La visita a Cassino fu una "soffiata" fatta alla stampa, ma non ci fu nessuna conferma ufficiale dalle parti, diversamente da quanto accaduto recentemente a Pomigliano. Non ho dato peso nemmeno alla vicenda che avrebbe coinvolto la Regione Lombardia in merito ad Arese, in quanto le regioni italiane non si occupano di sostegno alle imprese a livello di grande industria. Inoltre, sappiamo che Il sito di Arese è rimasto proprietà Fiat solo in una minima parte, il resto è già passato di mano da tempo. L'interesse manifestato su Arese mi sa tanto di operazione di facciata, per tenere alta l'attenzione sul tema facendo leva su un argomento, Arese appunto, caro agli alfisti.
Però non posso tralasciare gli ultimi eventi, compresa la ventilata possibilità di trasferire oltre oceano la sede legale, cosa già avvenuta per Fiat Industrial (in Olanda), ma anche i sette miliardi di investimenti stanziati per il Brasile.
Posso non condividere la strategia di Marchionne di procrastinare l'uscita dei nuovi modelli a tempi migliori, ma in un certo senso la posso comprendere. Non comprendo però l'abbandono dei (pochi, peraltro) modelli attualmente in gamma. Se i restyling non andranno oltre la modifica dei baffetti della presa d'aria, hai voglia a competere con la concorrenza, che non rimane ferma e sforna novità in abbondanza. A me sembra la strategia di chi sta abbandonando il terreno. Del resto, in Europa si producono troppe auto. Chi ha una posizione solida sul mercato, rimane, il più "debole" dovrà trovare nuove strade da percorrere in mercati più profittevoli.