire una coppia basata sulle apparenze, sulle mode, sul denaro.... no, grazie.
Soprattutto, è negativo - ma tanto negativo - che questa gente volgare rappresenti, agli occhi di tanti ragazzini, un modello da cercare di imitare.
Fossi un direttore di una squadra di calcio.........................

Molti sarebbero orgogliosi di avere un figlio così : io no di certo.

Un calciatore è a tutti gli effetti un professionista che regola la sua attività per mezzo di un regolare contratto, puoi non riconosce il ruolo di capitano ,che tra parentesi si esplica esclusivamente nei rapporti con l'arbitro, ma per il resto come società non puoi entrare in altre sfere che non sono regolate dal contratto
 
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I calciatori, ai miei occhi, rappresentano - non tutti certamente, diciamo la massa di costoro - un fenomeno molto negativo della società : l'assoluta prevalenza dell' "homo zoticus", ignorante e grezzo ma tronfio di se stesso per il solo fatto di essere ricco, sull' uomo civile, dotato di una coscienza civica.........

Certamente non sono tutti così, e non credo nemmeno "la massa", che poi sarebbe la maggioranza. Ne ho conosciuti anche personalmente alcuni. Ce ne sono anche laureati, per dire. Ma ce ne sono anche generosi di cuore, buoni, meno buoni, intelligenti o stupidi, come tutto l'universo umano. Anche questo quindi è un "giudizio" tranciato con l'accetta.
Forse potremmo essere meno assolutisti.

Quanto al seguito del post, ricordiamoci che parlare di calcio è vietato dal regolamento.
 
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Quanto al seguito del post, ricordiamoci che parlare di calcio è vietato dal regolamento.
Ah, ok, non ci ho pensato, ma io in effetti non è che stessi parlando di calcio, parlavo invece della miseria morale di certa gente e di un certo rapporto di una parte di questa gente con i tatuaggi (e piercing) estremi.

Naturalmente, non dico che sia così per tutti, me ne guardo bene, ma per una discreta parte di costoro questo rapporto esiste e si vede.
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Certamente non sono tutti così, e non credo nemmeno "la massa", che poi sarebbe la maggioranza. Ne ho conosciuti anche personalmente alcuni. Ce ne sono anche laureati, per dire. Ma ce ne sono anche generosi di cuore, buoni, meno buoni, intelligenti o stupidi, come tutto l'universo umano. Anche questo quindi è un "giudizio" tranciato con l'accetta.
Forse potremmo essere meno assolutisti.
Sì, forse lo è sì un giudizio un po' tagliato con l'accetta, non lo nego : riflette quella che è la mia sensazione verso quella parte di calciatori (o altri personaggi strapagati) che io percepisco come i "tamarri" del sistema, spesso e volentieri tatuati fino alle orecchie, di solito in maniera inversamente proporzionale alla loro statura morale.

Non sarò politicamente corretto, ma io li percepisco così e non mi piacciono : come ho già detto, mi da molto fastidio ad es. lo spazio che certi personaggi - mica solo calciatori, certo - trovano nei mass media, cosa che - non so se chi decide la programmazione dei mass media stessi se ne renda ben conto - li propone in qualche modo come modelli per tanti giovani, poco dotati di capacità critica per difendersi da questo fango.

Mi guardo bene dall'avercela coi calciatori : da giovane ero un ammiratore di Gianni Rivera - e non dirmi adesso che sto parlando di calcio, l'uomo si è ritirato dal calcio quarant'anni fa - proprio perché ragionava e pensava con la sua testa, magari polemico ma usava il cervello. E ho sempre avuto in simpatia i molti che non si montavano la testa : di conseguenza, adesso ho una forte antipatia per quelli che si comportano e s'atteggiano a semidei, montati dai loro guadagni oltre la decenza.

Mi rendo perfettamente conto che il rapporto tra questa mentalità ed i tatuaggi non è automatico né scontato : ma spesso esiste, parlando non di qualche disegnino (che non m'interessa, ma neppure mi dà fastidio) ma di chi si disegna come un dipinto con il corpo quasi completamente ricoperto.
Sarò fazioso, sarò di parte... tutto quello che vuoi : ma proprio non riesco a farmeli piacere.
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Continuo a non capire come si possa giudicare la morale e la cultura di una persona dal modo in cui si presenta esteticamente, e dire che di personaggi in giacca e cravatta moralmente discutibili e culturalmente arretrati se ne vedono così tanti ...
 
Un calciatore è a tutti gli effetti un professionista che regola la sua attività per mezzo di un regolare contratto, puoi non riconosce il ruolo di capitano ,che tra parentesi si esplica esclusivamente nei rapporti con l'arbitro, ma per il resto come società non puoi entrare in altre sfere che non sono regolate dal contratto
Se uno si rifiuta di andare a giocare con la squadra, dove è convocato, ci puoi entrare sì nelle sfere.
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