Questo week end mi sono concesso un piccolo lusso, ovvero una gita fuori porta, e con mia grande sorpresa sono rimasto sbigottito dal numero di supercar con targa italiana presenti sulle patrie autostrade.
Frequentando assiduamente questo forum, e leggendo la rivista che ci ospita, pareva che a causa dei bolli esagerati sulle auto di lusso, il ricco italiano, poveraccio, non potesse più permettersi di soddisfare la sua grande passione traguardo di una vita di sacrifici.
Con grande sorpresa pero' l'occhiometro autostradale ha smentito questa teoria data per certezza dai più.
Sarà che l'Italiano per la macchina prestigiosa si toglie il pane dalla bocca, ma nei miei lunghi anni di tratte autostradali, non ho mai visto tante supercar tutte insieme e cosi' diverse di foggia, nazionalità, caretteristiche tecniche, probabilmente c'erà qualche raduno.
Non parlero' della moltitudine di porsche, l'utilitaria delle superar, non parlero' dei grossi suv superpompati da qualche centinaio di magliaio di euro perchè pare che faccia troppo ecologista, ma vi parlero' delle aston martin, porsche rs arancioni e verdi, lamborghini, ferrari, maserati, e anche viper che mai avevo visto in autostrada, tante tante, gioia per gli occhi, e balsamo per l'anima di chi le possiede ovviamente.
Quello che pero' è più significativo è vedere questa italia a due velocità, quella delle arrembanti vetture nella corsia di destra che vanno a 120 all'ora per risparmiare carburante arrivato ormai alle stelle, e quella dei proprietari delle supercar, con modelli talmente belli e prestigiosi che sono un po' un insulto alla miseria.
in mezzo niente, pochissime macchine medie nuove, utilitarie assenti, insomma la classe media praticamente assente dalle autostrade o ridotta ad andare pianissimo per risparmiare la benzina.
Molte considerazioni mi vengono in mente, i w.e. sono diventati roba da ricchi, le autostrade pure e la benzina anche.
L'italia a due velocità dell'autostrada quelli che si possono permettere tutto, e quelli che non escono più di casa.
Come dice il pessimo cantante ligabue nella sua imitazione di Neri Marcorè, l'autostrada è un esperimento sociologico di una certa rilevanza.
In conclusione beati loro, povero me
Frequentando assiduamente questo forum, e leggendo la rivista che ci ospita, pareva che a causa dei bolli esagerati sulle auto di lusso, il ricco italiano, poveraccio, non potesse più permettersi di soddisfare la sua grande passione traguardo di una vita di sacrifici.
Con grande sorpresa pero' l'occhiometro autostradale ha smentito questa teoria data per certezza dai più.
Sarà che l'Italiano per la macchina prestigiosa si toglie il pane dalla bocca, ma nei miei lunghi anni di tratte autostradali, non ho mai visto tante supercar tutte insieme e cosi' diverse di foggia, nazionalità, caretteristiche tecniche, probabilmente c'erà qualche raduno.
Non parlero' della moltitudine di porsche, l'utilitaria delle superar, non parlero' dei grossi suv superpompati da qualche centinaio di magliaio di euro perchè pare che faccia troppo ecologista, ma vi parlero' delle aston martin, porsche rs arancioni e verdi, lamborghini, ferrari, maserati, e anche viper che mai avevo visto in autostrada, tante tante, gioia per gli occhi, e balsamo per l'anima di chi le possiede ovviamente.
Quello che pero' è più significativo è vedere questa italia a due velocità, quella delle arrembanti vetture nella corsia di destra che vanno a 120 all'ora per risparmiare carburante arrivato ormai alle stelle, e quella dei proprietari delle supercar, con modelli talmente belli e prestigiosi che sono un po' un insulto alla miseria.
in mezzo niente, pochissime macchine medie nuove, utilitarie assenti, insomma la classe media praticamente assente dalle autostrade o ridotta ad andare pianissimo per risparmiare la benzina.
Molte considerazioni mi vengono in mente, i w.e. sono diventati roba da ricchi, le autostrade pure e la benzina anche.
L'italia a due velocità dell'autostrada quelli che si possono permettere tutto, e quelli che non escono più di casa.
Come dice il pessimo cantante ligabue nella sua imitazione di Neri Marcorè, l'autostrada è un esperimento sociologico di una certa rilevanza.
In conclusione beati loro, povero me