<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Secondo voi quale marca automobilistica vi dà un'auto ad un prezzo giusto ? | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Secondo voi quale marca automobilistica vi dà un'auto ad un prezzo giusto ?

deffma ha scritto:
...invece deve darti piacere di guida e suscitare emozioni ... se mi piace sono sempre soldi spesi bene...
Stai quindi dicendo, se ho ben capito, che se una cosa per qualche ragione ti piace e ti suscita emozioni tu sei disposto a pagarla anche 5 o 10 o X volte di più di quello che è il suo effettivo costo in termini di materiali, energia, manodopera ecc., perché ritieni che si tratti sempre e comunque di soldi "spesi bene".

Io invece ritengo che anche le cose che danno piacere dovrebbero essere pagate il giusto. Se mi piace tanto la cioccolata ma a un certo punto essa diventa oggetto di speculazioni spudorate tanto da farla costare un'esagerazione, allora la cioccolata comincia a piacermi meno, perché il piacere di mangiarla viene intaccato dal dispiacere di sapere che l'ho pagata troppo di più di quello che vale, a beneficio di gente che specula sul mio amore per la cioccolata. Se poi la cioccolata diventa anche meno buona, magari perché ci vengono aggiunti degli additivi di un certo tipo per abbassare i costi di produzione, la dose di dispiacere aumenta. Se poi si introducono delle leggi che, per la nobile causa della salute pubblica, stabiliscono in maniera poco sensata come e quando e quanto e dove si può mangiare la cioccolata, con annessi controlli e castighi di vario genere, ecco che il piacere diminuisce ancora.
In altre parole, secondo me c'è e ci deve essere un punto superato il quale il bilancio tra piacere effettivo (non quello mentale, legato ai ricordi o alle ambizioni) e dispiacere diventa oggettivamente negativo e bisogna razionalmente prenderne atto. Altrimenti ci si ritrova a fare la parte del masochista, che non solo paga per farsi prendere in giro ma addirittura considera la cosa come una fonte di piacere.
 
NEWsuper5 ha scritto:
dacia.
tutte le altre hanno prezzi gonfiati in nome dell'innovazione.

la volkswagen???
esempio la golf highline non vale i soldi che costa.
perchè a quel prezzo non è tollerabile avere plastica scadente al centro del volante.

ed i contenuti tecnici e meccanici di una impreza, non valgono 22.000 euro??
estetica a parte, cosa intendiamo per auto a prezzo giusto?? quali sono i parametri di valutazione per definire l'auto giusta?? per me lo è una subaru, per te una dacia (che io non comrperei mai ad esempio, senza offesa).
Oppure i contenuti estetici e meccanici di una 159 non vanlgono i 25.000?? o le bmw, quel misto intrigante di linee, meccanica/elettronica, non vallgono i 30.000?? un'audi a 4 non vale 30.000...hem no questa no! :D :D :D
 
Il discorso è sempre quello: dipende da quello che si cerca in un'autovettura.
Qualche lustro fà cercavo il piacere di guida, le prestazioni, la linea. Oggi soprattutto l'affidabilità e la economicità d'uso oltre alla praticità.
 
512scodalunga ha scritto:
Dacia fa auto robusta, ma con motori vecchiotti e consumi alti, inoltre montandoci sopra qualche accessorio in più la convenienza per me viene a sparire completamente. Anzi, corrono il rischio di diventare pure più care di altre! Bene quindi solo se compri la versione base. Lì vincerebbe a mani basse.
i posso quotare su tutto il resto del discorso...
ma questo no.

a parte il 1400 gpl della sandero, tutti gli altri motori sono attualissimi e in vendita oggi nella gamma renault.

1200 16v della cliotwingo, 1600 su megane, 1500 dci da 75, 90 cv.... ;)
 
reFORESTERation ha scritto:
NEWsuper5 ha scritto:
dacia.
tutte le altre hanno prezzi gonfiati in nome dell'innovazione.

la volkswagen???
esempio la golf highline non vale i soldi che costa.
perchè a quel prezzo non è tollerabile avere plastica scadente al centro del volante.

ed i contenuti tecnici e meccanici di una impreza, non valgono 22.000 euro??
estetica a parte, cosa intendiamo per auto a prezzo giusto?? quali sono i parametri di valutazione per definire l'auto giusta?? per me lo è una subaru, per te una dacia (che io non comrperei mai ad esempio, senza offesa).
Oppure i contenuti estetici e meccanici di una 159 non vanlgono i 25.000?? o le bmw, quel misto intrigante di linee, meccanica/elettronica, non vallgono i 30.000?? un'audi a 4 non vale 30.000...hem no questa no! :D :D :D
si l'impreza non vale 22mila ?.
perchè offre si buoni contenuti meccanici, ma poi trascura altre cose, tra cui i materiali degli interni e la capacità del baule.

la 159 non è rifinita adeguatamente per il prezzo di listino (ma lo è per quello effettivamente di vendita, dopo gli sconti, decisamente più basso).

la serie 1 bmw costa decisamente troppo. e ha troppi difetti (non guasti, parlo di spazio e linea) per quel prezzo.
 
marimasse ha scritto:
deffma ha scritto:
...invece deve darti piacere di guida e suscitare emozioni ... se mi piace sono sempre soldi spesi bene...
Stai quindi dicendo, se ho ben capito, che se una cosa per qualche ragione ti piace e ti suscita emozioni tu sei disposto a pagarla anche 5 o 10 o X volte di più di quello che è il suo effettivo costo in termini di materiali, energia, manodopera ecc., perché ritieni che si tratti sempre e comunque di soldi "spesi bene".

Io invece ritengo che anche le cose che danno piacere dovrebbero essere pagate il giusto. Se mi piace tanto la cioccolata ma a un certo punto essa diventa oggetto di speculazioni spudorate tanto da farla costare un'esagerazione, allora la cioccolata comincia a piacermi meno, perché il piacere di mangiarla viene intaccato dal dispiacere di sapere che l'ho pagata troppo di più di quello che vale, a beneficio di gente che specula sul mio amore per la cioccolata. Se poi la cioccolata diventa anche meno buona, magari perché ci vengono aggiunti degli additivi di un certo tipo per abbassare i costi di produzione, la dose di dispiacere aumenta. Se poi si introducono delle leggi che, per la nobile causa della salute pubblica, stabiliscono in maniera poco sensata come e quando e quanto e dove si può mangiare la cioccolata, con annessi controlli e castighi di vario genere, ecco che il piacere diminuisce ancora.
In altre parole, secondo me c'è e ci deve essere un punto superato il quale il bilancio tra piacere effettivo (non quello mentale, legato ai ricordi o alle ambizioni) e dispiacere diventa oggettivamente negativo e bisogna razionalmente prenderne atto. Altrimenti ci si ritrova a fare la parte del masochista, che non solo paga per farsi prendere in giro ma addirittura considera la cosa come una fonte di piacere.

Potrebbe anche essere un discorso giusto, ma tutto il mondo, il mercato non ragiona e non funziona così.

Non so se è il tuo caso, ma per esperienza so che c'è parecchia gente che va a guardare gli euro nell'acquisto di un'auto, per le ragioni da te citate, e poi spende che so, 6 euro per una pizza. Altri non prenderanno nemmeno un caffe al bar, eppure spenderanno migliaia di euro per avere una 75 che poi sarà magari anche piu tempo in officina che in strada.

Questo per dire che ogni persona valuta il sovrapprezzo rispetto al "costo di fabbricazione" una cosa equa e giusta o meno a seconda dei propri gusti e delle proprie conoscenze.

Senza considerare che bisogna fare il bilancio finale. Pago quest'auto 20% in più di quel che vale, non so, 5000 euro, però poi ho un ritorno condizionato negli anni seguenti che mi giustificano ampiamente la spesa (felicità, comodità, versatilità, prestigio, immagine, sicurezza, divertimento, soddisfazione di guida, possibilità di passare l'auto ad un famigliare, bla bla...)

A mio parere bisogna fare bene i conti quando si vuole guardare in tasca agli altri per non prendere delle grosse cantonate.
 
Porsche, Ferrari, Lamborghini, ecc...
Il massimo della tecnologia, della passione, del lusso, del prestigio ad un prezzo giusto, quello che ne sottolinea l'esclusività.

Tutto il resto è troppo relativo. Il prezzo viene stabilito dal mercato; poi una macchina più cara ti può dare anche di più, anche se il plus richiesto non è strettamente correlato a quel di più.
 
Gully- ha scritto:
...ogni persona valuta il sovrapprezzo rispetto al "costo di fabbricazione" una cosa equa e giusta o meno a seconda dei propri gusti e delle proprie conoscenze...
Ciò non toglie che per ogni oggetto ci sia un oggettivo costo (comprensivo di materiali, energia e stipendio di coloro che hanno lavorato alla progettazione e produzione) al quale viene poi applicato un ricarico più o meno accettabile.
Questo nulla ha a che fare con i gusti o le preferenze.

...felicità, comodità, ... prestigio, immagine, ... divertimento, soddisfazione ...
Nessuna di queste cose modifica in alcun modo i costi di produzione di un oggetto né gli stipendi di chi lo progetta e lo produce. Nessuna di queste cose, quindi, costituisce una valida ragione oggettiva per strapagare quell'oggetto.
Se poi uno vuole strapagare, perché la felicità e il prestigio ecc. gli fanno accettare di buon grado l'idea di subire e promuovere le speculazioni, buon per lui, nulla di illecito fa. In fin dei conti, come dicevo, è lecito anche bruciare i contanti (propri) sul caminetto guardandoli mentre si accartocciano, se la cosa si traduce in soddisfazioni così intense da bilanciare il lavoro che è stato necessario per guadagnarli. O no?
 
marimasse ha scritto:
Gully- ha scritto:
...ogni persona valuta il sovrapprezzo rispetto al "costo di fabbricazione" una cosa equa e giusta o meno a seconda dei propri gusti e delle proprie conoscenze...
Ciò non toglie che per ogni oggetto ci sia un oggettivo costo (comprensivo di materiali, energia e stipendio di coloro che hanno lavorato alla progettazione e produzione) al quale viene poi applicato un ricarico più o meno accettabile.
Questo nulla ha a che fare con i gusti o le preferenze.

...felicità, comodità, ... prestigio, immagine, ... divertimento, soddisfazione ...
Nessuna di queste cose modifica in alcun modo i costi di produzione di un oggetto né gli stipendi di chi lo progetta e lo produce. Nessuna di queste cose, quindi, costituisce una valida ragione oggettiva per strapagare quell'oggetto.
Se poi uno vuole strapagare, perché la felicità e il prestigio ecc. gli fanno accettare di buon grado l'idea di subire e promuovere le speculazioni, buon per lui, nulla di illecito fa. In fin dei conti, come dicevo, è lecito anche bruciare i contanti (propri) sul caminetto guardandoli mentre si accartocciano, se la cosa si traduce in soddisfazioni così intense da bilanciare il lavoro che è stato necessario per guadagnarli. O no?

Su questo sono quasi d'accordo. Mi spiego. E' vero che ogni oggetto ha un suo reale costo di produzione, ma è anche vero che quel costo è legato ad altri fattori.

Prova a vedere quanto costerebbe un'auto sommando i singoli pezzi più le ore di lavoro. Uno sproposito. Non possiamo dire che un paraurti in plastica costa 1 un euro senza dimenticare che c'è un accordo con il fornitore per 500mila pezzi l'anno solo di quel paraurti più altri pezzi, più l'esclusiva sui pezzi di ricambio (ai quali potrà applicare un rincaro decente, contrario al 2% a cui ti costringe la casa). Allora vedi che il paraurti costa si 1 euro, ma non in assoluto, bensi in quelle condizioni. E cosi via. Secondo me diventa difficile slegare una cosa da sola. Guarda caso le cose uniche fatte a se, senza tutti questi vincoli, costano!
(Esempi con numeri casuali)

Ciò detto, per il resto son d'accordo con te. Oggigiorno sembra sia il marketing a decidere cosa e a quanto tu debba comprare!
 
Gully- ha scritto:
...quanto costerebbe un'auto sommando i singoli pezzi più le ore di lavoro. Uno sproposito...
Non ne sarei così sicuro. Certo, se compriamo i singoli pezzi come "ricambi" e paghiamo per ciascuno di essi lo spropositato prezzo che viene di norma richiesto, allora lo sproposito salta fuori di sicuro. Ciò però non contraddice affatto, mi sembra, quanto ho affermato finora. Anzi.

...Non possiamo dire che un paraurti in plastica costa 1 un euro senza dimenticare che c'è un accordo con il fornitore per 500mila pezzi l'anno solo di quel paraurti più altri pezzi...
Se il paraurti viene pagato 1 esso costa 1; se ne vengono prodotti 500mila pezzi benissimo, ciò sarà uno dei motivi per cui costa 1, ma sempre 1 costa e sempre 1 è stato pagato.
Se, preso un qualsiasi prodotto industriale, provassimo a costruirlo come pezzo unico a livello artigianale, otterremo un costo indubbiamente molto alto. Una pompetta per gasolio potrebbe in tal caso avere benissimo un costo effettivo di due o trecento euro. Però, se la pompetta viene prodotta industrialmente su larga scala (e usata, come sempre più spesso accade, su molti motori di marche e tipologie diverse), allora il suo costo è di fatto enormemente più basso e non vi è alcuna ragione per accettare di pagarla dieci o venti volte tanto.
 
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