<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> senza dare noie eccessive........... | Il Forum di Quattroruote

senza dare noie eccessive...........

.................................secondo voi,le vostre auto,un motore a benzina,nel mio caso il 1,4 vvtec che chilometraggio potrebbe reggere senza grossi inconvenienti tali da dover sostituire l'auto?ovviamente parlo di vetture regolarmente tagliandate o comunque con manutenzione annuale proporzionata all'uso. grazie
 
anche 400.000 km. Conosco gente che ha auto a benzina e che ha toccato tranquillamente questa soglia per poi superarla.
 
bandieratricolore ha scritto:
.................................secondo voi,le vostre auto,un motore a benzina,nel mio caso il 1,4 vvtec che chilometraggio potrebbe reggere senza grossi inconvenienti tali da dover sostituire l'auto?ovviamente parlo di vetture regolarmente tagliandate o comunque con manutenzione annuale proporzionata all'uso. grazie

Qualsiasi motore a benzina - fino a poco tempo fa, anche e forse più quelli Diesel; ora occorre fare i conti con gli effetti collaterali di fap e dpf - se usato correttamente e parimenti manutenuto, dovrebbe arrivare a percorrere, senza cedimenti rilevanti, intorno ai 250mila km.
Ma che significa "usato correttamente"? significa tante cose.....
Tra queste, la prima è, indubbiamente, quella di evitare, con la massima cura, di sfruttare la meccanica quando la medesima non è ancora ben calda. E' molto importante.
Di pari importanza - quindi non la metto per seconda se non per ordine di stesura - è quella di condurre un buon rodaggio. Non è vero, nella maniera più assoluta, che i motori sono prerodati; è una sciocchezza titanica che non ha e non può avere nessuna ragion d'essere. I componenti sono nuovi e devono girare a contatto reciproco per un certo periodo ed un certo numero di cicli per raggiungere un congruo assestamento. Vero che le tolleranze produttive sono, mediamente, un poco più precise rispetto al passato e forse anche i materiali sono un poco più stabili, o meglio prevedibii, sotto il profilo delle variazioni dimensionali termiche (anche se, ultimamente, mi sta venendo più di qualche dubbio, vista la cagionevolezza, diffusa e marcata, della odierne autovetture in diversi e numerosi comparti), ma è anche vero che le stesse sono più ristrette e quindi il buon vecchio rodaggio resta in auge, forse addirittura più di prima.
Terza, qui posta per le motivazioni già espresse al punto precedente, è l'uso di un lubrificante di specifiche idonee e, nondimeno, sostituito ai giusti intervalli. Intervalli, questi, oggi più che mai, che è bene siano valutati dall'utente, più che stabiliti in base a quanto indicato dalla casa o dalla strumentazione elettronica a corredo di quasi tutte le vetture odierne.
Ognuno di questi frangenti ha una sua specifica rilevanza nell'ambito del mantenimento del tenore prestazionale (resa e consumi) e dell'affidabilità di qualsiasi motore; e anche per loro vale il cosidetto "principio di sovrapposizione degli effetti": se si tira a freddo molto spesso, non si cambia l'olio e se ne usa uno inadeguato, non si è fatto il rodaggio congruamente, il motore, poveretto, può anche durare, ma andremo statisticamente incontro ad una serie di difettosità, più o meno gravi, che, si badi bene, ben difficilmente appariranno nelle prime migliaia di km; più spesso si riuscirà ad arrivare alla fine del periodo di garanzia, sia in termini di tempo che di km, prima di scassare qualcosa di grosso. Analogamente, se non si tira a freddo ma si usa un buon olio sostituito quando occorre e si è fatto un buon rodaggio, la possibilità di rotture (in senso lato) si abbassa; ed ancor di più se si seguono tutte le prescrizioni che tecnica e, soprattutto, buonsenso, suggeriscono.
A valle di tutto questo, occorre fare una doverosissima specifica: una vettura non è solo motore. E' fatta di tante altre parti. Ammortizzatori, freni, frizione, cambio e tantissimo altro che, visti gli attuali standards "qualitativi" produttivi, con ogni probabilità possono trovarsi in difetto anche molto, molto prima di quando lo potrebbe manifestare il comparto strettamente propulsivo. E la corretta funzionalità di molte di queste parti è legata a triplo filo con la sicurezza di guidatore, trasportati ed anche degli altri che girano in strada come noi. Quindi, occhio, orecchio e tanta, tanta sensibilità.
 
meipso ha scritto:
... una vettura non è solo motore. E' fatta di tante altre parti. Ammortizzatori, freni, frizione, cambio e tantissimo altro che, visti gli attuali standards "qualitativi" produttivi, con ogni probabilità possono trovarsi in difetto anche molto, molto prima di quando lo potrebbe manifestare il comparto strettamente propulsivo
quotone d'obbligo
 
meipso ha scritto:
bandieratricolore ha scritto:
.................................secondo voi,le vostre auto,un motore a benzina,nel mio caso il 1,4 vvtec che chilometraggio potrebbe reggere senza grossi inconvenienti tali da dover sostituire l'auto?ovviamente parlo di vetture regolarmente tagliandate o comunque con manutenzione annuale proporzionata all'uso. grazie

Qualsiasi motore a benzina - fino a poco tempo fa, anche e forse più quelli Diesel; ora occorre fare i conti con gli effetti collaterali di fap e dpf - se usato correttamente e parimenti manutenuto, dovrebbe arrivare a percorrere, senza cedimenti rilevanti, intorno ai 250mila km.
Ma che significa "usato correttamente"? significa tante cose.....
Tra queste, la prima è, indubbiamente, quella di evitare, con la massima cura, di sfruttare la meccanica quando la medesima non è ancora ben calda. E' molto importante.
Di pari importanza - quindi non la metto per seconda se non per ordine di stesura - è quella di condurre un buon rodaggio. Non è vero, nella maniera più assoluta, che i motori sono prerodati; è una sciocchezza titanica che non ha e non può avere nessuna ragion d'essere. I componenti sono nuovi e devono girare a contatto reciproco per un certo periodo ed un certo numero di cicli per raggiungere un congruo assestamento. Vero che le tolleranze produttive sono, mediamente, un poco più precise rispetto al passato e forse anche i materiali sono un poco più stabili, o meglio prevedibii, sotto il profilo delle variazioni dimensionali termiche (anche se, ultimamente, mi sta venendo più di qualche dubbio, vista la cagionevolezza, diffusa e marcata, della odierne autovetture in diversi e numerosi comparti), ma è anche vero che le stesse sono più ristrette e quindi il buon vecchio rodaggio resta in auge, forse addirittura più di prima.
Terza, qui posta per le motivazioni già espresse al punto precedente, è l'uso di un lubrificante di specifiche idonee e, nondimeno, sostituito ai giusti intervalli. Intervalli, questi, oggi più che mai, che è bene siano valutati dall'utente, più che stabiliti in base a quanto indicato dalla casa o dalla strumentazione elettronica a corredo di quasi tutte le vetture odierne.
Ognuno di questi frangenti ha una sua specifica rilevanza nell'ambito del mantenimento del tenore prestazionale (resa e consumi) e dell'affidabilità di qualsiasi motore; e anche per loro vale il cosidetto "principio di sovrapposizione degli effetti": se si tira a freddo molto spesso, non si cambia l'olio e se ne usa uno inadeguato, non si è fatto il rodaggio congruamente, il motore, poveretto, può anche durare, ma andremo statisticamente incontro ad una serie di difettosità, più o meno gravi, che, si badi bene, ben difficilmente appariranno nelle prime migliaia di km; più spesso si riuscirà ad arrivare alla fine del periodo di garanzia, sia in termini di tempo che di km, prima di scassare qualcosa di grosso. Analogamente, se non si tira a freddo ma si usa un buon olio sostituito quando occorre e si è fatto un buon rodaggio, la possibilità di rotture (in senso lato) si abbassa; ed ancor di più se si seguono tutte le prescrizioni che tecnica ma, soprattutto, buonsenso, suggeriscono.
A valle di tutto questo, occorre fare una doverosissima specifica: una vettura non è solo motore. E' fatta di tante altre parti. Ammortizzatori, freni, frizione, cambio e tantissimo altro che, visti gli attuali standards "qualitativi" produttivi, con ogni probabilità possono trovarsi in difetto anche molto, molto prima di quando lo potrebbe manifestare il comparto strettamente propulsivo. E la corretta funzionalità molte di queste parti è legata a triplo filo con la sicurezza di guidatore, trasportati ed anche degli altri che girano in strada come noi. Quindi, occhio, orecchio e tanta, tanta sensibilità.

Grande meipso, sempre impeccabile.
Un grosso quote sul concetto finale di "sensibilità".
 
Poi è chiaro che se portando al pronto soccorso tuo padre che ha un dolore al petto prendi un cordolo alto 20 cm nel parcheggio dell'ospedale la sensibilità con cui rallenti prima delle buche e prima dei dossi va a farsi benedire e rischi di spaccare i semiassi malgrado la cura e la devozione consueta.

Ma è meglio che vada a farsi benedire quella che qualcun altro. :?
 
I chilometraggi indicati da Meipso sono abbastanza condivisibili rispettando più o meno tutti i caveat che ha indicato nel post.

Beh come mi è capitato di dire in altri post, ho fatto:

con la Accord Type R, dal marzo 1999 al 14 febbraio 2008 esattamente 250.910 km. poi ha esalato (però ne ho abusato io del motore...).

Con la Civic VTI, dal 1996 al 2004, quando l'ho venduta, 180.000 km.

Col CR-V, dal marzo 2002 al novembre 2009, quando l'ho venduto, 154.927 km.

Attualmente sono a 52.000 km con il CR-V benzina del novembre 2009.

Per quanto riguarda il resto: carrozzeria a posto, interni ottimi quelli di Accord e Vti, buoni quelli del CR-V.

Meccanicamente qualche problema al cuscinetto posteriore destro dell'Accord, al servofreno del CR-V e nient'altro.

Batterie ogni 5 anni, olio ogni 13-15 mila km, uso non cittadino, sostanzialmente autostradale e extraurbano.
 
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