<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Stress lavorativo | Il Forum di Quattroruote

Stress lavorativo

Proprio ieri sera guardavo alcuni articoli di giornale che parlavano dello stress lavorativo, fenomeno tristemente in aumento qua in italia, e destinato pure a crescere.

Complice sempre di più la crisi, molta gente soffre di stress legato all apaura di non trovare lavoro, altri di perderlo, ad altri ancora gli viene causato dagli stessi colleghi che se ne approfittano in quant la persona è debole di carattere e gli fanno fare quel che non va di fare a loro, datori di lavoro che se ne fregano se qualcuno è in difficoltà e la parola d'ordine è: se ti va bene così allora ok, sennò quella è la porta, di gente che ha bisogno di lavorare ne trovo a centinaia.

Mi volevo soffermare proprio su questo ultimo problema. I colleghi "bastardi" che quando vedono una persona che è buona e disponibile glielo ficcano sempre nel cul@. Ne va da se che questo poveretto si riempie di lavoro e magari arriva schizzato a casa la sera, a tirarla per le lunghe poi viene la febbre da stress, magari disturbi del sonno...

A quanti di noi magari capita la stessa cosa e non sanno come porre fine a questo genere di problema? E poi, è davvero così comune? Io ho letto di cifre che si aggirano intorno al 51% degli intervistati al sondaggio...non so...qua da me non siamo tutti schizzoidi, però c'è sempre chi se ne approfitta e magari proprio gli insospettabili son magari quelli affetti da questa brutta patologia.

E in più...come si combatte?

Voglio dire: i tuoi colleghi ti piantano i piedi in gola, il datore se ne frega, uno sclera e cosa ottiene come risposta? Quella è la porta? Ma che bello, entusiasmante.

Quindi? Suicidio o psicologo?

Boh.

Voi che dite?
 
Troppo lungo, e non ho molto tempo. Ma c'e' un solo due cose da fare per affrontare la situazione:
a) fare tutto cio' che devi fare con il massimo impegno per "fornire" la tua prestazione sempre al top. Non avrai nulla da rimproverarti, nulla da questionarti, e il resto puo' benissimo andare a farsi fottere
b) vivi la tua vita - anche lavorativa - con la consapevolezza che TUTTO potrebbe andare a farsi benedire da un giorno all'altro. Nessuno ti regalera' niente, nessuno ti ringraziera', e come tu hai detto, "quella e la porta e tanti saluti". Pertanto, assegna il giusto valore al lavoro, ovvero quello dello strumento per portare la pagnotta a casa, sfamare te e la tua famiglia, e se le cose vanno bene pure i capricci e i piccoli gusti che rendono la vita "bella": un bel viaggio, un regalo all'amata, un 'giocattolo', ecc. ecc.
Il resto puo' andare a c...
 
leolito ha scritto:
Troppo lungo, e non ho molto tempo. Ma c'e' un solo due cose da fare per affrontare la situazione:
a) fare tutto cio' che devi fare con il massimo impegno per "fornire" la tua prestazione sempre al top. Non avrai nulla da rimproverarti, nulla da questionarti, e il resto puo' benissimo andare a farsi fottere
b) vivi la tua vita - anche lavorativa - con la consapevolezza che TUTTO potrebbe andare a farsi benedire da un giorno all'altro. Nessuno ti regalera' niente, nessuno ti ringraziera', e come tu hai detto, "quella e la porta e tanti saluti". Pertanto, assegna il giusto valore al lavoro, ovvero quello dello strumento per portare la pagnotta a casa, sfamare te e la tua famiglia, e se le cose vanno bene pure i capricci e i piccoli gusti che rendono la vita "bella": un bel viaggio, un regalo all'amata, un 'giocattolo', ecc. ecc.
Il resto puo' andare a c...

sono d'accordo, è come a scuola i voti non contano, conta quello che ti entra in zucca, i voti (o il lavoro) te li possono togliere, la tua professionalità e quanto il tuo cervello ha immagazzinato no! (tranne l'alzhaimer...)
 
Gunsite ha scritto:
sono d'accordo, è come a scuola i voti non contano, conta quello che ti entra in zucca, i voti (o il lavoro) te li possono togliere, la tua professionalità e quanto il tuo cervello ha immagazzinato no! (tranne l'alzhaimer...)
Quello ok, però senza lavoro non mangi...quindi uno ha anche bisogno di lavorare, se però è circondato da menefreghisti e/o figli di puttana, cosa fa? passa la vita a pecorina?
 
Quello che mi stressa più di ogni altra cosa, è dover avere a che fare con un sacco di gente stupida, svogliata, che improvvisa ogni tipo di mestiere...

Più del capo che delega, o del collega che fa meno, perchè non è la voglia di lavorare che mi manca, ma la pazienza...
 
Reagisci.
ribellatti
fatti rispettare

se abbassi la testa e ti lasci calpestare, e' finita.

Riguardo lo stress, son d'accordo con te.

Sarà mica vita questa qui.

io sempre di corsa.
e dico sempre.
sempre sempre sempre

se il giorno durasse 30 ore, me ne servirebbero 40 eppoi 50 60, sempre di più .....
ma dimmi te.
Ma si puo' si puo' continuare così?
Non e' normale.
Ma senza mai subire i soprusi di cui parli tu beninteso.
Me ne andrei in Madagascar su una yacht a campare affittandolo ai turisti per la pesca del Marlin...

ma vabbè...

saluti
 
Deb81 ha scritto:
Quello che mi stressa più di ogni altra cosa, è dover avere a che fare con un sacco di gente stupida, svogliata, che improvvisa ogni tipo di mestiere...

Più del capo che delega, o del collega che fa meno, perchè non è la voglia di lavorare che mi manca, ma la pazienza...
E quando manca la pazienza si somatizza...e gli altri magari manco se ne accorgono che stai male. E poi figuriamoci, se anche se ne accorgessero non gliene fregherebbe un assoluto c-o.
 
LUISELLA1972 ha scritto:
Reagire, sempre. Almeno così si viene rispettati. :twisted:
O si viene cacciati via...della serie: se non ti va bene quella è la porta, di gente che ha bisogno di lavorare (e magari di farsi mettere i piedi in testa) ne trovo a bizzeffe.

Ci sono anche queste realtà, purtroppo.
 
GheddoStella ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
Reagire, sempre. Almeno così si viene rispettati. :twisted:
O si viene cacciati via...della serie: se non ti va bene quella è la porta, di gente che ha bisogno di lavorare (e magari di farsi mettere i piedi in testa) ne trovo a bizzeffe.

Ci sono anche queste realtà, purtroppo.

...e pensi che come avvocato lavorista non ne sappia qsa?
 
GheddoStella ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
Reagire, sempre. Almeno così si viene rispettati. :twisted:
O si viene cacciati via...della serie: se non ti va bene quella è la porta, di gente che ha bisogno di lavorare (e magari di farsi mettere i piedi in testa) ne trovo a bizzeffe.

Ci sono anche queste realtà, purtroppo.
Per fortuna non ho mai avuto di questi problemi, ma nella situazione da te descritta, qualora un chiarimento risultasse impossibile, valuterei seriamente la possibilità di cambiare lavoro. Tra l'altro, un dirigente disinteressato a risolvere questi problemi non sa dirigere. Queste sitruazioni provocano un calo deciso della produttività dei dipendenti, e questo gli uffici del personale delle aziende serie lo sanno bene.
 
ferrets ha scritto:
Di sicuro non ne soffrono veline e simili
se non si pappano Clooney, eccome, invece.... :D :D
"dopo" Striscia fanno fatica a riciclarsi, se non riescono ad impalmare il calciatore di turno, proprio perchè a parte ballicchiare e mostrar il sederino non sanno fare altro. :D :D
Stessa cosa per i "tronisti" muscolosi e depilati della De Filippi
Mi dispiace, ma io sono per l'impegno e per lo studio, non per le "scorciatoie": sono "vecchio stampo". :D
 
LUISELLA1972 ha scritto:
GheddoStella ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
Reagire, sempre. Almeno così si viene rispettati. :twisted:
O si viene cacciati via...della serie: se non ti va bene quella è la porta, di gente che ha bisogno di lavorare (e magari di farsi mettere i piedi in testa) ne trovo a bizzeffe.

Ci sono anche queste realtà, purtroppo.

...e pensi che come avvocato lavorista non ne sappia qsa?
E come si sviluppano le faccende? Spara qualche esempio, così....per avere un'idea.
 
GheddoStella ha scritto:
Proprio ieri sera guardavo alcuni articoli di giornale che parlavano dello stress lavorativo, fenomeno tristemente in aumento qua in italia, e destinato pure a crescere.

Complice sempre di più la crisi, molta gente soffre di stress legato all apaura di non trovare lavoro, altri di perderlo, ad altri ancora gli viene causato dagli stessi colleghi che se ne approfittano in quant la persona è debole di carattere e gli fanno fare quel che non va di fare a loro, datori di lavoro che se ne fregano se qualcuno è in difficoltà e la parola d'ordine è: se ti va bene così allora ok, sennò quella è la porta, di gente che ha bisogno di lavorare ne trovo a centinaia.

Mi volevo soffermare proprio su questo ultimo problema. I colleghi "bastardi" che quando vedono una persona che è buona e disponibile glielo ficcano sempre nel cul@. Ne va da se che questo poveretto si riempie di lavoro e magari arriva schizzato a casa la sera, a tirarla per le lunghe poi viene la febbre da stress, magari disturbi del sonno...

A quanti di noi magari capita la stessa cosa e non sanno come porre fine a questo genere di problema? E poi, è davvero così comune? Io ho letto di cifre che si aggirano intorno al 51% degli intervistati al sondaggio...non so...qua da me non siamo tutti schizzoidi, però c'è sempre chi se ne approfitta e magari proprio gli insospettabili son magari quelli affetti da questa brutta patologia.

E in più...come si combatte?

Voglio dire: i tuoi colleghi ti piantano i piedi in gola, il datore se ne frega, uno sclera e cosa ottiene come risposta? Quella è la porta? Ma che bello, entusiasmante.

Quindi? Suicidio o psicologo?

Boh.

Voi che dite?

Bisogna avere le spalle larghe e cercare di osservare le cose, anche quelle che ci riguardano, in prospettiva: il lavoro è una parte importante della vita, ma non è LA vita.
Se poi le situazioni sconfinano nel mobbing, ci sono sempre le vie legali...
Certo, la situazione è decisamente peggiore per chi lavora in nero, o non lavora affatto...
 
GheddoStella ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
GheddoStella ha scritto:
LUISELLA1972 ha scritto:
Reagire, sempre. Almeno così si viene rispettati. :twisted:
O si viene cacciati via...della serie: se non ti va bene quella è la porta, di gente che ha bisogno di lavorare (e magari di farsi mettere i piedi in testa) ne trovo a bizzeffe.

Ci sono anche queste realtà, purtroppo.

...e pensi che come avvocato lavorista non ne sappia qsa?
E come si sviluppano le faccende? Spara qualche esempio, così....per avere un'idea.

beh, non si può generalizzare...mi capita di difendere, a seconda, sia i datori di lavoro che i lavoratori...dicamo pure che il rito del lavoro è abbastanza accurato, specie nella fase istruttoria: il Giudice del Lavoro esige di arrivare alla verità dei fatti, con una perizia quasi "penalistica" (molto spesso Giudici del Lavoro sono ex PM). L'unico problema, quando si difende il lavoratore, è trovare testimoni disponibili a rendere una prova orale attendibile: spesso, per paura delle conseguenze (cfr. esser licenziati), i testi sono evasivi nel rilasciare le dichiarazioni.E per il Giudice, in mancanza di una normativa ad hoc, non è sempre semplice basarsi solo sui certificati medici (attestanti disturbi psico-somatici, esaurimento nervoso, ecc..ecc.). Certamente non ho avuto a che fare, ancora, con casi allucinanti come quelli di Telecom France. Spero di non arrivare mai a vedere tali livelli di sopraffazione.
 

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