<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Spegnimento motore TSI | Il Forum di Quattroruote

Spegnimento motore TSI

Avrei una domanda "tecnica":

Sia il concessionario, che sul libretto dell'auto viene caldamente consigliato, per un miglior funzionamento del motore, di non spegnerlo immediatamente, appena ci si ferma, ma di farlo girare prima per uno, due minuti al minimo, per dare tempo al turbo di raffreddarsi.

Poi d'altro canto in un altro punto del libretto si sottolinea che per soste più lunghe di 40 secondi si consuma meno carburante a spegnere e riaccendere che a tenere il motore acceso, infatti lo stesso motore se non vado errato viene usato anche in automobili che adottano la tecnica "start & stop" ...

Adesso le due cose mi sembrano vagamente in contraddizione: nel primo caso si deve far girare il motore per un paio di minuti, nel secondo va spento e riacceso quasi di continuo !!!

Forse mi sfugge qualcosa nella logica di queste considerazioni.
 
hai colto in pieno il motivo per cui io guardo con occhio scettico al sistema start &stop e cercherò di non avere mai vetture con questo optional o per lo meno che sia disattivabile!

Secondo me tale sistema non giova al motore, e viene adottato per far rientrare i motori di una casa X nelle varie normative antinquinamento!
 
In effetti mi da l'idea che quando hanno progettato lo Start & Go abbiano fatto i conti senza l'oste... anche se, che io sappia, il problema alla turbina si crea quando il motore gira a regimi elevati per lungo tempo (autostrada) e poi lo si ferma senza lasciar raffreddare un po' la turbina. In città questo tipo di problema non dovrebbe crearsi ma il condizionale è d'obbligo.
 
drops285 ha scritto:
Avrei una domanda "tecnica":

Sia il concessionario, che sul libretto dell'auto viene caldamente consigliato, per un miglior funzionamento del motore, di non spegnerlo immediatamente, appena ci si ferma, ma di farlo girare prima per uno, due minuti al minimo, per dare tempo al turbo di raffreddarsi.

Poi d'altro canto in un altro punto del libretto si sottolinea che per soste più lunghe di 40 secondi si consuma meno carburante a spegnere e riaccendere che a tenere il motore acceso, infatti lo stesso motore se non vado errato viene usato anche in automobili che adottano la tecnica "start & stop" ...

Adesso le due cose mi sembrano vagamente in contraddizione: nel primo caso si deve far girare il motore per un paio di minuti, nel secondo va spento e riacceso quasi di continuo !!!

Forse mi sfugge qualcosa nella logica di queste considerazioni.

Se non ricordo male, il libretto pone l'accento sulla necessità di far raffreddare la turbina dopo utilizzi particolarmente gravosi per il motore (per esempio se dopo una bella tirata autostradale ti fermi all'autogrill spegnendo subito), non credo si riferisse allo spegnimento tout-court.

Nell'uso cittadino o comunque a regimi tranquilli, il motore si può spegnere anche immediatamente dopo essersi fermati.
 
bimbolu ha scritto:
Se non ricordo male, il libretto pone l'accento sulla necessità di far raffreddare la turbina dopo utilizzi particolarmente gravosi per il motore (per esempio se dopo una bella tirata autostradale ti fermi all'autogrill spegnendo subito), non credo si riferisse allo spegnimento tout-court.

Nell'uso cittadino o comunque a regimi tranquilli, il motore si può spegnere anche immediatamente dopo essersi fermati.

Si, ho colto che il problema è il raffreddamento della turbina, ma se non vado errato la turbina parte già a 1500 giri, pertanto anche in un percorso cittadino dovrebbe essere più o meno sempre in azione.

Oppure in autostrada è più sollecitata ???

Comunque aggiungo che l'ultima volta l'ho usato su un passo di montagna, fatto in modo più tranqullo possibile e senza tirare. Arrivato in cima, mi sono dimenticato di questa accortezza, ho spento il motore subito e all'esterno ho percepito un "leggero" odore di "bruciato" .... ma non so se le due cose siano o meno legate o se semplicemente ci sono parti del motore, dello scarico, del raffreddamento, ancora troppo nuove che alle prime "scaldate" rilasciano ancora effluvi.
 
Io parlo per il 1.6 TDI CR, che non spengo mai appena fermatomi, magari non per minuti, ma rimane acceso per il tempo di togliere la cintura, controllare che il cambio sia in P e che il freno a mano sia tirato, ancora qualche secondo, in totale trenta, quaranta, massimo un minuto, direi. ;)
Così come all'avviamento dopo il primo scatto di chiave attendo che l'auto spenga tutte le spie e faccia tutti i check (si sentono alcuni "rumorini") e poi completo la rotazione della chiave e avvio..
E, comunque, mai colpi d'acceleratore da fermo (un volta sì, che bello che era..) Son piccole attenzioni che, secondo me allungano la vita del motore. Spero.. (SGRAT SGRAT :D )
 
no sono proprio un super esperto però posso dire che sono vere entrambe le cose. la raccomandazione di non spegnere subito il motore riguarda tutti i motori (c'è anche sul libretto della mia fabia 70cv...) ma è indicato solo se il motore è stato particolarmente sollecitato; tenendolo acceso al minimo per un pò si da il tempo al motore di raffreddarsi gradualmente ed evitare eccessi di calore nel vano motore. (forse è un pò come per gli umani.. dopo aver sostenuto una corsa o uno sforzo fisico prolungato appena ci si ferma si ha una maggiore sudorazione per poter smaltire meglio il calore prodotto.... )invece in condizioni normali una sosta di più di 30/40 secondi equivale al consumo di un accensione del motore. così dice il libretto....
 
condivido il discorso di Sandro63s, anch'io quando mi fermo lascio girare la macchina per il tempo necessario a metterlo in P, tirare il freno a ma no, controllare che i vetri siano chiusi, raccattare cellulare, portafoglio, etc...
più o meno saranno una trentina di secondi, che di sicuro male non gli fanno, e neanche a me al portafogli.
diverso il discorso autostradale: dopo una tiratona (intesa come alta velocità oppure lungo percorso) il modo migliore per raffreddare un motore/turbina è sapere quando ci si vuole fermare o a quale autogrill e procedere per gli ultimi minuti/km a velocità bassa (diciamo 90-100km/h) cosicchè il motore non è sollecitato e l'aria in entrata provvede a raffreddare più efficacemente che non la ventola da fermo.
 
ogurek ha scritto:
condivido il discorso di Sandro63s, anch'io quando mi fermo lascio girare la macchina per il tempo necessario a metterlo in P, tirare il freno a ma no, controllare che i vetri siano chiusi, raccattare cellulare, portafoglio, etc...
più o meno saranno una trentina di secondi, che di sicuro male non gli fanno, e neanche a me al portafogli.
diverso il discorso autostradale: dopo una tiratona (intesa come alta velocità oppure lungo percorso) il modo migliore per raffreddare un motore/turbina è sapere quando ci si vuole fermare o a quale autogrill e procedere per gli ultimi minuti/km a velocità bassa (diciamo 90-100km/h) cosicchè il motore non è sollecitato e l'aria in entrata provvede a raffreddare più efficacemente che non la ventola da fermo.
:thumbup: :thumbup: :thumbup: :thumbup: :thumbup: :thumbup: :thumbup:
 
drops285 ha scritto:
bimbolu ha scritto:
Se non ricordo male, il libretto pone l'accento sulla necessità di far raffreddare la turbina dopo utilizzi particolarmente gravosi per il motore (per esempio se dopo una bella tirata autostradale ti fermi all'autogrill spegnendo subito), non credo si riferisse allo spegnimento tout-court.

Nell'uso cittadino o comunque a regimi tranquilli, il motore si può spegnere anche immediatamente dopo essersi fermati.

Si, ho colto che il problema è il raffreddamento della turbina, ma se non vado errato la turbina parte già a 1500 giri, pertanto anche in un percorso cittadino dovrebbe essere più o meno sempre in azione.

Oppure in autostrada è più sollecitata ???

Comunque aggiungo che l'ultima volta l'ho usato su un passo di montagna, fatto in modo più tranqullo possibile e senza tirare. Arrivato in cima, mi sono dimenticato di questa accortezza, ho spento il motore subito e all'esterno ho percepito un "leggero" odore di "bruciato" .... ma non so se le due cose siano o meno legate o se semplicemente ci sono parti del motore, dello scarico, del raffreddamento, ancora troppo nuove che alle prime "scaldate" rilasciano ancora effluvi.

1. sicuramente in autostrada è più sollecitatà perché sottoposta magari ad un'ora e mezza di marcia a 3/4000 giri, mentre in città il regime cambia di continuo

2. E' normale in montagna scaldare molte parti (anche il turbo certo perché si tengono marce basse).
Credo si scaldi molto anche il catalizzatore che, andando molto piano, non viene raffreddato e genera il classico odore di "padella bruciata" (anche a me è capitato un paio di anni addietro e l'auto non era nemmeno troppo nuova)
 
allora la turbina funziona in modo "strano" nl senso che i suoi giri non sono proporzionali a quelli del motore a pistoni... 1500 rpm del motore possono corrispondere a 6-7000 rpm del gruppo turbocompressore (numero a caso), mentrre 7000 rpm di motore possono voler dire anche 220000 rpm del gruppo di sovralimentazione e questo perchè qust'ultimo è progettato per una certa portata di gas di scarico, ad una certa temperatura...

ergo in autostrada e di sicuro più sollecitata e va lasciata riposare (dopo un tragitto "gravoso") più a lungo che nell'uso cittadino.. questo il linea di massima..

se aggiungi a questo che l'alberino che collega la girante della turbina a quella del compressore sarà lungo a spanne una decina di cm questo passa dai 6-700°C del lato scarico ai 100°C (a spanne eh...) del lato di aspirazione completi il quadro di sollecitazone a cui sono sottoposte le bronzine e il carico termico che l'olio deve smaltire... quindi se non lasci acceso un po' il motore al minimo l'olio non aspota calore a sufficienza e quello che rimane nella bronzina della "turbina" frigge di brutto creando residui carboniosi che degradano le capacità lubrificanti dell'olio e grippano (al successivo riavvio) la sede dove si creano
 
Beh...in autostrada in teoria bisognerebbe non percorrere lunghi tratti alla medesima velocità, ma ogni tanto diminuire proprio per lasciar riposare il sistema. E' specificato anche su molti libretti di istruzioni delle auto.
 
rosberg ha scritto:
Beh...in autostrada in teoria bisognerebbe non percorrere lunghi tratti alla medesima velocità, ma ogni tanto diminuire proprio per lasciar riposare il sistema. E' specificato anche su molti libretti di istruzioni delle auto.

va beh.. io ci credo poco... scrivono anche che è normale che il motore si beva un kg d'olio ogni 1000km.. sono fatti dal marketing i libretti.. e quindi pieni di cavolate... se una cosa è progettata per andare a tot giri al minuti ci va e basta per conto mio.. sono molto più deleteri i cicli di lavoro alternati che non quelli continui... tanto poi in pratica è impossibile farsi 200km di autostrada a velocità costante... trovi sempre quello che si butta in sorpasso ai 100 all'ora quando gli sei sotto il paraurti...
 
Io ho la Octavia vrs benzina e scalda motlo soprattutto dopo una tirata di 15-20 km di salita montana per cui, all'arrivo, attendo a spegnere il motore.
Invece in autostrada, non fermandomi mai in aree di sosta se non per necessita', non e' il caso in quanto comunque quando ne esco per arrivare a casa devo percorrerre un tratto extraurbano a velocita' ridotta.
L'odore di bruciato anche io lo sento mettendola nel box, e' normale.
 
Secondo me sarebbe normale progettare auto che uno può spegnere quando gli pare. Ormai le auto sono quasi tutte turbo, quante persone secondo voi hanno queste conoscenze???? Basta vedere il casino creato col dpf a quelli che usano l'auto in città... Sarà per far lavorare le officine??? :D
 
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