<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Scoppi nei motori a V | Il Forum di Quattroruote

Scoppi nei motori a V

Ciao, a tutti, avrei una curiosità particolare: un motore V10 (o anche un qualsiasi altro motore a V) è a scoppi regolari (e per regolari intendo a scoppi equidistanti, come un normale 4 cilindri in linea automobilistico che ha gli scoppi ugualmente distanziati a 180° l'uno dall'altro) SOLO se l'angolo tra le bancate è di 72°? Perchè se fosse cosi, un V6 (che dovrebbe essere di 120°) di es. 60° ha scoppi irregolarmente distanziati?

Grazie a tutti anticipatamente :)
 
non so per le auto, ma almeno nelle moto l'inclinazione della bancata non ha niente a che fare con l'ordine degli scoppi. per esempio il motore della nuova yamaha r1 ha i manovellismi a "croce", cioè a 90 gradi uno dall'altro, ma è un 4 in linea. così si ha sempre un pistone nella fase utile. lo stesso accade senza paricolari architetture nel motore della rsv4, 4 cilindri a v. altri casi ora non mi vengono in mente, ma l'ordine di scoppio lo da il manovellismo, l'inclinazione delle bancate ad n agolo o l'altro è per lo più per avere un bilanciamento migliore o un ingombro inferiore
 
Naturalmente influisce anche l'angolo tra le bancate, visto che di solito su un singolo perno di biella sono collegate due bielle, una finisce a un pistone della bancata destra e l'altra a un pistone della sinistra. Gli angoli si utilizzano per far "cadere" al posto giusto gli scoppi, anche se poi non saranno perfettamente equidistanti tra loro. Non a caso nei 10cilindri l'angolo di solito è 72° (un decimo dell'angolo formato da due giri completi dell'albero motore) e nei 6cilindri è 60° (un dodicesimo dell'angolo pari a due giri completi...).
 
Mi ricordo alcuni vecchi V6 con bancata a 90°, ottenuti tagliando due cilindri ad un V8 senza ridisegnare l'albero. Avevano scoppi alternati 90/150, e folli vibrazioni a certi regimi :shock:
 
Non è possibile... a parte che non credo esista un V6 a 120 gradi circolante su strada, i conti vanno fatti anche con questo angolo ma si fanno per equilibrare le forze e le masse, non per "equidistanziare" gli scoppi. Sono due cose ben diverse...
 
Per quanto ne so, sui motori automobilistici di serie, la regolarità ciclica è sempre osservata.

Quindi l'angolo tra gli scoppi è sempre 720/N dove N è il numero di cilindri.

Se l'angolo tra le bancate lo richeide, si recupera sfalsando angolarmente i perni di manovella.

Diverso il discorso per i motori motociclistici e, credo, anche per i motori da competizione.

Aggiungo che le vibrazioni sono genrate in prima battuta dalle forze di inerzia non equilibrate e non dall'assenza di regolarità ciclica, anche se l'irregolarità ciclica, forse, può dare impressione di vibrazione

Dai un'occhiata questo:

http://people.mecc.polimi.it/gobbi/PMM/Lezione%202-Architettura.pdf

in particolare da pag.27 in poi
 
:rolleyes:La formula penso sia 720 diviso il numero dei cilindri + o - l'angolo del V della bancata. es. 720 : 2 = 360 + o - 90 = 450° e 270°. gli scoppi in un motore a v di 90° a 2 cilindri avvengono con questa cadenza uno dall'altro.
 
saturno55 ha scritto:
:rolleyes:La formula penso sia 720 diviso il numero dei cilindri + o - l'angolo del V della bancata. es. 720 : 2 = 360 + o - 90 = 450° e 270°. gli scoppi in un motore a v di 90° a 2 cilindri avvengono con questa cadenza uno dall'altro.

Nel bicilindrico a V, l'angolo di 90° è molto apprezzato perché è l'unico che consente l'adozione di un solo perno di manovella e, contemporaneamente, la perfetta equilibratura delle forze di inerzia del I ordine con un semplice contrappeso sull'albero motore.

Non è regolare ciclicamente (angolo scoppi 450-270), ma sulle moto non interssa , anzi.
 
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