<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Se in tanti tornassimo a comprare italiano cambierebbe qualcosa ? | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

Se in tanti tornassimo a comprare italiano cambierebbe qualcosa ?

Nardo-Leo ha scritto:
Va detto, tuttavia, per completezza d'informazione che per ora quelle di Bloomberg rimangono soltanto supposizioni, dal momento che dalla Fiat non è giunta alcuna conferma ufficiale.
R.B.

http://www.quattroruote.it/notizie/industria/gruppo-fiat-riaffiora-l-ipotesi-di-trasferire-la-sede-negli-usa?comeFrom=forum_QRT

Mi tocca citare me stesso, ma la memoria qui pare non durare lo spazio di una pagina.

BelliCapelli3 ha scritto:
E Questo non é il ritratto di un'azienda che "si sta allargando all'estero", é quello di una che ci si sta trasferendo, che é un po' diverso. Ora forse qualcuno si aspetta che metta i manifesti e verghi una lettera d'addio, ma temo aspetterà a lungo. Nel frattempo però, anche senza attendere i manifesti, basta guardare per vedere cosa sta accadendo
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Mi tocca citare me stesso, ma la memoria qui pare non durare lo spazio di una pagina.

BelliCapelli3 ha scritto:
E Questo non é il ritratto di un'azienda che "si sta allargando all'estero", é quello di una che ci si sta trasferendo, che é un po' diverso. Ora forse qualcuno si aspetta che metta i manifesti e verghi una lettera d'addio, ma temo aspetterà a lungo. Nel frattempo però, anche senza attendere i manifesti, basta guardare per vedere cosa sta accadendo

In effetti, tu l'avevi detto da un bel po', e i segnali ci sono tutti.
Intanto, sull'ultimo numero di Auto, parlando del mercato, si dice che non bisogna stupirsi del calo (tracollo) del 35% di Alfa: cosa si può pretendere con due soli modelli in gamma?

Ma, per fortuna, non si è ceduto agli odiati crucchi... :rolleyes:
 
renexx ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Diamo per scontato che la testa del nuovo gruppo FIAT-Chrysler si sposti a Detroit.
Cosa dovrebbe cambiare per l'Italia?

Niente. Peggio di così... :twisted:
faccio qualche ipotesi, per noi popolo se la Fiat sposta la sede fiscale in america ma mantiene la produzione o addirittura l'aumenta non succede nulla anzi può anche migliorare (aumenta il lavoro) ancor meglio se oltre alla Fiat s'incentivano altri costruttori esteri a produrre in Italia come fanno Francia,Spagna e Inghilterra....forse si perdono un pò di entrate di tasse allo stato. Lo stato invece perderebbe parte della tassazione ma se tutto andrebbe nel verso giusto li recupererebbe col mercato e quindi con l'iva sul commercio (se c'è più lavoro e più stabilità economica la gente guadagna e spende). A parer mio il trasloco della Fiat in america è un fallimento prima di tutto dello stato italiano (in fin dei conti è una delle ultime aziende che vogliono andar via) poi degli eredi di Gianni Agnelli (italo-americani) che non tengono più di tanto alla storia e alla tradizione dell'azienda lasciata dal nonno. A marchionne non do nessuna colpa, fa il suo sporco lavoro, se non trova le condizioni adatte a lavorare per lui è logico traslocare dove gli stendono il tappeto rosso e gli danno contributi e incentivi. Voi direte ma i tedeschi non traslocano! Vero! ma è lo stato tedesco che si mette a 90° pur di trattenerle in loco, è lo stato tedesco che è partner delle sue aziende e complice del successo, è lo stato tedesco che crea e mantiene nelle migliori condizioni tutto quello che sta fuori dall'azienda compreso la giustizia e la burocrazia, le aziende possono pagare le tasse più alte ma in cambio ricevono le migliori condizioni di lavoro.....tutta l'efficienza possibile e immaginabile.
 
quadrif ha scritto:
Non sono mai stato un sostenitore della vendita di Alfa a Vag, ma ultimamente ho assistito ad eventi che mi hanno indotto ad alcune riflessioni:
Innanzitutto la visita dei tecnici Vw agli impianti di Pomigliano. Notizia confermata riguardante persone in carne ed ossa, non Panamera parcheggiate quà e là.
La seconda è più lieve e la condisco con un po' di dietrologia... si tratta della sponsorizzazione per la durata di tre anni di una squadra calcistica del campionato tedesco. Cosa devono pubblicizzare in Germania? La 4C si vende da sola, la Mito e la Giulietta non vengono considerate meritevoli di un restyling degno di tal nome, pensano forse di sostenerle con operazioni di marketing? Non vorrei pensare male, ma sorge il dubbio che i sedici milioni della sponsorizzazione li abbia pagati un costruttore del luogo per "prepararsi il terreno".

Ciao Quadrif, tanto per rimanere ai fatti, Panamera escluse, dimentichi che c'è stata una visita di tecnici VW anche a Cassino e prima ancora incontri ufficiali con la regione Lombardia e sopralluoghi ad Arese.

PS
L'usare la testa ed osservare criticamente gli sviluppi delle vicende ti hanno fatto entrare di diritto nel club dei monostellati ;)
 
Nardo-Leo ha scritto:
Diamo per scontato che la testa del nuovo gruppo FIAT-Chrysler si sposti a Detroit.
Cosa dovrebbe cambiare per l'Italia?

Cade il presupposto per fare il made in Italy. Ed anche il senso di mantenere in vita un marchio che é pensabile solo fatto in Italia, e se fatto altrove perderebbe quel poco di allure he conserva nel mondo, pur a dispetto degli ultimi prodotti.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Diamo per scontato che la testa del nuovo gruppo FIAT-Chrysler si sposti a Detroit.
Cosa dovrebbe cambiare per l'Italia?

Cade il presupposto per fare il made in Italy. Ed anche il senso di mantenere in vita un marchio che é pensabile solo fatto in Italia, e se fatto altrove perderebbe quel poco di allure he conserva nel mondo, pur a dispetto degli ultimi prodotti.

Voilà.

Però Spartanburg non è in Baviera, eppure...

Oh BC, guarda che non voglio mica coprire le s-palle di Maxetto..
 
ottovalvole ha scritto:
renexx ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Diamo per scontato che la testa del nuovo gruppo FIAT-Chrysler si sposti a Detroit.
Cosa dovrebbe cambiare per l'Italia?

Niente. Peggio di così... :twisted:
faccio qualche ipotesi, per noi popolo se la Fiat sposta la sede fiscale in america ma mantiene la produzione o addirittura l'aumenta non succede nulla anzi può anche migliorare (aumenta il lavoro) ancor meglio se oltre alla Fiat s'incentivano altri costruttori esteri a produrre in Italia come fanno Francia,Spagna e Inghilterra....forse si perdono un pò di entrate di tasse allo stato. Lo stato invece perderebbe parte della tassazione ma se tutto andrebbe nel verso giusto li recupererebbe col mercato e quindi con l'iva sul commercio (se c'è più lavoro e più stabilità economica la gente guadagna e spende). A parer mio il trasloco della Fiat in america è un fallimento prima di tutto dello stato italiano (in fin dei conti è una delle ultime aziende che vogliono andar via) poi degli eredi di Gianni Agnelli (italo-americani) che non tengono più di tanto alla storia e alla tradizione dell'azienda lasciata dal nonno. A marchionne non do nessuna colpa, fa il suo sporco lavoro, se non trova le condizioni adatte a lavorare per lui è logico traslocare dove gli stendono il tappeto rosso e gli danno contributi e incentivi. Voi direte ma i tedeschi non traslocano! Vero! ma è lo stato tedesco che si mette a 90° pur di trattenerle in loco, è lo stato tedesco che è partner delle sue aziende e complice del successo, è lo stato tedesco che crea e mantiene nelle migliori condizioni tutto quello che sta fuori dall'azienda compreso la giustizia e la burocrazia, le aziende possono pagare le tasse più alte ma in cambio ricevono le migliori condizioni di lavoro.....tutta l'efficienza possibile e immaginabile.
Bravo otto, lo hai detto tu.
Confermi che non siamo la stessa persona? :lol:
 
SZ. ha scritto:
Però Spartanburg non è in Baviera, eppure...
Cade a fagiolo ;)
A Spartanburg la casa di Monaco, dopo averle progettate a Monaco, costruisce le "X" che poi vende in giro per tutto il mondo con il logo che richiama la sede naturale della casa madre, dova la casa madre ha il suo cuore pulsante, il museo storico ed un grosso impianto produttivo.
A Tichy o a Kragujevac la Fiat costruisce alcune sue bestseller, progettate e studiate a Torino, dove ancora ci sta la sede ed un paio di impianti sia pure in semi smantellamento, ma che sono inequivocabilmente rappresentative dell'Italia.

A Detroit magari progetteranno e disegneranno una Dart Giulia da assemblare in Cina e che Chrysler fatturerà all'importatore italiano. Sarà ancora una vettura italiana?
 
SZ. ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Diamo per scontato che la testa del nuovo gruppo FIAT-Chrysler si sposti a Detroit.
Cosa dovrebbe cambiare per l'Italia?

Cade il presupposto per fare il made in Italy. Ed anche il senso di mantenere in vita un marchio che é pensabile solo fatto in Italia, e se fatto altrove perderebbe quel poco di allure he conserva nel mondo, pur a dispetto degli ultimi prodotti.

Voilà.

Però Spartanburg non è in Baviera, eppure...

Oh BC, guarda che non voglio mica coprire le s-palle di Maxetto..

Spartanburg ovviamente no. Ma nonostante produca in tutto il mondo, mi pare sia visibile che Bmw sia profondamente tedesca, riesca a vendere il suo "made in germany" con lauto profitto, e quindi mantenga il forte interesse a continuare a mantenere in Germania il nocciolo duro della propria produzione ( considerate che ci sono clienti Usa che ve godo appositamente ad assistere alla produzione a propria vettura in Germania ). Se non esistesse più questo nucleo tedesco, si diluirebbe anche il made in germany.

In teoria Alfa dovrebbe avere un radicamento ancora maggiore del "made in Italy". Nella pratica sappiamo che, oltre a vacillare il successo commerciale degli ultimi prodotti, se c'é una cosa che infastidisce Marchionne, é proprio il dover aver a che fare con la manodopera italiana e sue rivendicazioni in parte irricevibili.

Ma saprà anche che se porta Alfa in Messico o brasile, in un colpo il prodotto perde l'autononia italiana che emoziona il cliente europeo, e l'esotismo che emozionerebbe quello americano
.
Se invece la cede, incassa quanto basta per aprire la cassa Chrysler.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Diamo per scontato che la testa del nuovo gruppo FIAT-Chrysler si sposti a Detroit.
Cosa dovrebbe cambiare per l'Italia?

Cade il presupposto per fare il made in Italy. Ed anche il senso di mantenere in vita un marchio che é pensabile solo fatto in Italia, e se fatto altrove perderebbe quel poco di allure he conserva nel mondo, pur a dispetto degli ultimi prodotti.
Non c'è un rapporto diretto tra la sede centrale del gruppo e il luogo di produzione.
Il polo del lusso (valore aggiunto) è made in Italy. Quindi Maserati e Alfa Romeo resteranno nelle fabbriche italiane.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
SZ. ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Diamo per scontato che la testa del nuovo gruppo FIAT-Chrysler si sposti a Detroit.
Cosa dovrebbe cambiare per l'Italia?

Cade il presupposto per fare il made in Italy. Ed anche il senso di mantenere in vita un marchio che é pensabile solo fatto in Italia, e se fatto altrove perderebbe quel poco di allure he conserva nel mondo, pur a dispetto degli ultimi prodotti.

Voilà.

Però Spartanburg non è in Baviera, eppure...

Oh BC, guarda che non voglio mica coprire le s-palle di Maxetto..

Spartanburg ovviamente no. Ma nonostante produca in tutto il mondo, mi pare sia visibile che Bmw sia profondamente tedesca, riesca a vendere il suo "made in germany" con lauto profitto, e quindi mantenga il forte interesse a continuare a mantenere in Germania il nocciolo duro della propria produzione ( considerate che ci sono clienti Usa che ve godo appositamente ad assistere alla produzione a propria vettura in Germania ). Se non esistesse più questo nucleo tedesco, si diluirebbe anche il made in germany.

In teoria Alfa dovrebbe avere un radicamento ancora maggiore del "made in Italy". Nella pratica sappiamo che, oltre a vacillare il successo commerciale degli ultimi prodotti, se c'é una cosa che infastidisce Marchionne, é proprio il dover aver a che fare con la manodopera italiana e sue rivendicazioni in parte irricevibili.

Ma saprà anche che se porta Alfa in Messico o brasile, in un colpo il prodotto perde l'autononia italiana che emoziona il cliente europeo, e l'esotismo che emozionerebbe quello americano
.
Se invece la cede, incassa quanto basta per aprire la cassa Chrysler.
Belli la manodopera italiana non c'entra. E' lo stato avido e incapace che frega il nostro paese.
 
Nardo-Leo ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
SZ. ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Diamo per scontato che la testa del nuovo gruppo FIAT-Chrysler si sposti a Detroit.
Cosa dovrebbe cambiare per l'Italia?

Cade il presupposto per fare il made in Italy. Ed anche il senso di mantenere in vita un marchio che é pensabile solo fatto in Italia, e se fatto altrove perderebbe quel poco di allure he conserva nel mondo, pur a dispetto degli ultimi prodotti.

Voilà.

Però Spartanburg non è in Baviera, eppure...

Oh BC, guarda che non voglio mica coprire le s-palle di Maxetto..

Spartanburg ovviamente no. Ma nonostante produca in tutto il mondo, mi pare sia visibile che Bmw sia profondamente tedesca, riesca a vendere il suo "made in germany" con lauto profitto, e quindi mantenga il forte interesse a continuare a mantenere in Germania il nocciolo duro della propria produzione ( considerate che ci sono clienti Usa che ve godo appositamente ad assistere alla produzione a propria vettura in Germania ). Se non esistesse più questo nucleo tedesco, si diluirebbe anche il made in germany.

In teoria Alfa dovrebbe avere un radicamento ancora maggiore del "made in Italy". Nella pratica sappiamo che, oltre a vacillare il successo commerciale degli ultimi prodotti, se c'é una cosa che infastidisce Marchionne, é proprio il dover aver a che fare con la manodopera italiana e sue rivendicazioni in parte irricevibili.

Ma saprà anche che se porta Alfa in Messico o brasile, in un colpo il prodotto perde l'autononia italiana che emoziona il cliente europeo, e l'esotismo che emozionerebbe quello americano
.
Se invece la cede, incassa quanto basta per aprire la cassa Chrysler.
Belli la manodopera italiana non c'entra. E' lo stato avido e incapace che frega il nostro paese.

In questa storia c'è un altro personaggio avido che frega il nostro paese...
 
BelliCapelli3 ha scritto:
SZ. ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Diamo per scontato che la testa del nuovo gruppo FIAT-Chrysler si sposti a Detroit.
Cosa dovrebbe cambiare per l'Italia?

Cade il presupposto per fare il made in Italy. Ed anche il senso di mantenere in vita un marchio che é pensabile solo fatto in Italia, e se fatto altrove perderebbe quel poco di allure he conserva nel mondo, pur a dispetto degli ultimi prodotti.

Voilà.

Però Spartanburg non è in Baviera, eppure...

Oh BC, guarda che non voglio mica coprire le s-palle di Maxetto..

Spartanburg ovviamente no. Ma nonostante produca in tutto il mondo, mi pare sia visibile che Bmw sia profondamente tedesca, riesca a vendere il suo "made in germany" con lauto profitto, e quindi mantenga il forte interesse a continuare a mantenere in Germania il nocciolo duro della propria produzione ( considerate che ci sono clienti Usa che ve godo appositamente ad assistere alla produzione a propria vettura in Germania ). Se non esistesse più questo nucleo tedesco, si diluirebbe anche il made in germany.

In teoria Alfa dovrebbe avere un radicamento ancora maggiore del "made in Italy". Nella pratica sappiamo che, oltre a vacillare il successo commerciale degli ultimi prodotti, se c'é una cosa che infastidisce Marchionne, é proprio il dover aver a che fare con la manodopera italiana e sue rivendicazioni in parte irricevibili.

Ma saprà anche che se porta Alfa in Messico o brasile, in un colpo il prodotto perde l'autononia italiana che emoziona il cliente europeo, e l'esotismo che emozionerebbe quello americano
.
Se invece la cede, incassa quanto basta per aprire la cassa Chrysler.

Applausi, questo è sostanzialmente il nocciolo della questione :!:
 
Back
Alto