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Server di posta elettronica Libero.it e Virgilio.it ...ancora down?

Buon di a tutti.

Come ben saprete, da domenica 22 u.s. hanno cessato di funzionare gli account di posta elettronica registrati sui domini di Libero.it e Virgilio.it, entrambi facenti parte della società ItaliaOnLine.

Dopo svariati proclami, attinenti a verosimile problematica residente sul server, era stato assicurato agli oltre 9 milioni di utilizzatori del servizio di posta elettronica che il "bug" sarebbe stato risolto > i numerosissimi account collegati sarebbero tornati a piena funzionalità > senza alcuna perdita di dati; siamo ormai al 5° giorno di down e non pare che la ditta titolare abbia risolto molto ...per quel che mi consti, in famiglia abbiamo ben 4 account su Libero e non ne funziona ancora nessuno(!).

Non immagino nemmeno le maggiori perdite economiche/problematiche/disagi per chi utilizzi tale peculiare servizio a fini lavorativi, ma benchè ItaliaOnLine abbia precisato NON si sia trattato di attacco hacker, stanno già proliferando truffe/link fake somiglianti ai siti in parola, invitanti a loggarsi per il ripristino dell'account ...per poi, come sempre, trafugar dati sensibili ...fate/facciamo attenzione!!:emoji_point_up::emoji_unamused:
 
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Il mio sembra essere ripartito in questo momento.
Ma l'ultima e mail ricevuta è del 22 gennaio.
Per fortuna, la scuola lavora su piattaforma G-suite e l'ITS su Microsoft.
 
Escludendo gli utenti dei servizi a pagamento, che presumo saranno una quota minoritaria, la maggioranza utilizza account gratuti. Assurdo protestare per un disservizio di un servizio che non si paga. Basterebbe leggere le condizioni d'uso per capire che i gestori ben si tutelano al fine di evitare azioni legali di rivalsa da parte degli utenti. Ma se non leggiamo nemmeno le condizioni allegate ai contratti di assicurazione o simili (quelli decine di pagine scritte fitte utilizzando font piccoli e in grigetto mezzo sbiadito...), e sì che li sottoscriviamo tranquillamente (sperando vada sempre bene) e pure paghiamo.
Servizi gratuiti di questo tipo vanno utilizzati per scambiarsi messaggi di nessuna importanza o le foto del gatto che dorme sul divano, sbagliato (secondo me) affidarsi per inviare o ricevere comunicazioni inerenti la propria attività lavorativa o comunque che necessitino della certezza che il sistema utilizzato ne garantisca lo scambio. Vanno utilizzati in questi casi servizi a pagamento, il che non significa siano infallibili, ma almeno si possono mettere in chiaro prima le condizioni d'uso al fine di poter reclamare i danni subiti dagli utenti in caso di disservizi, far valere i propri diritti ed essere indennizzati.
Gran polverone quindi alzato dalla solita italietta dei furbetti che pensa che la mail gratuita sia un diritto a loro costituzionalmente garantito, e che quelli come me che hanno pec e mail a pagamento con gestori affidabili siano i soliti fessi.
 
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Al momento per me ancora nulla di nuovo …account di Libero inutilizzabili (anche per moglie & figlio).

Temo ci toccherà aprir nuovi indirizzi di posta su altri gestori …non se ne esce :emoji_neutral_face:
 
Assurdo protestare per un disservizio di un servizio che non si paga.

Un conto è un disservizio,un altro è se venisse fuori che il problema è derivato da un attacco hacker (all'inizio era stato smentito,poi è stata data una spiegazione diversa ma chi ci capisce è bravo) con relativo rischio che siano stati carpiti dei dati sensibili.

Comunque tanti servizi sono gratuiti ma soprattutto se si tratta di servizi fondamentali se non funzionano la gente si lamenta e ha ragione a farlo.
 
Nisba.
Non è un account che uso per cose importantissime però ad esempio il medico di base dei miei genitori mi manda su quell'account le ricette.
Ok a cambiare l'indirizzo non ci vuole niente ma intanto l'altro giorno mi doveva mandare un'impegnativa per una visita urgente,se non fosse stato possibile scaricarla direttamente dal sito salute piemonte non l'avrei potuta prenotare per mio padre.

In generale comunque virgilio e alice funzionano male,anche in confronto con altri provider gratuiti.
Che poi gratuiti un par di ciufoli sono i dati sensibili ad avere un valore molto maggiore rispetto a 5 euro all'anno che si pagano per una casella di posta con Aruba ad esempio.
 
Comunque sempre meglio avere almeno un paio di mail diverse, da usare in emergenza (o quando serve dare l'indirizzo mail per qualche registrazione a rischio spam/pubblicità).
Io ne una inwind, una yahoo, e la principale gmail.
Devo dire che più ho meno le uso tutte e 3.

Gmail, poi, oltre ad avere molto più spazio gratuito di archiviazione, permette di scaricare in automatico la posta da altre caselle, cosa comodissima nelle fasi di cambio indirizzo che inevitabilmente, e fisiologicamente, hanno bisogno di molto tempo per essere completate
 
Un account va.
L'altro no.
Ovviamente quello che non va è quello su cui ricevo le ricette del medico,quello che va è l'ultimo che ho attivato che mi è servito quasi esclusivamente per fare lo spid a mio padre essendo necessario un indirizzo mail per ogni identità digitale.
 
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