<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> SE LE FIAT NASCONO MALE NON è COLPA DEGLI OPERAI!! | Il Forum di Quattroruote

SE LE FIAT NASCONO MALE NON è COLPA DEGLI OPERAI!!

spesso in qsto forum leggo lamentele da parte di possessori di auto del gruppo FIAT che se la prendono cn gli operai di pomigliano o mirafiori. Credo che sia sbagliato, se le Fiat nate in Polonia risultano costruite meglio si deve a una maggiore organizzazione lavorativa e di migliori investimenti in quegli impianti rispetto ai nostri.

se in italia non facciamo bene le macchine credo che i I responsabili sono i dirigenti aziendali e non gli operai
 
Mai generalizzare, dunque, evitare di dire che è colpa degli operai o della dirigenza. Ci sono operai veramente invogliati e qualificati come ce ne sono certi... lasciamo perdere. Così come ci sono manager competenti ed altri che dir loro immobilisti, morti di sonno, pessimisti etc... è far loro un complimento.

E' ovvio che se si trova un panino nella portiera non ce la si può prendere con i dirigenti e se un componente si guasta spesso perchè mal progettato non ce la si può prendere con gli operai.
 
ferrets ha scritto:
iCastm ha scritto:
E' ovvio che se si trova un panino nella portiera...

poi è stato trovato anche un bicchierino di caffè, in alcune auto hanno montato sedili di colore diverso uno dall'altro ecc ecc., se non è colpa degli operai...

come hai giustamente detto però non li si può incolpare di ripetuti guasti alla meccanica, in quel caso c'entrano gli ingegneri

concordo..
alla mia povera vecchia uno turbo,ricordo che dopo soli 20000km si stava staccando l intero cruscotto,alla fine era fissato solo con meno della meta' delle viti..
che sia colpa dell operaio o di chi controlla la qualita' non lo so,ma sicuramente non era un lavoro fatto bene.
a volte e' vero che si deve lavorare in condizioni pietose(e ne sono testimone)
ma e' anche vero che ci sono lavoratori che di lavorare non ne hanno propio voglia,a danno delle propie aziende.
poi credo sia naturale che chi ha pagato un auto fior di soldi,se poi succede qualcosa si incavola,
lasciatelo sfogare!
 
non è per giustificare una parte piuttosto che l'altra, ma la TOYOTA al tempo delle prime sperimentazioni di lean production, quindi anni 70, introdusse una tecnica organizzativa e di lavorazione a prova di sciocco ;)

l'approccio introdotto da un certo Shigeo Shingo si chiama poka yoke e fa parte di una serie di approci operativi, tra i quali anche la tecnica SMED, volti ad assicurare la qualità operativa lungo l'intero processo produttivo.
nello specifico l'approccio poka yoke consiste nel determinare le condizioni operative affinchè non sia possibile effettuare una manovra o una operazione sbagliata. per fare un esempio, l inserimento di un componente in un altro deve essere possibile in un solo modo, al fine di non dare la possibilità all operatore di posizionarlo in modo diverso da quello previsto dal corretto montaggio.
sostanzialmente si tratta quindi di dispositivi che impediscono di generare complicazioni od errori nelle attività e procedure molto ripetitive. spesso questi dispositivi erano pensati e progettati dagli stessi operatori..

un altro aspetto sotto cui la produzione italiana sconta un forte ritardo è la scelta e formazione del personale. se in toyota appunto già negli anni 70 avevano operatori con le competenze per pensare e progettare autonomamente i propri strumenti di lavoro, da noi gli uffici del personale erano realtà sconosciute fino a poco tempo fa, ed ancor più la formazione del personale veniva percepita come un costo e non come una risorsa. allargando il discorso, si può affermare peraltro che anche le teorie sulla gestione delle risorse umane, sviluppate dai più avanzati istituti americani si sono rivelate inadeguate. sono nate a questo proposito nuove teorie proprio di recente che stravolgono la concezione stessa di selezione del personale..

per concludere, penso che seriamente certi stabilmenti italiani scontino i ritardi dovuti alle gestioni scellerate dei decenni passati e sia più difficile oggi recuperare qualità. per intenderci, se un operatore monta nel modo sbagliato un componente, è perchè:
- non sono state previste in sede di design le problematiche relative e le possibili complicazioni
- l'errore è imputabile all'operatore che non ha le competenze/motivazione per operare nel modo corretto.
nel secondo primo caso la responsabilità non è certo dell'operaio, nella seconda è ancora del management che:
- non sa scegliere le proprie risorse umane
- non sa motivare adeguatamente il proprio personale
- non riconosce la meritocrazia
 
princep79 ha scritto:
spesso in qsto forum leggo lamentele da parte di possessori di auto del gruppo FIAT che se la prendono cn gli operai di pomigliano o mirafiori. Credo che sia sbagliato, se le Fiat nate in Polonia risultano costruite meglio si deve a una maggiore organizzazione lavorativa e di migliori investimenti in quegli impianti rispetto ai nostri.

se in italia non facciamo bene le macchine credo che i I responsabili sono i dirigenti aziendali e non gli operai
Io non so di chi sia la colpa. Di certo non è mia che sono l'acquirente finale
 
princep79 ha scritto:
spesso in qsto forum leggo lamentele da parte di possessori di auto del gruppo FIAT che se la prendono cn gli operai di pomigliano o mirafiori. Credo che sia sbagliato, se le Fiat nate in Polonia risultano costruite meglio si deve a una maggiore organizzazione lavorativa e di migliori investimenti in quegli impianti rispetto ai nostri.

se in italia non facciamo bene le macchine credo che i I responsabili sono i dirigenti aziendali e non gli operai

Diciamo che al consumatore frega poco di chi e' la colpa. Il cliente sarebbe gia' contento se trovasse la fabbrica costruttrice a sistemargli bene e in tempi ragionevoli le eventuali grane che possono manifestarsi. Ciao
P.S: visto che la macchina storta.....e' sempre in agguato
 
moogpsycho ha scritto:
non è per giustificare una parte piuttosto che l'altra, ma la TOYOTA al tempo delle prime sperimentazioni di lean production, quindi anni 70, introdusse una tecnica organizzativa e di lavorazione a prova di sciocco ;)

l'approccio introdotto da un certo Shigeo Shingo si chiama poka yoke e fa parte di una serie di approci operativi, tra i quali anche la tecnica SMED, volti ad assicurare la qualità operativa lungo l'intero processo produttivo.
nello specifico l'approccio poka yoke consiste nel determinare le condizioni operative affinchè non sia possibile effettuare una manovra o una operazione sbagliata. per fare un esempio, l inserimento di un componente in un altro deve essere possibile in un solo modo, al fine di non dare la possibilità all operatore di posizionarlo in modo diverso da quello previsto dal corretto montaggio.
sostanzialmente si tratta quindi di dispositivi che impediscono di generare complicazioni od errori nelle attività e procedure molto ripetitive. spesso questi dispositivi erano pensati e progettati dagli stessi operatori..

un altro aspetto sotto cui la produzione italiana sconta un forte ritardo è la scelta e formazione del personale. se in toyota appunto già negli anni 70 avevano operatori con le competenze per pensare e progettare autonomamente i propri strumenti di lavoro, da noi gli uffici del personale erano realtà sconosciute fino a poco tempo fa, ed ancor più la formazione del personale veniva percepita come un costo e non come una risorsa. allargando il discorso, si può affermare peraltro che anche le teorie sulla gestione delle risorse umane, sviluppate dai più avanzati istituti americani si sono rivelate inadeguate. sono nate a questo proposito nuove teorie proprio di recente che stravolgono la concezione stessa di selezione del personale..

per concludere, penso che seriamente certi stabilmenti italiani scontino i ritardi dovuti alle gestioni scellerate dei decenni passati e sia più difficile oggi recuperare qualità. per intenderci, se un operatore monta nel modo sbagliato un componente, è perchè:
- non sono state previste in sede di design le problematiche relative e le possibili complicazioni
- l'errore è imputabile all'operatore che non ha le competenze/motivazione per operare nel modo corretto.
nel secondo primo caso la responsabilità non è certo dell'operaio, nella seconda è ancora del management che:
- non sa scegliere le proprie risorse umane
- non sa motivare adeguatamente il proprio personale
- non riconosce la meritocrazia

Concordo, meglio prevenire che curare e qui abbiamo ancora molto da imparare dai giapponesi ,per i quali le maestranze sono-davvero e non a parole- un patrimonio dell'aziemda e il prodotto orgoglio di tutto il gruppo di lavoro che lo ha costruito. Di qui poi tutte le tecniche di montaggio a prova di errore e i controlli di qualità.I risultati in termini di affidabilità e soddidfazione del clienti sembrano dar ragione alla "filosofia" giap.
 
migliazziblu ha scritto:
princep79 ha scritto:
spesso in qsto forum leggo lamentele da parte di possessori di auto del gruppo FIAT che se la prendono cn gli operai di pomigliano o mirafiori. Credo che sia sbagliato, se le Fiat nate in Polonia risultano costruite meglio si deve a una maggiore organizzazione lavorativa e di migliori investimenti in quegli impianti rispetto ai nostri.

se in italia non facciamo bene le macchine credo che i I responsabili sono i dirigenti aziendali e non gli operai

Diciamo che al consumatore frega poco di chi e' la colpa. Il cliente sarebbe gia' contento se trovasse la fabbrica costruttrice a sistemargli bene e in tempi ragionevoli le eventuali grane che possono manifestarsi. Ciao
P.S: visto che la macchina storta.....e' sempre in agguato
cavolo se è vero e purtroppo e capitata a me grande punto ? ho dato indietro una Tipo che in 16 anni non a mai storto il naso e 395600 km 1 frizzione e freni e solita manutenzione, compero un'auto nuova e in 2anni e mezzo 24 volte tra officine meccaniche e carrozzerie, hanno cambiato di tutto, a 10 giorni dalla scadenza mi hanno perfino sostituito il volante ?? e il mese di novembre ho avuto un richiamo perche' poteva staccarsi lo sterzo :shock:, gli ho detto per telefono ma siete impazziti vado via in autostrada tutti i sabati con la mia famiglia e se si spezzava e ci lasciavamo le penne tutti chi pagava ???????????
 
daitegas ha scritto:
migliazziblu ha scritto:
princep79 ha scritto:
spesso in qsto forum leggo lamentele da parte di possessori di auto del gruppo FIAT che se la prendono cn gli operai di pomigliano o mirafiori. Credo che sia sbagliato, se le Fiat nate in Polonia risultano costruite meglio si deve a una maggiore organizzazione lavorativa e di migliori investimenti in quegli impianti rispetto ai nostri.

se in italia non facciamo bene le macchine credo che i I responsabili sono i dirigenti aziendali e non gli operai

Diciamo che al consumatore frega poco di chi e' la colpa. Il cliente sarebbe gia' contento se trovasse la fabbrica costruttrice a sistemargli bene e in tempi ragionevoli le eventuali grane che possono manifestarsi. Ciao
P.S: visto che la macchina storta.....e' sempre in agguato
cavolo se è vero e purtroppo e capitata a me grande punto ? ho dato indietro una Tipo che in 16 anni non a mai storto il naso e 395600 km 1 frizzione e freni e solita manutenzione, compero un'auto nuova e in 2anni e mezzo 24 volte tra officine meccaniche e carrozzerie, hanno cambiato di tutto, a 10 giorni dalla scadenza mi hanno perfino sostituito il volante ?? e il mese di novembre ho avuto un richiamo perche' poteva staccarsi lo sterzo :shock:, gli ho detto per telefono ma siete impazziti vado via in autostrada tutti i sabati con la mia famiglia e se si spezzava e ci lasciavamo le penne tutti chi pagava ???????????

San Pietro. :D
 
iCastm ha scritto:
Mai generalizzare, dunque, evitare di dire che è colpa degli operai o della dirigenza. Ci sono operai veramente invogliati e qualificati come ce ne sono certi... lasciamo perdere. Così come ci sono manager competenti ed altri che dir loro immobilisti, morti di sonno, pessimisti etc... è far loro un complimento.

E' ovvio che se si trova un panino nella portiera non ce la si può prendere con i dirigenti e se un componente si guasta spesso perchè mal progettato non ce la si può prendere con gli operai.

Quoto: intervento saggio ed equilibrato.
Ciao ;)
 
moogpsycho ha scritto:
non è per giustificare una parte piuttosto che l'altra, ma la TOYOTA al tempo delle prime sperimentazioni di lean production, quindi anni 70, introdusse una tecnica organizzativa e di lavorazione a prova di sciocco ;)

l'approccio introdotto da un certo Shigeo Shingo si chiama poka yoke e fa parte di una serie di approci operativi, tra i quali anche la tecnica SMED, volti ad assicurare la qualità operativa lungo l'intero processo produttivo.
nello specifico l'approccio poka yoke consiste nel determinare le condizioni operative affinchè non sia possibile effettuare una manovra o una operazione sbagliata. per fare un esempio, l inserimento di un componente in un altro deve essere possibile in un solo modo, al fine di non dare la possibilità all operatore di posizionarlo in modo diverso da quello previsto dal corretto montaggio.
sostanzialmente si tratta quindi di dispositivi che impediscono di generare complicazioni od errori nelle attività e procedure molto ripetitive. spesso questi dispositivi erano pensati e progettati dagli stessi operatori..

un altro aspetto sotto cui la produzione italiana sconta un forte ritardo è la scelta e formazione del personale. se in toyota appunto già negli anni 70 avevano operatori con le competenze per pensare e progettare autonomamente i propri strumenti di lavoro, da noi gli uffici del personale erano realtà sconosciute fino a poco tempo fa, ed ancor più la formazione del personale veniva percepita come un costo e non come una risorsa. allargando il discorso, si può affermare peraltro che anche le teorie sulla gestione delle risorse umane, sviluppate dai più avanzati istituti americani si sono rivelate inadeguate. sono nate a questo proposito nuove teorie proprio di recente che stravolgono la concezione stessa di selezione del personale..

per concludere, penso che seriamente certi stabilmenti italiani scontino i ritardi dovuti alle gestioni scellerate dei decenni passati e sia più difficile oggi recuperare qualità. per intenderci, se un operatore monta nel modo sbagliato un componente, è perchè:
- non sono state previste in sede di design le problematiche relative e le possibili complicazioni
- l'errore è imputabile all'operatore che non ha le competenze/motivazione per operare nel modo corretto.
nel secondo primo caso la responsabilità non è certo dell'operaio, nella seconda è ancora del management che:
- non sa scegliere le proprie risorse umane
- non sa motivare adeguatamente il proprio personale
- non riconosce la meritocrazia

tutto vero, ma permettimi due considerazioni:

* se uno - operaio, impiegato o digerente che sia (specie se amico di...) - non ha voglia o non è capace, non c'è pokemon che tenga;

* siamo in italia - dove si vuole dedicare una via ad un pluricondannato fuggito all'estero per evitare la galera - e non in giappone - dove fino a 50 anni fa chi sbagliava con disonore si riabilitava con l' hara kiri... :D
 
cognizionezerozero ha scritto:
* siamo in italia - dove si vuole dedicare una via ad un pluricondannato fuggito all'estero per evitare la galera - e non in giappone - dove fino a 50 anni fa chi sbagliava con disonore si riabilitava con l' hara kiri... :D

Se lo si praticherebbe in Italia, ci sarebbero molti posti liberi in politica.

:D 8)
 

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