Il grave incidente che due domeniche fa al Mugello ha messo kappaò Valentino Rossi per almeno tre mesi potrebbe rappresentare anche il momento della svolta per la carriera del Dottore; il Mondiale 2010 è ormai perso, si ragiona in chiave futura, e in questa prospettiva il rapporto con Yamaha sembra molto meno saldo di quanto non potesse apparire qualche settimana fa. Il futuro di Valentino potrebbe quindi colorarsi di rosso, rosso Ducati nel caso optasse per continuare su due ruote, rosso Ferrari se facesse il gran passo in Formula 1.
SFIDA DUCATI - La situazione è semplice; già prima dell'incidente Rossi aveva fatto capire in più occasioni di mal sopportare la coesistenza con un pilota giovane e aggressivo come Lorenzo, ed in vista del 2011 aveva dato una sorta di aut aut alla Yamaha perchè facesse una scelta fra i due. Ora che il Dottore è fuori causa, Lorenzo diviene per forza di cose il punto di riferimento tecnico ed umano del team, alzando tangibilmente le probabilità di esserlo anche l'anno prossimo.
Dunque il rientro in Yamaha, per Rossi, comporterebbe una situazione in cui ha tantissimo da perdere e pochissimo da guadagnare, anche se i tanti successi del passato lo mettono nella condizione di non dover dimostrare nulla. E a questo punto, l'unica vera sfida in grado di "rilanciarlo" sarebbe quella di guidare la Ducati, con cui peraltro i contatti sono frequenti da diverse settimane in virtù del feeling con Filippo Preziosi.
Anche perchè Borgo Panigale è alle prese con Casey Stoner, che attende di capire se il team italiano abbia intenzione di puntare davvero ancora tutto su di lui, proprio nel momento in cui c'è la possibilità, probabilmente l'ultima, di ingaggiare Rossi. Il quale, ovviamente, avrebbe le medesime pretese di esclusiva.
SUGGESTIONE FERRARI - Ma chissà che l'incidente del Mugello non spinga ulteriormente Rossi verso il grande passo in Formula 1, visto che da Maranello continuano a tentarlo con l'arcinota ipotesi della terza macchina. I Gran Premi, specialmente quest'anno in cui il "manico" del pilota sembra contare parecchio, gli piacciono sempre di più, ed anche il padre Graziano lo "spinge" verso l'avventura col Cavallino. Dove effettivamente non avrebbe davvero nulla da perdere.
SFIDA DUCATI - La situazione è semplice; già prima dell'incidente Rossi aveva fatto capire in più occasioni di mal sopportare la coesistenza con un pilota giovane e aggressivo come Lorenzo, ed in vista del 2011 aveva dato una sorta di aut aut alla Yamaha perchè facesse una scelta fra i due. Ora che il Dottore è fuori causa, Lorenzo diviene per forza di cose il punto di riferimento tecnico ed umano del team, alzando tangibilmente le probabilità di esserlo anche l'anno prossimo.
Dunque il rientro in Yamaha, per Rossi, comporterebbe una situazione in cui ha tantissimo da perdere e pochissimo da guadagnare, anche se i tanti successi del passato lo mettono nella condizione di non dover dimostrare nulla. E a questo punto, l'unica vera sfida in grado di "rilanciarlo" sarebbe quella di guidare la Ducati, con cui peraltro i contatti sono frequenti da diverse settimane in virtù del feeling con Filippo Preziosi.
Anche perchè Borgo Panigale è alle prese con Casey Stoner, che attende di capire se il team italiano abbia intenzione di puntare davvero ancora tutto su di lui, proprio nel momento in cui c'è la possibilità, probabilmente l'ultima, di ingaggiare Rossi. Il quale, ovviamente, avrebbe le medesime pretese di esclusiva.
SUGGESTIONE FERRARI - Ma chissà che l'incidente del Mugello non spinga ulteriormente Rossi verso il grande passo in Formula 1, visto che da Maranello continuano a tentarlo con l'arcinota ipotesi della terza macchina. I Gran Premi, specialmente quest'anno in cui il "manico" del pilota sembra contare parecchio, gli piacciono sempre di più, ed anche il padre Graziano lo "spinge" verso l'avventura col Cavallino. Dove effettivamente non avrebbe davvero nulla da perdere.