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Dal Mattino di Padova
http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2010/12/06/news/bloccano-le-ladre-picchiati-a-sangue-2899630
Dunque, abbiamo un nigeriano che prende le difese di un direttore e un cliente di un supermercato contro due troie ladre e tre figli della medesima troia che non volevano pagare la merce, e tutti e tre vengono pestati a sangue dai tre suddetti figli di troia.
Ora: direi che di "razzismo" in senso stretto è difficile parlare, visto come viene descritto il nigeriano nell'articolo. Per cui, se il comune entrasse con tre caterpillar nella fogna dove vivono i bastardi autori del pestaggio, sarebbe razzismo?
http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2010/12/06/news/bloccano-le-ladre-picchiati-a-sangue-2899630
TERRANEGRA. Picchiati senza pietà per due salami e qualche pezzo di formaggio non pagati. E' accaduto sabato poco prima delle 13, fuori dal supermercato Alì di via Fortin a Terranegra. Vittime dell'aggressione il direttore del negozio, Luca Bettin, 40 anni di Vigonza, Alex Ugochuwwu Uzih, detto Ugo, 45 anni, nigeriano residente a Padova e un cliente padovano di 43 anni. I tre sono stati medicati in Pronto soccorso: Bettin è stato giudicato guaribile in otto giorni, «Ugo» in sei e il cliente in cinque. Ci metteranno molto di più, tuttavia, a dimenticare le botte ricevute.
A picchiarli sono stati, a quanto pare, i figli di una delle due zingare sorprese dal direttore del supermercato a rubare. L'uomo, che anche quando era responsabile dell'Alì a Vigonza ha avuto problemi con rom e furti, quando ha visto le donne uscire dopo aver pagato alla cassa solo pochi pezzi (salami e formaggi li avevano occultati sotto le gonne), le ha fermate fuori dal supermercato e ha chiesto loro di restituire il maltolto. Per tutta risposta una delle due (quella più anziana, di circa 50 anni), gli ha risposto a muso duro di lasciarli andare (nel supermercato le donne erano accompagnate da tre bimbi) perché i suoi figli erano cattivi.
Nemmeno il tempo di finire la frase che tre trentenni sono usciti da un'auto e hanno cominciato a prendere a pugni il direttore (finché era in piedi) e a calci (quando è caduto a terra). In aiuto di Bettin sono arrivati «Ugo» il nigeriano che tutti i giorni staziona vicino ai carrelli del supermercato e aiuta le signore con le borse in cambio di qualche moneta e un cliente: entrambi sono stati pestati senza pietà. Sul posto è arrivata una Volante della questura ma gli autori del pestaggio erano già fuggiti. Le tre vittime sono state sentite dagli agenti della questura. E' possibile che già nelle prossime ore i picchiatori possano essere identificati dalla polizia e denunciati.
A dare l'idea della violenza ci ha pensato il direttore dell'Alì con il suo racconto: «Erano delle furie: mi hanno picchiato senza pronunciare una sola parola. Se non fosse intervenuto "Ugo" mi avrebbero ammazzato». Luca Bettin ieri mattina era ancora sconvolto dopo l'aggressione di sabato scorso. E pensare che Bettin era stato trasferito dal supermercato di Vigonza per aver affrontato più volte i rom del campo. «Sono in via Monsignor Fortin da luglio - ha spiegato - ed è la prima volta che entrano per rubare. Ma quando ho visto le due donne nascondere dei salumi sotto le gonne ho riconosciuto la tecnica. Quindi mi sono avvicinato ed ho chiesto con gentilezza che restituissero la refurtiva». A quel punto una delle donne, sulla cinquantina, l'ha minacciato: «Stai attento, i miei figli sono cattivi».
Parole dure come una condanna: appena Bettin è uscito dal negozio i tre giovani, fino ad allora in auto, sono usciti «e con una foga animalesca mi hanno ripetutamente colpito, tanto da causarmi anche una lesione interna - ha riferito il direttore - Mentre ero a terra è intervenuto "Ugo" a salvarmi. Anche lui è stato colpito senza pietà. E' un bravissimo ragazzo, è il mio angelo custode. Quando è caduto hanno continuato a picchiarlo. Infine un cliente ha cercato di sedare quella violenza inaudita ma hanno colpito anche lui. Ci hanno atterrato tutti e tre, erano delle furie».
Dunque, abbiamo un nigeriano che prende le difese di un direttore e un cliente di un supermercato contro due troie ladre e tre figli della medesima troia che non volevano pagare la merce, e tutti e tre vengono pestati a sangue dai tre suddetti figli di troia.
Ora: direi che di "razzismo" in senso stretto è difficile parlare, visto come viene descritto il nigeriano nell'articolo. Per cui, se il comune entrasse con tre caterpillar nella fogna dove vivono i bastardi autori del pestaggio, sarebbe razzismo?