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Strategia Volvo in Cina

dalla home di Quattroruote:

Volvo by Geely
IN CINA PUNTA A SCALZARE AUDI


La Geely, la Casa cinese che ha appena acquistato la Volvo, punta a incrinare la supremazia di Audi nel mercato cinese del lusso e a quadruplicare le vendite del marchio svedese nella Repubblica popolare entro i prossimi cinque anni. E un'analisi firmata Frost & Sullivan spiega perché potrebbe funzionare.

Il segreto? Il "made in China". Audi oggi è il primo marchio di lusso in Cina, con oltre 157 mila unità vendute nel 2009, più o meno come Mercedes e BMW messe assieme e a livelli incommensurabilmente più alti di quanto oggi venda Volvo: nell'anno passato sono stati 22.405 i cinesi che ne hanno acquistata una. "Il successo di Audi", fa notare l'analista di Frost & Sullivan, David Zhao, "è largamente dovuto al sostegno del governo: la maggior parte dei veicoli marchiati Audi sono prodotti dalla joint venture tra la cinese Faw, a controllo statale, e il gruppo Volkswagen-Audi, quindi sono considerati dai cinesi come prodotti locali, come auto made in China".

È il governo il primo cliente. Dagli anni 90 in poi Audi è stato il marchio in cima alle preferenze per le flotte di auto di rappresentanza per il governo centrale, per quelli provinciali e per le municipalità. Ora la Volvo, che è ormai cinese e che produrrà 300 mila auto in un impianto nuovo di zecca a Pechino, sembra destinata a cambiare lo scenario nel segmento alto del mercato. "I clienti potenziali di queste Volvo fatte in Cina sono essenzialmente gli stessi che oggi comprano Audi, nell'ordine: governi, aziende statali, esercito, quindi compagnie private e infine singoli automobilisti con grandi facoltà economiche", dice ancora Zhao.

A spese di Audi. Una Volvo cinese, secondo la nota di Frost & Sullivan, metterebbe i clienti istituzionali al riparo dalle accuse di prediligere costosi marchi esteri, rivoltegli in passato. Per questo i dirigenti della Geely contano di riuscire ad ampliare la quota di penetrazione di Volvo nel mercato di lusso cinese dall'attuiale 5,7 per cento al 19,8% da qui al 2015. Naturalmente a spese di Audi, la cui quota passerebbe dal 40 per cento odierno a poco più di un quarto del settore.

L'arma del prezzo. Per realizzare il suo ambizioso piano la Geely adotterà alcune strategie chiave. La nota di Frost & Sullivan ne evidenzia in particolare due: la prima è la costruzione dello stabilimento a Pechino, segnale forte di "prossimità" e di radicamento nella società cinese, inviato soprattutto al governo centrale. L'altra è una oculata strategia di prezzi che aggancerebbe le Volvo ai listini delle Audi, come riferimento, ma sempre con un 10-15% in meno.

Le Volvo saranno più cinesi? Determinante per questo risparmiare sui componenti: nei prossimi 5 anni le parti acquistate da fornitori cinesi dovrebbero crescere dell'8 per cento, consentendo risparmi nella produzione di quasi un miliardo di euro. Gli acquisti, però, si sa, di solito si fanno a livello globale. E questo vorrebbe dire che anche le Volvo prodotte in Europa saranno un pochino più cinesi.


Ho sottolineato l'ultima frase, dato che è quella che ci riguarda più da vicino.
Io credo che i cinesi stiano facendo enormi progressi tecnologici e che quindi una maggior incidenza della componentistica made in China non sarà necessariamente indice di peggiore qualità.

Certo qualche dubbio rimane....
 
se i cinesi acquistano molte Audi significa che stanno attenti a materiali e finiture, quindi mi fanno ben sperare.

Solo che avere l'8% di materiali cinesi su quelle europee... :rolleyes: :rolleyes:
 
.... la maggior parte dei veicoli marchiati Audi sono prodotti dalla joint venture tra la cinese Faw, a controllo statale, e il gruppo Volkswagen-Audi, quindi sono considerati dai cinesi come prodotti locali, come auto made in China".

Direi di sottolineare anche questa di frase però .... allora anche i tedeschi sono un pò cinesi ....

Poi sta cosa che in Cina si fanno cose di serie B mi sa che è un pò da sfatare ... ormai coi costi di produzione occidentali tutti i grandi marchi di qualsiasi settore (elettronica, abbigliamento, calzature, etc.) hanno trasferito da tempo la produzione in Cina o paesi dell'est ....

Il mondo cambia ....... ed un mercato emergente come quello cinese credo possa essere anche una immensa opportunità per tutti.....

Stiamo a vedere .....
 
... in effetti ... concordo anch'io sul POCHI ......
ma magari i cinesi quando guadagneranno verranno a vedere le nostre città, mangiare le nostre fiorentine, apprezzeranno le Dolomiti ed il mare della Sardegna ....
 
mha'...pochi o tanti dipende come ci muoviamo,
se prendiamo la palla a ribalzo come i tedeschi, sicuramente da una grassa mano all'economia...se ci richiudiamo ancora nel logo famoso del tipo ''cinesi non sann niente solo son bravi solo copiare'' ...

mi ricordo i primi in assoluto a sbarcare in Cina e' stato la Fiat,nei anni 90 la Fiat era unico patner-ship di Taxi in Cina(visto personalmente) che nei anni si fatto mangiare la feta dai vari Jap-tedeschi...
 
gentle-man ha scritto:

L'arma del prezzo. Per realizzare il suo ambizioso piano la Geely adotterà alcune strategie chiave. La nota di Frost & Sullivan ne evidenzia in particolare due: la prima è la costruzione dello stabilimento a Pechino, segnale forte di "prossimità" e di radicamento nella società cinese, inviato soprattutto al governo centrale. L'altra è una oculata strategia di prezzi che aggancerebbe le Volvo ai listini delle Audi, come riferimento, ma sempre con un 10-15% in meno.

Le Volvo saranno più cinesi? Determinante per questo risparmiare sui componenti: nei prossimi 5 anni le parti acquistate da fornitori cinesi dovrebbero crescere dell'8 per cento, consentendo risparmi nella produzione di quasi un miliardo di euro. Gli acquisti, però, si sa, di solito si fanno a livello globale. E questo vorrebbe dire che anche le Volvo prodotte in Europa saranno un pochino più cinesi.


Ho sottolineato l'ultima frase, dato che è quella che ci riguarda più da vicino.
Io credo che i cinesi stiano facendo enormi progressi tecnologici e che quindi una maggior incidenza della componentistica made in China non sarà necessariamente indice di peggiore qualità.

Certo qualche dubbio rimane....


Al di là di discorsi di lana caprina relativamente alla qualità della componentistica made in China, già adesso Volvo costa un 10% in meno di Audi.... ergo non vedo il problema........
 
ferrets ha scritto:
se i cinesi acquistano molte Audi significa che stanno attenti a materiali e finiture, quindi mi fanno ben sperare.

Solo che avere l'8% di materiali cinesi su quelle europee... :rolleyes: :rolleyes:

okkio non dice che c'e' l'8% di materiali cinesi ma che :
&lt;le parti acquistate da fornitori cinesi dovrebbero crescere dell'8 per cento&gt;
non sappiamo quindi da che quota si parte.... :?:
 
Se qualcuno sa la risposta ......... a parte (forse) Ferrari e qualcosa di quel livello ... ma quali sono le case che oggi come oggi fanno tutta la componentistica in Europa o in occidente?
A me pare di aver capito che in Cina già Audi frequenta abbastanza .....
 
Tutti i costruttori frequentano la Cina, anche per i più piccoli dettagli.

Esempio? Il Cayenne ha il libretto di istruzioni con relativo fodero made in Cina.

Cuscinetti, viterie, tessuti, acciai.

E costa dai 70.000 in su.

L'opportunità è per POCHI e soprattutto FURBI. Come i Tedeschi.
 
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