<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Skimming, truffa delle carte bancomat/credito | Il Forum di Quattroruote

Skimming, truffa delle carte bancomat/credito

Cari tutti,

qui in Svizzera, si sa, le banche sono un orgoglio, oltre ad essere istituti che lavorano bene, per poco, dando molto (anche in termini di discrezione, così come in molti altri paesi dell'unione europea).

C'è veramente poco di che lamentarsi, lo ammetto e sono contento di ciò.

Da anni (e sottolineo ANNI) esiste questa truffa mediante la quale il cliente che dovesse inserire la carta in bancomat modificati (SKIMMING: aggiungono una componente nella fessura dove si inserisce la propria carta per poterla clonare), si vedrà sottrarre del denaro.

Le banche, in questi casi, rifondono il mal tolto.

Ma dico io, nel Paese che per eccellenza si fregia di avere banche di primissima categoria, è mai possibile che non si riesca a limitare questi episodi? Sì perché purtroppo è un continuo parlarne poiché è un problema che si ripropone più che di tanto in tanto, quasi puntualmente!

È un po' come trovarsi in una Rolls meravigliosa, che però mostra cedimenti alle guarnizioni e quindi entra acqua. La casa madre certamente provvederà ogni volta ad asciugare gli interni, trattare la pelle e quant'altro, ma resta il fatto che il disagio continua, e continuerà.

In Italia come siamo messi?
 
il_chicco_show ha scritto:
Cari tutti,

qui in Svizzera, si sa, le banche sono un orgoglio, oltre ad essere istituti che lavorano bene, per poco, dando molto (anche in termini di discrezione, così come in molti altri paesi dell'unione europea).

C'è veramente poco di che lamentarsi, lo ammetto e sono contento di ciò.

Da anni (e sottolineo ANNI) esiste questa truffa mediante la quale il cliente che dovesse inserire la carta in bancomat modificati (SKIMMING: aggiungono una componente nella fessura dove si inserisce la propria carta per poterla clonare), si vedrà sottrarre del denaro.

Le banche, in questi casi, rifondono il mal tolto.

Ma dico io, nel Paese che per eccellenza si fregia di avere banche di primissima categoria, è mai possibile che non si riesca a limitare questi episodi? Sì perché purtroppo è un continuo parlarne poiché è un problema che si ripropone più che di tanto in tanto, quasi puntualmente!

È un po' come trovarsi in una Rolls meravigliosa, che però mostra cedimenti alle guarnizioni e quindi entra acqua. La casa madre certamente provvederà ogni volta ad asciugare gli interni, trattare la pelle e quant'altro, ma resta il fatto che il disagio continua, e continuerà.

In Italia come siamo messi?

c'è stato anche in italia, ma con l'installazione delle telecamere e il controllo-verifica degli addetti è calato molto, se è per quello hanno clonato anche il "macchinino" dei negozi all'insaputa del negoziante...
 
il_chicco_show ha scritto:
In Italia come siamo messi?
Due le principali contromisure adottate, almeno qui da me:

1) Ove possibile il bancomat è stato spostato all'interno di una stanza o dell'anticamera dell'ingresso dell'istituto, ove già solo per accedere è necessario "autenticarsi" con il proprio bancomat, ed è più facile tenere sotto controllo le apparecchiature.

2) All'imboccatura dello slot per l'inserimento della carta nello sportello è stata apposta una mascherina sagomata in plastica che previene o rende comunque più difficile l'installazione dei famosi skimmer.

Attached files /attachments/933436=1069-ta_bancomat.jpg
 
Grazie delle informazioni ragazzi. Mi sembra che lo svizzero, che di norma ragiona e lavora bene, a volte si perda in un bicchier d'acqua.
 
il_chicco_show ha scritto:
In Italia come siamo messi?

il mio bancomat è intonso... saranno mesi che non prelevo, non ricordo manco il codice :D

cmq qui (TO & MI) è pieno di romeni che sanno metterci le mani, ogni tanto qualcuno lo beccano... al di là delle leggende metropolitane tutti i paesi dell'est sono grandi "esportatori" di informatici e tecnici elettronici...
 
suiller ha scritto:
il_chicco_show ha scritto:
In Italia come siamo messi?

il mio bancomat è intonso... saranno mesi che non prelevo, non ricordo manco il codice :D

cmq qui (TO & MI) è pieno di romeni che sanno metterci le mani, ogni tanto qualcuno lo beccano... al di là delle leggende metropolitane tutti i paesi dell'est sono grandi "esportatori" di informatici e tecnici elettronici...

Pensa che la spiegazione della banca è la seguente:

"si tratta di persone estremamente abili"

risposta del sottoscritto

"non sarete voi, per caso, a non esserlo altrettanto?"

È assurdo. C'è un sistema di video sorveglianza in città che fa paura qui a Lugano. E oltre a quello che ti filma in ogni dove c'è quello dedicato ad ogni postazione di prelievo, che scatta ad ogni operazione una bella fototessera.

E NON SI RIESCE A VENIRNE A CAPO? Assurdo.
 
In Italia la prevenzione é certamente più elevata, ma a volte i truffatori riescono a realizzare delle vere e proprie mandrakate (vedere "Febbre da Cavallo" per il vocabolo... )

Non é successo solo una volta o due che esattamente a fianco ad un'agenzia di un qualsiasi istituto di credito apparisse, dal venerdì sera, un apparato bancomat.
Il bancomat era totalmente falso, e serviva solo per ritirare le carte bancomat (leggendo ovviamente il codice di accesso immesso dall'utente) che venivano immediatamente riutilizzate per prelevare il massimo disponibile presso un vero bancomat nei paraggi.

A volte gli utenti perplessi avvertivano immediatamente il proprio istituto di credito, segnalando lo smarrimento della carta, ottenendo perciò il rimborso dell'importo illecitamente prelevato.
Per quelli che aspettavano il lunedì mattina per recarsi in banca, e scoprire così che il bancomat non esisteva affatto, le cose risultavano un tantino più difficili.

So di un episodio di questi avvenuto in un istituto di credito del comune di Marino, appena fuori Roma. Ma naturalmente parlo di diversi anni fa.... ;)
 
maddeche! ha scritto:
In Italia la prevenzione é certamente più elevata, ma a volte i truffatori riescono a realizzare delle vere e proprie mandrakate (vedere "Febbre da Cavallo" per il vocabolo... )

Non é successo solo una volta o due che esattamente a fianco ad un'agenzia di un qualsiasi istituto di credito apparisse, dal venerdì sera, un apparato bancomat.
Il bancomat era totalmente falso, e serviva solo per ritirare le carte bancomat (leggendo ovviamente il codice di accesso immesso dall'utente) che venivano immediatamente riutilizzate per prelevare il massimo disponibile presso un vero bancomat nei paraggi.

A volte gli utenti perplessi avvertivano immediatamente il proprio istituto di credito, segnalando lo smarrimento della carta, ottenendo perciò il rimborso dell'importo illecitamente prelevato.
Per quelli che aspettavano il lunedì mattina per recarsi in banca, e scoprire così che il bancomat non esisteva affatto, le cose risultavano un tantino più difficili.

So di un episodio di questi avvenuto in un istituto di credito del comune di Marino, appena fuori Roma. Ma naturalmente parlo di diversi anni fa.... ;)

Tagliare le mani, altro che storie...
 
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