<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Si può essere oggi appassionati di......Alfa ? | Il Forum di Quattroruote

Si può essere oggi appassionati di......Alfa ?

non è una domanda sterilmente prococatoria
............ho scritto alfa, ma avrei potuto usare come esempio un qualunque altro marchio famoso della storia dell?automobile
Ma ci tengo a far notare che nonostante il mio noto scetticismo ho deciso postare qui questo 3D per l?evidente passione, partigianeria, entusiasmo che anima gli , aimè pochi, partecipanti a questo forum
Insomma, il mio pensiero è questo:
complice il mercato esiste una pressoché totale omologazione di tutte le automobili per obblighi tecnici: prove di crash, consumo, inquinamento, fiscali ed economici.
Quindi tutte le auto più o meno sottostanno alle stesse norme stringenti che produrranno prodotti più o meno simili. Alcuni si entusiasmano per le jap, qualcuno per le tedesche, un certo numero esprime astio per la marca nazionale... ma non vedo grosse differenze di base
Motori telai inevitabilmente derivano da qualcosa d?altro, i componenti sono prodotti qui e là nel mondo e montati indifferentemente su auto di nazionalità diverse
Insomma che tifo stiamo a fare?? o almeno, su che basi, al di fuori delle simpatie e antipatie personali :D
Invece le auto storiche ci danno diritto di dibattere per ore, ma l?alfa e le altre marche si sono fermate molte generazioni di auto fa :rolleyes:
Gli anni 70 e quelli successivi li ho vissuti pienamente ( con la patente) ma di automobili alfa indimenticabili in confronto alle lore coetanee in quel periodo, ne ho conosciute poche...
se vogliamo appassionarci torniamo al passato.. quando ci si scalda per auto di oggi, almeno secondo la mia opinione... sono calorie sprecate

Tolo
 
Nati non fummo per viver come bruti, disse il poeta

Se l'aspetto emozionale, nell'epoca della globalizzazione ed iperindustrializzazione "tout-court", deve essere superato nel mondo dell'auto, ce ne faremo una ragione ;)

Al limite, mi permetto di aggiungere che marchi come Alfa Romeo, senza l'aspetto emozionale, non hanno neppure più ragione d'esistere.

E difatti, se così gestiti, finiscono sull'orlo del baratro 8) defenestrati dai mercati.

Poi non si tratta di avere in odio il costruttore nazionale (che poi nazionale quasi più non è); è che la "passione", nel mondo dell'auto, esiste ancora, e la suscitano quelli che le cose le fanno per bene, o che semplicemente, danno ai loro clienti quello che si aspettano 8) :D
 
Tolomeo non condivido (scusami) il tuo assunto.
Pur nell'omologazione generale che hai tratteggiato e che purtroppo è innegabile, ci sono dei mezzi (non moltissimi, ma ci sono) che riescono ancora ad emozionare e a non essere dei meri "elettrodomestici da trasporto".
Non entro nel dettaglio perché non voglio farne questione di tifo e perché tu stesso non ne fai una questione di produttore ma poni il problema in termini più ampi e generali.
Saluti.
 
La Peugeot 3008 e' la mia vettura di tutti giorni, comoda per la mia famiglia e per la mia schiena.
1600 td, con 1600kg e 110cv....miracoli non se ne fanno, ma è' comunque un bel viaggiare......
L'Alfa ce l'ho in testa e nell'anima....oltre che le due birbanti in garage.

Io mi sono fermato a Eboli..oops alla 75.....il resto non riesco ad armonizzarlo nelle corde dell'Alfa.

Concordo con la tua riflessione, le auto oggi emozionano poco in tutti i sensi.....forse per questo a mio avviso e' finito il tempo dell'Alfa (comunque).

http://m.youtube.com/watch?v=kcpDnC3a9qE

(E sentite cosa dice questo ragazzo al da minuto 4.00 al 4.20)
 
tolo52meo ha scritto:
non è una domanda sterilmente prococatoria
............ho scritto alfa, ma avrei potuto usare come esempio un qualunque altro marchio famoso della storia dell?automobile
Ma ci tengo a far notare che nonostante il mio noto scetticismo ho deciso postare qui questo 3D per l?evidente passione, partigianeria, entusiasmo che anima gli , aimè pochi, partecipanti a questo forum
Insomma, il mio pensiero è questo:
complice il mercato esiste una pressoché totale omologazione di tutte le automobili per obblighi tecnici: prove di crash, consumo, inquinamento, fiscali ed economici.
Quindi tutte le auto più o meno sottostanno alle stesse norme stringenti che produrranno prodotti più o meno simili. Alcuni si entusiasmano per le jap, qualcuno per le tedesche, un certo numero esprime astio per la marca nazionale... ma non vedo grosse differenze di base
Motori telai inevitabilmente derivano da qualcosa d?altro, i componenti sono prodotti qui e là nel mondo e montati indifferentemente su auto di nazionalità diverse
Insomma che tifo stiamo a fare?? o almeno, su che basi, al di fuori delle simpatie e antipatie personali :D
Invece le auto storiche ci danno diritto di dibattere per ore, ma l?alfa e le altre marche si sono fermate molte generazioni di auto fa :rolleyes:
Gli anni 70 e quelli successivi li ho vissuti pienamente ( con la patente) ma di automobili alfa indimenticabili in confronto alle lore coetanee in quel periodo, ne ho conosciute poche...
se vogliamo appassionarci torniamo al passato.. quando ci si scalda per auto di oggi, almeno secondo la mia opinione... sono calorie sprecate

Tolo

Le emozioni sono come il gusto: ognuno ha il suo.
E' vero un'auto è composta da 4 ruote uno sterzo ed un motore, più una miriade di componenti spesso costruite dallo stesso produttore per tutte le case automobilistiche. Ma l'auto non gode della proprietà commutativa come la somma, ovvero cambiando l'ordine dei fattori il risultato non cambia. Nell'auto cambia eccome.
Io, molto immodestamente, ho una certa sensibilità e capacità di guida e ti posso garantire che guidando la serie 1 mi emoziono e mi diverto un tantinello di più rispetto alla 600 della mia ragazza e alla yaris di mia madre. La scorsa settimana ho avuto l'occasione di guidare in pista Nissan 350Z, Jaquar Ftype Jaquar xk e Nissan GTR. Tutte super car eppure ognuna di loro mi ha dato sensazioni differenti ed emozioni differenti ed ho colto l'anima e lo spirito proprio di ognuna e le differenze di comportamento tra l'una e l'altra.
Ovvio se per una persona l'auto è come un elettrodomestico e non ha sensibilità e capacità di guida una Octavia (la prima che mi è venuta in mente a caso) ed una serie 3 sono uguali anzi è molto probabile che preferisca l'Octavia più tranquilla e facile da guidare.
Stesso discorso per gli sci: chi possiede una buona tecnica è in grado di cogliere le differenze tra marca e marca ed apprezzare la maggior velocità di ingresso in curva piuttosto che la capacità di deformazione durante l'arco di curva. Chi semplicemente scende apprezza, senza rendersene conto, la morbidezza dello sci perchè è più facile da usare.

Tu da quello che scrivi sembri appartenere alla categoria auto=elettrodomestico. Niente di male è legittimo, ma per favore evitiamo generalizzazioni. ;)
 
Direi che il paradigma principe del "sistema chiuso - regole uguali per tutti" che teorizzi tu, tolo52meo, sia oggi la formula 1, che prescrive da sempre come debbano essere fatte le vetture, fin nel dettaglio del numero di cilindri, del peso minimo, del tipo di alimentazione, dell'elettronica ammissibile, e fra un po' anche del diametro e del numero massimo dei bulloni da impiegare.

EPPURE, nonostante un regolamento tecnico cosí prescrittivo e limitante da generare addirittura controversie legali, guerre politiche, operazioni segrete e casi di spionaggio, alla fine é sempre saltato fuori il genio che partoriva una o piú innovazioni o scelte progettuali tali da modificare anche radicalmente la potenzialità della propria vettura, pur nel solco del regolamento uguale per tutti ( qualche volta anche segretamente fuori da esso ) e fare sistematicamente un culo cosí a tutti gli altri.

Figuriamoci se questa potenzialità di differenziazione non risulta intatta in un mondo, quello delle auto normali, dove ci sono certamente da rispettare una serie di vincoli, ma dove nessun organismo si mette a dettare come la devi fare, la tua vettura.

E infatti, nonostante la corsa alla regolazione ed all'omologazione sia tristemente presente, a chi le sappia percepire, le differenze, anche abissali, ci sono eccome. Chi si riempie tanto la bocca con la necessità di certi cardini progettuali inviolabili - io ad esempio - dovrebbe ognitanto rimettersi alla guida di vetture che non li rispettano ma sono ugualmente eccellenti, per ricordarsi, per tornare in tema, che spesso non é tanto cosa fai, a fare la differenza nel risultato, ma come lo fai.

Mi dirai invece che spesso il ragionamento sull'eccessiva regolamentazione che massifica ed omologa i risultati é un alibi, il classico "cosí fan tutte", talvolta vero, ma guardacaso spesso in bocca a chi - perdona la metafora - mignotta lo é sempre stata, per indole e non per necessità, anche 30 anni fa, quando era la prima ed unica del villaggio.... ad esercitare meretricio e fare carne di porco dell'anima e del corpo che le erano stati donati.
 
Hai ragione e in effetti il 99% delle persone non ha un gran interesse per l'auto e di passione non ce ne è.

L'omologazione è lampante... le differenze sono marginali (e le fanno pure strapagare).

Meglio appassionarsi di buon cibo e buon vino italiano... lì c'è tanto da scoprire e tanta differenziazione.

OT Son stato a diverse fiere del gusto e devo dire che erano tutte prese d'assalto da giovani e giovanissimi, mi sentivo vecchio... mi sa però che hanno ragione, meglio un buon vino di una buona benzina. :D

... di contro son stato a qualche salone dell'auto e a fiere di auto storiche e lì l'età media era molto più elevata, io che ho 39 anni mi sentivo giovanissimo. :D
 
alexmed ha scritto:
Hai ragione e in effetti il 99% delle persone non ha un gran interesse per l'auto e di passione non ce ne è.

L'omologazione è lampante... le differenze sono marginali (e le fanno pure strapagare).

Meglio appassionarsi di buon cibo e buon vino italiano... lì c'è tanto da scoprire e tanta differenziazione.

OT Son stato a diverse fiere del gusto e devo dire che erano tutte prese d'assalto da giovani e giovanissimi, mi sentivo vecchio... mi sa però che hanno ragione, meglio un buon vino di una buona benzina. :D

... di contro son stato a qualche salone dell'auto e a fiere di auto storiche e lì l'età media era molto più elevata, io che ho 39 anni mi sentivo giovanissimo. :D

L'auto probabilmente si è persa una generazione.. o forse di più:
severissimi i limiti per i neopatentati, pochi soldi- almeno in italia e molti altri paesi- per comprarsi un auto in più in famiglia e meno ancora per farsi una propria famiglia fuori, praticamente tagliati fuori dai grandi centri urbani del nord..
i ragazzi si stanno abituando a vivere senza auto, e ci vivono bene
io mi ricordo in casa neli anni 70-80 che tra amici dei mie, zii ecc era tutto un fiorire di discorsi sull'auto, del tempo impiegato da caseloe a casello versilia torino..( grandi palle tra l'altro :D )
ma oggi, seriamente chi li sente più discorsi come questi?
tolo
 
fpaol68 ha scritto:
cut
cut

Tu da quello che scrivi sembri appartenere alla categoria auto=elettrodomestico. Niente di male è legittimo, ma per favore evitiamo generalizzazioni. ;)

:D no, io no, non ti confondere
Io non scrivo per quello che sono o quello che sento, ma per quello che vedo in giro
E non vedo pù quella passione di 30-40aa fa ( che allora era giustificata perchè una BMW era tutta una BMW, così come Lancia o Alfa rappresentavano davvero un modo di concepire l'auto in un modo personale e diverso.
Oggi è solo più pubblicità ( che crolla o dovrebbe crollare quando una casa made in england come l'aston martin fa un richiamo per un pezzetto di plastica comprato in cina, dove il produttore locale ha sub appaltato ad un altro cinese e così via :oops: )
e così, visto che sono vecchio uso la mia vecchia passione per le auto vecchie
e da "intenditore" che ama la discrezione però mi godo i 200cv nascosti sotto una carrozzeria della delta ( mi faccio circa 30.000Km/anno per puro svago in giro per l'europa), e come auto urbana penso che la 500ina con cambio automatico e interni in pelle mi scarrozzi piacevolmente nelle ore e nelle strade permesse della mia città
Gusti personali, non conformi a quanto molti scrivono qui, legati anche ad una scelta "passionale" come una buona parte delle mie auto predeneti
a 18aa guidavo un VW KarmannGhia :lol:
tolo
 
tolo52meo ha scritto:
alexmed ha scritto:
Hai ragione e in effetti il 99% delle persone non ha un gran interesse per l'auto e di passione non ce ne è.

L'omologazione è lampante... le differenze sono marginali (e le fanno pure strapagare).

Meglio appassionarsi di buon cibo e buon vino italiano... lì c'è tanto da scoprire e tanta differenziazione.

OT Son stato a diverse fiere del gusto e devo dire che erano tutte prese d'assalto da giovani e giovanissimi, mi sentivo vecchio... mi sa però che hanno ragione, meglio un buon vino di una buona benzina. :D

... di contro son stato a qualche salone dell'auto e a fiere di auto storiche e lì l'età media era molto più elevata, io che ho 39 anni mi sentivo giovanissimo. :D

L'auto probabilmente si è persa una generazione.. o forse di più:
severissimi i limiti per i neopatentati, pochi soldi- almeno in italia e molti altri paesi- per comprarsi un auto in più in famiglia e meno ancora per farsi una propria famiglia fuori, praticamente tagliati fuori dai grandi centri urbani del nord..
i ragazzi si stanno abituando a vivere senza auto, e ci vivono bene
io mi ricordo in casa neli anni 70-80 che tra amici dei mie, zii ecc era tutto un fiorire di discorsi sull'auto, del tempo impiegato da caseloe a casello versilia torino..( grandi palle tra l'altro :D )
ma oggi, seriamente chi li sente più discorsi come questi?
tolo

Io credo che i giovani di oggi ( quelli italiani ) non coltivino piú il sogno dell'automobile esattamente cosí come non coltivano piú nemmeno quello della casa o di metter sú famiglia. Ben lontani dal boom economico, edilizio, e della motorizzazione di massa degli anni 50 - 60, dove la Fiat accettava cambiali anche dai cani che passavano per la via, pur di piazzare la 500, oggi, piú sobriamente, se non hai un lauto salario da impiego a tempo indeterminato non conviene nemmeno che faccia la richiesta per un finanziamento a scopo auto. Anzi, non ti conviene nemmeno se lo stipendio ce l'hai, ma magari paghi un affitto di casa e, sia mai, figli a carico.

La prova del nove é che c'é un evidente parallelo diretto e proporzionale, in italia, fra quanto poco si parla di auto, e quante poche se ne vendono poi sul mercato: sono semplicemente fuori portata finanziaria.

Sembra un discorso assolutorio per la politica al ribasso produttivo di Fiat, ma c'é il trucco: é un discorso che funziona solo se il tuo orizzonte commerciale finisce a Chiasso / Vipiteno, com'é per Fiat. Altrove in europa i ragazzi escono di casa a 20 anni, studiano, trovano un lavoro dove guadagnano il doppio dei nostri, ma le bollette gli costano la metà, lavorano, si ripagano gli studi, si pagano casa, ferie e macchina ( senza la quale non si lavora ).

Naturalmente se non riesci ad intercettarne l'interesse, ti conviene fingere che al di là delle alpi il mondo finisca, e "non c'é piú passione".
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
cut
cut

Sembra un discorso assolutorio per la politica al ribasso produttivo di Fiat, ma c'é il trucco: é un discorso che funziona solo se il tuo orizzonte commerciale finisce a Chiasso / Vipiteno, com'é per Fiat. Altrove in europa i ragazzi escono di casa a 20 anni, studiano, trovano un lavoro dove guadagnano il doppio dei nostri, ma le bollette gli costano la metà, lavorano, si ripagano gli studi, si pagano casa, ferie e macchina ( senza la quale non si lavora ).

Naturalmente se non riesci ad intercettarne l'interesse, ti conviene fingere che al di là delle alpi il mondo finisca, e "non c'é piú passione".

no, direi che non c'è nessun trucco
il tuo discorso è pari pari quello di Marchionne, che per difendere gli interessi della proprietà (PS è il suo lavoro) ha allargato al mondo gli orizzonti della FCA, abbandonando il mercato italiano ( dove fortunatamente per ora progetta di tenere alcuni stabilimenti produttivi) ed europeo
direi che tu, io e marchionne :D siamo perfettamente d'accordo ( basta lasciare la passione e guardare alla realtà)
tolo
 
la passione deriva dalla competizione.
sono cresciuto con i titoloni de giornali delle vittorie delle alfa, gt la ,33 ,fulvia hf,131,stratos la 75,gt autodelta,ora a cosa ti puoi appassionare,i rally le corse in salita erano piene di appassionati,con delle cifre decenti potevi correre,ora se non hai 100000 euro non vai da nessuna parte,prima c'era gente che correva e si preparava da solo l'auto ora ci vogliono degli ingenieri della nasa
 
tolo52meo ha scritto:
no, direi che non c'è nessun trucco
il tuo discorso è pari pari quello di Marchionne, che per difendere gli interessi della proprietà (PS è il suo lavoro) ha allargato al mondo gli orizzonti della FCA, abbandonando il mercato italiano ( dove fortunatamente per ora progetta di tenere alcuni stabilimenti produttivi) ed europeo
direi che tu, io e marchionne :D siamo perfettamente d'accordo ( basta lasciare la passione e guardare alla realtà)
tolo

Invece proprio no (scusate se mi intrometto :D ).

Gli orizzonti di marchionne sono proprio quelli he mancano ai marchi di passione di cui dibattiamo, ovvero Alfa e Lancia.

Che difatti, languono ormai defenestrati dal mercato (in attesa delle promesse spese per maggio prossimo venturo, almeno Alfa).

La passione per l'auto, al di là di come la possiamo personalmente concepire (e di come "cambi" con il seguirsi delle generazioni), esiste ed esisterà sempre.
Basta saperla interpretare, dando ad un brand ciò che il cliente si aspetta.
Altrimenti sono solo scuse, buone per chi auto non le sa/vuole fare (non con certi brand almeno), e paga dazio al mercato 8)

Insomma, la volpe e l'uva... ;)
 
Io, devo dare ragione a Tolo, e vi porto un esempio capitatomi la scorsa settimana.

Sono passato a trovare una persona che aveva messo un annuncio di vendita per una Giulietta blu come la mia ed essendo a un paio di chilometri da dove abito ho pensato di andarlo a trovare, ovviamente solo per fare "due ciacole" (cfr "due parole").
Ho trovato davanti a me un uomo sui 50 anni, con due figli e che stretto dalle esigenze familiari di una nuova auto, per questioni di spazio metteva in vendita la sua Giulietta...davvero immacolata e pari al nuovo.
Mi diceva...."sai...., a mio figlio delle auto non interessa nulla.....queste generazioni sono diverse dalle nostre......". Io annuivo.

È vero quello che dice Tolo.
Per lavoro mi ritrovo a stare a contatto con giovani neolaureati, in azienda siamo in ottocento persone......e ne conosco bene almeno trecento. Sapete quante hanno la passione per l'auto ? Due.
Sapete quanti sono quelli appassionati di Alfa.....io.

Poi c'è modo e modo di esprimere la propria passione, in forme e con significati a volte molto diversi tra loro.
La passione romantica e' una "malattia rara", perché oggi la poesia del vivere non la insegna più nessuno ed e' stata defenestrata dal pragmatismo post-(siamo tutti geni e laureati).
Anche Montale avrebbe poco da dire oggi, anche se è proprio oggi che io ne sento la mancanza.
 
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