SZ. ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Diamo per scontato che la testa del nuovo gruppo FIAT-Chrysler si sposti a Detroit.
Cosa dovrebbe cambiare per l'Italia?
Cade il presupposto per fare il
made in Italy. Ed anche il senso di mantenere in vita un marchio che é pensabile solo fatto in Italia, e se fatto altrove perderebbe quel poco di allure he conserva nel mondo, pur a dispetto degli ultimi prodotti.
Voilà.
Però Spartanburg non è in Baviera, eppure...
Oh BC, guarda che non voglio mica coprire le s-palle di Maxetto..
Spartanburg ovviamente no. Ma nonostante produca in tutto il mondo, mi pare sia visibile che Bmw sia profondamente tedesca, riesca a vendere il suo "made in germany" con lauto profitto, e quindi mantenga il forte interesse a continuare a mantenere in Germania il nocciolo duro della propria produzione ( considerate che ci sono clienti Usa che ve godo appositamente ad assistere alla produzione a propria vettura in Germania ). Se non esistesse più questo nucleo tedesco, si diluirebbe anche il made in germany.
In teoria Alfa dovrebbe avere un radicamento ancora maggiore del "made in Italy". Nella pratica sappiamo che, oltre a vacillare il successo commerciale degli ultimi prodotti, se c'é una cosa che infastidisce Marchionne, é proprio il dover aver a che fare con la manodopera italiana e sue rivendicazioni in parte irricevibili.
Ma saprà anche che se porta Alfa in Messico o brasile, in un colpo il prodotto perde l'autononia italiana che emoziona il cliente europeo, e l'esotismo che emozionerebbe quello americano
.
Se invece la cede, incassa quanto basta per aprire la cassa Chrysler.