Thefrog ha scritto:
retroviseur ha scritto:
E' addirittura un po' meglio (nel senso di "meno peggio") del modello finale della Thesis. Eppure sarebbe bastato poco per correggere quel frontale davvero inguardabile.
SECONDO ME: due frecce trianfolari a triangolo isoscele (con i lati uguali piu' lunghi del terzo lato). Due frecce coricate su uno dei lati uguali, separate dai gruppi ottici principali. Due freccie triangolari appoggiate con discrezione tra i lati della calandra e i gruppi ottici principali. Cosi' come sono invece danno semplicemente il senso di una "desertificazione del frontale dell'auto".
Regards,
The frog
Frog, quando venne presentata la concept Dialogos (all'ultimo salone di Torino, quello del 1998 o 1999, non ricordo) era un prototipo bello e interessante, che strizzava un'occhio al passato e uno al futuro, reinterpretando in chiave contemporanea e originale alcune suggestioni dei modelli Lancia del passato, Flaminia ed Aurelia tra tutti.
Il retro-design nelle auto (che a me personalmente non piace troppo come filosofia) era ancora da venire: la NewBeetle non era ancora in commercio o lo era da pochissimo, e la Mini BMW sarebbe arrivata anni dopo.
E poi non si trattava di semplice retro-design, ma di un'interpretazione personale e contemporanea di stilemi e suggestioni del passato.
Particolarmente interessanti erano le soluzioni adottate per gli interni, dove innovativo era il sistema di climatizzazione, che invece delle classiche bocchette prevedeva un'aerazione diffusa con superfici microtraforate, sulla plancia e mi pare anche sul cielo della vettura.
Personalmente visitai quel salone, dove il prototipo catalizzava l'attenzione nello stand Lancia, che fra l'altro era particolarmente interessante, costruito su un percorso a due piani, con pannelli esplicativi delle soluzioni utilizzate nela Dialogos, e alcuni modelli di studio in scala, molto belli.
Sono andato a cercare qualcosa in rete su questo prototipo (d'altra parte è passato molto tempo e la memoria perde qualche colpo...) che è attribuito, almeno da ciò che riportano i siti internet, a Mike Robinson e Flavio Manzoni. Quindi prima i miei ricordi sono stati un po' imprecisi.
Sicuramente il lavoro è stato sinergico: sarebbe interessante, visto che abbiamo la fortuna di avere Robinson che scrive sulle pagine di Quattroruote, se ci raccontasse la genesi di questo progetto.
Se ci legge, se qualcuno glie lo dice...sarebbe molto interessante!
p.s. non sono d'accordo su chi spara a zero su questo modello: il prototipo secondo me era molto bello; la Thesis di produzione, come accade quasi sempre nell'industrializzazione, aveva perso alcune delle soluzioni più coraggiose, ma secondo me restava un'auto molto originale (forse troppo per alcuni) e piacevole nelle linee. IMHO, molto più dell'anonima Kappa.
Credo che il vero problema sia stato il fatto che per gamma di motorizzazioni, e per molti altri fattori, il marchio Lancia negli ultimi anni non potesse essere competitivo rispetto alla migliore concorrenza nel segmento delle grandi berline.