non è per giustificare una parte piuttosto che l'altra, ma la TOYOTA al tempo delle prime sperimentazioni di lean production, quindi anni 70, introdusse una tecnica organizzativa e di lavorazione a prova di sciocco
l'approccio introdotto da un certo Shigeo Shingo si chiama poka yoke e fa parte di una serie di approci operativi, tra i quali anche la tecnica SMED, volti ad assicurare la qualità operativa lungo l'intero processo produttivo.
nello specifico l'approccio poka yoke consiste nel determinare le condizioni operative affinchè non sia possibile effettuare una manovra o una operazione sbagliata. per fare un esempio, l inserimento di un componente in un altro deve essere possibile in un solo modo, al fine di non dare la possibilità all operatore di posizionarlo in modo diverso da quello previsto dal corretto montaggio.
sostanzialmente si tratta quindi di dispositivi che impediscono di generare complicazioni od errori nelle attività e procedure molto ripetitive. spesso questi dispositivi erano pensati e progettati dagli stessi operatori..
un altro aspetto sotto cui la produzione italiana sconta un forte ritardo è la scelta e formazione del personale. se in toyota appunto già negli anni 70 avevano operatori con le competenze per pensare e progettare autonomamente i propri strumenti di lavoro, da noi gli uffici del personale erano realtà sconosciute fino a poco tempo fa, ed ancor più la formazione del personale veniva percepita come un costo e non come una risorsa. allargando il discorso, si può affermare peraltro che anche le teorie sulla gestione delle risorse umane, sviluppate dai più avanzati istituti americani si sono rivelate inadeguate. sono nate a questo proposito nuove teorie proprio di recente che stravolgono la concezione stessa di selezione del personale..
per concludere, penso che seriamente certi stabilmenti italiani scontino i ritardi dovuti alle gestioni scellerate dei decenni passati e sia più difficile oggi recuperare qualità. per intenderci, se un operatore monta nel modo sbagliato un componente, è perchè:
- non sono state previste in sede di design le problematiche relative e le possibili complicazioni
- l'errore è imputabile all'operatore che non ha le competenze/motivazione per operare nel modo corretto.
nel secondo primo caso la responsabilità non è certo dell'operaio, nella seconda è ancora del management che:
- non sa scegliere le proprie risorse umane
- non sa motivare adeguatamente il proprio personale
- non riconosce la meritocrazia